CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 396 del 15 febbraio 2008

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Finanziaria: prosegue il dibattito sull'articolo 7 . Gli interventi di Moro (AN), Marracini (Udeur), Capelli (Udc), Licandro (F.I.), Maninchedda (Psd'az)

Cagliari, 15 febbraio 2008 - Prosegue in Consiglio regionale il dibattito generale sull'articolo 7 "Disposizioni a favore del sistema produttivo isolano". Il primo ad intervenire nella discussione di stamattina è stato l'on. Moro (AN) che ha fatto rilevare la notevole difficoltà con cui il Consiglio sta affrontando la finanziaria. Difficoltà che nascono da scelte sbagliate (come quella delle tasse sul lusso) e da un presidente che si muove da solo. Purtroppo per i sardi - ha aggiunto Moro - le difficoltà non sono finite. Altre parti della finanziaria (come l'anticipazione delle entrate future) saranno spazzate via e si creerà una confusione totale. L'esponente di Alleanza Nazionale, esaminando i vari settori produttivi dell'isola tutti caratterizzati da una profonda crisi, ha parlato di "un assolutismo di ritorno" che provoca gravi danni alla Sardegna.
L'on. Marracini (Udeur) ha detto che l'art. 7 è inconsistente, inconcludente, senza contenuti. L'esponente dell'Udeur ha annunciato il voto contrario sia all'articolo 7 che all'intera manovra a meno che non vengano approvati degli emendamenti che migliorino questa finanziaria in maniera decisiva e che diano un po' di luce ad un articolo spento. Sui consorzi industriali - ha detto Marracini - la giunta è voluta entrare "a gamba tesa" per occupare poltrone di comando. Il consigliere regionale ha ribadito la richiesta di dimissioni del presidente Soru e lo scioglimento del Consiglio regionale.
L'on. Capelli (Udc) ha detto che non si può pensare di risolvere la drammatica situazione della nostra regione con interventi spot. Il suo giudizio su questo articolo 7 è negativo. E' un insieme di materie che meriterebbero ben altro approfondimento anche per cercare soluzioni che possano rendere competitive le nostre attività produttive. Capelli si è soffermato sul comma 41 dell'art. 7 (autorizzazione di uno stanziamento di 200.000 euro per l'Agenzia regionale delle entrate) asserendo che questa agenzia costa ai sardi più di quello che produce. "Sui Consorzi industriali - ha concluso Capelli - la giunta ha dato i 90 giorni al Consiglio. Auspico che il Consiglio dia i 7 giorni alla giunta".
L'on. Licandro (F.I) ha detto che questo articolo è la prova che esistono ancora nella Finanziaria delle norme intruse. Per il consigliere di Forza Italia anche in materia di Consorzi industriali la giunta è presa da una sorta di "furore commissariale". La cosa grave - ha proseguito - è che tutto si basa sulla necessità di sistemare una schiera di dirigenti. Licandro ha invitato la giunta a ritirare i commi dal 29 al 35.
L'on. Maninchedda (Misto - psd'az) ha detto che questa finanziaria regionale non tiene conto del quadro fornito dalla finanziaria nazionale che comincia a ragionare sulle "zone franche urbane" (con l'esenzione dell'Irpef per le micro e le piccole imprese). In questa finanziaria regionale ci si concentra sull'Irap e non ci si accorge che sta passando il treno dell'esenzione fiscale per le microimprese. Sui consorzi industriali Maninchedda ha detto che per la giunta si tratta di una "questione di puntiglio". Ma non servono anticipazioni di sorta per mettere un bollino, è necessario che il Consiglio approvi le sue leggi. Il consigliere sardista ha chiarito che sui consorzi industriali non c'è un gruppo politico che voglia distribuire stipendi. Dalle notizie riportate dalla stampa sembra che la giunta voglia fare una campagna moralizzatrice e l'opposizione voglia solo distribuire prebende. Non è così. I lavori proseguono (R.R.)

Socialisti molto critici sulla riforma selvaggia dei consorzi industriali, un'ansia che non dà risultati apprezzabili. Gli assessori dell'Agricoltura e dell'Industria: le risorse finanziarie per le politiche di settore ci sono.

