CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaGiornate di studio sulle prospettive di applicazione in larga scala dell'identificazione elettronica nei ruminanti. Saluto del presidente Serrenti
Nuoro, 10 maggio 2002 - Il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, ha inviato un messaggio di saluto in occasione delle Giornate di studio, che si terranno a Nuoro tra il 10 e il 12 maggio, sulle prospettive di applicazione in larga scala dell'identificazione elettronica nei ruminanti.
Signore, signori,
impegni istituzionali mi impediscono di partecipare alla sessione inaugurale delle giornate di studio, dedicate alla identificazione elettronica dei ruminati, che si aprono oggi a Nuoro. Un'occasione opportuna, per una regione come la nostra che punta molto, nel suo processo di sviluppo economico, sulla elevata qualità delle sue produzioni agricole e zootecniche.
Un argomento, quello della identificazione elettronica di ovini e bovini, che forse farà sorridere i non addetti ai lavori, ma che riveste un rilievo particolare in Sardegna, che proprio nella zootecnia ha una delle voci più importanti del suo prodotto interno.
Pecore e vacche qui sono di casa ed i risultati raggiunti dai nostri allevatori li pongono, mi sia consentito dirlo con una punta di orgoglio, ai vertici dei loro settori, in Italia ed anche in Europa.
La pecora sarda, lo dimostra anche l'eccellenza dei soggetti presentati nelle ultime rassegne specializzate, è unanimemente considerata una delle più produttive a livello mondiale. I migliori soggetti dei nostri allevamenti bovini, d'altro canto, sono in grado di competere con i più produttivi capi allevati nelle altre regioni italiane ed europee. Una ricchezza, una grande risorsa frutto di studi, di sperimentazioni, di esperienze e di un lavoro appassionato, che hanno dato e che daranno frutti ancora più copiosi.
La possibilità di seguire, sin dalla nascita, l'intera vita di un capo, identificabile grazie all'elettronica, è, quindi, fondamentale certezza di successo per i nostri allevatori. Un animale allevato in Sardegna, infatti, potrà essere seguito per tutta la sua carriera produttiva e sarà "rintracciabile" anche al momento della sua macellazione. Così come l'elettronica permetterà di identificare i singoli capi e dosare, personalizzandola, la loro razione alimentare o di rendere più agevoli i controlli funzionali e le operazioni legate alla necessaria opera di selezione genetica di ogni singolo animale.
Da tempo i ricercatori sardi battono questa strada, da anni negli allevamenti più moderni computer e programmi gestiscono strutture sempre più sofisticate. Una "identificazione" generalizzata dei capi allevati nell'Isola può essere, quindi, un traguardo raggiungibile in tempi sufficientemente brevi.
Sapere con certezza cosa si alleva, cosa si vende e cosa si consuma è una garanzia per tutti i cittadini, per un mercato spesso sconcertato o spaventato dalle notizie di morbi ed epidemie che giungono dalle diverse parti del mondo.
La garanzia di una origine chiara, la tracciabilità di un prodotto possono, invece, ridare fiducia ad un consumatore troppo spesso preoccupato, spaventato per i rischi che può correre consumando prodotti di "genuinità non garantita".
La Sardegna, con la sua millenaria esperienza, punta sulle elevate caratteristiche dei suoi prodotti, su una qualità della vita che in molti ancora ci invidiano. I risultati di preziosi studi, che in queste giornate verranno illustrati, sono un ulteriore passo in avanti nel processo di valorizzazione di questo particolare status, nella definitiva affermazione di un modello che può essere indicato anche ad altre realtà produttive.
Mi auguro, quindi, che da questo convegno di studi vengano le indicazioni e le conferme dei brillanti risultati ottenuti; le proposte più utili per raggiungere risultati, se possibile, ancora migliori.
Nel congratularmi con gli organizzatori per la validità della manifestazione, per l'alto livello degli studi proposti, per la grande preparazione scientifica degli esperti presenti, auguro a tutti i partecipanti il mio più cordiale buon lavoro.
On. Efisio Serrenti
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