CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 422 del 10 luglio 2008

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l presidente Soru ha riferito al Consiglio sul G8 (luglio 09 a La Maddalena) e sulla sua organizzazione. Ottocento milioni da spendere. L’ok del governo Berlusconi. Necessarie procedure straordinarie per garantire nei tempi previsti la realizzazione dei lavori. L’opposizione chiede massima trasparenza nelle procedure di appalto e tutela per gli imprenditori sardi.

Cagliari, 10 luglio 2008 – Dedicata al prossimo G8, ai lavori necessari per garantire sicurezza ed efficienza alla macchina organizzativa, ai timori e alle perplessità che un vertice mondiale di tale livello porta inevitabilmente con sé, la prima parte della seduta del Consiglio. Il presidente Soru ha riferito all’aula, fugando i dubbi residui: la scelta di La Maddalena (fatta dal precedente governo) è stata confermata dal presidente Berlusconi, il quale ha avanzato anche un’ipotesi B, ma in caso di emergenza. Un’eventualità da mettere sempre nel conto. Dunque – ha detto il presidente della Giunta – la Maddalena si appresta a cambiare marcia: dopo tanti anni vissuti con il preponderante peso, nella sua economia, delle attività militari, si affronterà una nuova fase, legata alle attività civili e, in particolare al turismo. Il G8 sarà, per l’imponenza delle opere previste (la ristrutturazione dell’ex Arsenale della marina e dell’ospedale, gli alberghi, la sistemazione portuale di La Maddalena e Palau, l’adeguamento dell’aeroporto di Olbia, la viabilità di accesso. In tutto 8oo milioni da spendere), il battesimo ufficiale del nuovo corso.
L’arcipelago diventerà luogo di attrazione mondiale, una specie di biglietto da visita dell’intera isola. Si farà a tempo? Soru ha lasciato intendere di sì, anche se le diffi-coltà non sono poche. Le procedure saranno più sbrigative, ma entro ambiti rigorosi. Venticinque gli interventi in programma, alcuni con appalti gestiti dagli enti locali, altri dalla Regione.
Ed è la garanzia di “massima trasparenza” e di tutela del sistema delle imprese locali che ha caratterizzato alcuni interventi, L’on. Capelli (Udc) ha definito “logisticamente ottima la scelta”, ma non trascura “la corsa contro il tempo”. Molte le attività in calendario, che non devono interferire con la stagione turistica. Per questo motivo lo slittamento a settembre-ottobre sarebbe utile, anche per dare più tempo al completamento dei lavori.
L’on. La Spisa (Forza Italia) ha definito obiettiva la relazione di Soru, suggerendo che, per quanto possibile, le opere “siano spese bene” per il territorio e per l’imprenditoria sarda nella speranza che “la gabbia dei vincoli che incide sull’economia” non determini ritardi (essendo impensabile che le norme siano violate).
L’on. Vargiu (Riformatori) ha detto che il G8 sarà “una grande occasione per promuovere l’intera Sardegna” e come tale va vissuto. Per La Maddalena l’effetto economico sarà decisivo e va “accompagnato” valutando il dopo G8. Richiamo alla tra-sparenza assoluta, “altrimenti, nel gioco degli appalti, saranno i deboli a pagare”.
Anche l’on Ladu (Fortza Paris) ha avanzato il timore che i tempi possano non essere rispettati e che gli appalti, con procedure urgenti, possano essere ostacolati dall’Ue.
L’on. Licheri (Sinistra Arcobaleno) ha chiesto che l’occasione del vertice mondiale deve essere accompagnato da iniziative che portino all’attenzione la Sardegna “come isola di pace ed amicizia tra i popoli”, perché questo è il desiderio prevalente dei sardi, mentre l’on. Matteo Sanna (An) ha riferito di voci di trasferimento a Taranto delle attività di Mariscuole (la scuola di sottufficiali della Marina) per destinare l’edificio alle forze dell’ordine che tuteleranno la sicurezza del G8. In tal caso gli insegnanti civili resterebbero senza lavoro per un anno ed il costo sociale che La Maddalena pagherebbe sarebbe davvero alto. Ha chiesto anche che sia garantita “una residua presenza dello Stato” (Marina militare), per evitare lo sbilanciamento dell’economia, che ha perso reddito per oltre 50 milioni con la partenza della base americana.
Il dibattito prosegue. (adel)

G8, il presidente Soru: “Grande oppurtunità anche per le imprese sarde che devono partecipare da protagoniste”.

