CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 400 del 20 febbraio
2008
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Finanziaria: all'esame dell'aula gli emendamenti all'articolo 8 . Approvato un emendamento di sintesi sul randagismo
Cagliari, 20 febbraio 2008 - Avvio a rilento stamattina dei lavori del Consiglio regionale. Nella prima parte della seduta è stato approvato solo un emendamento di sintesi al comma 18 dell'articolo 8 che riguarda il randagismo. Questo emendamento di sintesi prevede l'autorizzazione della spesa di un milione di euro per un programma di prevenzione del randagismo, anche al fine di realizzare un monitoraggio regionale sul rischio epidemiologico di malattie diffusive nell'ambito del patrimonio animale allo stato randagio, selvatico e brado. La seduta si è aperta sotto la presidenza dell'on. Biancu. Ampio dibattito si è sviluppato sull'emendamento 907 della giunta regionale sulla edilizia agevolata. Sono intervenuti: l'on Caligaris (Sdi) che ha detto che questo emendamento sembra ispirato solo dalla filosofia del risparmio e non dall'esigenza di aiutare le persone. La consigliera socialista vota contro. L'on. Rassu (F.I.) ha detto che si vuole sminuire al massimo l'intervento pubblico per l'edilizia abitativa. Sull'altare del risparmio e dei tagli si sacrifica un intervento di carattere sociale che si è dimostrato utile. Per Rassu il contributo di 20.000 previsto è ridicolo. L'on. Balia (Sdi- socialisti uniti) ha annunciato il voto contrario. Balia ha invitato la giunta a riflettere se sia opportuno modificare in maniera così estemporanea una legge che ha portato buoni risultati.
L'on. Marrocu (PD) ha chiesto di sospendere l' emendamento per discuterne ancora in aula . E' d'accordo di sospendere anche l'on. Masia perché - ha detto - si sta utilizzando una scorciatoia che non dovrebbe essere consentita. Il dibattito sull'emendamento 907 prosegue. (R.R.)
Lunga discussione sul programma straordinario di edilizia abitativa che rimette in moto la legge 32 e prevede anche contributi a fondo perduto per favorire l'accesso alla casa delle giovani coppie. Alcuni vincoli sono discriminatori e i massimali previsti non tengono conto del mercato immobiliare.
Cagliari, 20 febbraio 2008 - Va per le lunghe la discussione sul programma straordinario di edilizia abitativa che rimette in moto, modificandola ("su sollecitazione dei socialisti", dice l'on. Masia, Sdi) la legge 32, che agevola le giovani coppie per la prima casa.
La discussione non riguarda solo i massimali (insufficienti i 25 mila euro a fondo perduto, è stato detto da alcuni consiglieri), ma anche l'erogazione di questa misura ai centri con meno di cinquemila abitanti, che in Sardegna sono 349, la stragrande maggioranza, ma in realtà discriminano altre situazioni di centri maggiori afflitti, anche questi, da spopolamento.
L'assessore Mannoni ha illustrato l'emendamento di sintesi, che sostituisce l'emendamento 907, che modifica alcune situazioni: sulla legge 32 allarga la fascia di reddito sino a 35,9 mila euro e, per gli interventi in conto capitale, fa lievitare il tetto da 20 a 25 mila euro. L'assegnazione avviene a bando e ciò può vanificare le aspettative di chi vive in centri con più di cinquemila abitanti. E' una discriminazione che (on. Uggias, Margherita) sfiora l'incostituzionalità. Meglio rifletterci ancora.
Anche per l'on. Rassu (Forza Italia) l'emendamento andrebbe corretto evitando che gli interventi siano destinati ai centri storici, dove la presenza di vincoli, scoraggia gli interventi. Inoltre il tetto dei 25 mila euro è insufficiente; occorre portarlo almeno a 40 mila.
Venticinque mila euro rappresentano la metà degli interessi di un mutuo ventennale sui massimali per la prima casa, fa i conti l'on. Silvio Cherchi (Pd). Il problema si sposta sulla legge 32 (abbattimento interessi) perché molte giovani coppie non hanno i soldi per versare l'anticipo. Bisogna, suggerisce, valutare i meccanismi per migliorare la proposta della giunta che definisce buona.
