CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 436 del 31 luglio 2008

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Discussione sul Testo Unificato n. 331/333 “Norme urgenti in materia di beni paesaggistici e delimitazione dei centri storici e dei perimetri cautelari dei beni paesaggistici e identitari.

Cagliari, 31 luglio 2008 – I lavori del Consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell’on. Spissu e poi del vicepresidente Rassu. All’ordine del giorno il Testo Unificato n. 331/333 “Norme urgenti in materia di beni paesaggistici e delimitazione dei centri storici e dei perimetri cautelari dei beni paesaggistici e identitari”. Il testo è stato approvato questa mattina all’unanimità dalla Quarta commissione.
La relazione introduttiva è stata tenuta dal presidente della commissione Urbanistica Stefano Pinna che ha ricordato il lungo lavoro fatto in commissione per l’esame della Legge Urbanistica che deve ancora arrivare all’esame del Consiglio. La finalità della legge stralcio oggi in discussione – ha detto – è quella di fornire una chiara precisazione in riferimento all’esatta e coerente interpretazione di alcune disposizioni delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale vigente. L’obiettivo è quello di coniugare al meglio le esigenze di tutela con quelle legate alle attività economiche e sociali. L’on. Pinna (PD) ha ricordato che questa legge stralcio consta di tre articoli e che uno dei principi ispiratori è la leale collaborazione tra i vari livelli di governo. Pinna ha auspicato una rapida approvazione della legge.
Anche l’on. Pileri (F.I), vicepresidente della commissione urbanistica, è favorevole a questa legge stralcio che è un momento di sintesi tra maggioranza e opposizione e deriva dall’urgenza di dare risposte alle norme di attuazione del Piano Paesaggistico regionale. Negativo, invece, il suo parere sulla Legge Urbanistica che è stata approvata dalla Quarta commissione senza il voto dei commissari dell’opposizione. “Abbiamo chiesto di bloccare il Disegno di legge sulla legge urbanistica – ha detto ancora il vicepresidente della Commissione – perché in una materia così delicata non si può avere fretta. Nella legge approvata dall’organismo consiliare non si va nella direzione giusta. Gli enti locali vengono messi da parte. Noi vogliamo che la legge urbanistica sia basata su principi di sussidiarità e che la giunta non sia assoluta protagonista anche in questa materia. Insomma, i comuni, dove è possibile, devono decidere del loro territorio”. Entrando nel merito della legge oggi in discussione Giovanni Pileri ha detto che l’articolo 1 (Individuazione dei beni paesaggistici) è condivisibile. Sull’articolo 2 (Delimitazione dei centri storici e dei perimetri cautelari dei beni paesaggistici e identitari), Pileri ha dichiarato di essere soddisfatto in quanto, dopo ampia discussione in commissione, è stato aggiunto il comma 6 proposto dai commissari dell’opposizione. Auspico – ha concluso Pileri – che questo provvedimento urgente che, rappresenta un passaggio transitorio per correggere la normativa esistente, venga approvato al più presto per restituire la certezza del diritto.
L’on. Oscar Cherchi (F.I.) ha dichiarato il suo voto a favore per una legge che è urgente approvare. L’esponente di Forza Italia ha detto che in questa legge è fondamentale l’articolo 2 che riguarda i beni identitari su cui c’è molta confusione. “Non si capisce – ha detto - neanche quali siano questi beni”. Cherchi ha parlato anche della legge Urbanistica che è necessaria per un corretto sviluppo della Sardegna.
Per l’on. Dedoni (Riformatori) il Testo Unificato deve essere votato al più presto per dare risposte ai sardi. Il voto dei Riformatori – ha detto Dedoni – sarà favorevole come segno di buona volontà.
Anche l’on. Porcu (PD) voterà a favore di questa legge “stralcio” che rappresenta un passo in avanti nella pianificazione regionale. “Noi vogliamo – ha detto – che la legge urbanistica sia un percorso condiviso il più possibile. L’approvazione di questa legge stralcio ci consente di approfondire maggiormente la legge urbanistica che arriverà in Aula nel mese di settembre. Dunque, nessun passo indietro in questa materia: anzi, una volta che sarà approvata la legge urbanistica il PPR sarà ancora più forte. Il percorso – ha concluso Porcu - non vuole un nuovo centralismo regionale ma punta sul principio della sussidarietà . (R.R.) segue

La leggina “salva cantieri” corregge alcuni aspetti cruciali del Piano paesaggistico, on attesa della disciplina organica (legge urbanistica). Lo hanno sottolineato, nel dibattito generale, gli onorevoli Masia, Pirisi e Balia.

