CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 441 del 24 settembre 2008

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Respinto il rinvio alla Commissione, prosegue la lunga discussione sulla legge per la caccia, che estende a tre giornate settimanali l’attività venatoria nei mesi di dicembre e gennaio

Cagliari, 24 settembre 2008 – La seduta pomeridiana, riaperta sotto la presidenza dell’on. Giacomo Spissu, è proseguita con un lungo dibattito sulla legge per la caccia, cominciata questa mattina. Una discussione che si è sviluppata dopo che la votazione sulla richiesta di rinviare l’esame della legge in Commissione (anche alla luce di alcuni emendamenti presentati) è stata respinta con una votazione a scrutinio palese che ha dato il seguente esito: presenti 71, votanti 68, 32 voti a favore del rinvio, 36 contrari, 3 astensioni.
Il presidente ha pertanto posto in votazione il passaggio all’esame degli articoli che ha dato il via al lungo dibattito, caratterizzato da toni anche aspri. Ma prima della votazione numerosi sono stati gli interventi per dichiarazione di voto.
Il primo a prendere la parola, l’on Luciano Uras (Rc), che ha definito quella in discussione una legge che scontenta tutti: “scontenta le associazioni dei cacciatori e scontenta quelle degli ambientalisti” ed ha dichiarato l’astensione sul passaggio agli articoli.
Per Chicco Porcu (Pd), se alcuni degli emendamenti presentati dovessero trovare accoglimento allora il suo voto sarebbe ovviamente favorevole al passaggio agli articoli.
Di diverso avviso Mario Diana (An): “questa è una legge che va contro i cacciatori”, una legge “superficiale fatta senza sentire le associazioni venatorie”.
Favorevole invece Renato Cugini (Sa), che invitando ad una riflessione equilibrata, ha affermato che la legge merita di essere approvata.
Che si tratti “della solita leggina di un articolo che poi in aula si trasforma in una legge ben diversa” ha detto Roberto Capelli (Udc) che ha ribadito la propria opinione della necessità di rinviare la legge in commissione.
Ignazio Artizzu (An) dichiarandosi contrario al passaggio agli articoli ha “denunciato la mancata audizione delle associazioni venatorie e della mancata concertazione”, “si voleva fare altro con questa legge”.
Non è d’accordo Adriano Salis (Idv), che ha sottolineato le diverse posizioni emerse fra le forze dell’opposizione, e si è detto contrario al tentativo di bloccare la legge “col pretesto che deve essere migliorata: “spesso il meglio è nemico del bene”.
Decisamente contrario alla legge Sergio Milia (Udc) che ha denunciato una mancata analisi sul reale stato dell’ambiente e dei territori. “In Sardegna grazie a norme restrittive abbiamo salvaguardato il patrimonio faunistico contrariamente alle altre regioni”.
Contrario alla prosecuzione di questa discussione Mario Floris (Uds). Evidente a suo dire la difficoltà all’interno della maggioranza. Non è comunque questo il tema più urgente: “i problemi dei sardi sono altri. Questo serve a perdere tempo, ma non si risolveranno così i problemi nella maggioranza”.
Con tutti gli emendament,i certo ora la legge diventa qualcosa di diverso, ha precisato Nello Cappai (Udc), firmatario della legge, che ha fatto appello al ritiro degli emendamenti.
Il presidente della Commissione all’Ambiente, Paolo Antonio Licheri (Sa) ha fatto appello alla riflessione dell’aula ricordando che la commissione ha varato la legge all’unanimità.
Per Nicolò Rassu (Fi), consentire una riflessione maggiore non arreca alcun danno, ascoltando anche le associazioni di categoria.
A favore del passaggio agli articoli Giuseppe Cuccu (Pd), “se tutta la questione nasce da un fatto di paternità della legge, chi vuole può aggiungere la propria firma”.
Per Attilio Dedoni (Riformatori) infine sarebbe opportuno approvare la legge senza emendamenti.
Messo quindi in votazione, il passaggio agli articoli è stato approvato.
Sull’articolo 1 è nuovamente intervenuto Luciano Uras (“Non si tratta di una leggina ma di una norma importante e delicata che contiene emendamenti improponibili”), non sono per niente d’accordo le associazioni ambientalistiche e nemmeno quelle venatorie.
Per Chicco Porcu, con l’accoglimento degli emendamenti 1 e 3 (modificato dal 6) si può votare la legge. E se si ritira l’emendamento 2 si può ritirare anche il 6.
In difesa della legge Adriano Salis (Idv), (“I cacciatori per la maggioranza sono i primi difensori dell’ambiente e della fauna”).
Molto critico, al contrario Ignazio Artizzu (An), che ha letto un documento altrettanto contrario di tutte le associazioni dei cacciatori, ed ha denunciato che con questa legge possano passare gli Ambiti territoriali di caccia, che confina “nel proprio recinto sotto casa i cacciatori”.
Quindi Roberto Capelli, per il quale si sta usando un’intera giornata per discutere una “leggina” che poi diventa un’altra cosa, quando ben altri sono i problemi dei sardi.
Il dibattito prosegue.
(lp)

