CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 468 del 13 novembre 2008

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Legge urbanistica:con gli atti di indirizzo e coordinamento si completa il processo di pianificazione. Opposizione ancora polemica sull’esproprio delle competenze del Consiglio. L’assessore Sanna: un parametro medio regionale flessibile. Necessario adeguare le norme per le attività turistiche in agricoltura e adeguare gli oneri di urbanizzazione. Floris (Uds): atti di indirizzo o regolamenti?

Cagliari, 13 novembre 2008 – Una lunga discussione politica sugli aspetti tecnici dell’articolo 31 (atti di indirizzo e coordinamento), della legge urbanistica, anche questo totalmente riscritto da un emendamento di sintesi della Giunta (258), ha occupato buona parte dei lavori della mattinata. Il centrodestra ha insistito sul ”declassamento” del Consiglio, spettatore e non primattore della pianificazione (la Regione emana atti di indirizzo, recita il testo), processo, questo, tortuoso e complicato i cui effetti rischiano (on. Pileri, Fi) di complicare l’attività dei Comuni. Il richiamo al decreto Floris dimostra, tra l’altro, l’assenza, da parte della Giunta, di direttive che definiscano i parametri, mentre il Piano paesaggistico (che dovrebbe seguire la legge urbanistica e invece la precede) ha imposto una serie impressionante di vincoli.
Ma l’attenzioni agli enti locali è condizione richiamata anche dall’on. Uras (Prc), il quale ha chiesto garanzie sulla gestione del piano (“non è detto che le norme di livello alto , quando arrivano in basso diano il risultato previsto”), anche se la legge delinea e definisce le tappe con chiarezza. Gli atti di indirizzo devono assolvere funzioni di tipo operativo e devono definire “in modo unico e trasparente, ma soprattutto unitario” il governo della pianificazione per garantire “pari trattamento alle amministrazioni locali”.
Condiviso dall’on. Masia (Misto, socialista) l’emendamento di sintesi, che contiene alcune puntualizzazioni contenute in alcuni emendamenti presentati. I valori sono positivi, anche in termine di chiarezza,definendo le gerarchie della pianificazione, nell’ordine DPT, Ppr, atti di indirizzo.
Per l’on. Ladu (Fortza Paris) la battaglia di chi voleva dare, con questa legge, nuova dignità al Consiglio dopo la gestione “padronale” di Soru, è stata perduta. L’aula vive una strana sensazione, di caos calmo, con la Giunta che ha portato a casa il risultato, una parte del centrosinistra che ritiene di essere stata parzialmente soddisfatta e una parte che manifesta rassegnazione. Ladu ha chiesto le intenzioni della Giunta sulle direttive agricole, decisive in alcune realtà, sulle quali incombe un preoccupante silenzio.
Il relatore, on. Pirisi (Pd), ha precisato che con gli atti tecnici, emanati dalla Giunta, si compone una cornice al cui interno Comuni e Province realizzano gli interventi urbanistici nei rispettivi territori. Un processo democratico che le riserve di tipo ideologico del centrodestra stanno trasformando in una inopportuna battaglia politica.
L’assessore Sanna, intervenendo per rispondere soprattutto ha l’on. Ladu, ha riconosciuto “una buona dose di attualità” nelle direttive vigenti, ritenendo, tuttavia, che la deroga, sistematicamente applicata, abbia favorito “libere interpretazioni”. Ora la Giunta dovrà presentare al Consiglio uno stralcio che riveda una evoluzione del decreto Floris, prevedendo un parametro medio regionale, la cui flessibilità sarà in relazione con le caratteristiche sociali ed economiche di ciascun territorio. Quanto alle direttive agricole, l’intervento pi urgente dovrebbe riguardare (“è una mia opinione”) le attività turistiche, affinché siano create le condizioni alle imprese di stare sul mercato. Una “corsia preferenziale” è stata individuata nell’aggiornamento degli oneri dei costi di urbanizzazione, con valori inferiori di ben cinque volte all’entità della spesa, per evitare di mettere i Comuni in difficoltà.
Un invito a riflettere sull’articolo 31 è stato rivolto dall’on. Mario Floris (Uds) alla maggioranza. La legge non è agile, di conseguenza non sarà di facile applicazione. Nella ridondanza dei passaggi si annidano, ha detto, “prevaricazione e favoritismi”. La stessa definizione di ‘atti di indirizzo richiese una specificazione. Se fossero l’equivalente dei regolamenti, “staremo rinunciando all’unico potere in capo al Consiglio”.
La delega alla Giunta, ha replicato l’on. Uras (Prc) va data a condizioni precise e negli ambiti che la legge prevede.
Insoddisfatta l’on. Caligaris (Misto, socialista) dell’emendamento di sintesi (258), che non tutela le scelte degli enti locali; mentre l’on. Mattana (Pd) ha detto di appezzare il testo dell’articolo, che risponde alla legge statutaria; ma chiede il rapido superamento della fase transitoria, che, a distanza di due anni, mantiene le norme di salvaguardia.
Per dichiarazioni di voto sono intervenuti brevemente gli onorevoli Pileri (Fi), Cugini (Sinistra Autonomista), Pirisi. Le dichiarazioni riguardavano il soppressino totale proposto dall’on. Pileri (105), che è stato bocciato.
Sull’emendamento 258, che, come detto, riscrive interamente l’articolo 31, è intervenuto l’on. Franco Ignazio Cuccu (Udc). “Avendo sempre detto che la legge è inemendabile, mi sono comportato di conseguenza, evitando di modificarla”. E’ una legge che mette la politica urbanistica – ha detto – nelle mani del presidente Soru, non di un organo collegiale, perché la Giunta non ha, col governatore, voce in capitolo. Ha dichiarato la propria diffidenza sulla flessibilità del parametro medio regionale; “è un modo elegante – ha detto – di dire discrezionalità: ultimo semaforo verde dell’esecutivo che peserà “sulla pelle dei sardi”..
In precedenza il presidente della Commissione Urbanistica, on. Pinna, aveva dimostrato apprezzamento per l’emendamento di sintesi, che completa il processo organizzativo della legge, stabilendo i giusti rapporti tra Giunta, Consiglio ed enti locali. (adel)

