CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 454 del 28 ottobre 2008
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La discussione generale sulla legge che stanzia fondi straordinari per i danni dell’alluvione nel Cagliaritano. Il centrodestra:insufficienti le risorse (20 milioni). Il coraggio della delocalizzazione di alcune aree urbane e l’ipotesi di una commissione di indagine sui rischi idrogeologici. Sulle responsabilità indagala magistratura.
Cagliari, 28 ottobre 2008 – Una lunga discussione generale sul disegno di legge che stanzia fondi straordinari (20 milioni) per i danni dell’alluvione che, una settimana fa, ha colpito il Cagliaritano, con epicentro a Capoterra. Due i nodi principali: la inadeguatezza delle risorse stanziate, del tutto inefficaci a ristorare i danni; il timore che, come avvenne in precedenti calamità naturali, i fondi non vengano erogati tempestivamente (quelli destinati alla Baronia, per gli eventi del 2004, sono arrivati solo quest’anno con la Finanziaria).
L’on. Ladu (Fortza Paris) ha chiesto che il provvedimento abbia uno scopo principale : riportare alla normalità la vita nei territori colpiti, evitando i processi su eventuali errori del passato e la responsabilità di chi non ha tutelato il territorio in maniera adeguata. Ha ricordato come, nell’alluvione del 1999, la Giunta di allora stanzio 130 milioni di euro ed ha auspicato che gli interventi per l’assetto idrogeologico consentano la convivenza con catastrofi naturali che si verificano anche il presenza di situazioni urbanistiche corrette.
L’on. Caligaris (Misto, socialista) ha chiesto attenzione anche per l’hinterland di Cagliari, ricordando come, da San Michele a Monserrato, un mare di fango ha allagato le abitazioni. Ora è auspicabile che non vi siano lungaggini burocratiche, domande, perizie e controperizie, ma i fondi disponibili siano erogati rapidamente per fare fronte a una situazione che colpisce i più deboli. Un pool di tecnici degli assessorati regionali dovrebbe coordinare le iniziative e assistere i Comuni colpiti.
Per l’on. Vargiu (Riformatori) bisogna colmare la distanza tra la politica e la gente. L’emotività che si accompagna a questi eventi straordinari (Purtroppo frequenti) non deve tuttavia trascurare le responsabilità di chi non ha vigilato sulla corretta pianificazione del territorio. Per questo motivo è utile un supplemento d’indagine, non penale, ché è la magistratura ad occuparsene, ma sul sicurezza dei suoli e sugli interventi prioritari per garantire alle popolazioni un maggior livello di sicurezza. Sembra indispensabile che, di fronte all’entità del danno, la Regione anticipi anche le sonne di pertinenza dello Stato.
L’ipotesi della delocalizzazione di alcuni insediamenti urbani è stata avanzata dall’on. Mattana (Pd), il quale ha parlato, di fronte all’emergenza che si ripete, periodicamente, in alcune zone, di scelte coraggiose. Ha chiesto maggiore responsabilità delle istituzioni nella difesa delle reti stradali e dei servizi, e un miglior coordinamento per la erogazione dei contributi, le cui anticipazioni devono essere immediate. Un numero ancora imprecisato (da 600 a duemila) ma molto alto di persone senza casa non consentono di fermarsi alla manifestazione di generica solidarietà, ma prevedono un intervento che arrivi rapidamente ai Comuni.
L’uragano ha colpito e danneggiato abitazioni all’interno di ambiti di lottizzazioni, ha detto l’on. Pileri (Forza Italia). Situazione forse prevedibile, considerato, ad esempio, l’enorme bacino imbrifero del rio San Gerolamo, la cui diga ha evitato, forse, danni ancora più gravi ma la cui precarietà costituisce un pericolo incombente. Anche l’on. Pileri ha parlato di delocalizzazione di alcuni gruppi di abitazione, “come è avvenuto a La Maddalena per il G8”. In ogni caso, ha detto, le risorse previste sono insufficienti e un emendamento del centrodestra tendere a portarle, almeno, a 50 milioni.
Favorevole alla commissione d’indagine anche l’on. Pisu (Prc), non con lo scopo di indagare su responsabilità antiche o recenti, ma per conoscere meglio la realtà del territorio ed intervenire sulla pianificazione urbanistica, tenendo conto del fatto che le condizioni climatiche cambiano e le avversità atmosferiche di grande entità seono sempre più frequenti. Quanto ai Comuni, “non devono essere lasciati da soli”, ma la Regione ha il dovere si assisterli e supportarli, non solo nei momenti di emergenza, ma nel recupero della sicurezza ambientale.