Qui si tratta di agevolare le giovani coppie, sostiene l'on. Contu (Forza Italia), quindi bisogna anche tenere conto dell'evoluzione del mercato immobiliare, che registra continui aumenti. C'è il pericolo, senza una legge attenta, che le giovani coppie si avventurino nei mutui bancari, ipotecando parte della loro sicurezza economica futura.
Trattandosi di una riforma - dice l'on. Caligaris, dello Sdi - è opportuno un confronto con le parti sociali e il sindacato inquilini; mentre per Amadu (Forza Italia) bisogna aumentare le risorse per evitare di creare solo aspettative. La legge può, in qualche misura, attenuare la crisi edilizia in arrivo per i vincoli del piano paesaggistico.
Anche per l'on. Moro è necessario fare uno sforzo sulla dotazione della legge, che potrebbe favorire il recupero dei centri storici, sempre più disabitati. Mentre Pisano (Riformatori) ha suggerito di aumentare i massimali di almeno il 20 per cento, cioè dell'aumento dei prezzi indicato dal mercato. Non incoraggia, dice, l'assegnazione a bando e non a sportello: determinerà tempi lunghi nella risposta.
L'on. Cugini (Sinistra autonomista) approva lo spirito di recuperare edifici abbandonati, perché "abbandonare i centri storici sarebbe un delitto" e, assicura, non c'è vincolo per i soli centri storici, così le preoccupazioni dell'on. Rassu possono rientrare.
Anche l'on, Sanjust (Forza Italia) ritiene che tutti i fondi finiranno nei centri al di sotto dei cinquemila abitanti, determinando una situazione iniqua per la discriminazione di altri centri. La legge richiede un'ulteriore riflessione. Meglio sospendere la discussione. (adel)
Finanziaria: approvato l'emendamento di sintesi sulla prima casa per le giovani coppie
Cagliari, 20 febbraio 2008 - La sospensione sull'emendamento 907 (vedi nota 2 ndr) ha avuto luogo ed ha alla fine consentito di trovare un accordo fra i vari gruppi. E' prevalsa la volontà di eliminare i vincoli che limitavano una parte degli interventi ai comuni con popolazione inferiore ai 500 abitanti. Pertanto, estendendosi i contributi, secondo la proposta dell'assessore Mannoni, a tutto il territorio della regione l'esito della votazione è stato presso ché unanime: 59 voti a favore, nessuno contrario e 6 astensioni.
Prima della votazione erano intervenuti per dichiarazione di voto diversi consiglieri. Beniamino Scarpa (Misto Psd'Az) aveva annunciato il proprio voto favorevole ritenendo più equa la proposta; dello stesso avviso Antonio Calledda (Pd); qualche perplessità è stata espressa da Franco Ignazio Cuccu (Udc) relativamente alla questione della residenza anagrafica, ma il voto annunciato all'emendamento è stato favorevole;. Con diverse inflessioni hanno annunciato il proprio sì anche Stefano Pinna (Pd), Roberto Capelli (Udc) ("Però non si dovrebbe disuctere di questi problemi importanti in aula, in 5 minuti"), Luciano Uras (Prc) ("Necessario costruire condizioni di vita e di lavoro dove queste non ci sono"), Silvestro Ladu (Fortza Paris), Attilio Dedoni (Rif). L'on. Pino Giorico (Misto) si è invece intrattenuto sulle condizioni della sanità Alghero esprimendo critiche all'articolo 8.
Quindi la votazione dell'emendamento 907 il cui esito è stato riferito sopra.
Concluso l'esame degli emendamenti soppressivi o sostitutivi, il presidente Antonio Biancu ha quindi chiamato la votazione dell'articolo 8, che deve essere votato prima dell'esame degli emendamenti aggiuntivi.
Si è aperta pertanto la discussione per le dichiarazioni di voto.
Maria Grazia Caligaris (Misto Sdi) ha annunciato la propria astensione, sottolineandoche nonostante la disponibilità manifestata dai socialisti non è stata data adeguata risposta a una serie di problemi sollevati, tra cui la grave questione delle condizioni di vita nelle carceri.
Voto decisamente negativo ha preannunciato Pierpaolo Vargiu (Rif). Si sta facendo un danno grave alla sanità sarda, ha detto: "l'emendamento della Giunta approvato ieri è una violenza nei confronti dei sardi". "Pensare che l'errore della tassa sul lusso deve essere fatto pagare a chi ha più bisogno è gravissimo: si levano 40 milioni per sanare un errore della Giunta Soru".
