CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 416 del 27 maggio 2008

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Il Consiglio boccia la mozione 167 (Capelli e più) sul decreto del Presidente della Regione n. 16 del 4 febbraio 2008 di nomina del dott. David Harris quale direttore generale dell'Azienda ospedaliero- universitaria di Sassari.

Cagliari, 27 maggio 2008 - I lavori del Consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. All'ordine del giorno dell'Assemblea le mozioni 167 (Capelli e più) sul decreto del Presidente della Regione n. 16 del 4 febbraio 2008 di nomina del dott. David Harris quale direttore generale dell'Azienda ospedaliero- universitaria di Sassari , la 175 (Capelli e più) sull'illegittimità delle nomine del direttore amministrativo della Asl n. 8 di Cagliari e della Asl n. 4 di Lanusei e l'interpellanza 275 (Milia e più) sulla deliberazione del direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari n. 8 del 26 luglio 2007 di nomina del professor Antonello Ganau quale direttore sanitario della medesima Azienda.
Le mozioni sono state illustrate dall'on. Capelli (UDC) che ha sottolineato il fatto che dal momento della presentazione della prima interrogazione (4 ottobre 2005) alla risposta dell'assessore (1 aprile 2008) sono passati due anni e mezzo. Un tempo lunghissimo che fa capire lo scarso rispetto di questo esecutivo per il Consiglio regionale. Inoltre, nonostante il parere del Consiglio di Stato che ha dichiarato che le nomine dei direttori delle Asl 4 e Asl 8 non sono legittime, queste persone proseguono a ricoprire tali incarichi perché nessuno ha provveduto a rimuoverli. Per Capelli non bisogna incorrere nell'errore di dire che è sopraggiunta la legge regionale n. 10 perchè questa legge successiva non può sanare un atto amministrativo precedente. Quindi, l'atto va annullato e magari riproposto.
Stesse illegittimità anche per il caso della nomina del direttore dell'azienda generale mista di Sassari che non avendo, al momento della nomina, cittadinanza italiana non poteva essere assegnato a quell'incarico.
Per Capelli ci sono palesi illegittimità, c'è una palese arroganza e nonostante il parere del Consiglio di Stato si sono attesi due anni e mezzo per dare risposta a una interrogazione. Il capogruppo dell'Udc ha fatto appello al presidente Spissu perché ci sia più rispetto e perché ponga in essere tutte le azioni necessarie per riconquistare lo stato di diritto.
Nella discussione generale è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori) che ha parlato di "muro di gomma" da parte della giunta. Il capogruppo dei Riformatori ha fatto rilevare il disinteresse dell' aula davanti ai problemi della sanità sottolineando anche l'assenza del presidente della Settima commissione. I consiglieri di maggioranza - ha detto - non hanno nessun interesse a confrontarsi con noi sulla sanità anche perché in questi quattro anni di legislatura la sanità non è cambiata anzi sta peggiorando. Noi - ha concluso - lanciamo un grido di dolore: le cose che voi avete fatto in questi cinque anni non solo sono illegittime ma non sono state neanche efficaci.
L'on. Farigu (Misto - Nuovo Psi) ha chiesto che sia aggiunta la sua firma alle mozioni. Sono preoccupato - ha detto - perché nella nostra regione il senso del rispetto del diritto si affievolisce sempre più. Quando la magistratura interviene sugli atti di governo significa che la politica è assente o è sofferente o non è sana. Il consigliere socialista ha detto che sta riflettendo su un'ipotesi di legge elettorale per dare al presidente del Consiglio regionale poteri simili a quelli del presidente della Repubblica sulla promulgazione delle leggi.
E' poi intervenuto l'assessore Dirindin che ha spiegato che il Consiglio di Stato ha solo detto di preferire una interpretazione e che, quindi, l'annullamento non sarebbe obbligatorio ma discrezionale. Davanti a questa decisione l'esecutivo ha ritenuto che si potessero conservare i decreti di nomina perché questa è la soluzione che consente alla pubblica amministrazione di perseguire l'interesse pubblico. Dunque, nessuna mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio regionale. Inoltre, ha spiegato l'assessore, mentre si attendeva il parere del Consiglio di Stato è arrivata da parte del Consiglio regionale l'approvazione della legge regionale n. 10 che ha fugato ogni dubbio sulla legittimità delle nomine. Sul caso Harris l'assessore ha specificato che era cittadino comunitario (aveva la doppia cittadinanza inglese e americana) e che dal 23 aprile è a tutti gli effetti cittadino italiano. Nessun dubbio anche sul dott. Ganau che aveva tutti i titoli per essere nominato direttore sanitario della Asl n. 8.
Totalmente insoddisfatto della replica dell'assessore il primo firmatario della mozione Roberto Capelli che ha chiesto al presidente Spissu di far ritirare le dichiarazioni dell'assessore Dirindin nella parte in cui dice che "tutto è stato sanato dalla legge 10" . Questa è una presa in giro per l'intero Consiglio. E' un'eresia - ha aggiunto - dire che una legge può sanare un atto amministrativo precedente. Per Capelli l'assessore non può estrapolare frasi dalla decisione del Consiglio di Stato e riferirle in Aula perché così si deforma la realtà. Le leggi vanno rispettate da tutti - ha concluso - e soprattutto da chi le fa.
Sulla mozione 167, per dichiarazione di voto, sono intervenuti: l'on. Milia (Udc) che ha dichiarato di votare a favore della mozione e ha detto che il dott. Ganau non aveva i requisiti per essere nominato; l'on. Vargiu (Riformatori) che dopo aver dichiarato il voto a favore della mozione ha detto che l'aula ha rinunciato a esercitare il suo potere di controllo sulla sanità;
l'on. Contu (F.I.) che ha chiesto il voto elettronico palese e ha parlato di spregio per leggi e per norme da parte dell'assessore che avrebbero dovuto portarla alle dimissioni; l'on. Cappai (Udc) che ha detto di assistere all'ennesimo "muro di gomma" dell'assessore. "L'esponente della giunta - ha affermato - ha cercato di giustificare in tutti i modi con arroganza che la nomina è legittima, ma non è così. Lei si dovrebbe dimettere".
Messa ai voti, la mozione 167 è stata bocciata (presenti 61, votanti 60, sì 25, no 34, 1 astenuto). I lavori proseguono. SEGUE (R.R.)