Bisogna migliorare la sensibilità nei confronti della Protezione civile, ha detto l’on. Murgioni (Fortza Paris) e, soprattutto della prevenzione: la manutenzione dei corsi d’acqua a rischio è inadeguata e nessuno se ne preoccupa, salvo durante o dopo le alluvioni. L’opera di messa in sicurezza dei siti è fondamentale per vivere, periodicamente, tragedie di grande entità.
Non si può affidare alla generosità dei cittadini la risposta a una situazione tuttora di emergenza, ha detto l’on. Farigu (Misto, Sardegna socialista), il quale ha chiesto all’assessore quali interventi siano in atto per assistere centinaia di famiglie alle prese con le esigenze del quotidiano. Ha criticato la Regione perché non si è dotata di un centro di Protezione civile di propria competenza, dipendendo da un dipartimento dello Stato ed ha accusato le autorità competenti di non aver informato le popolazioni di una calamità atmosferica annunciata con 48 ore di anticipo, che ha sorpreso molte persone all’oscuro del pericolo. Anche l’Anas deve rendere conto del proprio operato, su una viabilità che potrebbe avere creato sbarramenti al defluire delle acque.
Anche per l’on. Porcu (Pd) la Regione deve presenre in mano la protezione civile e non fare affidamento su quella nazionale, che nonn ha funzionato bene (“non ho visto nessuna macchina gioiosa dei soccorsi”, ha detto), mentre si è detto d’accordo per una commissione di indagine che metta in chiaro la genesi di un piano di fabbricazione che ha dimensionato in maniera abnorme Capoterra, il cui progettista, ha detto, forse era legato alle aziende immobiliari. Ha raccomandato all’assessore di non abbandonare i sindaci, che chiedono regole precise e assistenza nel ristoro dei danni e nei pagamenti “per evitare di subire pesanti pressioni”.
La legge arriva in aula con una ventina di emendamenti, in gran parte della Giunta e del centrosinistra. E’ la dimostrazione che l’attuale maggioranza non aveva idee chiare ed ora cerca di correggere il tiro ritenendola inadeguata: è quanto ha detto l’on. Pittalis (Forza Italia) il quale ha detto il disaccordo sul presente spinge il centrosinistra a scaricare sul passato le responsabilità. Ha ricordato che il centrodestra sta dando prova di responsabilità evitando le strumentalizzazioni e le lezioni di perbenismo. In ogni caso ha ricordato che politicamente inconcludente prendersela con la Protezione civile e fare molto poco per indennizzare chi ha subito i danni. I venti milioni previsti in legge sono noccioline sia rispeito all’entità della catastrofe ed ai 130 milioni previsti nel 1999, per una calamità di pari portata. (adel)
Il DL “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008”
Cagliari, 28 ottobre 2008 - Il dibattito è proseguito con l’intervento dell’on. Oscar Cherchi (F.I.) che ha detto di essere sbalordito. “Mi sembra assurdo che in quest’aula qualcuno proponga commissioni d’inchiesta per trovare responsabili di 20 anni fa – ha affermato - oggi noi siamo chiamati ad approvare una legge per risolvere l’emergenza”. Per Oscar Cherchi questo provvedimento deve diventare credibile e deve risolvere i problemi. Per il consigliere di Forza Italia c’è necessità di uno stanziamento maggiore.
Per l’on. Carlo Sanjust (F.I.) la gente si aspetta segnali forti, immediati e concreti. Ci si aspetta che la politica esca dal palazzo. “Riconosco – ha detto - la tempestività dimostrata dalla giunta nel mettere a disposizione risorse e a predisporre il Disegno di legge ma non sono d’accordo sulle cifre erogate che sono esigue”. Carlo Sanjust ha proposto la non riscossione dell’Irap per qualche anno.
L’on. Capelli (Udc) ha detto che “i fiumi di parole” sono molto più pericolosi dell’acqua che ha devastato l’hinterland cagliaritano. “Rinuncio al mio intervento – ha aggiunto - auspicando che si faccia una buona legge in fretta e bene”.
Per l’on. La Spisa (F.I.) questo testo presenta margini di miglioramento. Per il capogruppo di Forza Italia ci sono tre direzioni: il ristoro dei danni nella maniera più congrua possibile, far fronte alle necessità immediate e a quelle necessità di lungo periodo per riportare la serenità nelle famiglie. Per questo è necessario un intervento circostanziato per dare equilibrio idrogeologico nelle zone a rischio. Anche per la Spisa le risorse sono poche, pochissime.
