CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 445 dell'8 ottobre 2008
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Cominciata la discussione sulla mozione di censura all’assessore all’Agricoltura, a firma Diana e più (N. 192). Gli interventi del primo firmatario e del Presidente della Regione
Cagliari, 8 ottobre 2008 – Con l’intervento del consigliere Mario Diana (An) è cominciata la discussione della mozione di censura nei confronti dell’assessore all’Agricoltura, Foddis, presentata da tutto il centrodestra. Diana ha esordito sottolineando la presenza “al gran completo” della Giunta e del Presidente della Regione a testimonianza dell’importanza di questa discussione che in realtà non chiama in causa il singolo assessore ma l’intero governo regionale. La censura, ha precisato Diana non è ovviamente nei confronti della persona, che è degna del massimo rispetto ed ha una gran competenza, ma contro “l’assessore” ed il suo operato. Ricordando la gravità della situazione del comparto, Diana ha detto che ovviamente non si può addossare tutta la responsabilità all’ultimo assessore, ma la responsabilità è anche del suo predecessore. E la responsabilità è anche del Presidente della Regione, nel momento in cui non ha fatto altro che dichiarare quanto questo esecutivo avrebbe fatto di positivo in agricoltura, mentre oggi è davanti agli occhi di tutti la condizione di gravissima difficoltà del comparto agricolo.Elencando una serie di accuse e di cose non fatte, a suo giudizio, Diana ha ricordato le promesse di snellimento delle procedure per l’ottenimento dei fondi da parte degli operatori del settore, snellimento che non c’è stato: semmai le procedure sono diventate più farraginose. Ha sottolineatola responsabilità politica “del disastro in cui versa il comparto” che “rende l’attuale assessore il più impopolare di tutta la compagine di giunta”. Come persona non se lo merita, ma purtroppo è così. Ha quindi citato la grave situazione degli allevamenti sardi, ha denunciato il forte rincaro di tutti i prodotti delle materie prime necessarie all’allevamento ed all’agricoltura, ha sottolineato il problema del costo delle sementi. Altra denuncia: il fatto, secondo Diana, che sia stato provocato un inutile contraddittorio fra i comparti agricoli, fra l’allevamento e l’attività agricola stretta. Proseguendo il consigliere di An ha denunciato che “nessuno ha ancora visto il piano di sviluppo agricolo tanto annunciato nè i distretti agricoli”. Rivolto all’assessore ha detto: “lei aveva le capacità per trasformare l’agricoltura sarda ma non lo ha fatto”. Secondo Diana non si è assunta “nessuna decisione utile”. Ed ha denunciato “il conflitto di interessi per il ruolo ricoperto in passato ad Arborea”. E’ la prima volta che si discute una mozione di censura, ha quindi affermato, che è stata istituita dalla Legge statutaria. Una censura che risponde alle cose non fatte; ed ha ribadito: non si censura la persona ma l’operato nel ruolo di assessore.
E’ quindi intervenuto il Presidente della Regione Renato Soru, che ha difeso con grande determinazione l’operato dell’assessore e l’operato della sua Giunta. “Non è in causa infatti l’operato dell’assessore, ma del Governo regionale, e pertanto la richiesta di censura mi vede direttamente coinvolto”. ”Difendo con convinzione tutto quanto fatto” ha detto Soru. Certo l’agricoltura soffre, un disagio che nasce da una condizione di mercato difficile. Ma l’agricoltura sarda non soffre più di quella delle altre regioni, anzi gli indicatori danno segnali contrari. “Abbiamo proceduto per dare un governo diverso dell’agricoltura sarda anche attraverso un nuovo governo dell’acqua, bene fondamentale; l’abbiamo fatto con una riforma che porta a unità il governo dell’acqua e il prezzo dell’acqua”. Era intenzione della Regione riformare i consorzi di bonifica, ha detto ancora il Presidente e con il Consiglio regionale è stato fatto. “E’ stato positivo riformarli, ora esistono tre agenzie, che certo possono migliorare ma sono già un fatto di per sé positivo”. Ha ricordato la creazione di un sistema telematico e tecnologico all’avanguardia a sostegno dell’agricoltura, ha ricordato, in riferimento al prezzo del latte, che la politica regionale ha consentito di fissare un prezzo più vantaggioso per gli allevatori. Quanto alle accuse di mancata spendita dei fondi europei ha negato l’affermazione: abbiamo speso i fondi anzi ne abbiamo speso di più, ha detto in sostanza. Oggi l’agricoltura sarda ha un suo progetto di sviluppo, ha quindi affermato Soru, un progetto coerente, strumenti tecnologici adeguati, un governo serio dell’acqua. La Giunta in questi 4 anni ha portato a compimento quanto annunciato: “Sono orgoglioso –ha concluso il Presidente Soru- di quanto è stato fatto, di quanto ha fatto l’assessore”. (lp)
