CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 453 del 28 ottobre 2008
------------------------------------
Con l’intervento della Giunta, concluda la discussione generale della legge urbanistica. Domani mattina si vota il passaggio all’esame degli articoli.
Cagliari, 28 ottobre 2008 – Con la replica della Giunta si è concludo il dibattito generale della nuova legge sul governo del territorio, alla ripresa dei lavori consiliari. Sulla legge grava ancora qualche incertezza, che le diplomazie dei gruppi stanno cercando di risolvere. I tempi con sembrano ancora maturi se il voto del passaggio all’esame degli articoli è stato spostato a domani mattina (ore 10,30). La serata di oggi sarà dedicata alla presentazione degli emendamenti, che si annunciano numerosi.
L’assessore all’Urbanistica, Gian Valerio Sanna, ha illustrato gli obiettivi della legge, che decide di governare (cioè guidare lo sviluppo e porre regole precise) anziché assecondare (come spesso in passato è avvenuto, accodandosi e “seguendo una scia”). Nella lunga storia legislativa della materiali sono stati aspetti molto positivi, ma, a volte, rese incondizionate delle quali ancora oggi la Sardegna paga il conto.
Le regole della legge non vanno, ha detto Sanna, indebolite. Ha ricordato che i Piani territoriali paesistici furono, a suo tempo, annullati proprio perché le regole, dalle quali nascevano i vincoli, erano state aggirate.
L’esagerato consumo del territorio e la falsa preoccupazione che l’edilizia sia al servizio dei fattori produttivi (secondo i dati disaggregati del Pil) inducono a una riflessione di fondo che parte da un altro dato: un quarto dell’edilizia residenziale è inutilizzato. D’altra parte, annullati i Ptp, alcuni Comuni hanno dato prova di scarsa responsabilità costruendo per un insediamento umano di gran lunga superiore (“sei volte tanto”) al trend di crescita della popolazione. Giova ricordare, che uno dei Comuni ha subito i danni maggiori dall’alluvione dei giorni scorsi, per la scarsa avvedutezza nella politica edilizia.
L’assessore Sanna ha ricordato l’ampiezza e la franchezza dei lavori della Commissione, la disponibilità della Giunta ad evitare steccati e a non considerare inviolabile il disegno di legge da essa presentato, il pericolo, tuttavia, che ora la polemica sia imbrigliata dal gioco delle parti.
Una legge come questa – ha aggiunto – ha bisogno della partecipazione di tutte le forze del Consiglio; per cui “si perda un po’ di tempo, che non è tempo perduto, ma si trovi comprensione.
Quanto all’accusa più pesante che viene fatta dall’opposizione, dell’alta discrezionalità riservata al presidente della Regione, in grado di decidere, attraverso intese di programma, oltre i confini della legge, Sanna ha invitato a illustrare meglio questo aspetto tenendo presente che le leggi hanno un valore generale (le buone leggi un valore ideale) evitando di fare battagli “su un singolo caso, un’esperienza, una persona”.
I lavori riprenderanno con la discussione della leggina che stanzia venti milioni di euro per i danni dell’alluvione nel Cagliaritano, appena esitata dalle Commissioni. (adel)
Disegno di legge 346 “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008”.
Cagliari, 28 ottobre 2008 - Alla ripresa l’aula ha proseguito i suoi lavori con l’esame del Disegno di Legge della giunta “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008”. Il relatore, Stefano Pinna, presidente della commissione Lavori Pubblici, ha sottolineato l’importanza di questa “leggina” approvata dalla Quarta commissione. La nostra preoccupazione - ha detto - è duplice: cercare di circoscrivere i danni, capirne la consistenza e dare ristoro economico a chi è stato colpito dal nubifragio. L’obiettivo è quello di dare risposte immediate. Stefano Pinna reputa sufficienti, in questa prima fase, le somme stanziate che ammontano a 40 milioni di euro. Il presidente della commissione ha auspicato l’approvazione, nel più breve tempo possibile, della legge.
L’on. Uras (PRC) ha annunciato la presentazione di emendamenti per arricchire la proposta della giunta. Questa non è una leggina – ha detto - ma è una legge importante e molto attesa da coloro che hanno subito danni gravissimi. Però va migliorata per far arrivare il ristoro necessario a coloro che devono essere risarciti. Non è possibile – ha affermato - che un territorio come l’hinterland cagliaritano sia periodicamente colpito da eventi di questo tipo. Bisogna stabilire le responsabilità da parte di chi ha speculato. Il gruppo di Rifondazione chiede di erogare, entro 90 giorni, a chi ha subito danni alle case che sono state realizzate nell’ambito di lottizzazioni approvate, una anticipazione del 60%. I danni potranno essere autocertificati. In un’amministrazione come la nostra – ha sottolineato - dove si autocertifica tutto si deve ammettere l’ autocertificazione sui drammi della gente. L’on. Uras ha, inoltre, proposto di istituire una commissione per indagare sullo stato del territorio regionale e per stabilire cause e responsabilità degli eventi. Noi vogliamo conoscere le condizioni in cui dobbiamo operare per fare leggi che rispondano a interessi generali. (Segue R.R.)
Disegno di legge 346 “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008”.
Cagliari, 28 ottobre 2008 - Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri Marco Espa (Pd), Nicolò Rassu (Fi) e Renato Cugini (Sa).
Espa, che oltre tutto è residente nelle zone colpite dall’alluvione ha sottolineato con accenti accorati il dramma che centinaia di famiglie stanno vivendo. “Siamo sfollati –ha detto- come ai tempi di guerra. Veniamo vaccinati contro il tifo e altre malattie”. Ma la cosa peggiore, ha ricordato, è che nessuno dei colpiti fosse responsabile di abusi edilizi. “Tutte le costruzioni realizzate e le lottizzazioni effettuate avevano regolari autorizzazioni”. “Non è che per caso in quei luoghi ove sono state concesse le autorizzazioni doveva passare il fiume?”. Sono necessarie misure straordinarie, ha detto ancora, e rimborsi e risarcimenti urgenti: ancora oggi la gente è senza acqua e senza luce. “Occorre capire a fondo la situazione a Capoterra attraverso una commissione di inchiesta apposita costituita dal Consiglio attraverso le vie brevi consentite dal regolamento, e circoscrivere le aree realmente colpite”.
Per Nicolò Rassu, non devono servire troppe parole: occorre un dibattito veloce, concreto e pragmatico perchè la gente attende risposte concrete. L’obiettivo da centrare urgentemente è quello degli aiuti e delle risorse finanziarie. Occorre intervenire subito attraverso la concessione di “una tantum” senza attendere accertamenti vari attraverso la formula delle anticipazioni e poi del saldo. La gente ha bisogno di risposte immediate, fra cui ad esempio la sospensione dei ratei dei mutui.
Quindi Renato Cugini, per il quale questo dibattito deve seguire in via logica quello della scorsa settimana all’indomani del disastro. Ve bene pensare all’immediato, ha detto, ma non si può dimenticare la prospettiva per dare risposte risolutive che impediscano il ripetersi di questi eventi. Occorre fare in fretta ma bene e senza errori, pensando a fare le cose in modo equo, e concreto. Ad esempio, ha detto Cugini, mediante la solidarietà dei comuni limitrofi che potrebbero mettere a disposizione di Capoterra i propri uffici tecnici per affrontare le esigenze urgenti.
La seduta è stata quindi sospesa, e rinviata al pomeriggio alle ore 16,30. Sono iscritti a parlare 15 oratori.
(lp)