CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Messaggio del presidente Serrenti al Convegno internazionale dell'AIAS sulla riabilitazione dell'anziano


Cagliari, 11 ottobre 2000 - Si è svolto a Chia, dall'11 al 14 ottobre, un Convegno sulla riabilitazione dell'anziano, organizzato dall'AIAS. Il Presidente del Consiglio regionale, on. Efisio Serrenti, impossibilitato a partecipare al Convegno, ha inviato il seguente messaggio:

Impegni istituzionali mi impediscono di essere presente alla cerimonia inaugurale del congresso internazionale organizzato, anche quest'anno, dall'Aias. Una occasione importante, alla quale ho sempre preso parte, per l'interesse dei temi proposti alla riflessione di tutti coloro che partecipano a questo, ormai tradizionale, appuntamento.

Questa volta il tema principale, sul quale sono chiamati a riflettere tanti autorevoli ospiti, è la riabilitazione dell'anziano, un problema di grande attualità, visto che le stesse Nazioni unite hanno dedicato, proprio all'anziano, questo travagliato anno 2000.

Un argomento sul quale anche i ricercatori e gli operatori sardi della sanità possono, a ben diritto, dire la loro parola.

L'Associazione italiana per l'assistenza agli spastici, ma ad onor del vero anche le strutture pubbliche della Sardegna, hanno lavorato con impegno sul problema della prevenzione di molte malattie e sulla riabilitazione dei soggetti colpiti da queste particolari patologie.

I risultati spesso non sono stati all'altezza delle aspettative, ma il cammino della scienza, in molti casi, è stato rapido, anche se ancora lungo.

Passi avanti se ne sono compiuti ed anche l'attribuzione del premio Nobel a tre scienziati, che hanno incentrato i loro studi proprio sul complesso meccanismo del cervello umano, dimostra quale é l'interesse del mondo scientifico per tutte le ricerche in grado di garantire una vecchiaia serena, limitando al massimo gli inconvenienti legati all'età ed ai postumi delle malattie invalidanti.

Questi appuntamenti organizzati dall'Aias assumono, quindi, notevole rilievo, anche perché permettono di approfondire problemi generali di grande importanza, sociale oltre che economica.

Per quanto riguarda la Sardegna è opportuno, inoltre, sottolineare il ruolo svolto dall'associazione nella cura e nella riabilitazione dei bambini e di coloro che, anche per cause accidentali, per infortuni sul lavoro o per una qualunque altra causa, hanno problemi di mobilità o di autosufficienza.

Gli studi neurologici permettono di capire come e perché diminuiscono le capacità cerebrali delle persone e quali le cure più appropriate.

Ma per la delicatissima opera di riabilitazione, essenziale se si vuole migliorare il livello di vita di tantissime persone colpite da queste patologie invalidanti, sono necessarie approfondite conoscenze scientifiche, ma anche una grande umanità, una notevole dedizione, una capacità di entrare in sintonia col paziente, di donarsi con grande amore ed altruismo, di votarsi quasi ad una missione. Caratteristiche, queste, certamente presenti in coloro che in queste strutture operano.

Il valore di questo convegno va ben oltre, quindi, i risultati scientifici sui quali tanti studiosi e tanti operatori della sanità si confrontano o che in questa sede vengono illustrasti ed approfonditi.

Da queste giornate di studio, infatti, emergeranno utili indicazioni scientifiche, ma giungeranno anche gli stimoli necessari per far affrontare con sempre maggiore impegno la ricerca e le attività di prevenzione e di riabilitazione che sono proprie di coloro che in questo delicato campo operano con grande dedizione.

 A nome mio personale e dell'intera Assemblea ringrazio tutti i partecipanti a questo seminario di studi, non solamente per l'impegno con il quale prendono parte a questi incontri, ma li ringrazio per la dedizione e l'impegno che profondono nel curare tante persone che soffrono.

 Una società civile si misura, credo, sul livello di assistenza riservato ai meno favoriti,  ed i bambini, gli adulti, gli anziani malati sono senza dubbio i soggetti più deboli. L'augurio che formulo, quindi, è che la Sardegna sappia essere, proprio per la qualità dell'assistenza fornita, ad esempio delle altre regioni. Buon lavoro.


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