L’esame del Testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. L’aula approva gli articoli 32, 33, 34. Sospeso l’articolo 35.

Cagliari, 13 novembre 2008 - Prosegue in Consiglio regionale l’esame del testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. L’aula ha approvato gli articoli 32 (Cartografia tecnica regionale), 33 (Compensazione paesaggistica), 34 (Intervento sostitutivo) mentre l’articolo 35 (Commissione per la dichiarazione di notevole interesse pubblico) è stato sospeso su richiesta dell’on. Stefano Pinna (Pd). L’aula ha anche approvato l’emendamento 258 della giunta che ha sostituito integralmente l’art. 31 (Atti di indirizzo e coordinamento). Su questo emendamento sono intervenuti gli onorevoli: Pileri (F.I.) che ha espresso parere contrario perché non migliora il testo anzi lo peggiora; Masia (Ps) che ha proposto alcune modifiche (come il termine previsto al comma quattro che dovrebbe essere portato da 20 a 60 gg), Salis (Idv) che ha dichiarato il voto a favore; Ladu (Fortza Paris) che ha annunciato il voto contro; Pittalis (F.I.) che ha denunciato che anche con questo articolo il Consiglio diventa un organo di consultazione della giunta; Oscar Cherchi (Forza Italia) che ha chiesto di rispettare le prerogative del Consiglio regionale. Non possiamo essere d’accordo – ha detto - che gli atti di indirizzo siano prerogativa della giunta. L’emendamento 258 è stato approvato con qualche correzione al testo ( nel comma 4 il termine entro il quale la commissione consiliare si deve esprimere passa da 20 a 30 giorni). Approvato anche l’emendamento 259 della giunta che inserisce, nell’articolo 34 , il comma due bis che prevede che nel procedimento di approvazione del Piano provinciale di coordinamento e del Puc, l’intervento sostitutivo della Regione è obbligatorio qualora, l’amministrazione interessata eccepisca il conflitto di interesse in capo alla metà più uno dei consiglieri comunali o nei casi in cui, per le medesime ragioni, venga meno il rapporto elettivo di proporzione fra maggioranza e minoranza consiliare.
I lavori proseguono (R.R.) SEGUE

Voto unanime del Consiglio sull’articolo 38 della Legge urbanistica, concernente interventi a favore dei disabili con handicap di particolare gravità. Sì anche ai precedenti articoli 36 e 37.

Cagliari, 13 novembre 2008 - Altri tre articoli della Legge urbanistica sono stati approvati nella mattinata dal Consiglio regionale, ed uno, riguardante interventi a favore dei disabili portatori di handicap di particolare gravità (art. 38) è stato approvato all’unanimità.
Gli altri articoli ai quali l’assemblea ha dato il suo sì sono stati l’articolo 36, “incentivazione e promozione della bioedilizia, del rendimento energetico e dell’utilizzo di materiali tipici della tradizione locale”, ed il 37, che intende “promuovere la qualità architettonica”, attraverso la predisposizione di appositi manuali sulle cultura abitrative a beneficio dei comuni.
Nel corso della discussione degli articoli e degli emendamenti sono intervenuti anche a più riprese i consiglieri Giovanni Pileri, Stefano Pinna, Pietro Pittalis, Pierangelo Masia Mario Diana, Giuseppe Pirisi, Luciano Uras, Adriano Salis, Marco Espa, e l’assessore Gianvalerio Sanna.
In riferimento all’articolo 38 che prevede che in deroga ai limiti di legge, i portatori di handicap gravi possano chiedere ed ottenere dai comuni un ampliamento delle cubature prescritte, tutti gli intervenuti si sono espressi, pur con diversi accenti, in piena sintonia esprimento il voto favorevole. Le disposizioni dell’articolo 38 sono state approvate all’unanimità.
I lavori proseguono nel pomeriggio con inizio alle ore 16,30.
(lp)