CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il presidente della commissione Programmazione, Giorgio La Spisa, esprime un giudizio positivo sul lavoro in sede di esame della manovra finanziaria regionale


Cagliari 8 gennaio 2000 - "La manovra finanziaria regionale proposta dall'esecutivo ha sempre avuto una impostazione rigida. Il confronto con le parti sociali, che è sempre avvenuto durante l'esame da parte della commissione Programmazione, ha sempre permesso di apportare i necessari aggiustamenti e di renderla maggiormente aderente alle esigenze della società sarda". Il presidente della commissione Programmazione, Giorgio La Spisa, da un giudizio positivo del lavoro fatto sinora e giudica, quindi, molto favorevolmente i risultati ai quali si è giunti in questa prima fase dell'esame della manovra proposta dall'esecutivo.
"Il documento presentato dall'assessore Pittalis, aggiunge La Spisa, ha come obiettivi principali la riduzione dell'indebitamento regionale e la revisione delle leggi sugli incentivi, non più ammessi dalla Unione europea. La manovra economica della Giunta, infatti, tiene conto delle precise indicazioni del Governo nazionale e delle autorità comunitarie, che impongono limitazioni vincolanti, se non si vogliono perdere le consistenti risorse finanziarie che devono venire proprio dalle Unione europea".
"Stiamo esaminando un documento serio e responsabile. Le indicazioni delle parti sociali, con le quali ci stiamo confrontando in questi giorni, saranno particolarmente utili per apportare i necessari aggiustamenti, aggiunge La Spisa. D'altro canto è sempre avvenuto così. Ed anche in passato il lavoro delle Commissioni e quello dell'Aula ha permesso di migliorare, nel loro complesso, le diverse manovre economiche proposte dagli esecutivi".
Le polemiche di questi giorni, secondo il presidente della commissione Programmazione economica, non sono dunque "fondate" perché, ad esempio, la manovra della Giunta Floris riserva ben 350 miliardi a nuovi oneri legislativi, interventi che sarà possibile attuare con nuove leggi o dopo la "revisione" delle norme regionali attualmente in vigore, operazione questa necessaria  per renderle maggiormente in linea con quelle comunitarie.
Un lavoro che darà certamente frutti positivi, aggiunge Giorgio La Spisa, perché l'adeguamento degli interventi regionali alle direttive europee permetterà di "liberare" una consistente massa di risorse finanziarie, altrimenti inutilizzabili, e metterà in moto un processo di finanziamento comunitario che produrrà effetti benefici su tutta la società sarda.
"Le esigenze e le richieste avanzate dai comuni, dagli enti locali, dalle organizzazioni imprenditoriali e dalle forze sociali, conclude Giorgio La Spisa, sono utilissime e ci permetteranno di approfondire temi particolari e di grande importanza. Il risultato di questo lavoro, ne sono certo, ci permetterà di proporre alla Giunta ed all'Aula quelle piccole correzioni che faranno, di questa, una manovra finanziaria in grado di dare risposte realmente concrete alle diverse e molteplici esigenze di una società complessa quale è quella sarda".


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