CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 431 del 23 luglio 2008
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Proposta di legge n. 54: “Istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna (CORECOM). L’aula approva il passaggio agli articoli. Lavori sospesi, riprenderanno alle 16,30.
Cagliari, 23 luglio 2008 – Il Consiglio regionale ha approvato il passaggio agli articoli (presenti 70, 61 votanti, 38 sì, 23 no, 9 astenuti) della proposta di legge n. 54 “Istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna”. Subito dopo il voto l’on. Biancu (PD) ha chiesto di sospendere i lavori per permettere ai gruppi di interloquire sugli emendamenti. L’on. La Spisa ha detto di essere d’accordo e il presidente Spissu ha rinviato i lavori a questo pomeriggio alle 16,30. L’approvazione del passaggio agli articoli è avvenuta dopo numerose dichiarazioni di voto. La prima consigliera ad intervenire è stata l’on. Caligaris (PS) che ha annunciato il voto di astensione in quanto dopo 11 anni non si può proporre una norma ormai superata. Per la Caligaris la proposta di legge non risponde ad un sistema moderno delle comunicazioni in Sardegna e il testo mortifica la nostra autonomia.
Per l’on. Pisu (Prc) questa Proposta di legge è pessima anche perché rende subalterno il Comitato all’esecutivo di turno. Annunciando la sua astensione, Pisu ha ricordato che la legge sull’Arcos, che era una buona legge, è stata sabotata.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto l’on. Maninchedda che ha detto di essere in imbarazzo in quanto si aveva notizia della preparazione di emendamenti che stravolgerebbero il testo all’esame del Consiglio. Come si fa – ha chiesto – a votare il passaggio agli articoli alla cieca?
L’on. Frau (PD) ha dichiarato il voto favorevole al passaggio agli articoli. Il presidente della Seconda commissione ha rassicurato tutti coloro che hanno interesse a fare una buona legge che quanto è emerso nel dibattito generale è stato recepito negli emendamenti.
L’on. Calledda (PD) ha annunciato il voto favorevole al passaggio agli articoli e ha auspicato un clima di maggiore serenità e che gli emendamenti vadano nella direzione di recepire quanto emerso dal dibattito.
L’on. Uras (Prc) ha dichiarato il voto favorevole di PRC al passaggio agli articoli. “Il mio partito – ha detto Uras – non vuole essere complice di un’altra “riforma mancata”. Uras ha annunciato la presentazione di una serie di emendamenti sulle indennità e sulla designazione del presidente del Corecom.
L’on. Liori (AN), annunciando il voto contrario, ha sottolineato la gravità di approvare una legge a fine legislatura, che preveda di slegare le nomine dalla legislatura stessa.
L’on. Cugini (Sinistra Autonomista) ha detto di votare a favore del passaggio agli articoli. “Lo facciamo – ha affermato - avendo chiaro che sono stati predisposti emendamenti che correggono il testo in discussione”. Per Cugini con questa legge si vuole dare al Consiglio e alla minoranza una funzione di garanzia e di controllo che deve essere apprezzata. Per Cugini, il testo in commissione è stato fatto marcire anche per responsabilità della maggioranza, ora spetta all’aula migliorarlo.
L’on. Artizzu (AN) ha annunciato il voto contrario al passaggio agli articoli. Questa legge è stata definita – ha detto il capogruppo di AN – dallo stesso presidente della Seconda Commissione una “scatola vuota”. Questa scatola è stata confezionata e sigillata dalla maggioranza che vuole asservire il Corecom all’attuale maggioranza e a questo Presidente. Per Artizzu si tratta di una legge “palesemente sospetta” per i tempi con cui viene approvata.
L’on. Salis (Misto Idv) vota sì al passaggio agli articoli. L’esponente dell’Italia dei valori è convinto che il testo può essere migliorato dal lavoro dell’Aula.
L’on. Rassu (F.I.) vota contro il passaggio agli articoli. Il vicepresidente del Consiglio ha detto che quando gli emendamenti sono tali da modificare l’essenza stessa della legge è necessario che il testo torni in commissione.
L’on. Biancu (PD) ha detto che voterà a favore del passaggio agli articoli. Per Biancu non si possono dilatare ulteriormente i tempi. Il capogruppo del Pd ha detto che il testo sarà emendato a tutela dei cittadini.
L’on. Renato Lai (UDC) ha annunciato un voto di astensione. Per Lai una riforma di questo tipo deve essere sottratta ai condizionamenti della politica. Si darebbe davvero una pessima impressione ai sardi – ha detto - se venisse meno la collegialità in materie di questo tipo e se le procedure del Corecom non fossero cristalline.
L’on. Pittalis (F.I.), annunciando il voto contrario, ha detto che la maggior parte degli emendamenti presentati sono firmati dalla maggioranza e dal presidente della commissione. Per Pittalis questo sta a significare un uso distorto dei lavori dell’aula. L’esponente di Forza Italia ha sottolineato un dato politico: “La maggioranza sta dicendo al presidente Frau che il lavoro svolto in commissione è stato inadeguato ed inconsistente. Il presidente Frau dovrebbe rassegnare le dimissioni e la legge dovrebbe tornare in commissione”.
