CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 449 del 15 ottobre 2008

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Prosegue il dibattito generale sul Testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Lavori aperti alle 10,30 e rinviati per due volte. Riprenderanno alle 11,30.

Cagliari, 15 ottobre 2008 – La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Giovanni Giagu che, vista la scarsa presenza in aula dei consiglieri regionali, ha rinviato i lavori di mezz’ora. Alla ripresa l’on. Biancu (Pd) ha chiesto, vista l’assenza in aula dei consiglieri di minoranza di rinviare i lavori a questo pomeriggio. Il presidente di turno Giovanni Giagu li ha rinviati di un’altra mezzora. Riprenderanno alle 11,30. (R.R.)

Prosegue il dibattito generale sul Testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Gli interventi degli on. Caligaris (Ps), Masia (Ps) e Gavino Manca (Pd)

Cagliari, 15 ottobre 2008 – Dopo un avvio a rilento i lavori del Consiglio regionale sono ripresi con l’intervento dell’on. Caligaris (Ps) che ha richiamato l’attenzione su alcune questioni di metodo. “In questo periodo – ha detto la consigliera socialista - c’è la tendenza a negare la validità delle norme esistenti. Si afferma che il nuovo è bello e che ciò che esiste è da cancellare. Ritengo che la legge 45 possa ancora operare bene” . L’on. Caligaris ha aggiunto che le norme devono essere condivise per questo sarebbe stata necessaria una maggiore concertazione. Dunque, il testo in esame va emendato e perfezionato. “Sono convinta – ha sottolineato - della necessità di tutelare l’ambiente ma non c’è bisogno di creare una legge intransigente”. Per Caligaris la maggioranza e l’opposizione devono lavorare insieme per migliorare il testo. “Sono necessarie – ha aggiunto - sobrietà e pacatezza e non bisogna avere fretta per poter colmare le evidenti lacune nell’articolato che riguardano il rispetto delle competenze primarie e l’ equaordinazione degli enti locali, il consolidamento dei poteri nelle mani della giunta, il silenzio assenso, la mancanza di trasparenza e di chiarezza e per incentivare il rispetto dell’ambiente e del paesaggio valorizzando la presenza umana.
L’on. Masia (PS) ha precisato che occorre fare uno sforzo perché si approvi la legge che è molto attesa dai sardi. Per questo l’esponente socialista ha detto di non capire come l’opposizione sembra non sia interessata a questa legge. Naturalmente, per Masia è necessario confrontarsi per migliorare il testo che in alcune parti è da modificare. “Guai se normassimo la materia in maniera frettolosa e disomogenea – ha detto – la legge che deve essere approvata in aula deve essere ampiamente condivisa. Ai sardi serve una legge di salvaguardia ma anche di valorizzazione delle risorse e che preveda reali forme di concertazione”. Masia ha auspicato che si corregga il testo nella parte in cui si prevede l’esclusione delle province dalla programmazione del territorio. Come si fa - ha chiesto – ad escludere da una materia così importante gli enti intermedi? Per Masia, inoltre, come denunciato anche dal Consiglio delle autonomie, ci sono troppi elementi di discrezionalità nella legge, la concentrazione delle decisioni in capo alla giunta non è giustificabile e si deve tendere a una maggiore semplificazione delle procedure.
L’on. Gavino Manca (Pd) ha ricordato l’importanza di questa legge che tende a superare una “stasi normativa” che dura da troppo tempo. Il consigliere del Pd non ha nascosto le difficoltà con cui ci si appresta ad affrontare un argomento del genere sia per gli enormi interessi economici sia per la complessità della materia. “La strada da seguire – ha detto Manca – è quella del bene dei sardi. L’Urbanistica si deve affrontare con una legge. La decisione di utilizzare lo strumento del referendum è stata sbagliata”. Gavino Manca è convinto che il testo possa e debba essere migliorato anche facendo tesoro dell’esperienza del passato. Il consigliere ha invitato maggioranza e opposizione a lavorare insieme per superare le contrapposizioni di parte e arrivare ad approvare un testo condiviso e ampiamente concertato. (R.R.)

Il dibattito generale sul Testo Unificato “Disciplina per il governo del territorio regionale”. Dopo numerosi interventi, rinviati a domani i discorsi dei Capigruppo

Cagliari, 15 ottobre 2008 – Gli interventi dei consiglieri Nicolò Rassu (Fi) e Stefano Pinna (Pd), presidente della IV Commissione hanno concluso la seduta di questa mattina presieduta dal Vice presidente Giovanni Giagu e poi dal Presidente Giacomo Spissu. I lavori sono stati infatti rinviati a domani alle 10, con gli interventi dei capigruppo e la replica della Giunta. Il pomeriggio di oggi sarà dedicato alla stesura degli emendamenti ed alle necessarie interlocuzioni politiche.
Nel suo discorso Nicolò Rassu (Fi) non ha risparmiato forti critiche al testo di legge in discussione che a suo giudizio accentra tutti i poteri decisionali in capo al “Governatore” riducendo in modo eccessivo ed inaccettabile l’autonomia degli enti locali nella programmazione dei propri territori. Rassu ha sottolineato che per raggiungere gli obiettivi di sviluppo occorrono strumenti normativi adeguati, e in questo contesto la legge urbanistica è importantissima, ma quella in discussione, a suo giudizio, “è fumosa, solleva forti dubbi, si può definire “feudale” in quanto accentra tutti i poteri sul Presidente privandone comuni e province”. Tanto più in quanto, ha ricordato Rassu, questa legge incide in molti settori, fra cui ad esempio l’agricoltura e il riordino fondiario, ma anche sui centri storici urbani. “Non si deve –ha concluso Rassu- passare sulla pelle dei cittadini”.
Quindi l’intervento del Presidente della Commissione, Stefano Pinna, che ha dato atto dell’importanza della legge, che ridisegna “la politica urbanistica e di disciplina del territorio all’interno del nuovo quadro normativo scaturito sia dalla riforma del Titolo V della Costituzione”, ma anche dai “Codici Urbani” “che ridefiniscono ampiamente i concetti di ambiente e paesaggio”, che vengono ora riconosciuti come “un bene primario, nel quale proprio l’ambiente insieme alla storia ed all’economia costituiscono un “unicum” da salvaguardare nell’ambito di un sviluppo economico sostenibile”. Secondo Pinna non si possono ignorare i tre profili che la legge richiama “che riguardano quello costituzionale, quello ordinamentale per quanto attiene il rapporto Regione-Enti locali, ed il profilo più squisitamente urbanistico”. Dalla legge 45 -che di suo nel 1989 aveva ampiamente innovato rispetto al passato- molte cose oggi sono cambiate. Sia dal punto di vista sostanziale che sotto quello legislativo. Ecco la necessità –ha ricordato Pinna- di inserire queste norme nella nuova architettura costituzionale. “Con questa legge –ha detto Stefano Pinna- dobbiamo dimostrare di essere capaci di tutelare, difendere e salvaguardare il paesaggio come bene costituzionalmente tutelato”.
Con questo intervento sono terminati gli interventi della discussione generale, prima del pronunciamento dei capigruppo e la replica dell’assessore.
A questo punto il capogruppo Pd Antonio Biancu ha proposto un rinvio dei lavori a domani mattina per consentire un approfondimento fra i gruppi sugli emendamenti da presentare. Il Presidente Giacomo Spissu ha accolto la proposta ed ha chiuso la seduta.
I lavori riprenderanno domani mattina alle ore 10.
(lp)