CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il Presidente del Consiglio regionale Serrenti a Santiago di Compostela (Spagna) per partecipare alla IV Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (CARLE).


Cagliari, 2 Novembre 2000 - Le Regioni, nell'Europa del nuovo millennio,  vogliono contare di più.  Nell'Europa del futuro le diversità culturali e le identità regionali devono essere  al centro della politica del "vecchio continente". Questo ruolo primario è stato rivendicato da tutte le regioni a Santiago di Compostela (Spagna) dove si è tenuta (30 e 31 ottobre) la quarta Conferenza dei Parlamenti regionali europei aventi competenza legislativa.

Alla conferenza hanno partecipato 51 delegazioni in rappresentanza di 8 nazioni: Italia, Spagna, Germania, Austria, Belgio, Finlandia, Portogallo e Scozia.

Per l'Italia erano presenti le delegazioni della Sardegna, del Trentino Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia, della Liguria, della Lombardia, dell'Umbria, della Valle d'Aosta, della Campania, del Lazio, dell'Abruzzo, del Veneto, della Toscana, della Basilicata, della Marche, dell'Emilia Romagna.

I lavori sono stati suddivisi in due parti. Il primo giorno è stata discussa ed approvata La "Carta Europea dei diritti fondamentali", il secondo giorno è stato affrontato il tema delle riforme istituzionali e delle future prospettive per l'Unione Europea dal punto di vista delle regioni e dei rispettivi Parlamenti.

La Conferenza ha espresso , ancora una volta, il suo appoggio al progetto di riforma del sistema elettorale del Parlamento Europeo, approvato il 15 luglio 1998 e, nel cui articolo 2, si prevede la creazione di circoscrizioni elettorali regionali. La conferenza ha espresso l'auspicio  che le prossime elezioni Europee si celebrino in base a questo criterio.

I rappresentanti delle nazioni partecipanti alla CALRE  hanno ribadito anche  la necessità di un dialogo sempre più diretto con L'Unione Europea.  Un tema pienamente condiviso dalla Sardegna che vede nel nuovo riassetto istituzionale dell'Europa, un'occasione unica per uscire dall'isolamento.  

In quest'ottica, il presidente del Consiglio regionale Serrenti ha presentato, in tema di rapporti internazionali tra regioni, Unione europea e Stati esteri, un emendamento di notevole importanza. In quest'emendamento si prevede che le regioni possano intervenire, per le materie di loro competenza, alla negoziazione di trattati ed accordi sia in sede europea sia internazionale, nonche' concludere accordi con enti territoriali di paesi esteri e comunitari. Tale capacità internazionale è conforme alle previsioni dell'ordine del giorno approvato in occasione del cinquantenario dello Statuto speciale, ed è stata in parte recepita nel disegno di legge governativo sulla riforma dell'ordinamento regionale ed è in linea con gli intendimenti della stessa conferenza. Tale emendamento sarà adottato come "raccomandazione" ed è stato inserito nel documento conclusivo della Conferenza.

Le riforme istituzionali e i rapporti con l'Unione Europea sono dei temi particolarmente importanti per la Sardegna.

"In questo nuovo modello di Europa  - ha detto il presidente del Consiglio regionale Efisio Serrenti - le regioni che di più hanno conservato la loro identità avranno maggiori chance in un mercato che riconosce le diversità culturali come valore aggiunto. La Sardegna, con la sua cultura e la sua storia, nonché con la sua posizione geografica centrale rispetto alla politica di integrazione europea, con i paesi  terzi del Mediterraneo potrà giocare un ruolo importante e quindi, avere un'occasione unica ed irripetibile. Spetta a noi sardi non sprecare questa opportunità".  

Durante i lavori della IV Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee   sono state ricordate le vittime dell'attentato di Madrid. I presidenti delle assemblee legislative hanno espresso la più energica condanna per questi atti terroristici e hanno proclamato che esistono solo le vie democratiche per garantire, in Europa e nel mondo, la pace e il rispetto dei diritti umani.


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