Le dichiarazioni di voto proseguono.
(LP)
Il Consiglio regionale approva l'articolo 8, i lavori riprendono alle 16.
Sotto la presidenza del vicepresidente Biancu il Consiglio regionale ha approvato alle 14 l'articolo 8 della legge finanziaria. I lavoro sono, dunque, stati sospesi e riprenderanno alle 16 con la discussione degli emendamenti aggiuntivi all'articolo 8.
Nelle dichiarazioni di voto dell'articolo 8 dopo l'on. Vargiu è intervenuto l'on. Giorico, che ha annunciato il voto contrario: "Sono stato a lungo amministratore di Asl e mi preoccupo perché con questo impianto normativo la situazione potrebbe precipitare". Per l'on Capelli (Udc), anch'egli contrario, "alle domande e alle richieste di chiarimento, soprattutto sugli aspetti finanziari, non è giunta una risposta. Mi chiedo se stiamo votando tutti secondo coscienza". L'on. Mariano Contu (Forza Italia) ha ribadito che "vengono a mancare 84 milioni di euro", esprimendo così un voto negativo condiviso anche dall'on. Dedoni (Riformatori), che ha accusato la Giunta "per quanto non è stato fatto a favore dei tetraplegici". Il mancato accoglimento delle richieste di modifica della norma giunte dall'opposizione è stato rimarcato dall'on. Pileri (Forza Italia) mentre l'on. Renato Lai (Udeur) ha detto: "Spiace votare contro ma siamo stati messi da voi in questa condizione".
Un parere totalmente favorevole all'articolo 8 è espresso dall'on. Marco Espa (Pd), che ha ringraziato "la Giunta per il lavoro svolto, mai come in questa finanziaria, a favore delle fasce più deboli. Tredicimila sardi avranno l'assistenza domiciliare e non più in ospedale, con un impegno finanziario massiccio".
Per l'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) il voto è contrario perché "è una finanziaria che tende sempre di più a polarizzare la Sanità su Sassari e Cagliari e nel complesso l'assistenza sanitaria sarà ancora più indebolita".
Di parere opposto l'on. Adriano Salis (Idv) che ha rifiutato "l'etichetta di malvagio usata dal consigliere Dedoni verso la maggioranza e la Giunta per il merito dell'articolo 8".
Critico l'on. Nazareno Pacifico (Pd), che ha annunciato "pur con molte perplessità" il voto favorevole ma ha segnalato "i ritardi nell'attuazione delle norme e la scarsa celerità del processo di umanizzazione della Sanità.
Contrario il voto dell'on. Nello Cappai (Udc): "Chi dice che c'è una montagna di soldi per la sanità sarda ha letto una finanziaria diversa da quella che ho letto io". Contrari pure gli on. Giandomenico Gallus e Raffaele Farigu, che hanno evidenziato il cambio di orientamento del presidente della commissione Sanità (dall'astensione al voto a favore) e "gli interessi forti che si intrecciano con quelli debolissimi. C'è chi vive per i deboli e chi vive dei deboli".
Il capogruppo del Pd, on. Siro Marroccu, ha detto di condividere quest'ultima affermazione dell'on. Farigu e ha aggiunto che "il tema della Sanità coinvolge tutto il Consiglio ma noi vediamo quanti sforzi sono stati fatti e per questo votiamo convintamene sì. Si può ancora migliorare queste norme con gli emendamenti aggiuntivi".
L'on. Paolo Pisu (Prc) ha annunciato il voto a favore della Sinistra Arcobaleno "anche se avremmo potuto fare di più per la Sanità sarda" mentre l'on. Pietro Pittalis (Udeur) ha annunciato il voto contrario affermando che "l'approvazione di questo articolo comporta una correzione dei conti e dei documenti di programmazione". L'oratore ha poi toccato altri temi come il precariato della sanità: "Soltanto ad alcune categorie di precari avete pensato, come i veterinari. Ad altre no".
Al termine l'articolo 8 è stato posto in votazione e poi approvato. L'Aula è stata sospesa e i lavori riprenderanno alle 16. (c.c.)