Approvata una mozione di Forza Italia che impegna la giunta a distribuire gratuitamente i farmaci per una malattia rara (cistite interstiziale).

Cagliari, 27 maggio 2008 - Bocciate anche le altre due mozioni ( 167 e 175), il Consiglio ha invece approvato la numero 177 sulla mancanza di assistenza farmaceutica ai pazienti affetti da una malattia rara (la cistite interstiziale) presentata da Forza Italia e illustrata dall'on. La Spisa. Sotto il segno del dolore, questa patologia abbassa il livello della qualità della vita, determinando un isolamento sociale. Il trattamento farmacologico è indispensabile e molto costoso, ma, nonostante sia malattia riconosciuta da decreto ministeriale, non è stato ottenuto il riconoscimento del diritto di esenzione dal pagamento delle medicine. C'è di mezzo una burocrazia complicata, una vera e propria "palude di norme" che non ha, finora, consentito alla Regione - nonostante l'attenzione sulle malattie rare - di poter intervenire. La mozione chiede la gratuità dei farmaci prescritti sulla base dei protocolli terapeutici riconosciuti.
Ai malati di malattie rare - ha detto, a sua volta, l'on. Vargiu (Riformatori) - bisogna dare le stesse risposte per le patologie comuni; ma la risposta della sanità regionale è inadeguata, anche a livello di centro di riferimento (ospedale microcitemico) dove le possibilità di intervento sono limitate per insufficienza di risorse.
"Un ritardo gravissimo", anche culturale, contraddistingue un settore in mano a "un esercito di ragionieri onniscienti" la cui conoscenza dei bisogni "è uguale a zero", ha aggiunto l'on. Uras (Prc), dichiarando di condividere la mozione. Bisogna fare in modo che la burocrazia non condizioni episodi assistenziali, perché "basta un impiegato irriverente a creare situazioni di disagio".
Il presidente della commissione sanità, on. Pacifico,ha dato atto alla giunta di un crescente impegno verso malattie rare, alcune delle quale, grazie ai percorsi diagnostici e della ricerca, sono più numerose al punto da essere sempre meno rare. Il contenuto della mozione è da condividere - ha detto - anche perché rientra nelle linee del Piano sanitario regionale. L'invito rivolto all'aula è di accogliere la mozione.
Terapie personalizzate e mancanza di protocolli terapeutici condivisi non consentono per il momento di dare una risposta definitiva, ha risposto l'assessore Dirindin, la quale ha spiegato la lunga trafila per l'inserimento dei farmaci negli elenchi ufficiali per le patologie. L'assessorato lavora e si impegna a ridurre i tempi: la mozione è positiva perché rispecchia un problema reale, di valore sociale.
Il capogruppo del Pd, on. Biancu, chiede la votazione per parti e condivide la richiesta dell'impegno dell'esecutivo. La prima parte della mozione, espositiva, passa con i voti del centrodestra e l'astesione del centrosinistra; la seconda parte, sull'impegno della giunta a riconoscere "adeguata assistenza sanitaria" (emendamento orale dell'on. Uggias, Margherita), è votata all'unanimità dall'aula.
Con la discussione dell'interpellanza presentata dall'on. Rassu (Forza Italia)sulla soppressione del reparto di urologia dell'ospedale civile di Sassari si è conclusa la seduta interamente dedicata alla sanità. Il reparto di urologia è stato accorpato all'azienda mista. Ciò - ha detto Rassu - ha causato gravi disagi ai pazienti ed ai sanitari, le cui professionalità non sono state tutelate. E', questo, l'ennesimo scippo alla sanità sassarese. Le finalità di ridurre le spese non sono tollerabili.
L'assessore ha risposto che l'accorpamento era previsto nel Piano sanitario regionale che, nella riorganizzazione della rete ospedaliera, prevedeva la soppressione dei doppioni. Ma non si tratta del depauperamento del territorio. E' prevista una convenzione per dare il necessario supporto per il pronto soccorso. Quanto ai sette urologi dell'organico ospedaliero presteranno la loro opera nel reparto universitario.
Insoddisfatto l'on. Rassu, il quale prevede che i costi aumenteranno senza rafforzare il servizio.
I lavori riprenderanno domani mattina alle 10. All'ordine del giorno la mozione del centrodestra sulla mancata erogazione dei contributi regionali alle società sportive professionistiche e il testo unificato della legge che istituisce la Consulta regionale della disabilità. (adel)