CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura1° Congresso nazionale UIL Federazione Poteri locali. Messaggio di saluto del Presidente
Cagliari, 19 febbraio 2002 - Il Presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, ha inviato un messaggio di saluto al 1° Congresso nazionale UIL Federazione Poteri locali che si terrà tra il 19 e il 22 febbraio 2002 nella sala congressi del Chia laguna.
Signore, Signori,
impegni istituzionali mi impediscono di essere presente alla cerimonia di apertura del vostro 1° congresso nazionale della Federazione dei poteri locali, un appuntamento di particolare importanza per i tre temi che avete proposto all'attenzione del dibattito.
Siamo entrati in Europa e dobbiamo consolidare questa presenza con le nostre professionalità, con la nostra ansia di partecipare alla costruzione di una casa comune, nella quale diritti, aspettative, speranze trovino le loro giuste risposte.
La Sardegna è una realtà in costante evoluzione, la società sarda è sempre stata aperta ai rapporti con le società che vivono aldilà del mare. L'Isola, per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo è protagonista attiva nel processo di apertura nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Le tre isole maggiori, mi riferisco alla Sardegna, alla Corsica ed alle Baleari, hanno acquisito, in questi ultimi anni, un ruolo insostituibile nel processo di dialogo avviato dall'Europa nei confronti dei paesi del nord Africa. Ma questi rapporti devono essere avviati, e perfezionati, tenendo ben presenti le regole della cooperazione internazionale, il rispetto e la tutela dei diritti dei singoli e delle collettività.
Il Mediterraneo è zona di frontiera, dove si incontrano, ma spesso si scontrano, concezioni di vita differenti, culture, ideologie, religioni che cercano più le ragioni dello scontro che quelle dell'accordo.
Credo che i politici, ed i sindacalisti, abbiano obiettivi comuni: la realizzazione di una società giusta, aperta, democratica, libera. Libera dal bisogno, in grado di garantire le stesse occasioni, gli stessi punti di partenza, gli stessi servizi ai cittadini. Queste sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare, con metodi e mezzi diversi, in situazioni spesso conflittuali, nelle sedi istituzionalmente deputate ad affrontare e risolvere i problemi di tutti.
In questo vostro congresso nazionale dibatterete, approfondirete due temi che a me rappresentante dell'Assemblea legislativa di una regione alle prese con problemi sempre di difficile soluzione, stanno particolarmente a cuore: la pubblica istruzione e la sanità.
Le società non progrediscono se non esiste un sistema scolastico in grado di formare cittadini sempre più colti, sempre più preparati, sempre al passo con l'evoluzione dei tempi. La scuola non può e non deve essere solamente un luogo dopo apprendere le nozioni più elementari; deve essere l'occasione per approfondire, capire, raggiungere, anche con sacrificio, i risultati migliori; l'occasione per i più capaci di progredire anche socialmente e di affermarsi. Ma una società civile deve mettere tutti i suoi giovani figli, anche quelli che non hanno le necessarie possibilità economiche, in condizione di raggiungere i massimi livelli di preparazione possibili. Assegni, borse di studio, collages, strutture ricettive devono diventare la norma; come lo Stato, le regioni devono impegnarsi nella ricerca, sia pura che applicata, se vogliamo realmente diventare un Paese moderno, industrializzato, libero e civile.
L'altro tema che in Sardegna, terra di centenari ma anche isola costretta a combattere con malattie genetiche, è particolarmente sentito è quello della salute pubblica, dell'assistenza sanitaria Da qualche anno, inoltre, la nostra isola è diventata "punto d'arrivo" di virus ed epizoozie che hanno inferto un colpo, forse mortale, al suo notevole patrimonio zootecnico. Ecco, la sanità è l'altra sfida che si deve affrontare e vincere.
La ricerca deve essere intensificata, tutti in cittadini devono avere una assistenza di base degna di una società civile; se i fondi a disposizione non sono sufficienti, è necessario attuare, immediatamente, un processo di razionalizzazione delle spese ed avviare la realizzazione di un nuovo sistema pubblico-privato di assistenza pubblica, che deve essere, in ogni caso, diffusa e di elevata qualità.
Questo nuovo sistema misto, ad esempio, può essere organizzato prevedendo, ad esempio, nuove forme assicurative, private e pubbliche, che garantiscano a tutti i cittadini il diritto alla salute, il diritto all'assistenza migliore, il diritto alla vita.
In questo congresso, ne sono certo, questi ed altri temi di grande importanza sociale saranno dibattuti, approfonditi con grande cura. Nell'augurare ai partecipanti a questa manifestazione un proficuo confronto, che permetta di mettere a punto le proposte più utili, per far progredite tutta la società nella strada della crescita sociale e civile, formulo i miei migliori auguri di buon lavoro.
Efisio Serrenti
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