Giudizio sostanzialmente positivo, invece, quello dell’on. Simonetta Sanna (PD) che ritiene si tratti di una legge necessaria per tutelare i diritti dei cittadini sardi. Non si tratta di una scatola vuota – ha aggiunto - è una legge di garanzia intorno alla quale si può costruire una legge sull’informazione all’altezza dei tempi. Il suo voto sul passaggio agli articoli sarà favorevole.
Per l’’on. Capelli (UDC) un passaggio in commissione sarebbe opportuno. Annunciando il voto contrario al passaggio agli articoli, Capelli ha detto che i commissari della commissione sono stati delegittimati dagli emendamenti. Questa legge – ha aggiunto - non dà le risposte volute e nasconde giochi di potere e prove di forza.
L’on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori) ha annunciato il voto contrario. “Sono stati presentati – ha detto - 50 emendamenti di cui 42 dalla maggioranza. Di questi ben 27 portano la firma del presidente della Seconda commissione. Una legge che arriva in aula istruita e poi vede 27 emendamenti dello stesso presidente vuol dire che in commissione il lavoro non è stato fatto. Per Vargiu sarebbe necessario un supplemento di analisi.
L’on. Maninchedda (Misto), per dichiarazione di voto, ha annunciato che voterà a favore degli emendamenti presentati che diminuiscono le indennità di carica. L’esponente del gruppo misto ha detto che la legge ha una grave carenza: quella di non disciplinare la materia dell’accesso reale dei gruppi politici alla comunicazione istituzionale.
I lavori sono sospesi, riprenderanno alle 16 e 30.
Esame degli articoli e degli emendamenti PL 54 “Istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna (Corecom). Lavori sospesi per mancanza del numero legale.
Cagliari, 23 luglio 2008 – Aperti e subito sospesi, per mancanza del numero legale, i lavori del Consiglio regionale. In apertura di seduta l’on. Cappai (Udc) ha chiesto la verifica del numero legale. Il presidente Rassu, constatato che in aula mancava il numero previsto dal Regolamento, ha sospeso i lavori fino alle 17 e 45.
Esame degli articoli e degli emendamenti PL 54 “Istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna (Corecom). Lavori ancora sospesi per mancanza del numero legale.
Cagliari, 23 luglio 2008 – Lavori ancora sospesi, in Consiglio regionale, per mancanza del numero legale. Alla ripresa dei lavori è stata nuovamente chiesta la verifica dai capigruppo dell’opposizione. Il presidente Rassu constatato che non c’era la maggioranza richiesta ha sospeso i lavori per altri trenta minuti. (SEGUE)
Esame degli articoli e degli emendamenti della proposta di legge n. 54 “Istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna (Corecom). Approvato l’emendamento 53 che sostituisce gli articoli 1 e 2.
Cagliari, 23 luglio 2008 – Dopo due sospensioni dovute alla mancanza del numero legale i lavoti pomeridiani del Consiglio regionale sono ripresi con l’esame dell’articolato e degli emendamenti della proposta di legge istitutiva del Corecom. L’aula ha approvato il titolo della legge e l’emendamento 53 (68 presenti, 67 votanti, 35 sì, 32 no) presentato dai consiglieri Frau e Uras che sostituisce gli articoli 1 e 2 del testo all’esame dell’aula.
Questo emendamento specifica che il Corecom è organo di consulenza, supporto, garanzia e gestione della Regione per l’elaborazione e l’attuazione delle politiche regionali nel settore delle comunicazioni.
Nel dibattito sull’articolo 1 e sugli emendamenti sono intervenuti: l’on. Caligaris (PS) che ha detto di respingere sia le pressioni dirette “a fare in fretta” che quelle dirette “a non fare nulla”. Per Caligaris è necessario dare un’anima a questa legge; l’on. La Spisa (F.I.) che ha detto che la discussione su questo articolo e su questi emendamenti sembra una seconda discussione generale. La Spisa ha affermato che il punto centrale della questione è capire se il Corecom debba limitarsi ad essere un organismo di controllo o debba avere anche funzioni amministrative. Un altro tema importante da affrontare è quello della pubblicità istituzionale. “Io credo - ha sostenuto - che sia importante che questa legge si faccia e che il Corecom venga istituito. Per La Spisa potrebbe essere utile che il Corecom abbia anche le funzioni amministrative. Sulla presidenza del Corecom il capogruppo di Forza Italia è stato chiaro: “Noi abbiano chiesto che il Corecom sia presieduto da una persona indicata dalla minoranza e che almeno nella fase transitoria la durata del mandato non coincida con l’intera legislatura ma termini a metà quinquennio”.
