CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 455 del 29 ottobre 2008
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Testo unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Lavori sospesi per mancanza del numero legale. Riprenderanno alle 19.
Cagliari, 29 ottobre 2008 – Clima di grande tensione in Consiglio regionale. Il presidente Spissu ha sospeso più volte i lavori a causa di polemiche tra i consiglieri regionali. All’ordine della seduta pomeridiana il voto sul passaggio agli articoli del testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Dopo numerose dichiarazioni di voto, al momento della votazione, è mancato il numero legale (presenti 38, votanti 35, 35 no, 3 astenuti) e il presidente del Consiglio ha sospeso la seduta per un’ora. La prima ad intervenire, per dichiarazione di voto, è stata l’on. Caligaris (PS) che ha sottolineato l’assenza in aula dell’intera giunta e ha dichiarato il voto di astensione sul passaggio agli articoli.
L’on. Cugini (SA) ha affermato che votare il passaggio agli articoli in questo momento voleva dire bocciare la legge. “Io mi sarei aspettato dal partito di maggioranza relativa maggiore responsabilità e un’iniziativa politica diversa.. Noi siamo d’accordo – ha detto - che la legge debba essere varata dall’aula, non vogliamo che la legge venga bocciata”. Cugini ha annunciato che i consiglieri di Sinistra Autonomista non avrebbero partecipato al voto e che avrebbero abbandonato l’aula.
L’on. Masia ( Ps) ha detto che la giunta doveva esserre presente “Noi socialisti – ha dichiarato - siano fortemente perplessi sulla vera volontà della giunta e del PD di approvare questa legge. Noi ci asterremo. Qualcuno si dovrà assumere le responsabilità se la legge verrà bocciata in questa fase. Noi non vogliamo che venga bloccata”.
L’on. Salis (IDV) ha chiarito che il suo gruppo ha deciso di non presentare nessun emendamento perché convinti di poter trovare all’interno della maggioranza l’accordo per un testo condiviso. “Mi dispiace molto- ha sottolineato - di dover rinunciare al voto. Noi stigmatizziamo il fatto che all’interno del Pd non si riesca a trovare una indicazione unitaria. Questa nostra non partecipazione al voto è un richiamo perché al più presto si chiariscano i problemi che stanno lacerando la coalizione”.
Per l’on. Pisu (PRC) oggi ci troviamo in quest’aula di fronte a un triste spettacolo senza precedenti. Una giunta assente, una maggioranza divisa, un partito democratico ultradiviso. “Io credo – ha detto - che la legge debba essere discussa in aula. Questa legge completa il percorso di riforme. Mi dispiace che qualcuno pensi che in questa coalizione ci siano padroni che possano decidere sulla testa di tutti. Non parteciperò al voto”.
L’on. Vargiu (Riformatori) ha detto che la maggioranza sta mettendo in atto uno psicodramma certo non dignitoso. “Bisogna – ha aggiunto - far rispettare la dignità del Consiglio. Oggi non c’è più la maggioranza e il presidente Spissu deve andare dal presidente della Regione e dirgli che la sua giunta non è più sostenuta dalla maggioranza”. Per il capogruppo dei Riformatori il Consiglio regionale così non è governabile, il presidente Soru ne deve prendere atto e si deve dimettere immediatamente.
L’on. Biancu, sull’ordine dei lavori, ha ribadito la volontà del PD di approvare la legge. “Stiamo cercando il massimo della convergenza all’interno della maggioranza- ha detto - chiediamo un’ora di sospensione dei lavori.
L’on. Diana (AN) ha annunciato il voto contrario e la ferma volontà di votare il passaggio agli articoli. La soluzione – ha concluso - la dobbiamo trovare in aula.
L’on. Uggias ha dichiarato di non partecipare al voto. “Mi auguro – ha detto – che la mancanza del numero legale faccia riflettere il partito di maggioranza relativa.
I lavori sono sospesi. Riprenderanno alle 19. (R.R.)
Legge urbanistica, dopo polemiche e tensioni approvato il passaggio all’esame degli articoli. Gli emendamenti presentati sono 275. Domani il Consiglio si riunisce alle 10
Cagliari, 29 ottobre 2008 – Dopo forti tensioni e polemiche, alla ripresa dei lavori conseguenti all’interruzione per la mancanza del numero legale ed in presenza del Presidente Renato Soru, il Consiglio ha alla fine approvato rapidamente il passaggio all’esame degli articoli. Questo l’esito della votazione: 75 presenti, 73 votanti, 43 sì, 30 no, 2 astenuti. Il Presidente del Consiglio, Giacomo Spissu ha anche informato l’Aula che gli emendamenti presentati sono 275. Pertanto, al fine di consentire di collazionarli adeguatamente, la seduta riprenderà domani mattina a partire dalle ore 10, e i lavori si protrarranno per l’intera giornata.
