CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 402 del 21 febbraio 2008

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Finanziaria: lavori sospesi per 15 minuti. L'on. Vargiu (Riformatori) ha chiesto una verifica da parte degli uffici sugli emendamenti dichiarati decaduti

Cagliari, 21 febbraio 2008 - I lavori del consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell'on. Rassu. Il presidente di turno ha ricordato che all'esame dell'aula c'erano gli emendamenti all'articolo 8 provenienti da altri articoli.
L'emendamento 73, presentato al comma 5 dell'art 3, è stato spostato su richiesta dell'on. Biancu dopo l'articolo 9. Ha preso poi la parola l'on. Vargiu (Riformatori) che ha detto di voler sottoporre all'attenzione della presidenza del Consiglio alcune riflessioni derivanti dalla decisione presa ieri notte di dichiarare decaduti gli emendamenti presentati al comma 37. Il capogruppo dei Riformatori ha chiarito di aver massimo rispetto per la decisione del presidente del Consiglio ma ha ribadito che negli emendamenti presentati e dichiarati decaduti non c'era l'attribuzione diretta al comma 37. Quindi, per Vargiu, è manifesta la volontà del proponente di collegare l'emendamento aggiuntivo all'articolo 8 e non al comma 37. Vargiu ha, inoltre, segnalato agli uffici che ci sono due emendamenti identici: il 441 presentato dal collega Renato Lai e il 300 dello stesso capogruppo dei Riformatori. Il primo è stato correttamente attribuito al comma 12, quello di Vargiu al 37 e quindi è stato dichiarato decaduto.
Stesso ragionamento per l'emendamento 508.
Vargiu ha chiesto che gli emendamenti attribuiti al comma 37 siano più correttamente attribuiti all'ultimo comma dell'articolo che riguarda la sanità e ha sollecitato una sospensione dei lavori dell'aula per consentire agli uffici o di attribuire tutti gli emendamenti all'ultimo comma sulla sanità o attribuire ogni emendamento al comma di riferimento.
L'on. Rassu (F.I.) ha ricordato che il presidente del Consiglio ha già dichiarato decaduti gli emendamenti ma ha sospeso i lavori. (SEGUE R.R.)
R.R. (SEGUE)

La ripetizione di una votazione (borse di studio a specializzandi non medici) che sovverte il primo risultato scatena la polemica. Contestati anche i criteri che hanno portato alla decadenza di 200 emendamenti dell'opposizione. Prosegue il dibattito sull'articolo 8 (Sanità) della Finanziaria.

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Un emendamento dell'on. Scarpa (Misto) che prevede la concessione di borse di studio a favore di specializzandi "non medici" (si parla di biologi, "che lavorano fianco a fianco con i medici") nelle facoltà di medicina e chirurgia dei due atenei sardi (analogo emendamento è a firma dell'on. Balia, Sdi) suscita una serie di interventi e riaccende gli animi, nel dibattito sull'articolo 8 (Sanità) della Finanziaria. L'on. Gessa (Pd) ritiene che non si può intervenire volta per volta per le diverse categorie, ma, essendo serio il problema, va trovata una soluzione definitiva. Gli onorevoli Scarpa ("l'ingiustizia è stata sanata in altre Regioni") e Balia ("non c'è la volontà politica della giunta") difendono le loro proposte, che, alla votazione elettronica (33 sì, 27 no), ottengono l'approvazione. Il presidente decide di rifare la votazione perché alcuni consiglieri chiedono di rettificare il voto, altri dicono di non aver fatto in tempo a votare. La seconda votazione ribalta il risultato (39 i no, 36 i sì).
Ma l'on. Balia, "con rispetto, ma con forza", protesta per la ripetizione del voto, che definisce "non casuale". Chiede che sia messa a verbale una circostanza affatto insolita.
Il presidente di turno, on. Biancu, giustifica la ripetizione col fatto che c'è stata confusione ed era problematico recuperare i voti a favore o contro male espressi. Ma per l'on. Mario Floris (Uds) si pone un problema serio per la conduzione dell'aula, definita "padronale". Si riferisce, soprattutto, alla decadenza dei 200 emendamenti dell'opposizione decisa dalla presidenza, che, a termine di regolamento - sostiene - "hanno tutti diritto d'essere discussi e votati". Comprensibile la fretta della maggioranza di chiudere i lavori della Finanziaria; ma ciò deve avvenire "nel rispetto integrale del regolamento".
L'on. Vargiu, primo firmatario degli emendamenti in questione, aveva chiesto la revoca del provvedimento e il presidente Spissu aveva risposto che era "prassi consolidata" che aveva fatto assumere quella decisione.
Ritorna invece sulla ripetizione del voto l'on. Scarpa; lo definisce "un precedente terrificante per l'autonomia del Consiglio" e chiede che la vita parlamentare vada difesa.
Il clima è teso. Cerca di abbassare i toni l'on. Marrocu, capogruppo Pd: da una parte sottolinea che la protesta dell'opposizione sulla votazione bis nasce dopo il risultato negativo della stessa ("se è questione di principio, andava posta prima dell'esito"); dall'altra ricordando che, se cade un comma, gli emendamenti che ad esso si riferiscono seguono la stessa sorte. Anche in questo case, se gli emendamenti erano stati assegnati, per errore degli uffici, a un comma sbagliato, la correzione andava richiesta per tempo.
L'on. Vargiu, che vede nelle scelte della presidenza "un'alta valenza politica", replica: primo, che ci sono state pressioni per cambiare il voto sulle borse di studio; due, che l'assegnazione degli emendamenti al comma 37 dell'articolo (, decaduto, era stato valutato semplicemente come la volontà di metterli in coda.
Anche l'on. Masia (Sdi) protesta sostenendo che "mai la ripetizione di un voto per motivi di maggior chiarezza aveva ribaltato il risultato".
Il presidente Spissu intende proseguire i lavori secondo agenda; ma l'on. Capelli (Udc) interviene duramente ponendo una pregiudiziale che riguarda gli emendamenti decaduti. A termine di regolamento (pur non rientrando, dice la presidenza, nelle fattispecie richiamate dall'articolo 82, che disciplina il procedimento) sarà un consigliere a pronunciarsi a favore ed uno contro la pregiudiziale Capelli. (adel)