Il dibattito sulla Mozione di censura contro l’assessore all’agricoltura Foddis
Cagliari, 8 ottobre 2008 - Dopo l’intervento del Presidente della Regione Renato Soru è intervenuto l’on. La Spisa (F.I.) che ha sottolineato che la mozione è una censura nei confronti di tutta la giunta non solo dell’assessore Foddis. Dalle parole del presidente Soru – ha detto il capogruppo di Forza Italia - emerge che il fallimento dell’agricoltura è attribuibile alla responsabilità di tutta la giunta regionale. Perché l’operato di ogni singolo assessore risponde alla volontà del presidente della Regione. Analizzando il discorso fatto dal presidente della Regione, La Spisa ha parlato di “patologia oculistica”. Sembra quasi – ha affermato rivolto alla giunta - che ci crediate davvero che avete fatto tutto il possibile. Noi vogliamo credere nella vostra buona fede che stride però con la realtà. Avete detto che si è fatta una migliore regia in agricoltura. E’ falso: in ogni angolo della Sardegna si denuncia la errata impostazione dell’agricoltura: la suddivisione delle competenze è errata, l’assistenza tecnica non esiste più, i dipartimenti non funzionano, la riforma degli enti è una palla al piede per lo sviluppo. Dove sono i miglioramenti? La Spisa si è soffermato sul prezzo del latte che è “l’ennesimo gioco di prestigio” di questa giunta. Il presidente – ha affermato La Spisa – ha parlato di un euro a litro. Ma questa è un’offesa perché i costi sono più che raddoppiati. Negativa anche l’analisi della spesa. State imbrogliando la gente spostando le risorse verso il futuro senza utilizzare quelle che abbiamo. Voi non siete sul territorio – ha concluso - voi avete fatto una riforma non “calandovi” all’interno dell’azienda. Siete fuori dal contesto territoriale.
L’on. Vargiu (Riformatori) ha sottolineato che la presenza della giunta in aula subito dopo l’intervento del presidente Soru si è assottigliata. Il presidente Soru – ha detto il capogruppo dei Riformatori - quando viene in Consiglio ha sempre un filo di irritazione. Si è lamentato per l’inizio tardivo dei lavori in aula ma il ritardo era dovuto a una conferenza stampa del centrosinistra. Il presidente Soru nel suo intervento - ha affermato Vargiu - ha detto cose che noi condividiamo per esempio che la mozione è una censura rivolta alla intera giunta. Siamo d’accordo perché oggi nel nuovo sistema istituzionale c’è un collegamento diretto e collegiale tra giunta e presidente. Quindi, la mozione di censura nei confronti dell’assessore è a carico dell’intera giunta. Ci meraviglia però che il presidente Soru dica “che le cose non vadano peggio che in passato”. Questa frase è inaccettabile: ma una giunta lavora per non peggiorare le cose o per migliorare la situazione? Il motivo per cui oggi i sardi sono delusi è dovuto al fatto che non c’è stato il miracolo promesso. Sarebbe interessante capire quale è la strategia della giunta in agricoltura. Ma questo progetto ancora non c’è. La situazione è di disastro. E il presidente Soru dice solo “Guardate che la situazione in passato non andava peggio di adesso”.
L’on. Licheri (SA) ha parlato di una grande crisi del comparto agricolo che viene da lontano. Per il presidente della commissione “Agricoltura” nonostante le ingenti risorse a disposizione la situazione si è ulteriormente aggravata. Ci sono ritardi nella spendita delle risorse- ha detto - e le strutture regionali di supporto di assistenza tecnica sono inadeguate. Per Antonello Licheri non è tollerabile che ci siano altri ritardi. Più volte – ha detto - ho sottolineato l’inadeguatezza delle tre agenzie e il fatto che fossimo di fronte a una gestione non sempre corretta da parte dei dirigenti. Esistono troppe discrezionalità, troppe mancanze di risposte per i lavoratori. Non è pensabile che i dirigenti di turno, nominati da questa giunta, possano interpretare a proprio piacimento le norme approvate dal Consiglio regionale e l’assessore non dica niente. Il presidente della Quinta commissione ha sottolineato la mancanza di risposte che continua a caratterizzare l’operato dell’assessore all’agricoltura. Da un mese – ha ricordato - i precari del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale manifestano sotto il Consiglio perché il commissario non è in grado di interpretare le norme per la stabilizzazione. Se il commissario non è in grado di interpretare la norma – ha detto - deve essere sostituito perché sulla pelle dei lavoratori non si scherza.
Per Antonello Licheri bisogna fare in agricoltura il contrario di quello che si è fatto fino ad oggi. E’ indispensabile rafforzare il comparto ovi caprino, accelerare la spesa, chiudere la questione legata all’indebitamento delle aziende, dare risposte alle emergenze.
