CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 406 del 27 febbraio 2008

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Finanziaria: lavori sospesi per 30 minuti.

Cagliari, 27 febbraio 2008 - Aperti e subito sospesi i lavori del Consiglio regionale. Il presidente del Consiglio Giacomo Spissu, constatato che in aula non c'era nessun consigliere regionale (tra i banchi della giunta era presente l'assessore Dadea), ha rinviato i lavori di 30 minuti.
(R.R.)

Finanziaria: all'esame dell'aula gli emendamenti sospesi agli articoli 1, 2, 3, 6, 7 e 9. Bocciati gli emendamenti 515 e 541 sul Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali.

Cagliari, 27 febbraio 2008 - Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha letto in aula il messaggio del presidente della Repubblica in cui , con rammarico il Capo dello Stato per i numerosi impegni dovuti alla situazione politica nazionale , annuncia di non poter accogliere l'invito fatto dall'assemblea di presenziare al convegno per i 60 anni dello Statuto che si è tenuto lunedì in Consiglio regionale. Un ampio dibattito si è sviluppato sugli emendamenti 515 (ritirato ieri dall'on. Cucca e fatto proprio oggi dall'on. Cappai) e 541 . Questi emendamenti, simili nel contenuto, diversi per la copertura finanziaria, sono stati bocciati dal Consiglio regionale che ha votato con voto elettronico palese chiesto dall'on. Amadu. ( presenti 72, votanti 69, no 42, sì 31, 3 astenuti) Questi emendamenti, al fine di realizzare il processo di equiparazione dei trattamenti retributivi relativi al personale regionale e al personale degli enti locali, istituiscono il Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali. Sugli emendamenti 515 e 541 sono intervenuti: l'on. Pisano (Riformatori) che ha dichiarato il voto a favore per l'esigenza di dare concretezza e per arrivare ad un comparto unico dei dipendenti regionali e dei dipendenti degli enti locali; l'on. Cuccu (Pd) che ha invitato i colleghi a non strumentalizzare questi emendamenti; L'on. Uras (PRC) che ha dichiarato il voto contrario sia al 515 sia al 541. Voto contro - ha detto - non perchè sia contrario alla costituzione di un comparto unico unificato regione-enti locali ma perchè non è questo il modo di farlo. Sono due norme demagogiche e pasticciate anche dal punto di vista giuridico. Il capogruppo di Rifondazione ha chiesto alla giunta quali conseguenze si determineranno nell'organizzazione dell'amministrazione regionale dopo l'approvazione avvenuta ieri dell'emendamento 503. L'on. Amadu (F.I.) ha chiesto il voto elettronico palese.
L'on. Dedoni (Riformatori) ha sottolineato la necessità di avere un organismo unico che sia onnicomprensivo anche delle autonomie locali. L'on. Balia (Sdi- Socialisti uniti) ha detto che sia l'emendamento 515 sia l'emendamento 541 non trattano di problematiche banali. Si tratta di dare attuazione a norme che sono sancite in maniera solenne dallo Statuto speciale della Sardegna. L'emendamento proposto dalla maggioranza - ha aggiunto - non è pasticciato anche se questa materia dovrebbe essere trattata in maniera più organica in altra legge. L'on. Cugini (Sinistra autonomista) ha detto che sarebbe giusto ritirare i due emendamenti e ha suggerito di non muoversi alla cieca su questo argomento. L'esponente di Sinistra Autonomista ha chiesto all'aula quando si ha intenzione di chiudere la finanziaria e il bilancio. Cerchiamo - ha concluso - una posizione di responsabilità. L'on. Marrocu (Pd) ha detto che l'emendamento 515 non aveva finalità demagogiche e che la maggioranza ha deciso di ritirare l'emendamento perché il problema è all'attenzione della prima commissione e della giunta. Per l'on. Ladu (Fortza Paris) su questo emendamento non c'è l'accordo all'interno della maggioranza. Il capogruppo di Fortza Paris non è d'accordo sul fatto che sia una norma pasticciata. Vogliamo vedere - ha chiesto - quanti pasticci sono stati fatti in questa finanziaria? L'on. Cassano (Riformatori) ha assicurato che l'intenzione dell'opposizione non è quello di fare demagogia. Bisogna dare corso agli impegni assunti; l'on. Cappai (Udc) ha sottolineato che questo emendamento non è demagogico ma è il giusto riconoscimento ai lavoratori degli enti locali. L'on. Rassu (F.I.) ha detto che la maggioranza ha ritirato l'emendamento per paura che ci sia un altro "colpo basso" alla giunta. Il vicepresidente del Consiglio ha detto di votare a favore ma di essere convinto che una materia così complessa non può essere affrontata in Finanziaria. L'on. Biancu (Pd) ha ribadito che l'emendamento 515 non è demagogico ma è una proposta seria e coerente. Il vicepresidente del Consiglio ritiene utile il ritiro perchè è stata registrata la volontà della giunta di affrontare il problema con un apposito Disegno di legge. E' poi intervenuto l'assessore Dadea che ha detto che conl'approvazione, avvenuta ieri, dell'emendamento 503, 308 dipendenti della categoria B passeranno nella categoria C e sessanta dipendenti resteranno in B. Questo comporterà un cambiamento della pianta organica. Per la questione dell'emendamento 515, la giunta regionale sta predisponendo un DL che è propedeutico alla creazione di un comparto unico. C'è la necessità - ha detto Dadea - di istituirlo con legge, lo stiamo definendo. L'on. Sanjust (F.I.) ha annunciato il suo voto favorevole a questo emendamento e ha stigmatizzato i "ripensamenti dell'ultima ora". L'on. Orrù (PD), presidente della prima commissione, ha detto che nella materia si deve procedere con una legge non con una norma in finanziaria. (R.R.)