E’ poi intervenuto l’assessore Mannoni che ha espresso cordoglio per le vittime. Questo evento è stato straordinario – ha detto – con punte di 276 mm di pioggia (in un anno ne cadono complessivamente 500 millimetri ). Per il futuro è necessario puntare sulla prevenzione (si sta costruendo un secondo radar) e il sistema di allertamento deve irrobustirsi. Mannoni ha ricordato quali azioni la giunta ha portato avanti da quando l’allarme è scattato. La sera stessa dell’evento la giunta e l’assessore ai lavori pubblici hanno affrontato immediatamente la situazione della diga di Poggio dei Pini che per la forza dell’acqua ha avuto dei danni che l’hanno resa insicura. Tutta la popolazione sottostante era in pericolo, abbiamo attivato immediatamente un sistema di pompaggio immediato. E da domani la diga sarà in sicurezza. La giunta ha operato immediatamente con una delibera che ha stanziato 6,5 milioni di euro e ha chiesto al governo nazionale lo stato di calamità naturale. L’ordinanza è in fase di predisposizione e saranno stanziati 7 milioni. Questo è, però, solo un primo intervento finanziario da parte del governo a cui ne seguiranno altri. Io credo – ha detto l’assessore - che il governo nazionale deve farsi carico del problema. La situazione più grave, comunque, rimane quella di Capoterra dove 7 km di rete fognaria è divelta. A Poggio dei Pini non hanno acqua potabile ma si sta cercando di risolvere la situazione. Il Disegno di legge della giunta – ha detto ancora l’assessore - è una legge semplice che ha alcune carenze. Lo scopo fondamentale è la snellezza. Noi nel DL prevediamo 20 milioni di euro ma in realtà sono 40. Per noi è importante valutare i danni. Noi siamo disponibili a dare a chi ha subito danni e abbiamo previsto una procedura snella: pagheremo in 5 giorni e il corpo forestale andrà casa per casa per accertare visivamente i danni.
I lavori sono stati sospesi per qualche minuto per ordinare gli emendamenti. (SEGUE R.R.)
Il DL “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008”. Approvato il passaggio agli articoli. Seduta sospesa. I capigruppo cercano di trovare un accordo sugli emendamenti.
Cagliari, 28 ottobre 2008 – Seduta sospesa per permettere ai capigruppo di trovare un accordo sugli emendamenti presentati. Dopo il voto sul passaggio agli articoli (presenti 69, votanti 68, sì 68 1 astenuto), sull’articolo 1 e sugli emendamenti è intervenuto l’onorevole Uras (PRC) che ha detto che è necessaria una stesura che garantisca immediata copertura senza appesantire le procedure. Uras ha ribadito che la legge deve essere condivisa da tutta l’aula.
L’on. Capelli (Udc) ha detto di essere d’accordo con Uras. Il capogruppo dell’Udc ha proposto di destinare 14 milioni di euro della pubblicità istituzionale a favore della ricostruzione delle zone disastrate.
L’on. Caligaris (PS) ha detto di condividere le considerazioni dell’on. Uras. “Credo sia opportuno – ha aggiunto – rimandare i lavori a domani mattina per approvare una legge pensata e condivisa.
L’on. Vargiu (Riformatori) ha detto che gli emendamenti presentati tendono a scrivere una legge diversa da quella uscita dalla commissione. Sospendiamo i lavori – ha detto - per meditare una legge più condivisa possibile.
L’on. Cugini (SA) ha detto che l’impressione è che il Consiglio regionale invece di convergere rischia di separarsi. Così non si fa una legge delicata come questa – ha aggiunto - c’è bisogno di una legge che determini convergenza e non divaricazione. O i capigruppo trovano convergenza o non sarà approvata una buona legge. Dobbiamo essere coerenti con i ragionamenti che abbiano fatto. I capigruppo costruiscano un punto di convergenza per fare una legge di tutti.
L’on. Biancu (PD) ha ribadito la necessità di fare in fretta e bene. Il capogruppo del Pd ha chiesto una breve interruzione di 15 minuti per riscrivere l’ emendamento 17.
Il presidente Spissu ha sospeso i lavori per dieci minuti. (R.R. SEGUE)
Approvata la legge sugli interventi urgenti per l’alluvione della settimana scorsa = Istituita una commissione d’inchiesta per una indagine sullo stato del territorio regionale
Cagliari, 28 ottobre 2008 – A tarda notte e dopo una lunga discussione sugli articoli e sui numerosi emendamenti il disegno di legge contenente interventi urgenti a favore delle vittime e per i danni provocati dalla gravissima alluvione della scorsa settimana, che ha colpito con particolare violenza il Cagliaritano, è stata approvata. L’esito del voto è stato il seguente: presenti 40, votanti 39, favorevoli 39, un astenuto.
E’ stato anche approvato un ordine del giorno che trasformava alcuni emendamenti in precedenza ritirati che istituisce a termini di regolamento una Commissione consiliare al fine di indagare sullo stato del territorio regionale.
Il Consiglio si riunirà nuovamente domani pomeriggio alle ore 16,30 per proseguire con l’esame della legge urbanistica.
(lp)