CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 437 del 31 luglio 2008
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Discussione della mozione n. 169 sulle iniziative urbanistiche ed edilizie della Regione nel compendio di Tuvixeddu, sulle gravi responsabilità politiche e giuridiche della giunta regionale sanzionate dal Tar Sardegna e sulla Istituzione di una commissione speciale di inchiesta
Cagliari, 31 luglio 2008 - I lavori si sono aperti sotto la presidenza dell’on. Giacomo Spissu. All’ordine del giorno l’esame della mozione 169 (Mario Floris e più) sulle iniziative urbanistiche ed edilizie della Regione nel compendio di Tuvixeddu, sulle gravi responsabilità politiche e giuridiche della giunta regionale sanzionate dal Tar Sardegna e sulla Istituzione di una commissione speciale di inchiesta .
La mozione è stata presentata dall’on. Mario Floris che ha detto di ritenere superflua l’illustrazione della mozione che ha come fondamento essenziale il silenzio del presidente della Regione e degli assessori rispetto all’interrogazione presentata il 19 ottobre 2007 a cui non è mai stata data risposta. Questa mozione - ha detto Floris - è ancora più attuale davanti alla fretta con cui questa giunta vuole approvare la legge urbanistica. Il giudizio dell’ex presidente della Regione su questa legge è molto critico: si tratta di una abdicazione dei poteri costituzionali della Regione che da una parte lancia proclami di tipo indipendentista e dall’altra parte pretende di sottoporre le competenze comunali al controllo del Ministero. I comuni, infatti, da attori principali del governo del loro territorio diventano esecutori di decisioni altrui. Dal punto di vista della nostra specialità autonomistica – ha aggiunto Floris - ci tolgono la terra sotto i piedi. Giù le mani, quindi, dalle autonomie locali e dal territorio isolano.
Per l’on. Vargiu (Riformatori) in materia urbanistica è stata lesa la certezza del diritto. La regione ha fatto ciò che non era consentito fare e le spese sono a carico della collettività. La strada della prepotenza o della violazione della normativa – ha aggiunto - è una strada che non può essere condivisa. Non possono essere fatti atti contro la legge e contro le comunità locali.
L’on. Caligaris (PS), formulando una proposta alternativa alla commissione speciale di inchiesta, ha ricordato il caso dei risparmiatori della Banca di Sassari, ignorati totalmente dalla Fondazione del banco di Sardegna e l’atteggiamento di disinteresse della Regione per le persone più deboli. La consigliera socialista ha illustrato il caso di dieci famiglie che occupano due palazzine della Telecom nell’area di Tuvixeddu che sono state sfrattate senza che nessuno intervenisse. “Mi auguro che la giunta rassicuri le 10 famiglie – ha detto – la Regione deve chiarire che queste persone non sono abusive.
L’on. Atzeri ( misto psd’az) ha affermato che non è l’opposizione a sostenere che la politica urbanistica della Regione è illegittima ma è lo stesso Tar che nelle sue relazioni parla di incompetenza, di illegittimità, di eccesso di potere e di utilizzazione della politica in modo distorto. Ma dietro a questo integralismo di facciata – ha chiesto - non ci saranno altri interessi? (R.R.)Respinta la Mozione su Tuvixeddu (primo firmatario Mario Floris) = Preannunciata la richiesta di una commissione speciale d’inchiesta
Cagliari, 31 luglio 2008 – La mozione 169 sulle iniziative urbanistiche ed edilizie nel compendio di Tuvixeddu, il cui primo firmatario è l’on. Mario Floris, è stata respinta dall’Assemblea con 41 voti contrari e 30 favorevoli. Il consigliere Mario Floris aveva stralciato dalla mozione la parte riguardante l’istituzione di una Commissione speciale d’inchiesta, ripromettendosi di presentare formale richiesta a tal proposito ai sensi dell’art. 125 del Regolamento consiliare. Il dibattito ha anche avuto toni aspri con la replica dell’assessore ai beni culturali Maria Antonietta Mongiu, i richiami del presidente dell’Assemblea e le successive dichiarazioni del consigliere Floris.
Nel corso della discussione era intervenuto in precedenza il consigliere Marco Espa (Pd) che aveva sottolineato come il sogno di restituire il compendio di Tuvixeddu alla cittadinanza è un vecchio sogno dei consiglieri comunali di Cagliari, ma che occorre anche che l’ente locale faccia la sua parte, non prendendo parte a conferenze stampa sull’argomento con gli imprenditori privati.
E’ venuta quindi la replica dell’assessore ai beni culturali, Maria Antonietta Mongiu, che ha sottolineato come il compendio di cui si tratta è uno dei maggiori compendi identitari rimasti intatti in Italia. Quanto alla sentenza del Tar più volte richiamata, l’assessore Mongiu ha in buona sostanza affermato che appellarsi a quella sentenza è politicamente un errore. La sentenza è un fatto grave, ha detto, perchè essa è andata oltre il ruolo del Tar medesimo e il Consiglio avrebbe dovuto prendere posizione. Quando si rinuncia a svolgere un ruolo, ha detto al Consiglio, si rischia di demandare le decisioni alla magistratura.