Cagliari, 31 luglio 2008 – Perplessità sulla leggina “salva cantieri” sono state avanzate dall’on. Masia (Sdi) nel corso della discussione generale. In realtà l’intervento legislativo, caratterizzato dalla convergenza di maggioranza e opposizione, servirebbe a rilanciare le attività in ambito urbano (“molti cantieri hanno chiuso, e non per ferie”), in seguito agli effetti del Piano paesaggistico. Ad esso si rimedia con un provvedimento che ha degli aspetti positivi (ad esempio, i vincoli non possono essere apposti ad intere categorie di beni, se non “puntualmente individuati”, è scritto in leggina) ma i cui effetti sono più probabili nei piccoli Comuni rispetto ai grandi centri. Bisognerà impegnarsi perciò ad approvare rapidamente la legge urbanistica nella sua interezza, considerano lo stralcio in discussione “non dannoso, ma dai benefici piuttosto scarsi”.
L’on. Pirisi (Pd) ha polemizzato con l’atteggiamento dell’opposizione: è critica nei confronti del centrosinistra ma non spiega quale idea abbia in testa sul governo del territorio. Applica, invece, il principio manicheo che, tutto cià che il centrosinistra propone, è sbagliato. I Comuni, ad esempio, hanno un ruolo da protagonisti (trattandosi di urbanistica contrattata o condivisa) perché la legge fa riferimento all’equiordinazione del titolo quinto della Costituzione. Non c’è, dunque, alcun contributo a migliorare un provvedimento (il Piano paesaggistico) che va migliorato. E si sta cercando di farlo. Ad esempio, si ribadisce un aspetto (“da me sempre sostenuto”) che i vincoli non devono essere applicate a intere categorie di beni, anche quando tali beni si chiamano coste. Vi sono parti pregiate, che vanno salvaguardate, e altre parti, meno pregiata, per le quali la presenza dell’attività dell’uomo può non essere vietata. Quanto alla leggina in discussione, ha raccolto l’unanimità in Commissione, grazie anche alla presenza ed al contributo dell’assessore. E va votata.
Se la volontà politica di modificare “gli effetti deleteri” prodotti dal Piano paesaggistico fosse stata manifestata, allora, in sede di discussione, forse gli effetti negativi (finalmente riconosciuti) di quel provvedimento si sarebbero limitati e numerosi cantieri non sarebbero stati bloccati. Lo ha detto l’on. Balia (Sdi), sostenendo che le regole previste “debbano essere compatibili con lo sviluppo” ed ha ricordato come il “pregio architettonico” o la definizione di bene identitario debbano essere assegnati con criterio, non semplicemente per la vetustà di un immobile o per le presunte radici storiche, come è avvenuto col Piano. Gli esempi sono numerosi. Oggi la legge “salva cantieri” cerca di rimettere in moto l’edilizia, che in questi ultimi anni è sofferente. Perplesso sulla sua efficacia, Balia ha auspicato una rapida approvazione di una legge urbanistica, in grado di produrre “effetti concreti” nella ripresa dello sviluppo, pur nella salvaguardia dell’ambiente, ma nella misura compatibile con le attività dell’uomo.
Si prevede l’approvazione del provvedimento in tarda mattinata. (adel)

Conclusa la discussione generale, questo pomeriggio il passaggio agli articoli. Ma prima la Mozione su Tuvixeddu

Cagliari, 31 luglio 2008 – Con la replica dell’assessore all’Urbanistica, Gian Valerio Sanna si è conclusa la discussione generale della legge stralcio sul governo del territorio.
Ma prima il Presidente del Consiglio, on Giacomo Spissu, accogliendo le istanze avanzate da alcuni consiglieri ha rinviato al pomeriggio la votazione sul passaggio all’esame degli articoli al fine di dar modo ai gruppi di approfondire adeguatamente le norme in discussione e poter presentare eventuali emendamenti. Il Consiglio quindi si riunirà alle 16,30 per discutere la Mozione 169 (primo firmatario Mario Floris) su Tuvixeddu. Quindi i lavori proseguiranno con la conclusione dell’esame delle norme urbanistiche.
Nell’ultima parte del dibattito generale, è intervenuto Luciano Uras (Prc), che ha subito posto l’esigenza di un adeguato approfondimento sulle norme in discussione: trattandosi di una legge stralcio dell’ultim’ora, ha detto, è necessaria una maggiore riflessione anche alla luce di eventuali emendamenti da presentare. “Non è accettabile che si faccia una norma che viene definita leggina salva-cantieri”, ha detto Uras, in quanto le norme urbanistiche devono avere un giusto coordinamento nel loro insieme. Dopo aver sottolineato come le norme si presentino in modo confuso ha affermato che viene dato troppo spazio alla interpretazione. “Non vorremmo –ha detto- che questa legge diventasse una complicazione invece che una semplificazione”. Per tutti questi motivi è necessaria adeguata riflessione.
Una norma che ha un peso significativo: è stato invece il giudizio di Maria Grazia Caligaris. La legge corregge un errore, ha èproseguito Caligaris, “il Consiglio si sostituisce alla Giunta a causa dei gravi ritardi registrati”. Dopo aver parlato della necessità di dare chiare norme interpretative ai comuni, ha fatto riferimento ai pesanti riflessi che le norme urbanistiche stanno avendo nel campo dell’economia e dell’occupazione. Questa legge stralcio, ha detto Caligaris, è una necessità, anche se non sufficiente.
Infine la replica dell’assessore Gian Valerio Sanna, che ha articolato e approfondito i vari temi sollevato nel corso della discussione generale, illustrando la filosofia che ha portato alle norme in discussione, che danno una interpretazione della normativa nazionale generale da cui sono poi derivate le norme regionali. Ricordando che “nessuno è infallibile, e che di fronte a norme complesse, spesso è necessario intervenire (come in passato) per dare omogeneità al sistema giuridico”, ha sottolineato che vi è sempre una differenza fra “spirito di una norma e la sua applicazione”. Questi due articoli, ha proseguito Sanna, hanno lo scopo di precisare alcuni punti delle normative urbanistiche, dare una corretta interpretazione. Quanto alla definizione di norme “salva cantieri”, non è certo questo l’obiettivo, anche se ogni singolo posto di lavoro “è sacro e va tutelato” e sotto questo punto di vista le norme vanno lette anche in questa loro giusta finalità.
La seduta è stata quindi sospesa e proseguirà alle ore 16,30
(LP)