Per l’on. Rassu (F.I.) la situazione è incancrenita anche perché manca un progetto concreto da parte della giunta. Sull’aumento del prezzo del latte Rassu è stato chiaro: “E’ vero che è aumentato ma è diminuito drasticamente anche il latte prodotto”. Questa giunta non ha fatto niente per difendere il prezzo del latte. La nostra agricoltura non può sopravvivere perché sopporta un costo di produzione superiore al 35% rispetto alle altre regioni. Per il vicepresidente del Consiglio regionale è necessario intervenire sui costi di produzione ricontrattando il rapporto con l’Unione europea. Rassu si è rammaricato, inoltre, perché la giunta non ha mai coinvolto la prestigiosa università agraria. Per il consigliere di F.I. occorre salvare la nostra specificità e non annientarla con una politica che salvaguarda solo la macroeconomia. Bisogna potenziare la micro impresa.
Per l’on. Ladu (Fortza Paris) in materia di agricoltura c’è da registrare un fallimento su tutti i fronti. I costi di produzione sono aumentati a dismisura e il prezzo del latte – ha aggiunto - è solo leggermente aumentato. Quindi non si può accettare il discorso del presidente Soru che parla di 80 centesimi a litro come una conquista. Al contrario è mancata una vera politica agricola che sta portando all’abbandono delle campagne. Per Ladu manca una strategia complessiva che possa salvare il settore.
L’on. Cugini (SA) ha detto di votare contro la proposta di censura ma ha sottolineato di non essere totalmente d’accordo con le cose che stanno succedendo. Non possiamo dire che è tutto negativo – ha affermato - ma sono convinto assessore che neanche lei è soddisfatto di come stanno andando le cose. Lei pensava di poter fare di più. Cugini ha sollecitato un dibattito propositivo e ha invitato l’esponente della giunta a dare risposte, a snellire le procedure per spendere i soldi, a dire ai suoi collaboratori che devono seguire le indicazioni del Consiglio e della commissione. C’è una grande attesa – ha aggiunto rivolgendosi a Foddis - lei deve dirci cosa pensa di fare nelle prossime ore. Ci vuole un attimo di attenzione in più anche per le segnalazioni che arrivano dai consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Per l’on. Dedoni (Riformatori) dietro la presenza del presidente Soru e dell’intera giunta in aula c’era la volontà di far capire al centrosinistra che questa giunta non si tocca. Era un avvertimento chiaro – ha detto - ai banchi della maggioranza.
La politica agricola in Sardegna non vive di cose virtuali. Le agenzie sono state create per poter dirigere in maniera centralistica e inopportuna la politica agricola. Dedoni ha chiesto all’assessore di sapere quale è la strategia politica per l’agricoltura sarda e quali sono stati i benefici della suddivisione degli enti agricoli in tre agenzie.
Per l’on. Porcu (PD) non si possono addebitare tutti i mali dell’agricoltura sarda a questa giunta come fa il centrodestra. “Noi del centrosinistra – ha detto - vogliamo cogliere l’occasione di questo dibattito per mettere in luce quello che va bene e cercare di migliorare quello che non va. Contrapponiamo alle critiche il merito all’assessore Foddis di aver voluto mettere ordine al settore. Il centrodestra – ancora una volta - non vuole entrare nel merito dei problemi. Avete fatto – ha concluso - una critica a tutto campo ma non siete riusciti ad entrare nel merito delle questione.
Anche per l’on. Moro (AN) la presenza dell’intera giunta, stamattina in aula, è stato un avvertimento per la maggioranza. Per l’esponente di An la censura non deve essere rivolta solo all’assessore ma all’intera giunta e al suo presidente. Sono convinto – ha detto - che nessun assessore possa fare qualcosa senza che sia vidimata dal presidente stesso. L’analisi dell’operato di questo esecutivo anche nel settore agricolo è negativa perché questa giunta non ha fatto nulla per tutelare la produttività. Moro ha annunciato il voto a favore .
Voterà contro, invece, l’on. Pisu (PRC) perché la mozione è strumentale e preelettorale. L’assessore Foddis – ha detto - a volte viene indicato come responsabile della crisi e del malessere economico esistente. Tutti noi sappiamo che tutto questo non è vero. Ai lavoratori delle campagne bisogna dire la verità. La situazione di oggi è il frutto di scelte sbagliate fatte in passato quando si concedevano contributi a pioggia in cambio di voti. Per Pisu in questa legislatura si è avuto il merito di razionalizzare il comparto che però adesso deve funzionare meglio mettendo da parte gli atti di arroganza. Bisogna ascoltare e dialogare di più soprattutto con gli operatori agricoli. E’ necessario passare dalle parole ai fatti e migliorare il confronto sul territorio.
Lavori riprendono questo pomeriggio alle 17 (R.R.)