Su queste battute è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale che ha sottolineato con fermezza che anche gli organi parlamentari e di governo devono rispettare le decisioni della magistratura, e che esistono strumenti giuridici appositi per appellarsi.
Ha ripreso il discorso quindi l’assessore Mongiu che ha affermato con fermezza che non esiste alcun incarico affidato dalla Giunta ad alcuno studio “Jill Clement “ e non c’è alcun progetto. C’è solamente uno studio commissionato da una fondazione bancaria.
E’ intervenuto anche l’assessore all’urbanistica Gian Valerio Sanna, che ha sottolineato l’importanza del tema ed ha ricordato che sono state rinvenute emergenze archeologiche all’esterno dell’area inizialmente perimetrata come bene identitario. Quanto al Tar, ha sottolineato che è stata contestata la costituzione della commissione sul paesaggio. Circa gli investimenti privati Sanna ha ricordato che era stata offerto “un tavolo di contrattazione” all’imprenditore privato, ed era stata offerta la possibilità di edificare almeno parte della stessa volumetria in altra area ugualmente competitiva, ma senza risultato.
Molto dura la controreplica del consigliere Mario Floris, che nel rivendicare ancora la istituzione di una commissione speciale di indagine sul caso Tuvixeddu, ha affermato, rispondendo alla Mongiu, che “è gravissimo che chi è stato eletto dal popolo si senta al di sopra della legge” e “al di sopra delle sentenze degli organi giurisdizionali”. Floris ha ricordato “gli ultimi avvenimenbti che hanno visto la magistratura procedere a sequestrare alla Regione, atti di provvedimenti della Giunta”. Dopo aver ribadito l’esigenza della commissione di inchiesta, ha detto che nel rispetto dell’operato della magistratura il dibattito odierno non può che essere parziale, riduttivo e fuorviante, “anche nei confronti dello steso presidente della Regione, degli assessori e dell’intera Giunta, ai quali deve essere data l’opportunità di produrre al Consiglio tutti gli atti contestati”. Al Consiglio regionale, ha detto Floris, all’Assemblea del popolo sardo è affidato il dovere politico e morale di sgomberare il campo da qualsiasi sospetto “nei confronti di Cesare e della moglie di Cesare, ovvero del Governatore, della Giunta e della sua Maggioranza”.
Il presidente ha poi messo in votazione la mozione.
Per dichiarazione di voto è intervenuto Pietro Pittalis (Fi), che ha proposto che la parte riguardante la commissione d’inchiesta venisse stralciata, per farne oggetto di formalizzazione ai sensi dell’art. 125 del Regolamento.
Sempre per dichiarazione di voto, Pierpaolo Vargiu (Riformatori)ha ricordato all’assessore Mongiu “che sono proprio gli eletti dal popolo i primi a dover rispettare le leggi” e non a sentirsene al di sopra: “anzi è proprio il Governo a dover essere il massimo garante delle leggi”
Quindi Mario Floris (Misto Uds) ha accolto la proposta di stralciare dalla mozione la richiesta della commissione d’inchiesta.
Quindi la votazione finale che ha visto la mozione respinta con 41 voti contrari e 30 favorevoli.
Il dibattito prosegue.
(lp)
Approvato il Testo Unificato “Norme urgenti in materia di beni paesaggistici e delimitazione dei centri storici e dei perimetri cautelari dei beni paesaggistici e identitari”. Accesa discussione sull’emendamento presentato dalla giunta che prevedeva l’erogazione di fondi al comune di Galtellì e al Comune di Alghero. Dopo alcuni interventi critici della maggioranza la giunta lo ha ritirato. Fatto proprio dall’on. Pittalis, nonostante la dichiarazione del capogruppo del PD di votare contro, è stato approvato.
