CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 463 del 7 novembre 2008
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Esame del Testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Nuovamente sospeso l’articolo 17.
Cagliari, 7 novembre 2008 – La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Giacomo Spissu. L’Assemblea ha ripreso l’esame dell’articolo 17 (Piani di utilizzo dei litorali) che era stato sospeso nei giorni scorsi. L’emendamento orale presentato dalla maggioranza che correggeva sia il comma 1 che il 2 è stato contestato dalla minoranza. L’on. Pittalis (F.I.) ha detto di essere perplesso davanti a questo emendamento orale. Cosa vuol dire – ha chiesto riferendosi alle correzioni – “davanti alla dinamicità dell’ambiente”? Pittalis ha detto di voler capire chi ha presentato l’emendamento e con chi è stato concordato. L’on. Pileri (F.I.) ha espresso parere contrario. “Questo emendamento – ha affermato – crea ulteriore confusione”.
Ma pareri contrari sono arrivati anche dalla maggioranza. L’on. Silvio Cherchi (PD) ha detto di essere perplesso perchè se dovesse essere accolto questo emendamento scomparirebbe la fruizione dei litorali a fini turistici e ricreativi. L’on. Uras (Prc) ha annunciato che avrebbe votato contro l’articolo 17.
L’opposizione ha ribadito, con l’on. Pittalis, di non accettare emendamenti orali e l’on. Biancu (PD) ha chiesto che l’articolo 17 e i relativi emendamenti rimangano sospesi. La proposta del capogruppo del partito di maggioranza relativa è stata accolta dall’aula. (R.R.)
Urbanistica, sì dell’aula alla Pianificazione sovra comunale (art 20)
Cagliari, 7 novembre 2008 – La pianificazione sovra comunale al centro della discussione con l’articolo 20 che è stato approvato con un emendamento della giunta. Un dibattito che ha visto una forte contrapposizione fra maggioranza e opposizione.
Il primo ad intervenire sull’argomento è stato Luciano Uras (Prc) che ha sollecitato un maggiore contributo costruttivo da parte dell’opposizione al fine di un miglioramento della legge. Riferendosi alla sospensione dell’art 17, ha detto di ritenere positivo che si possa ulteriormente riflettere sui problemi.
E’ quindi intervenuto il primo firmatario dell’emendamento soppressivo totale dell’articolo 20, Giovanni Pileri (Fi) che ha ricordato come il rinvio dell’art. 17 dimostra che la maggioranza non è d’accordo al suo interno. A proposito dell’articolo 20 ha sottolineato come “in mancanza delle direttive non sarà possibile nè fare i Puc, nè la pianificazione sovra comunale”. La legge ha detto ha un impianto da rigettare, ecco il motivo dell’emendamento.
Per il presidente della Commissione Urbanistica, Stefano Pinna l’articolo invece risponde all’esigenza fondamentale della valorizzazione della dimensione sovra comunale , un elemento originale e significativo che rappresenta, sancendo la dimensione sovra comunale, la grande sfida per lo sviluppo.
Anche l’assessore Gian Valerio Sanna ha sottolineato con forza l’importanza di questo articolo ricordando che già si stanno sperimentando positivi tentativi di organizzazione sovra comunale. Vi è una condizione territoriale più qualificante, per questo risulta incomprensibile l’emendamento soppressivo.
Posto in votazione l’emendamento soppressivo è stato respinto. Per dichiarazione di voto sono intervenuti i consiglieri Pileri (a favore, “vogliamo contemperare salvaguardia e economia”), Uras (contrario: “”si deve fare di più per la pianificazione territoriale”), Pirisi (contrario, “occorre un contributo più costruttivo dall’opposizione”), Maninchedda (“Ciò che determina cose positive per i comuni vanno bene, ma occorre anche comprendere le ragioni dell’opposizione”), Pittalis (“Pileri ha posto il problema di un impianto complessivo negativo della legge. Si vuole richiamare l’attenzione per una riflessione”.
Si è quindi votato l’articolo 20 che è stato approvato (l’opposizione non ha partecipato al voto).
Il dibattito prosegue sugli articoli successivi.
(lp)Sullo strumento della perequazione e compensazione (articolo 22) lunga discussione. La legge urbanistica va avanti, ma lentamente. Lavori aggiornati a martedì mattina.