L’on. Cappai (Udc), sull’ordine dei lavori, ha richiesto la presenza in aula dell’assessore Mongiu L’esponente della giunta – ha detto il vicecapogruppo dell’Udc - è stata presente in aula finchè c’è stata una spaccatura nella maggioranza, adesso che sembra che la maggioranza si sia ricompattata non c’è. E’ necessario richiamarla in aula.
Il presidente Spissu ha ricordato che in realtà questa legge, che deve istituire un Comitato, non ha una titolarità di un assessorato ma è dell’intera giunta (in aula era presente l’assessore Dadea).
Per l’on. Cappai la presenza in aula dell’assessore regionale alla pubblica istruzione è essenziale, pertanto, ha chiesto al presidente Spissu di ripristinare la legalità.
Sull’articolo 3 e sugli emendamenti collegati sono intervenuti: l’on. Caligaris (PS) che ha detto con rammarico di aver appreso solo adesso che c’era stata una riunione della Seconda commissione (anche se informale) e che i socialisti non erano stati invitati; l’on. Uras (PRC) che ha illustrato alcuni emendamenti presentati dal suo gruppo. In materia di presidenza del Corecom Uras ha detto di essere convinto che chi presiede questo organismo debba essere espressione della minoranza. Il capogruppo del PRC ha annunciato il voto a favore dell’emendamento 54; L’on. Maninchedda (Misto) che ha sottolineato che nell’emendamento 54 non è prevista nessuna sanzione nel caso in cui la giunta regionale entro 90 giorni non predisponga un disegno di legge per l’individuazione e l’organizzazione delle competenze regionali in materia di informazione e di comunicazione. In questo caso – ha chiesto – cosa succede? Maninchedda ha detto di apprezzare il fatto che in Aula si stia ragionando anche sulla pubblicità istituzionale che non può essere solo “la comunicazione della maggioranza”. (SEGUE R.R.)
Istituzione del CORECOM: approvati gli articoli 3 e 4. Sì ad alcuni emendamenti che rafforzano il ruolo del Consiglio regionale in materia di informazione e comunicazione. La discussione proseguirà domani a partire dalle ore 10
Cagliari, 23 luglio 2008 – Gli articoli 3 e 4 del progetto di legge che istituisce il CORECOM sono stati approvati nella serata dopo un lungo e approfondito dibattito che ha consentito, con alcuni emendamenti largamente condivisi di rafforzare il ruolo di iniziativa e di controllo del Consiglio regionale in materia di comunicazione e informazione. In particolare è stato approvato l’emendamento N. 54 che sostituisce il primo comma dell’articolo 3 e che nella formulazione definitiva mentre sancisce la tutela del pluralismo dei contenuti e dei mezzi informativi ad opera della Regione e valorizza le specificità, assegna al Consiglio regionale, attraverso la Commissione competente per l’informazione il compito di presentare entro 120 giorni una proposta di legge per individuare e organizzare le competenze regionali in materia di informazione e comunicazione, in linea con l’articolo 3 della Costituzione.
Su questo argomento erano intervenuti numerosi consiglieri. Maria Grazia Caligaris (Sdi) aveva sottolineato come con questo emendamento si vada al di là della norma nazionale sul Corecom ed aveva messo in guardia contro la possibilità (secondo l’originaria formulazione) che si potesse andare incontro a un vuoto legislativo; da qui la necessità di porvi rimedio.
Maggiore concretezza era stata proposta da Giovanni Moro (An). Mentre l’on Paolo Pisu (Prc) aveva ricordato l’importanza dell’art. 3 e la necessità di connotare l’Autorità che si va ad istituire di un preciso carattere di terzietà, che non vi sarebbe se rimanesse in capo all’esecutivo nomina e controllo.
Sull’argomento ha e4spresso dubbi anche Giorgio La Spisa (Fi) che ha suggerito di coinvolgere lo stesso Corecom che deve nascere nella proposizione di un testo legislativo che definisca le competenze regionali in materia di informazione.
Dopo una breve interruzione per consentire un adattamento dell’emendamento 54 alle esigenze manifestate, il relatore Alessandro Frau (Pd) ha illustrato la proposta di dare al Consiglio l’iniziativa della predisposizione di una apposita norma. Sia l’assessore Massimo Dadea, sia i consiglieri La Spisa, Paolo Pisu hanno espresso il proprio accoglimento favorevole.
L’emendamento 54 è stato pertanto approvato, e con essi gli altri emendamenti aggiuntivi rimasti (38-33 uguali), 52.
E’ stato quindi posto in votazione e approvato anche l’articolo 3.
Il dibattito è celermente proseguito con l’articolo 4 che è stato approvato dopo breve discussione, e con l’accoglimento dell’emendamento 18 dell’on Caligaris, che ha soppresso il comma 2 dell’articolo, in quanto considerato tautologico rispetto al primo comma.
La seduta è stata quindi tolta. I lavori del Consiglio riprenderanno domani alle ore 10.
(lp)