Cagliari, 31 luglio 2008 – E’ stato approvato (presenti 61, 58 votanti, 58 sì, 3 astenuti) il testo Unificato “Norme urgenti in materia di beni paesaggistici e delimitazione dei centri storici e dei perimetri cautelari dei beni paesaggistici e identitari”. Dopo la rapida approvazione dell’articolo 1 (senza il comma 4 che è stato soppresso grazie all’approvazione dell’emendamento 3) il dibattito è stato acceso sull’emendamento n. 7 presentato dalla giunta regionale. Questo emendamento prevede l’erogazione di 360.000 euro al comune di Galtellì a saldo degli oneri finanziari sostenuti in seguito all’alluvione del 2004 e di 500.000 euro a favore del Comune di Alghero per far fronte alle spese relative alla manuntezione e alla valorizzazione del Centro Congressi. L’assessore Dadea, illustrando l’emendamento, ha detto che si trattava di un emendamento “eccentrico” rispetto alla stesura della legge e ha sottolineato che è stato presentato con l’accordo di tutti i capigruppo. L’on. Cappai (Udc) ha detto che vota a malincuore a favore dell’emendamento 7 perché è una “marchetta” pre elettorale, La Spisa (F.I.) ha richiamato la maggioranza al rispetto degli impegni presi , Corda (PD) ha detto di non essere contrario all’emendamento ma ha chiesto che i contributi venissero allargati anche ad altri comuni. L’on. Cugini (Sinistra Autonomista) ha convenuto che l’esigenza prospettata da Corda era vera ma che non era possibile nella situazione attuale allargare il contributo ad altri comuni. L’on. Calledda (Pd) ha chiesto alla giunta di fare un’analisi più seria e ha detto di essere d’accordo con la decisione dell’assessore Dadea di ritirarlo. L’on. Uras (PRC) ha affermato che nell’’emendamento 7 ci sono due questioni : una è il saldo al comune Galtellì, l’altra riguarda una delle tante paradossali vicende di cose pubbliche oggetto di eterni finanziamenti. Per Uras emendamenti del genere non devono ripetersi perché tutti rivendicano pari condizioni. L’on. Vargiu (Riformatori) ha annunciato il voto di astensione sull’emendamento 7 ma ha espresso “sconcerto”. “L’assessore Dadea ha chiesto all’opposizione di essere tolleranti – ha affermato e poi è la stessa maggioranza che si esprime contro la giunta”. L’on. Masia (SDI- Misto) ha detto di concordare con Vargiu: “Noi abbiamo dato la disponibilità perché sono due casi che meritano di essere approvati”. Per l’on. Cuccu (PD) questo emendamento ha un’utilità: quella di non banalizzare quando un consigliere regionale porta un problema simile in aula. “Questo emendamento – ha detto - ci riporta tutti con i piedi per terra. Se la giunta mi dice che questa è un’esigenza io l’accolgo, invito la giunta a capire, però, che ce ne sono altre. L’on. Ladu (Fortza Paris) ha chiesto alla giunta un impegno concreto anche per gli altri comuni che hanno subito danni dall’alluvione. E’ poi intervenuto l’assessore Dadea che ha ricordato che la giunta regionale ha presentato questo emendamento solo dopo aver avuto l’ assenso dei capigruppo. “Nessuno – ha detto – vuole coartare la volontà di questo Consiglio”. L’esponente della giunta ha ritirato l’emendamento che è stato fatto proprio dall’on. Pittalis (F.I.). L’on. La Spisa (F.I.) ha parlato di “episodio sgradevole da parte della maggioranza”. Le questioni – ha detto - risolvetevele a Tramatza non in aula.
L’on. Biancu (PD) ha chiesto di rinviare la questione all’approvazione della Finanziaria e ha annunciato il voto contrario all’emendamento n. 7 (presentato dalla giunta, poi ritirato e fatto proprio dall’on. Pittalis). L’on. Dedoni (Riformatori) ha dichiarato che la decisione della maggioranza di votare contro l’emendamento presentato dalla giunta era assurda. Nonostante la dichiarazione del capogruppo del Pd di votare contro, l’on. Mario Bruno (PD) ha dichiarato il suo voto a favore.
Sempre sull’emendamento n. 7 è intervenuto il presidente Spissu che ha chiarito che il provvedimento previsto dal comma 1 riguarda la conclusione di un intervento del consiglio regionale a favore di un comune colpito dall’alluvione. L’erogazione di questi fondi – ha detto - non precludono ad altri comuni di ricevere interventi. Il secondo punto – ha proseguito - riguarda una questione del comune di Alghero che deve far fronte alle spese relative alla manutenzione e valorizzazione del centro Congressi. Il presidente del Consiglio ha ricordato che questo emendamento è stato accolto in accordo con i capigruppo. L’on. Uras ha chiesto la votazione per parti.
Il primo comma (contributo al comune di Galtellì) è stato approvato ( Presenti 60, votanti 57, 33 sì, 24 no, 3 astenuti). Via libera anche al secondo comma, contributo al comune di Alghero, (presenti 61, votanti 53, 30 sì, 23 no). I lavori proseguono. (R.R) SEGUE
Giovanni Giagu eletto vice presidente del Consiglio. Questore è stato eletto Raimondo Ibba
Cagliari, 31 luglio 2008 – La seduta del Consiglio si è conclusa con l’elezione di un vice presidente del Consiglio e di un Questore. Sono risultati eletti Giovanni Giagu (Pd) alla carica di Vice presidente, e Mondino Ibba (Sdi) alla carica di Questore.
Giagu sostituisce il dimissionario Antonio Biancu, Ibba il dimissionario Pietro Pittalis.
Il Consiglio ha anche eletto un componente della 1° Sezione del Comitato tecnico amministrativo dei Lavori Pubblici. E’ risultato eletto Augusto Brigas.
I lavori del Consiglio proseguiranno domani mattina alle ore 10,30.
(lp)