Il 31 marzo si liquidano le comunità montale; chieste garanzie alla giunta per la sistemazione definitiva del personale "anche nei ruoli regionali". Sospeso un emendamento della giunta che nomina un coordinatore di programma per progetti che coinvolgano competenze di più strutture. Pittalis: modifica la legge 31 ed è norma intrusa.

Cagliari, 27 febbraio 2008 - La previsione è di chiudere la sessione di bilancio, questa sera, anche ad ora inoltrata. Ma, evidentemente, ci sono alcuni punti interrogativi: riguardano le dichiarazioni di voto su ciascun emendamento ancora in discussione. La maggioranza ha deciso per il ritiro dei suoi; ma l'opposizioni li fa sistematicamente propri. Un invito dell'on. Cugini (Sinistra autonomista) al buon senso (parli uno a favore e uno contro) sembra caduto nel vuoto.
Vero è che alcuni emendamenti sono sostanziosi. Come quello sostenuto dall'on. Cachia (Pd) col quale si prevede che i dipendenti delle comunità montane, ormai ex, non assegnati alle amministrazioni locali, possano essere inseriti nel ruolo unico regionale o assegnati a Enti e Agenzie regionali che hanno uffici nella provincia di competenza (dove ricadevano, "anche in parte", le comunità soppresse).
Per molti dipendenti c'è la prospettiva di una precarietà che va eliminata. Vi sono figure professionali (tra l'altro) funzionalità alle comunità e assai meno agli enti locali (ad esempio gli agronomi) che vanno comunque salvaguardate.
L'on. Cachia chiedere alla giunta assicurazioni precise.
In realtà dietro episodi apparentemente burocratici c'è "l'interferenza della giunta che, interferendo sui processi di aggregazione, mortifica il sistema delle autonomie locali e non consente di dare vita a nuovi organismi". La denuncia arriva dall'on. Pittalis (Udeur), che chiede il rispetto della legge. L'on. Cappai (Udc) si preoccupa del fatto che entro il 31 marzo le comunità saranno definitivamente sciolte e si domanda che fine farà il personale. L'on. Ladu ricorda che la legge 12 prevedeva il scioglimento di alcune, non di tutte: perciò tutti i Comuni che hanno i requisiti previsti, possono dare vita a nuove comunità.
L'on. Dedoni (Riformatori) ha sostenuto che lo scioglimento delle comunità, voluto dalla giunta, ha mandato in pensione enti sostenuti dal contributo dello Stato, perdendo importanti risorse; mentre l'on. Rassu (FI) ha sottolineato le molte critiche dei sindaci (ieri, incontro in Consiglio) che ritengono illegittimi atti della giunta per la sottrazione dei margini di autonomia. La norma va rivista anche perché le comunità nascono se hanno i requisiti, e non se hanno un numero di abitanti abbastanza elevato. Occorre dare una risposta ai Comuni che hanno chiesto di dare vita agli enti intermedi in forma associativa, ha sottolineato l'on. Balia (Sdi).
