CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl presidente Serrenti eletto vicepresidente della Commissione delle regioni insulari europee
Cagliari 12 ottobre 2000 - Il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, è stato eletto vice presidente della Commissione delle Isole, una delle quattro che operano all'interno della Conferenza delle regioni periferiche e marittime d'Europa (CRPM).
La Commissione delle Isole, in particolare, si è sempre occupata dei problemi legati all'insularità, approfondendo, in particolare, i temi dei trasporti aerei e marittimi, dei collegamenti rapidi, delle infrastrutture interne, degli scambi commerciali, delle possibilità di sviluppo economico e sociale legato alla valorizzazione delle risorse tipiche ed al turismo.
La nomina del presidente Serrenti è avvenuta durante i lavori della XXVIII assemblea generale della CRPM, in corso a Firenze.
Partecipando ai lavori della Commissione delle Isole, il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato la necessità di uno studio specifico sulla "dimensione insulare ed ultraperiferica nell'Europa del 2007", un tema di particolare importanza anche per la Sardegna.
I componenti l'ufficio politico della Commissione hanno, quindi, deciso di elaborare un documento strategico, che approfondisca i diversi aspetti di questo argomento, che serva da base per elaborare e proporre nuove soluzioni ai problemi delle regioni insulari.
Questo "documento strategico" deve contenere "nuove idee guida", in grado di incidere profondamente nel processo di revisione e riforma dei fondi strutturali che deve essere completato entro il 2006.
La Commissione delle Isole ha deciso di impegnarsi a fondo, inoltre, per ottenere la corretta applicazione dell'articolo 158 del trattato di Amsterdam, chiedendo anche il pieno rispetto della annessa dichiarazione n. 30, con la quale si riconosce l'importanza e la validità del concetto di "insularità".
Recentemente, "l'insularità", quale fattore di limitazione obiettiva ai processi di sviluppo e di superamento delle differenze economiche e sociali, non è stato applicato correttamente ed anche la Sardegna ha subito inaccettabili "discriminazioni".
L'allargamento dell'Europa ai paesi ex-comunisti, che chiedono di entrare a fare parte della Comunità europea, potrebbe portare a nuove penalizzazioni per le regioni insulari. La Commissione delle isole ha, quindi, deciso di intensificare la propria azione, di ricerca e di proposta, per giungere ad una più armonica integrazione europea.
Sono necessari, infatti, nuovi programmi di sviluppo, che tengano conto dei reali svantaggi "dell'insularità", una situazione di difficoltà obiettiva, superabile solamente con iniziative politiche in grado di limitare queste sfavorevoli differenze geografiche.
>