CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaVertice a Roma tra la seconda commissione consiliare Diritti civili e il direttore generale del dipartimento
delle carceri Caselli
Cagliari 7 novembre 2000 - C'è la massima attenzione per la Sardegna sia per quanto riguarda l'edilizia penitenziaria sia per quanto riguarda gli organici.
Lo ha assicurato il direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Caselli durante l'incontro svoltosi ieri, a Roma, con la II° commissione consiliare (Diritti civili).
La delegazione, guidata dal presidente Beniamino Scarpa e dal vicepresidente Paolo Fadda (erano presenti anche i consiglieri Corda, Falconi, Pacifico e Capelli) ha chiesto al direttore generale delle carceri un impegno concreto per cercare di risolvere i problemi sia cronici che quelli legati all'emergenza del settore carcerario isolano. Caselli ha assicurato la massima attenzione verso la nostra isola e ha ricordato che, per il settore, è previsto un impegno finanziario molto maggiore rispetto al passato. Nel prossimo triennio , infatti, sono previsti 900 miliardi di investimenti per nuove strutture carcerarie.
Sono 5 le carceri che, secondo la II° commissione consiliare, andrebbero immediatamente chiuse per realizzarne delle nuove. Oltre quella di Lanusei, anche Cagliari, Oristano, Sassari e Tempio.
La situazione è drammatica. Da oltre 40 anni non si costruisce in Sardegna un nuovo penitenziario.
Le strutture che attualmente ospitano i detenuti sono completamente inidonee ad ospitare i detenuti : Cagliari Sassari e Tempio risalgono all'800,
Oristano addirittura al 1200, Lanusei al '600. Nel vertice di ieri è stato affrontato anche il problema degli organici. La commissione ha ribadito la necessità di adeguare il numero dei dipendenti regionalizzando i concorsi. La commissione ha posto poi, con forza, il problema della "dirigenza" sottolineando il fatto che in Sardegna il provveditore ed i direttori delle strutture devono essere in numero adeguato, stabili e non più in missione.
"Sono molto soddisfatto - ha detto il presidente della II° commissione consiliare Beniamino Scarpa al termine dell'incontro - perche' c'è stata una totale partecipazione dei vertici del DAP. Abbiamo avuto la massima disponibilità per il futuro sia per quanto riguarda la sottoscrizione di un protocollo d'intesa riguardante l'azione congiunta del Ministero, della Regione e degli Enti locali, sia per quanto riguarda numerosi aspetti della vita dentro e fuori il carcere. Abbiamo avuto serie rassicurazioni sull'incremento degli organici e sulla realizzazione, per quanto di competenza del dipartimento, di nuove strutture di edilizia penitenziaria. L'auspicio è quello che gli impegni vengano rispettati. I prossimi passi saranno quelli di chiedere un incontro al ministro Fassino e portare gli esiti della indagine in Consiglio regionale".
"Sarebbe una grande delusione - ha detto il vicepresidente della commissione Paolo Fadda - se l'impegno che tutta la II° commissione sta ponendo nell'affrontare questo problema non avesse nel breve tempo delle risposte positive. Gli impegni presi dal direttore generale Caselli sono un primo risultato. Dobbiamo avere la capacità di vigilare e di creare una nuova cultura non soltanto tra le forze politiche ma anche all'interno della società civile. Perchè solo con questa nuova cultura potranno essere risolti definitivamente i problemi che affliggono questo settore. I diritti civili valgono sia per i detenuti sia per gli operatori del comparto".
La commissione ha chiesto anche un cambio di approccio nella gestione delle case di lavoro all'aperto (Mamone, Isili e Is Arenas) prediligendo l'aspetto della rieducazione del detenuto rispetto a quella "custodialistica". Il dipartimento anche su quest'aspetto ha assicurato la massima attenzione.
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