Ritirata la pregiudiziale dell'on. Capelli, i lavori proseguiranno nel pomeriggio alle 16

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Dopo una lunga riunione della Conferenza dei capigruppo, i lavori del Consiglio sono ripresi per dare spazio a una breve comunicazione del Presidente dell'Assemblea che ha annunciato che l'On Roberto Capelli ha deciso di ritirare la pregiudiziale sulla decadenza dei numerosi emendamenti al comma 37, e che gran parte degli emendamenti collegati sono pertanto dichiarati decaduti. Il Presidente ha quindi sospeso i lavori che riprenderanno alle ore 16.
Prima della conferenza dei capigruppo, sulla pregiudiziale dell'on. Capelli tendente alla ripetizione della votazione che aveva portato alla decadenza di decine di emendamenti, erano intervenuti due oratori: uno a favore e uno contro.
A sostegno della pregiudiziale Pietro Pittalis (Misto Udeur) che richiamando l'esigenza di ripristinare un rapporto corretto all'interno del Consiglio, ha ricordato che i brcci di ferro non servono a nessuno. C'è l'esigenza di concludere la Finanziaria nel più breve tempo possibile, ma conoscendo gli strumenti regolamentari a disposizione senza un clima sereno si rischia di restare in aula per altri mesi. Giusto verificare se gli emendamenti all'articolo 8 hanno o no una loro autonomia, infatti non è caduto l'articolo ma un solo comma, pertanto a giudizio di Pittalis gli emendamenti che non hanno una diretta attinenza con l'emendamento abrogato (il 37), non dovrebbero decadere.
Di parere diverso Siro Marrocu (Ds), se non per la necessità di un clima più sereno del confronto. Marrocu ha ribadito che quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio sulla decadenza degli emendamenti collegati a un comma abrogato è esattamente quanto accaduta dal 1994 a oggi. Quando cade un comma, ha detto, cadono anche gli emendamenti ad esso attribuiti. "Avrei capito se l'attribuzione all'articolo 37 degli emendamenti fosse stata contestata prima della dichiarazione di decadenza e non dopo". E' necessario, ha conclouso, rispettare l'Aula, la Presidenza e gli uffici.
Quindi la sospensione dei lavori.
La seduta riprenderà nel pomeriggio alle ore 16
(LP)

Lungo dibattito sulla vertenza dei medici di base. L'assessore: le risorse ci sono per chiudere in tempi rapidi la vertenza. Nessun aumento ai finanziamenti per le scuole paritarie per l'infanzia. Più lungo del previsto il dibattito sulla Sanità della Finanziaria.

