CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIntervista con le TV del Presidente per gli auguri di fine anno
Questo che si conclude è stato un anno particolarmente difficile e tormentato. Caratterizzato da contrasti politici, dovuti anche ad una legge elettorale inadeguata; da una lunga crisi economica, che non accenna a placarsi; dall'avvicinarsi di importanti appuntamenti ai quali, forse non siamo del tutto preparati.
La crisi politica si può superare solamente se i partiti riprendono il loro ruolo, che è quello di predisporre programmi, preparare e selezionare la classe dirigente, conquistare il maggiore consenso elettorale possibile ed abbandonare la mera gestione del potere.
La crisi economica si può superare solamente se gli imprenditori isolani puntano sulla qualità e sulla validità del mercato, abbandonando una concezione assistenzialistica dell'intervento pubblico nei diversi settori produttivi, che con sembra in grado di favorire il necessario progresso e lo sviluppo anche sociale della Sardegna.
Il futuro della Sardegna è intimamente legato, condizionato, dalle scelte della Comunità Europea, dai suoi programmi di sviluppo, dai suoi interventi riservati alle regioni meno favorite ed insulari. Dobbiamo misurarci con queste politiche ed adeguarci ad esse.
La classe politica sarda deve affrontare queste grandi sfide ed è chiamata ad affrontare un compito di eccezionale importanza. Si devono superare le sterili divisioni ed i contrasti legati più alla conservazione del potere che alla tutela dei reali interessi dei sardi.
Auguro a tutti i sardi, oltre che felici feste, che i rappresentanti dell'isola accantonino i contrasti personali e si impegnino, nella legittima differenza dei compiti e dei ruoli, ad elaborare ed ad attuare tutte quelle iniziative politiche necessarie per far progredire la nostra Isola.
Tutti siamo figli della Sardegna e tutti dobbiamo fare in modo che la nostra regione superi le obiettive difficoltà che impediscono la crescita e lo sviluppo della società isolana. Il compito che i nostri concittadini ci hanno affidato è, infatti, quello di operare per il bene di tutti. Auguro, quindi, che il nuovo millennio segni proprio questo significativo modo di operare: che gli interessi generali, con particolare riguardo per i nostri fratelli meno fortunati, prevalgano su quelli particolari, personali o di piccole oligarchie. Buon Natale e felice anno a tutti.
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