CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl presidente Serrenti auspica un diverso sviluppo per il Sulcis
Cagliari 24 marzo 2000 - "Il Sulcis ha bisogno di un diverso modello di sviluppo, di un sistema industriale più compatibile con le risorse ambientali, di un tessuto produttivo diffuso ed in grado di evitare la classica guerra tra poveri. Oggi, infatti, c'è anche il rischio di preoccupanti contrasti sociali, che potrebbero acuirsi perché le attività industriali ed estrattive continuano ad essere alternative a quelle agricole, zootecniche e turistiche". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, al termine di una affollata ed animata assemblea, organizzata a Portoscuso dalle associazioni e dai gruppi che si battono, da tempo, per ridurre i fenomeni di inquinamento e per promuovere la reale bonifica della vasta area industriale di Portovesme, da anni considerata "ad alto rischio ambientale".
Nel corso della manifestazione sono stati illustrati i risultati di numerose indagini sanitarie, effettuate nella zona, che hanno fatto risaltare il preoccupante aumento di particolari malattie.
Molti abitanti di quella vasta area del Sulcis, specialmente di Paringianu e Matzaccara, hanno sottolineato come il "rischio di inquinamento industriale" sia sempre più preoccupante e le speranze di realizzare un completo recupero ambientale diventino sempre più labili.
"Sono essenziali interventi immediati e risolutivi; ma occorrono le necessarie volontà politiche e finanziamenti adeguati, hanno detto alcuni degli intervenuti nel dibattito. Su questi problemi, però, sembra che l'opinione pubblica sia sempre meno attenta e sensibile".
"Sono problemi dei quali la classe politica sarda si farà senz'altro carico" ha, invece, ribadito il presidente Serrenti, il quale ha confermato il proprio impegno per portare all'attenzione degli assessori competenti tutti i problemi legati allo sviluppo sociale ed economico del Sulcis.
Il presidente del Consiglio ha anche ricordato la necessità di elaborare un nuovo "modello di sviluppo", che tenga conto delle reali occasioni di progresso economico e sociale della zona. "L'ambiente, le tradizioni culturali, il patrimonio artistico ed archeologico sono le risorse sulle quali si può e si deve puntare per la rinascita dell'Isola, ha aggiunto Efisio Serrenti. Ricchezze uniche ed irripetibili, in grado di favorire la crescita e lo sviluppo di tutta la società sarda".
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