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Emendamenti "pesanti" allungano la discussione sull'articolo 8 (Sanità) della Finanziaria. Il primo (Lai e più, Udeur) riguarda i finanziamenti alle scuole d'infanzia paritarie: risorse da trovare nei fondi della programmazione negoziata. Il presidente della Commissione bilancio, on. Cucca, è contrario: le risorse previste hanno raccolto le istanze delle scuole materne e sono, quindi, sufficienti. Di parere diverso gli onorevoli Ladu (Fortza Paris), Pisano (Riformatori), Renato Lai (Udeur), Moro (An), Capelli (Udc). Sostengono che le scuole materne, spesso gestite da religiose, surrogano le carenze delle scuola statali e sono una opportunità irrinunciabile. La somma indicata dalla giunta (21,5 milioni) "è la soglia minima di sopravvivenza". Mentre l'on. Biancu (Pd) ritiene le risorse sufficienti (la Commissione ha ritoccato lo stanziamento della giunta) e la corsa al rialzo "frutto di uscite estemporanee e demagogiche". L'emendamento (269) è bocciato con 30 voti a favore e 38 contro.
Anche sul successivo (508, primo firmatario l'on. Silvio Cherchi, Pd) la discussione è vivace. Riguarda il contributo agli enti che si occupano di sicurezza sociale. Lo difende l'on. Biancu dicendo che è "un atto di giustizia" nei confronti delle associazioni storiche che, nel tempo, hanno visto diminuire le risorse (ferme al 1997). Una mediazione dell'on. Marrocu (Pd) tende a compensare vecchie e nuove associazioni, "tutte benemerite", chiedendo alla giunta un ulteriore impegno, di 90 mila euro. Non sembra un granchè, ma la giunta si oppone, dicendo che l'esecutivo è stato generoso. L'on. Farigu (Nuovo Psi) chiede con urgenza una legge di riordino ricordando che le associazioni in questione svolgono attività sindacale e con l'assistenza "non c'entrano niente". L'emendamento orale proposto da Marrocu è approvato.
Ma il clou della serata è rappresentato dagli emendamenti che destinano somme aggiuntive (rispetto a quelle previste dalla giunta) per la conclusione della trattativa tra Regione e medici di medicina generale: 5 milioni sono proposti dall'Udeur, che rimodula a 3,5 milioni; la stessa cifre con l'emendamento Pacifico, presidente della Commissione sanità.
Marracini critica "la battaglia che giunta e Finanziaria conducono contro la sanità del territorio", essendo ben noto che la deospedalizzazione si ottiene dando ai medici di famiglia un ruolo più rilevante anche nel governo clinico della medicina di distretto. Questa visione consentirebbe (on. Ladu, Fortza Paris) "di non doversi ricoverare in ospedale per uno starnuto". La medicina territoriale richiedere un maggiore impegno ed è giusto che il medici siano adeguatamente retribuiti (on. Contu, Fi). L'on. Caligaris (Sdi) dice di propendere per i 3,5 milioni previsti dall'emendamento Pacifico; le risponde l'on. Vargiu (Riformatori), domandando se esiste "un'idea economica" sull'onere che il progetto comporta. Cita il Trentino (un terzo della popolazione sarda) che ha stanziato 40 milioni. Tuttavia se l'orientamento è quello di aggiungere 3,5 milioni, "meglio di niente".
Mentre l'on. Frau (Pd) sostiene che gli emendamenti sono superati dai fatti, essendo disponibili 8 milioni, La proposta emendativi sarebbe, perciò, un danno. E' un balletto di cifre, a proposito del quale Capelli (Udc) ricorda che si tratta di somme aggiuntive e chiede un parere della giunta, che definisce "un muro di gomma".
L'on. Pacifico ne approfitta per ritirare il proprio emendamento, seguendo il parere dell'on. Marrocu (Pd), il quale sostiene che, in una trattativa, fissati i margini, si cerca di chiudere, poi si reperiscono le somme. Del resto, dice l'on. Ibba (Sdi), "è paradossale che si cerchi di concludere una vertenza in un'aula consiliare". Vertenza, aggiunge, che mette di fronte due posizioni culturali inavvicinabili. E non si tratta solo di soldi, ma soprattutto di come utilizzarli.
L'assessore Dirindin precisa: le considerazioni dell'on. Ibba sono superate, su assistenza domiciliare e reperibilità c'è l'intesa. Sugli "indicatori di esito si cerca l'accordo". I soldi ci sono, si chiuderà presto (altrimenti una parte dei soldi si perderà).
Protesta l'on. Salis (IdV): il Consiglio è in ostaggio dei medici, dice. Si parla di sanità e si dimentica il malato. Ma l'on. Licandro (Fi) replica: l'on. Salis ha votato contro tutti gli emendamenti presentati a sostegno delle esigenze dei pazienti; mentre l'on. Diana (An) sottolinea che, in Consiglio, si fa politica e ognuno deve fare la sua parte.
Uggias (Margherita) taglia la testa al toro: il nostro interlocutore è l'assessore; se l'assistenza territoriale non parte e la sanità soffre la responsabilità è la sua. Intervengono anche Petrini (Fi) e Dedoni (Riformatori).
Bocciati entrambi gli emendamenti, il 441 (5 milioni di somme aggiuntive) e il 268 (3,5 milioni). I no sono il doppio dei sì. (adel)