Il dibattito sulle dichiarazioni rese in aula dal presidente Soru sul G8 è proseguito con l’intervento dell’on. Paolo Pisu (PRC) che ha ribadito che per la Sardegna il G8 non è stato certo una conquista. Il vertice, infatti, secondo Paolo Pisu, non risponde alle esigenze di una vera democrazia internazionale, detta un’agenda dei bisogni planetari asservita ai profitti delle multinazionali, è illegittimo e illegale. Pertanto, chi interpreta questo G8 come un evento sbaglia. Ribadendo dubbi e contrarietà, l’esponente di PRC, ha chiesto di sapere quali sono gli interventi previsti e se verrà garantito il rispetto integrale delle competenze fissate dalla legge ai poteri regionali e locali. Auspicando l’apertura in Consiglio regionale di un dibattito vero, Pisu ha proposto di dedicare Sa die de Sa sardigna del 2009 alla Sardegna intesa come Terra di pace. Inoltre, Pisu ha chiesto che il programma dello Stato sul summit non rimanga misterioso ma sia trasparente e verificabile. “Non possiamo accettare – ha concluso - neppure per un attimo la sospensione dei poteri dell’autonomia regionale”.
L’on. Salis (Misto) ha detto che per merito del presidente Soru e della giunta la Sardegna sarà in vetrina in tutto il mondo. E’, quindi, un’opportunità importante per mostrarla al mondo come isola di pace. Salis ha espresso preoccupazione sul cambiamento di sede.
Anche l’on. Uggias (Misto) valuta positivamente il G8 che è un’opportunità importante per la Sardegna. Ci sono, però, alcuni obiettivi che la regione può cogliere solo con un supplemento di attività, per esempio, nel settore dell’urbanistica. Uggias ha formalmente chiesto al presidente della Regione di vigilare, magari predisponendo un progetto – obiettivo, anche sul-la sicurezza sul lavoro. “Nei cantieri del G8, come in tutti gli altri, non ci dovrà essere nean-che una morte bianca”.
L’on. Biancu (PD) ha espresso soddisfazione per il G8 in Sardegna anche se è necessario vigilare perché non venga cambiata la sede del summit. Per il capogruppo del Pd il G8 sarà un’occasione straordinaria di promozione delle nostre ricchezze. E’ un’opportunità anche per il Nord Sardegna perché le opere che verranno realizzate saranno fondamentali. Nessuna perplessità, invece, sulle procedure accelerate e sulla trasparenza. .
Per la replica è intervenuto il presidente Soru che ha detto che “sorprendentemente” sono più le cose che si condividono che quelle su cui si dissente. Il presidente della regione ha risposto punto per punto alle osservazioni fatte dai consiglieri. Prima di tutto ha parlato della data. “Sarebbe stato più utile – ha ammesso - che il G8 si fosse tenuto a settembre ma non è stato possibile, le agende erano tutte prenotate. Quindi la data rimane quella dei primi 10 gg di luglio 2009. Naturalmente ci saranno disagi nel traffico costiero e aereo ma tutte queste limitazioni verranno immediatamente rimosse alla fine del vertice”. Sull’ambiente ha assicurato che non ci sarà nessuna violazione delle norme; anzi, il G8 rappresenta una grande possibilità di bonifica e riqualificazione ambientale. A La Maddalena alcune aree verranno non solo riqualificate ma rinaturalizzate. Il bisogno di trasparenza è condiviso anche dal presidente Soru che ha assicurato che dove è possibile gli appalti saranno gestiti dal ministero. Il presidente ha sottolineato che si tratta di una grande occasione per le imprese della Sardegna che non devono trascurare questa opportunità, anzi, devono presentarsi da protagoniste. Sulla presenza della marina militare a La Maddalena, Soru è stato chiaro: “Spero che in futuro ridimensioni ulteriormente la sua presenza”. Infine, sull’utilità del G8 il presidente della Regione ha detto che è un bene che i grandi della terra si incontrino e si parlino. La Sardegna può essere non solo il luogo di incontro per i capi di stato ma un luogo di incontro per l’opinione pubblica mondiale sui temi essenziali per l’umanità. Soru ha annunciato che tra la fine di settembre e i primi di ottobre si svolgerà in Sardegna un vertice sulla “Carta di internet” e che sono stati già calendarizzati altri incontri sul tema dell’acqua, sulla povertà, sul microcredito., sui temi della globalizzazione. Stiamo lavorando - ha concluso - affinché la Sardegna possa essere, nell’opinione pubblica e mondiale, un luogo di confronto di opinioni. (R.R.)

