CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaMessaggio del presidente Serrenti per l'incontro dei comitati regionali dei soci Conad del Tirreno.
Cagliari, 6 ottobre 2000 - Si è svolto a Santa Margherita di Pula, il 6 ottobre, l'incontro dei comitati regionali dei soci Conad del Tirreno. Il Presidente del Consiglio regionale, on. Efisio Serrenti, non potendo partecipare all'incontro, ha inviato il seguente messaggio:
Nel sistema economico sardo il settore del commercio e dei servizi ha acquistato, negli ultimi tempi, una importanza sempre maggiore.
Il progressivo calo delle produzioni agricole, la crisi che ha drasticamente ridotto il numero degli occupati nel comparto industriale sono stati solamente in parte compensati dall'aumento che si è avuto nel settore terziario e dei servizi.
Una crescita che in Sardegna ha dovuto registrare anche un aumento considerevole della grande distribuzione. Secondo le più recenti statistiche il numero dei piccoli esercizi è diminuito, mentre è cresciuto il numero dei centri della grande distribuzione, provocando una notevole alterazione del sistema.
Polemiche e proteste hanno accompagnato, infatti, la nascita delle nuove città mercato, mentre ai piccoli operatori non è rimasto che chiudere o consorziarsi.
Il vostro convegno, quindi, serve per fare il punto su una delle possibilità che hanno i piccoli esercizi se vogliono continuare ad esistere.
Crescere insieme è, infatti, la strada migliore per garantire la vita agli esercizi familiari, alle piccole botteghe, che sono spesso anche un luogo di singolare solidarietà sociale, l'unica possibilità che hanno molti operatori per ottenere una incisiva riduzione di costi, per la necessaria riduzione delle spese imposta da una sempre più esasperata competitività.
In molti paesi il negozio è un importante ammortizzatore sociale, sembra strana questa affermazione, ma tanti piccoli commercianti hanno aiutato molte famiglie, alle prese con la grave crisi dell'industria sarda, ad andare avanti. I prezzi contenuti ed i limitati margini di guadagno hanno accomunato, in tante piccole e difficili realtà comunali, chi compra e chi vende.
Sradicare certi operatori commerciali dal loro ambiente, far chiudere tanti negozietti che sono l'unica fonte di approvvigionamento in paesi sempre più piccoli, è una terribile violenza che si fa a tante comunità locali.
La Regione avrebbe, credo, dovuto essere più attenta a queste esigenze e forse regolamentare meglio la presenza delle grande distribuzione.
Le organizzazioni collettive di acquisto, infatti, riescono a ridurre i prezzi senza alterare il tessuto commerciale esistente; anzi, in molte occasioni permettono di ampliare l'offerta, fornendo un servizio sociale che la grande città mercato certamente non può offrire.
Le organizzazioni di acquisto e distribuzione, come la vostra, inoltre sono particolarmente utili per rilanciare le strutture produttive di una regione, come la Sardegna, alle prese con una eccessiva polverizzazione della produzione e con le notevoli difficoltà che questi prodotti devono superare per giungere, tempestivamente, sui lontani mercati del continente.
La vostra organizzazione, quindi, può e deve diventare un prezioso veicolo nella promozione e distribuzione del "prodotto sardo di qualità".
L'amministrazione regionale, sensibile alla valorizzazione delle produzioni Isolane, certamente, metterà a punto strumenti di intervento per garantire i finanziamenti necessari ad avviare campagne promozionali; ma i politici sardi potrebbero anche prevedere norme e regole in grado di tutelare gli operatori commerciali, favorendone la reale presenza sul mercato.
Questi sono temi specifici, particolari, che non è compito del presidente del Consiglio approfondire. In Consiglio, però, si colgono i bisogni delle popolazioni sarde, si capisce il dramma di una vecchia madre alle prese con un bilancio sempre più magro e con esigenze sempre crescenti.
Riuscire ad elaborare norme giuste e moderne, che tengano conto dei diritti e delle esigenze di tutti, è, quindi, il nostro obiettivo primario.
La voce dei vostri rappresentanti, come quella di tutti i cittadini sardi, troverà giusta accoglienza e la necessaria attenzione. Auguro, quindi, ai partecipanti a questo importante incontro che, da queste giornate di incontri ed approfondimenti, emergano le indicazioni più utili per permettere, anche alla Sardegna, di riorganizzare, nel modo più razionale possibile, un settore che è diventato trainante nel sistema economico della regione.
A tutti, quindi, a nome mio personale e dell'intera Assemblea., gli auguri di un buon lavoro e di un futuro migliore.
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