Approvati due emendamenti a favore dei poveri e delle cooperative sociali

Sotto la presidenza del vicepresidente on. Biancu l'Aula ha approvato gli emendamenti 913 e 914, entrambi a favore del mondo delle persone svantaggiate e della cooperazione sociale.
L'emendamento 913, primo firmatario l'on. Renato Lai, prevede che i favori della legge 16/97 siano estesi alle donne capofamiglia disoccupate/inoccupate, alle persone che si trovano nelle fasce di povertà più intense, ai lavoratori disabili, alle persone a rischio di emarginazione sociale segnalate dagli Enti locali
L'emendamento 914, invece, integra il disposto del comma 30 dell'articolo 8 della legge finanziaria prevedendo che il contributo di 350 euro mensili a favore delle persone che versano in condizione di povertà non possa superare un semestre l'anno e sia subordinato ad attività lavorative realizzate da cooperative sociali di tipo B. In tutto, per il 2008 sono stati stanziati 20 milioni di euro sotto forma di contributo a favore delle persone che versano in condizione di povertà quale sostegno per il pagamento delle utenze principali.
Il presidente Spissu ha sospeso i lavori per ordinari gli emendamenti ammessi: si tratta di un blocco di quindici emendamenti, a firma di esponenti del centrodestra, che il presidente ha inserito dopo il comma 17 dell'articolo 8.
Il primo emendamento discusso di questa serie è stato il 629, illustrato dall'on. Vargiu (Riformatori) e destinato a disincentivare la "mobilità sanitaria passiva", ovvero i viaggi della speranza dei malati sardi, specie nel settore oncologico e della cardiochirurgia.
Gli onorevoli Marracini e Contu si sono pronunciati a favore mentre dal centrosinistra gli onorevoli Pacifico e Marrocu hanno annunciato il voto contrario illustrando ai presentatori l'impossibilità della copertura finanziaria per questo e gli altri emendamenti del gruppo. I presentatori sono stati invitati così al ritiro, mentre la maggioranza ha dato disponibilità per l'approvazione di un solo emendamento, con una copertura finanziaria da individuare con la Giunta dentro gli stanziamenti ancora liberi del bilancio.
Il presidente Spissu ha posto poi in votazione il primo emendamento, che l'Aula ha respinto. (c.c. ore 20. 20)

Prosegue la discussione sugli emendamenti riammessi all'articolo 8

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Prosegue l'esame del pacchetto-stralcio degli emendamenti estrapolati dal blocco di quelli decaduti nella seduta di stamane, sui quali è stata dichiarata l'ammissibilità. Emendamenti a firma di esponenti delle opposizioni.
L'emendamento 627, riguardante la formazione del personale dell'assessorato alla Sanità è stato ritirato dal presentatore Pierpaolo Vargiu (Rif) e così pure il successivo emendamento 626 (Vargiu) tendente a stanziare fondi ulteriori per la formazione e l'aggiornamento delle figure manageriale nelle aziende sanitarie. Nella discussione sono intervenuti a favore , oltre al presentatore Vargiu, i consiglieri Mariano Contu (Fi), Silvestro Ladu (Fortza Paris); contrarietà hanno espresso Nazareno Pacifico (Pd) e l'assessore alla Sanità Nerina Dirindin.
E' stato bocciato successivamente l'emendamento599 (Vargiu) che mirava a incrementare le risorse per il "trauma center" del Brotzu e per favorire l'innovazione tecnologica. Molto critico Pierpaolo Vargiu, che ha ricordato che in alcuni sopralluoghi della Commissione sanità si sono potute constatare forti carenze al riguardo. L'assessore Dirindin ha risposto sottolineando che la Giunta ha già stanziato ulteriori importanti risorse per il trauma center, risorse che si possono integrare con quelle previste per l'innovazione tecnologica. Nel dibattito si sono pronunciati a favore dell'emendamento Mariano Contu (Fi)Roberto Capelli (Udc), Sergio Marracini (Misto Udeur). nazareno Pacifico (Pd), presidente della commissione sanità ha invitato i presentatori al ritiro dell'emendamento considerato che l'assessore ha annunciato gli investimenti previsti. La votazione a scrutinio palese ha portato a respingere l'emendamento con 37 voti contrari e 16 a favore.
Rapidamente sono stati quindi bocciati gli emendamenti 595 (3 milioni per il PO Binaghi) ed il 575, destinato a incrementare gli stanziamenti del piano sanitario per le guardie mediche. Hanno parlato a favore oltre al presentatore Pierpaolo Vargiu, i consiglieri Mariano Contu e Gerolamo Licandro (Fi). L'emendamento è stato respinto con 38 no e 9 si.
Non approvato il successivo emendamento637, sull'Agenzia regionale della sanità sul quale l'assessore ha dato garanzie sull'entrata in funzione nel 2008.
Non approvato infine l'emendamento 640 (sulla rete integrata per il trattamento della terapia del dolore. Dopo la dichiarazione di voto favorevole di Pierpaolo Vargiu e Mariano Contu, la votazione ha dato l'esito seguente: 39 no e 11 sì.
La discussione continua.
(LP)