Promulgata oggi la legge Statutaria: le dichiarazioni del Presidente della Regione Renato Soru

Cagliari, 10 luglio 2008 – I lavori del Consiglio sono ripresi dopo una breve interruzione con le dichiarazioni del Presidente della Regione sull’iter della legge Statutaria. Il Presidente della Regione Renato Soru ha annunciato all’Aula di aver promulgato la legge Statutaria proprio nella mattinata pochi minuti prima della riunione del Consiglio.
“Ho voluto riferire direttamente al Consiglio i miei intendimenti –ha detto il Presidente- an-che per evitare interpretazioni derivanti dalle notizie giornalistiche”.
Il presidente ha sottolineato di aver riflettuto a lungo sul da farsi, riflessioni arricchite dal parere di tre professori universitari di Diritto costituzionale, oltre che da un altro professore emerito già componente della Corte costituzionale. Soru ha ricordato lo svilupparsi degli avvenimenti fino alla indizione e svolgimento del referendum e ai pronunciamenti della Corte d’Appello. Sulla base degli accadimenti è maturato il convincimento, ha precisato il Presidente della Regione, e quindi la decisione di promulgare la legge. Il Presidente Soru ha ribadito che “non è nella disponibilità del presidente della Regione sindacare la costituzionalità di una legge del Consiglio regionale”. Il presidente, ha aggiunto Soru, non ha neanche la facoltà di rinviare una legge all’Aula. “Ho sperato che la Corte costituzionale rispondesse con qualche atto alla Corte d’Appello, ma ciò non è stato. Avevo pertanto il dovere di promulgare la legge e l’ho fatto”.
A questo punto, ha ricordato Soru, il comitato per il referendum può impugnare tale atto davanti al Tar. Oppure potrà il Governo intervenire con una sua iniziativa. O infine potrà essere il Consiglio regionale medesimo a ritornare a discutere della questione per apportare eventuali modifiche alle norme. C’è ancora un anno di lavoro davanti, ha soggiunto il Presidente, e possiamo utilizzare questo anno per ridiscutere su tutti gli elementi che si riterrà opportuno. “Sarò pronto a dare il mio contributo. Questa non è la legge Statutaria del Presidente della Regione” vorrei anch’io poter intervenire su alcuni punti. Ma resta anche la possibilità che nel frattempo venga richiamata l’attenzione della Corte costituzionale.
A conclusione del breve intervento, su richiesta delle opposizioni, il Presidente del Consiglio ha sospeso la seduta. Al rientro in aula, il capogruppo di FI, Giorgio La Spisa, ha chiesto che il dibattito conseguente alle dichiarazioni potesse slittare al pomeriggio per conoscere il testo del dispositivo dell’atto di promulgazione.
A questo punto il Presidente Giacomo Spissu ha chiuso la seduta che riprenderà questo pome-riggio alle ore 17.
(lp)