Il problema del personale resta il nodo da sciogliere, sottolinea l'on. Biancu (Pd), il quale chiede assicurazioni alla giunta sul personale, "nel caso in cui non ci sia intesa con gli enti locali". L'on. Capelli (Udc) dubita che alla giunta si possa dare mandato per normalizzare la situazione considerato ci sono una serie di circostanze che frenano la realizzazione di consorzi di comuni e di nuove comunità. Bisogna attendere molto? Nel frattempo l'on. Oscar Cherchi (FI) chiede che il personale venga inserito nel sistema regionale.
La Regione deve garantire che nessun dipendente delle ex comunità rimarrà senza lavoro, dice l'on. Marrocu (Pd), ma sarebbe un controsenso, in un processo di delega verso gli enti locali, che il personale di questi ultimi ritornasse alla Regione.
L'on. Cassano (Riformatori) sollecita la tutela di comunità montane storiche, come quella del Goceano-Monte Acuto, che hanno i requisiti e rischiano di essere penalizzate per raccogliere un numero di abitanti ritenuto insufficiente; mentre l'on. Vargiu (Riformatori) ritiene che, "se non ci fossero strascichi della tensione di ieri", l'emendamento, di cui l'on. Cachia annuncia il ritiro, "si potrebbe votare con serenità"
Dando una risposta a lavoratori che serenità non hanno.
L'assessore Dadea assicura: il 31 marzo, con beni e risorse, sarà assegnato anche il personale.
L'emendamento si vota (l'opposizione l'ha fatto suo) e viene bocciato.
Altra discussione sostanziosa per l'emendamento della giunta che prevede un coordinatore unico "anche con poteri gestionali sostitutivi" per progetti che coinvolgano le competenze di più strutture. L'on. Pittalis (Udeur) lo considera materia intrusa, perché modifica una norma sostanziale sull'organizzazione della Regione (legge 31). Il presidente Spissu risponde che "siamo al limite", ma la giunta ne sostiene la necessità per ottemperare meglio ai progetti comunitari. In realtà, fa notare l'on. Capelli (Udc), che chiede provocatoriamente alla giunta il ritiro, l'emendamento ingloba tutto, purchè si tratta di iniziative "innovative e strategiche".
L'assessore Dadea ritiene che il testo possa essere corretto e spiega che l'ammissibilità in Finanziaria è data dal fatto che l'emendamento accelera la spesa. L'on. Vargiu (Riformatori) dubita e chiede un supplemento di riflessione; riflessione opportuna, sottolinea l'on. Pisano (Riformatori) perché nei progetti per i finanziamenti comunitari un coordinatore unico c'è già, ed è il responsabile della "misura".
Anche l'on. Uras (Prc) chiede che si verifichi meglio il testo. L'emendamento è sospeso per dare modo, nella pausa pranzo, di lavorarci sopra. (adel)