In precedenza, nell’immediata ripresa dei lavori dopo l’interruzione, si sono svolte le dichiarazioni di voto, non senza che il capogruppo di FI, Giorgio La Spisa chiedesse limi alla Presidenza sulla regolarità della votazione precedente, per la verifica del numero legale.
Il primo intervento è stato quello dell’on. Mario Floris (Misto-Uds) che annunciando il proprio “no” al passaggio agli articoli, ha ritenuto necessario un più adeguato approfondimento della legge. Dopo aver espresso forte contrarietà e un giudizio estremamente negativo sull’operato della Giunta e della maggioranza, ha ricordato, in sostanza, come sia a livello nazionale che europeo le strategie puntano a mantenere un equilibrio fra città e campagna, evitare l’esodo rurale garantire, dare piena autonomia alle comunità locali, e garantire la prosperità di tutti i territori, tutte coser che si scontrano col dettato della legge.
E’ quindi intervenuto Luciano Uras (Rc), che dichiarando il voto favorevole, ha ricordato che se pure sarebbe stato necessario un approfondimento, tuttavia di fronte al fatto che ultimamente “si gioca alla politica, anzi alla politichetta”, il proprio gruppo non ci sta, e allora “vogliamo fare la battaglia in aula, per migliorare la legge” “Non siamo dei pentiti –ha detto- abbiamo condiviso la legge 8 e il Ppr”.
Pietro Pittalis (FI) annunciando il voto contrario, ha sottolineato “i poteri miracolosi del presidente Soru: la sua maggioranza poco prima stava cadendo a pezzi, ancora una volta il presidente ha dimostrato di essere il padrone della maggioranza”.
Silvestro Ladu (Fortza Paris), annunciando il proprio “no”, ha affermato che la legge non è emendabile. “Non pensiamo che questa legge possa essere migliorata, perché figlia della stessa cultura e logica della legge 8 e del Ppr”.
Voto favorevole, invece quello annunciato da Paolo Antonio Licheri (Sa), che “ha ribadito con forza la necessità di discutere la legge in aula e migliorarla: siamo consapevoli delle difficoltà politiche”, ma vogliamo andare avanti e presentare emendamenti.
Giorgio La Spisa (Fi) ha annunciato il proprio voto contrario “perché siamo contrari a questa legge”, “ma siamo curiosi di vedere quanto succederà. Per certi aspetti siamo lieti che si vada avanti per vedere cosa accadrà di questa legge che tende a cristallizzare una pianificazione che ha già inciso negativamente con la legge 8 ed il Ppr”.
“No” anche da parte di Paolo Maninchedda (Psd’Az), “non perché siamo contrari a una legge che detti regole, ma perché non ci fidiamo di questa resipiscenza dell’ultima ora dichiarata dal consigliere Pirisi”. Nessun sardo può essere contrario alla tutela dell’ambiente, ha detto, né favorevole alle muraglie sulle coste. D’accordo a un governo democratico del territorio: “ma come si fa ad avere fiducia che non ci sarà nuovamente la legge del muscolo?”.
Contrari anche Giovanni Pileri (FI), “Sarebbe stato meglio se il presidente Soru fosse stato presente prima davanti a quanto è accaduto”; “a Pirisi, poi, bisogna dire che il contributo positivo alla legge non lo deve chiedere all’opposizione ma alla maggioranza”.
Voto favorevole al passaggio agli articoli da parte di Peppino Balia (Sdi), perché la legge urbanistica è necessaria, ma anche come atto di profonda fiducia nel Consiglio e nella sua capacità di migliorarla”. L’astensione precedentemente dichiarata, riguardava non il merito ma era dettata dal clima di grande tensione esistente.
Franco Ignazio Cuccu (Udc), ha annunciato il voto contrario al passaggio agli articoli. “Quanto accaduto in aula era impensabile che potesse mai accadere”. “Poi arrivato il presidente Soru ecco che la maggioranza è tutta allineata e coperta”. “Si potrebbe quasi dire “tanto tuonò che non piovve”.
Infine Salvatore Serra (Sa), che ha annunciato il proprio “sì”. “Mai nascosti i problemi della maggioranza –ha detto- Noi sempre contrari all’ipotesi di rinvio in commissione. Questa legge è importante e la commissione ha fatto un buon lavoro. Spetta al Consiglio eventualmente migliorarla”. Ha concluso invitando l’opposizione a fare proposte costruttive.
I lavori del Consiglio proseguiranno domani mattina alle ore 10.
(lp)