CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il ministro Melandri ha confermato al presidente del Consiglio regionale gli impegni del Governo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed ambientale della Sardegna


Cagliari 20 giugno 2000 - Entro il prossimo 31 dicembre lo Stato e la Regione intendono raggiungere le opportune intese per un accordo di programma quadro, finalizzato alla valorizzazione, conservazione, tutela dell'ingente patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico della Sardegna. Lo ha confermato il ministro per i Beni Culturali, Giovanna Melandri, al presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, nel corso di un incontro nella sede dell'Assemblea regionale.
Il presidente del Consiglio regionale, dal canto suo, ha ricordato come la Sardegna punti proprio sulla valorizzazione del suo notevole patrimonio artistico ed archeologico, sulla tutela delle incomparabili bellezze naturali isolane per favorire il processo di crescita civile ed economica della società sarda. Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato anche l'assessore della Pubblica Istruzione, Pasquale Onida, il vicepresidente del Consiglio Piero Carloni, gli onorevoli Nello Cappai e Giampiero Pinna, è stato fatto un attento esame della situazione esistente nel settore dei beni paesistici e culturali, un patrimonio ed una ricchezza dai quali non si può prescindere nel processo di sviluppo della nostra Regione.
L'accordo tra Stato e Regione per la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio è un traguardo di particolare importanza, hanno sottolineato il ministro Melandri ed il presidente Serrenti, perché sarebbe il primo raggiunto tra il Governo centrale ed una Regione a statuto speciale.
Un programma di intervento che permetterebbe di utilizzare oltre 750 miliardi, entro il 2006, provenienti dalle casse comunitarie e statali.
"Un significativo passo in avanti", ha riconosciuto il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, porgendo il proprio benvenuto e quello del Consiglio regionale al ministro Giovanna Melandri, da ieri in visita ufficiale in Sardegna.
"Questi accordi, tra l'altro, permetterebbero di superare vecchi contrasti istituzionali, ha ricordato il presidente Serrenti, che per qualche tempo hanno reso tesi i rapporti tra le due amministrazioni. Lo Stato, infatti, ha sempre riservato a se il diritto di gestire il patrimonio artistico isolano, poi non ha fatto i necessari interventi di recupero e di conservazione. La Regione, invece, ha speso mediamente tra i 40 ed i 50 miliardi l'anno per valorizzare un patrimonio che non era suo".
Una situazione che si supererebbe con l'accordo di programma, proposto e caldeggiato dal ministro dei Beni Culturali. Gli accordi già raggiunti sarebbero certamente "salvi", ha sottolineato il ministro, ma il nuovo programma quadro permetterebbe di intervenire, finalmente di comune accordo, per la "valorizzazione di un grande patrimonio, di interesse mondiale, che favorirebbe anche la creazione di nuovi posti di lavoro".
Negli ultimi anni lo Stato ha più che raddoppiato i propri stanziamenti in favore dei Beni culturali, sino a pochi anni fa considerato settore "marginale" nel panorama economico e sociale del Paese. Da qualche tempo, infatti, le possibilità di sviluppo legate alla valorizzazione del più grande museo del Mondo sono state meglio comprese dal Governo e dal Parlamento. Le Camere, tra l'altro, hanno approvato programmi di intervento finanziario di notevole entità.
Sono stati approvati e realizzati, anche grazie alla presenza di operatori privati ed alle entrate straordinarie provenienti dal gioco del lotto, programmi di recupero di monumenti di particolare importanza, sono stati costruiti nuovi musei, nuove strutture per importanti iniziative culturali.
"Lo Stato e La Regione, ha ricordato il presidente Serrenti, devono fare la loro parte. Nel rispetto dei diversi ruoli e delle diverse competenze, le Regioni, gli enti locali devono poter disporre dei loro patrimoni artistici, archeologici, paesaggistici. Devono esercitare le loro competenze senza trascurare i rapporti che devono avere con le altre istituzioni".
"Senza gli opportuni accordi, non si possono portare avanti programmi di grande respiro". Ed il ministro ha ricordato l'impegno personale e quello del Governo proprio per raggiungere un accordo con la Sardegna in questo delicato, importantissimo, settore.
"Si deve lavorare in piena sintonia per raggiungere questi ambiziosi traguardi". Il responsabile del dicastero dei Beni culturali ha, quindi, ricordato che questo Governo ha stanziato oltre 5300 miliardi, per i prossimi anni, per le Regioni comprese nell'Obiettivo 1. "Sono fondi comunitari, ha ricordato il ministro Melandri, ma a questi finanziamenti lo Stato aggiungerà certamente molti altri miliardi. D'altro canto il futuro, in questo settore, si gioca sull'integrazione tra ricchezze culturali e nuove tecnologie. Cultura e paesaggio devono essere tutelati e valorizzati, perché sono componenti essenziali in ogni processo di sviluppo. Possiamo quasi parlare di new economy, quando programmiamo operazioni di recupero e di tutela in questo campo".
"Sulle ricchezze naturali e sulla cultura, hanno ribadito il presidente Serrenti e l'assessore Onida, la Sardegna punta molte delle sue carte". Ed hanno ricordato come almeno 500 giovani lavorano in iniziative socialmente utili e che molti altri potrebbero essere impiegati nel settore della tutela del patrimonio artistico.
Certamente, la gestione del grande patrimonio culturale, isolano o nazionale, difficilmente permetterà l'autosufficienza finanziaria. Ma il coinvolgimento di sponsor, di operatori privati potrebbe permettere una gestione almeno in pareggio.
Su questi temi, comunque, superate le contrapposizioni del passato, sarà possibile raggiungere importanti accordi. Anche perché il patrimonio archeologico ed artistico della Sardegna è di grande interesse per la cultura mondiale, come dimostra l'attenzione che l'Unesco ha per la nostra Isola. Per avviare un rapido confronto e per raggiungere questi importanti accordi di programma, il presidente Serrenti e l'assessore Onida hanno confermato, al ministro Melandri, il proprio personale impegno.


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