Finanziaria: tutti bocciati gli emendamenti "ripescati" sulla sanità.

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Sono stati tutti bocciati gli emendamenti "ripescati" sulla sanità. Nella seconda parte della seduta l'aula non ha dato il via libera all'emendamento 642 (Vargiu e più) che prevedeva l'autorizzazione della spesa di 15 milioni di euro per le esigenze di innovazione tecnologica delle apparecchiature dell'Azienda ospedaliera Brotzu. Sull'emendamento sono intervenuti l'on. Vargiu (Riformatori), l'on. Contu (F.I.), l'on. Cappai (Udc).
Bocciati anche l'emendamento 643 (Vargiu e più) che prevedeva la spesa di 3 milioni di euro per la riduzione delle liste d'attesa e l'emendamento 665 (Vargiu e più) che prevedeva la spesa di 500.0000 euro per la promozione dei trattamenti riabilitativi dei pazienti affetti da Sclerosi multipla. Sull'emendamento 665 sono intervenuti l'on. Vargiu (Riformatori) e l'on. Pileri (F.I.).
Bocciatura anche per l'emendamento 666 (Vargiu e più) che prevedeva l'autorizzazione della spesa di 2 milioni di euro per l'istituzione dei Registri regionali presso l'osservatorio Epidemiologico regionale, per l'emendamento 671 che autorizzava la spesa di 3 milioni di euro per la diffusione in tutte le Asl di un adeguato numero di strutture residenziali specializzate, con moduli espressamente dedicati ai malati con demenze, per l'emendamento 711 (Vargiu e più) che autorizzava la spesa di 3 milioni di euro per il potenziamento delle strutture ospedaliere oncologiche e l'organizzazione della struttura a rete che connetta i vari livelli di specializzazione e di intensità assistenziale potenziando la ricettività della rete degli Hospice e dell'assistenza domiciliare oncologica. Su quest'ultimo emendamento sono intervenuti l'on. Renato Lai (Udeur) che ha dichiarato il voto a favore per dare qualità all'assistenza, l'on. Licandro (F.I.) che ha detto di essere convinto che ogni paziente debba avere il diritto di essere curato vicino alla propria casa, l'on. Vargiu (Riformatori) che ha affermato che il potenziamento della rete di Hospice va verso la riqualificazione delle ultime fasi dell'esistenza, l'on. Moro (AN) che ha sottolineato la mancanza di dialogo tra maggioranza e opposizione.
Bocciato anche l'emendamento 768 (Vargiu e più) che autorizzava la spesa di due milioni di euro da destinare ai centri per l'autismo. Sull'emendamento sono intervenuti l'on. Vargiu (Riformatori, l'on. Contu (F.I.), l'on. Frau (PD), l'on. Petrini (F.I.), l'assessore Dirindin.
I lavori proseguono (R:R.)
Concluso l'esame dell'articolo 8, domani si comincerà con l'articolo 9 (Trasporti)

Cagliari, 21 febbraio 2008 - Votazione unanime per l'ultimo emendamento discusso in serata, il n° 992, che modifica i parametri edilizi per le abitazioni dei portatori di handicap. Una norma ritenuta necessaria da tutti i gruppi. Con questo atto la discussione dell'articolo 8 è completata. Dopo una breve conferenza dei capigruppo, la seduta si è quindi conclusa, I lavori riprenderanno domani alle ore 10 con l'esame dell'articolo 9 e degli emendamenti concernenti il settore dei trasporti.
(LP)