CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il presidente Serrenti ha ricevuto in Consiglio una delegazione tunisina in visita in Sardegna


Cagliari 23 ottobre 2000 - La Sardegna, isola di periferia, ha necessità di collaborare con le altre regioni che si trovano nelle sue identiche situazioni. D'altro canto, molti dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno problemi ed "esigenze simili alle nostre".

La Sardegna si candida, quindi, a svolgere un importantissimo ruolo di cerniera, di ponte tra le realtà dell'Africa settentrionale e la parte meridionale dell'Europa. Così come la nostra isola può svolgere un delicato compito di stimolo, nei confronti di altre regioni periferiche o marittime, per favorire "l'incontro tra popoli che hanno storie e culture differenti, ma nate nella stessa area, quella del vasto bacino mediterraneo".

Il presidente dell'Assemblea regionale, Efisio Serrenti, incontrando nel palazzo consiliare una delegazione tunisina che da giorni si trova in Sardegna, ha voluto ribadire al governatore della regione di Gafsa Mohamed Ridha Mokrani, al sindaco di Metlaoui Alì Gtiouech, ai funzionari ministeriali ed a quelli comunali che li accompagnavano, la necessità di "nuovi rapporti" tra l'Europa ed i paesi del Nord-Africa.

Il processo di pace tra i popoli è favorito dalla reciproca conoscenza; così come problemi comuni, quali quelli legati allo sviluppo culturale, economico e sociale, delle regioni meno favorite possono essere affrontati e risolti con le "opportune collaborazioni".

I rappresentanti della regione di Gasfa, "la porta del deserto", dal canto loro hanno auspicato rapporti più stretti tra le due "regioni", anticipando i contenuti di un protocollo d'intesa che sarà firmato, domani pomeriggio, con i rappresentanti della Giunta regionale.

Questo accordo, auspicato anche dalle autorità comunitarie, che puntano molto sulla programmazione decentrata e su queste particolari forme di cooperazione bilaterale, prevede interessanti scambi culturali e sportivi, oltre all'avvio di rapporti di collaborazione nel campo della ricerca e di diversi settori economici, specialmente in agricoltura e nella trasformazione delle produzioni estrattive e minerarie.

Una strada che può permettere iniziative comuni anche nel campo dei trasporti, "realizzando un sistema integrato moderno ed efficiente nell'area mediterranea", ed in quello turistico, "perché non ipotizzare pacchetti comuni tra Sardegna e Tunisia, per rendere queste due mete del turismo internazionale sempre più appetibili?".  

Esperienze di questo tipo sono state avviate anche con altre regioni europee, ad esempio la Provenza, ed i risultati sono positivi. "Quella della cooperazione, ha concluso Serrenti, è una strada obbligata, se vorremo favorire lo sviluppo e la crescita delle nostre regioni".


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