CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La Seconda commissione del Consiglio regionale ha approfondito la situazione delle carceri sarde con il ministro Fassino


Sassari, 5 febbraio 2001 - "Stiamo lavorando per costruire le cinque nuove carceri in Sardegna nel più breve tempo possibile. La prossima settimana sarà firmato il decreto, poi l'iter potrà iniziare". Lo ha detto il ministro della giustizia Piero Fassino incontrando, stamattina nel carcere sassarese di San Sebastiano, una delegazione della Seconda commissione consiliare "diritti civili" (erano presenti: il presidente Beniamino Scarpa e i consiglieri regionali Nazareno Pacifico, Cesare Corda, Giampaolo Nuvoli, Pierangelo Masia e Noemi Sanna).

La Commissione ha consegnato al ministro il dossier "sullo stato delle carceri in Sardegna", che dovrà ora passare all'esame dell'Aula. Illustrando l'indagine, frutto di un lavoro durato oltre sette mesi, il presidente Beniamino Scarpa, ha preso atto con soddisfazione che le richieste della Commissione, illustrate il 6 novembre scorso nel corso di un incontro con il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sono state accolte.

"Vigileremo però - ha aggiunto Scarpa - perché gli impegni presi vengano rispettati". Il presidente della Seconda ha auspicato un sempre più proficuo rapporto Stato Regione e la firma del protocollo d'intesa tra la Giunta regionale, gli enti locali e il ministero competente.

La Commissione, nella sua relazione ha indicato gli indirizzi di massima che, una volta approvati dal Consiglio regionale, l'esecutivo dovrà seguire nella definizione del protocollo d'intesa.

Sollecitato dal presidente Scarpa e dai consiglieri regionali, il ministro Fassino ha assicurato la massima attenzione ai problemi carcerari della Sardegna. "Il carcere - ha detto il ministro - deve conquistare il riconoscimento di istituzione essenziale. Bisogna creare rapporti
di osmosi tra le strutture e l'esterno".

Per il ministro le finalità carcerarie sono due: l'espiazione della pena e la riabilitazione del detenuto. Le nuove carceri sarde tenderanno proprio a queste finalità. Sugli organici carenti Fassino ha assicurato che stanno per essere assunti, in tutta Italia, altri 1500 agenti e 800 ausiliari e che nelle carceri sarde negli ultimi mesi sono state inviate 156 persone per tentare di colmare le carenze negli organici.
Entro il mese di maggio, inoltre, il ministro ha confermato che anche nelle carceri sarde ci sarà un direttore stabile per ogni istituto di pena. Il ministro ha assicurato, inoltre, la disponibilità sulle richieste della Commissione per quanto riguarda il diverso utilizzo delle case di lavoro all'aperto.

Il consigliere regionale Noemi Sanna ha chiesto maggiore attenzione per evitare promiscuità fra i detenuti in attesa di giudizio e quelli già condannati, mentre il consigliere Cesare Corda ha ribadito la richiesta che il detenuto possa espiare la pena nel luogo di residenza della propria famiglia per evitare i disagi e gli enormi costi che le visite dei familiari comportano, se il carcere in cui il condannato e' rinchiuso è lontano dalla sua abitazione.


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