CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 409 del 13 maggio 2008

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Rinviate le mozioni sul trasporto merci e la sanità. Si inizia la discussione sulla legge di riforma dei consorzi di bonifica.

Cagliari, 13 maggio 2008 - Modificato l'ordine del giorno dei lavori: l'assenza degli assessori Broccia e Dirindin non consente di discutere le mozioni sul trasporto merci e sulla situazione di alcune Asl. Discussione rinviata a martedì prossimo. Il presidente Spissu chiama perciò il disegno di legge sul rendiconto dell'esercizio finanziario 2005, approvato con 37 voti favorevoli, 22 contrari e tre astenuti.
Per occupare proficuamente la serata, si inizia l'esame del testo unificato sulla legge di riforma dei consorzi di bonifica, con l'intervento del relatore, on. Alberto Sanna (Ds), che definisce "una sintesi equilibrata" il lavoro della Commissione che si è confrontata a lungo e in modo approfondito con le associazioni di categoria su una materia "delicata".
Il provvedimento si inserisce nel filone delle riforme in agricoltura ed ha, come obiettivo, la riduzione del costo dell'acqua e il conseguente rilancio delle colture agrarie di pianura, più che mai impellente considerate le difficoltà del settore. Un ente regionale, l'Enas, divenuto ente gestore delle dighe, ha sottratto ai consorzi un cespite importante di guadagno, creando resistenze. A questi rimane la gestione del servizio idrico, il sollevamento dell'acqua, la gestione degli impianti delle acque reflue, il servizio di accorpamento fondiario "indispensabile per evitare l'attuale parcellizzazione che ostacola la competitività aziendale". L'Enas darà l'acqua "a bocca di consorzio" a costi contenuti ed a prezzo unico in Sardegna. Gli agricoltori pagheranno in funzione del consumo effettivo e non della superficie aziendale. Saranno abolite le imposte di bonifica, ritenute incostituzionali, in quanto riferite a terreni non serviti dalla rete idrica, ma ubicati in comprensori irrigui. La Marmilla e il Sinis di Cabras sono due esempi si questa imposta-truffa.
Definiti in legge "enti pubblici", i consorzi dovranno adattarsi a procedure di evidenza: dovranno avere una pianta organica, al di fuori della quale non sono possibili assunzioni, mentre gli eventuali esuberi prevedono due vie d'uscita: un prepensionamento sino a quattro anni a carico della Regione, o il trasferimento concordato verso Enas, da un consorzio ad un altre (nell'ambito della stessa provincia), oppure agli enti locali. Anche in questo caso gli oneri saranno a carico della Regione, "sino al pensionamento".
Novità anche nella predisposizione del bilancio. Lo schema sarà unico con contabilità separata per ciascun servizio. Un piano di risanamento finanziario è previsto per gli enti che si trascinano perdite strutturali.
Per le elezione del consiglio dei delegati, che esprimerà il consiglio di amministrazione, non si voterà più per censo (privilegiate le grandi aziende) ma con suffragio universale (voteranno tutti i consorziati, un voto a testa). Due terzi dei posti saranno riservati agli agricoltori professionisti; un terzo ai non professionisti.
Il relatore ha espresso un giudizio positivo sulla legge che contribuisce a dare sostengo alle produzione agricole. (adel)