Proposta di legge “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”. Riunita la conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire i lavori.

Cagliari, 24 settembre 2008 – Il dibattito sugli articoli e sugli emendamenti è proseguito con l’intervento dell’on. Cugini (Sinistra Autonomista) che ha annunciato il voto contrario sull’emendamento 2 e 5. Cugini ha proposto di sospendere la discussione e rimandare la legge in commissione per sentire le associazioni venatorie e ambientaliste. L’on. Amadu (Forza Italia) ha accolto la proposta di Renato Cugini di sospendere l’esame della legge.
L’on. Diana (AN) ha detto che con questa proposta di legge si sta cercando di trovare una soluzione alle numerose esigenze dei cacciatori sardi. L’esponente di Alleanza Nazionale ha annunciato il voto contrario alla legge e all’emendamento 5.
L’on. Giuseppe Cuccu (PD) ha ribadito che con questa legge si vuole allineare la normativa regionale a quella nazionale.
L’on. Sergio Milia (Udc) ha detto di essere favorevole alla proposta dell’on. Cugini. “Una sosta di una settimana non cambierà le cose”.
L’on. Pietro Pittalis (Forza Italia), sull’ordine dei lavori, ha chiesta al presidente Spissu di dare la possibilità ai consiglieri regionali, la prossima settimana di svolgere la campagna elettorale per il referendum sul territorio. Tenga presente l’appuntamento del 5 ottobre.
L’on. Biancu (PD) ha chiesto al presidente di convocare una breve conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire. “Ancorché risulti irrituale l’esigenza di sentire ora le associazioni venatorie e ambientaliste – ha detto - possiamo accettare questa proposta di sospendere l’esame della legge”.
Il presidente Spissu ha convocato una conferenza dei capigruppo che è in corso. (R.R. SEGUE)

Sospeso l’esame della Proposta di legge “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”. Bocciato l’inserimento all’ordine del giorno della legge sulla proroga degli organi dell’Autorità d’Ambito.

Cagliari, 24 settembre 2008 – Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha reso note le decisioni della Conferenza dei capigruppo. L’esame della Proposta di legge sulla caccia è stato sospeso. Ritornerà in aula il 7 ottobre. Sospeso anche il provvedimento in materia urbanistica che sarà esaminato nella prima seduta dopo il Referendum (7 ottobre).
Prima di sospendere la seduta il presidente Spissu ha dato la parola all’on. Biancu (PD) che ha chiesto l’inserimento d’urgenza all’ordine del giorno della legge sulla proroga degli organi dell’Autorità D’Ambito. Se non si approva il provvedimento entro stasera – ha detto - verrà nominato il commissario. L’on. Spisa (F.I.) dopo aver ottenuto una breve sospensione ha detto che il parere del centrodestra era contrario a tale inserimento e ha chiesto di procedere con la votazione. La richiesta di inserimento all’ordine del giorno è stata bocciata (presenti 51, votanti 59, 35 sì, 15 no 1 astenuto) non essendo stata raggiunta la maggioranza di 4/5 prevista dal Regolamento.

Il Consiglio è convocato a domicilio per la seduta del 1 ottobre.