Cagliari, 7 novembre 2008 – Sull’articolo 22, che introduce l’istituto della perequazione e compensazione, per assicurare “un’equa ripartizione dei diritti edificatori e dei corrispondenti oneri tra i proprietari inclusi in un certo ambito”, che l’on. Mattana(Pd) ha definito un “atto di solidarietà sociale”, per evitare di distinguere i cittadini in due categorie (chi può edificare e chi viene espropriato), si è riproposto il dibattito che aveva accompagnato l’articolo 4, che enunciava, tra i principi della legge, questo aspetto innovativo. Centrodestra contrario; altrettanto è Rifondazione. L’on. Moro (An) ha sostenuto che la mancanza di una linea comune del centrosinistra sull’urbanistica rischia di varare norme sbagliate che danneggiano enti locali e cittadini. Il ricorso “ad atterraggi morbidi” non tutela i Puc in fase di elaborazione, disegnando un percorso esageratamente complesso. Perequazione e compensazione, codificate in legge in modo insufficiente, non risolvono il problema; semmai lo complicano.
L’on. Uras (Prc) ha spostato sul piano politico il discorso: il centrodestra demolisce la legge e non la migliora perché non ha idee. Rifondazione combatte. Invece, perché alcune cose storte (l’articolo 22 è tra queste) vengano raddrizzate. Gli strumenti indicati segnano un percorso delicato, eredità della famosa legge-ponte. Applicando tali strumenti c’è il rischio di sporcarsi le mani.
L’opposizione polemizza per la totale chiusura del centrosinistra alle proposte del centrodestra; tutti gli emendamenti vengono sistematicamente bocciati – ha detto l’on. Pileri (FI) – anche quando contengono suggerimenti generalmente condivisi, come la difesa sul ruolo del Consiglio, espropriato dal presidenzialismo diffuso della legge.
Perequazione e compensazioni sono in discussione, ha detto l’on. Cugini (Sinistra Autonomista), perché c’è una sorta di riserva nei confronti degli amministratori locali; un deficit di fiducia che sicuramente non consente di valutare tali strumenti nella consapevole della loro utilità. L’invito è che si decida con buonsenso, anche all’interno della maggioranza. Quanto al centrodestra, ha prodotto, sulla materia, un referendum fallimentare, non una proposta politica.
“E’ il sentimento di vergogna che si prova a sostenere questo provvedimento che induce il centrosinistra a spostare sull’opposizione la propria attenzione. Un artifizio di scuola politica”, ha replicato l’on. Pittalis (FI), per il quale la sinistra “la la pessima abitudine di guardare in casa d’altri per evitare di scorgere, nella propria, le evidenti manchevolezze e, soprattutto, una concezione conservatrice dell’urbanistica”. Ha definito sorprendente “la ritirata, su tutto” di Rifondazione, che fa le battaglie contro e poi vota a favore, e dell’on. Masia, che ha presentato emendamenti in portanti “e sistematicamente li ritira”.
Ma l’on. Mattana (Pd) sottolinea come questo strumento (“non è un principio”) consente alla “città privata di assicurare aree e immobili alla città pubblica” ed a mettere d’accordo destra e sinistra; concetto ripreso dall’on. Uggias (Misto), che ritiene tale strumento utile e “superare gli ostacoli dello sviluppo urbano”, attraverso accordi “alla luce del sole”, anziché in un processo di mediazione spesso mascherato che “riduce l’attività urbanistica ad attività edilizia”.
Sollecitato dal centrodestra (“ritiriamo le firme dal nostro emendamento soppressivo totale se c’è la firma di Rifondazione”, ha detto Pileri), l’on. Uras annuncia il voto contrario all’articolo e al principio a riconoscere il diritto a edificare a prescindere dall’interesse pubblico. “Si vuole dare alla nuda proprietà un valore aggiunto”, ha aggiunto.
L’on, Maninchedda (Psd’Az) ha criticato l’aleatorietà del testo. Che cosa significa “recuperare adeguata capacità edificatoria”, come recita il testo della legge. Adeguata è un termine, di enorme discrezionalità, che, al contrario, andrebbe disciplinato.
Sull’emendamento Pileri (soppressione totale dell’articolo 22) sono numerose le dichiarazioni di voto. L’emendamento viene bocciato, ma l’aula è già semideserta.
Il presidente Giagu aggiorna i lavori a martedì prossimo, alle 10,30. per l’Aula è prevista un’altra settimana di lavoro. (adel)