Cagliari, 15 febbraio 2008 - Dai socialisti accuse puntuali sull'articolo 7 della Finanziaria (interventi a sostegno delle attività produttive). Riguardano soprattutto la fretta di voler cambiare a proposito dei consorzi industriali, la cui legge di riforma, approvata dalla competente Commissione, attende ora il giudizio dell'aula. Un "riformismo selvaggio", l'ha definito l'on. Caligaris (Sdi), che non permette di trovare soluzioni equilibrate e garantiste per il personale.
Sedici consorzi industriali, in una regione peraltro debole, costituiscono una anomalia, ha ricordato l'on. Balia (Sdi) e questo spiega che il sistema va corretto. Non si capisce tuttavia perché la giunta abbia inserito un "pezzo" (commi 29-35) in Finanziaria, modificando, per la terza volta in tre anni, la proposta a significare che le idee sono, perlomeno, confuse. "Si preferisce l'estemporaneità - ha detto Balia - a una legge che indichi una strada sicura".
Del resto - ha sottolineato l'on. Caligaris - la strada della riforme-spot non sembra la migliore. Ha citato la legge che ha abolito le Comunità montane, che continuano a esistere, ridotte in parte alla inoperosità, perché mancava il progetto di riforma. Allarme per la Carbosulcis,in ostaggio agli euroburocrati. La Regione deve saper rispondere e garantire un territorio che paga un prezzo alto di disagio.
Riforme che creano confusione, ha detto l'on. Pileri (Forza Italia) sostenendo che peggiorano i servizi, riducono la competitività, mettono a rischio posti di lavoro. Tutto e all'insegna della fretta, per dimostrare all'esterno che la giunta è attiva; ma i risultati sono deludenti. Per alcuni settori produttivi manca una legge organica, mentre altre iniziative appaiono contradditorie (si enfatizza il polo della nautica di Arbatax e poi si congela la nautica con le tasse sul lusso). Allarme per l'artigianato, che, con 95 mila addetti, è uno dei settori decisivi per la produzione di reddito. Le risorse sono insufficienti, i tempi di erogazione degli incentivi ritardato dalla burocrazia.
Nel settore produttivo - ha detto l'on. Pisano (Riformatori) - vige la legge della giungla, quella della selezione naturale della specie. Le imprese deboli, senza sostegno, sono destinate a sparire mentre quelle forti, senza stimoli di competizione, spesso rinunciano a crescere. Citando che gli incentivi per l'apprendistato messi a bando riguardano provvedimenti del 2005, Pisano ha ribadito la distanza della Regione dai bisogni reali delle aziende e si è soffermato sulla "ossessione del paesaggio",che ha bloccato lo sviluppo degli impianti per la produzione di energia eolica, settore nel quale siamo stati surclassati da Paesi (come la Spagna) che puntano con convinzione allo sviluppo.
L'on. Dedoni (Riformatori) ha tracciato un quadro negativo del sistema economico, dall'industria all'artigianato, dal commercio al turismo all'agricoltura, dicendosi sorpreso che, a fronte dei numeri veri, solo il presidente Soru si dichiari soddisfatto.
La giunta ha risposto riconoscendo il momento difficile, ma confermando che alcuni progetti (in particolare il programma di sviluppo rurale, in agricoltura) stanno decollando e stanno portando benessere. L'assessore Foddis ha assicurato che terrà in considerazione le segnalazioni della Commissione, ed ha ribattuto a quanti accusavano che il ritardo nella spesa delle risorse avessero fatto perdere alla Sardegna risorse del Por. "Nel 2006 - ha detto - abbiamo speso più del dovuto. Perciò abbiamo fatto ricorso perché ci riconoscano un principio compensativo". La spesa, in generale, va bene, ha concluso e anche i residui passivi, ereditati nel 2004, sono stati dimezzati.
Quanto all'industria, le leggi di incentivazione non sono un rimedio per la politica di settore, ha detto l'assessore Rau. Un'indagine condotta da un istituto di credito che istruisce le pratiche di finanziamento, ha accertato che il 75 per cento delle risorse è utilizzato per opere murarie ("capannoni spesso vuoti") e non c'è spazio per ricerca e innovazione, che, invece, dovrebbero caratterizzare le nuove iniziative per raggiungere un livello di competitività. Le risorse - ha annunciato - ci sono; mancano invece proposte serie da parte delle imprese. (adel)

Replica dell'assessore Depau e votazione dei primi emendamenti all'articolo 7

Dopo l'assessore Rau è intervenuto l'assessore al Turismo, Commercio e Artigianato, Luisanna Depau, che ha toccato nella sua replica i temi di competenza della sua delega: "Per quanto riguarda la legge 51 sono stati spesi 97 milioni di euro e il nuovo bando scade il 28 febbraio. Per quanto riguarda la legge 12 sull'apprendistato i ritardi sono imputabili unicamente al precedente esecutivo. La legge era totalmente bloccata ma soto la nostra gestione 3700 apprendisti sono stati assunti e quest'ano in bilancio abbiamo stanziato 8 milioni di euro". L'assessore ha parlato anche della legge 9 (commercio): "Era bloccata anche quella ma entro giugno saranno pagati i 72 milioni di euro previsti". Per il turismo, invece, "registriamo ancora un incremento e tra tutte le Regioni abbiamo le migliori performance di arrivo di stranieri".
Il presidente del Consiglio, on, Giacomo Spissu, ha chiesto al presidente della commissione Bilancio, on. Giuseppe Cucca, e all'assessore al Bilancio, on. Eliseo Secci, il parere su tutti gli emendamenti in votazione.
Al termine dei pareri, è iniziata la votazione degli emendamenti. Sull'emendamento 123 l'on. Artizzu (An) ha chiesto il voto segreto ma con un voto di scarto l'aula ha respinto l'emendamento. E' stato votato per parti l'emendamento 990, documento di sintesi rispetto all'emendamento 897 dedicato ai contributi per le aziende in materia di peste suina e sanità animale. La prima parte dell'emendamento, relativa ai parametri delle aziende, è stata approvata. La seconda, invece, è stata respinta.
Il voto degli emendamenti prosegue. (c.c. - ore 13.40)

Non passa il primo degli emendamenti (195) tendenti a sopprimere tutti i commi riguardanti i consorzi industriali = I lavori riprenderanno alle ore 16 del pomeriggio

Cagliari, 15 febbraio 2008 - Non è stato approvato l'emendamento 195 della opposizione che mirava a sopprimere tutti i commi (dal 29 al 35) riguardanti i Consorzi industriali. La votazione segreta ha dato il seguente risultato: 77 presenti, 76 votanti, 35 si, 41 no, 1 astenuto.
Su una serie di altri emendamenti che mirano ciascuno a sopprimere singole parti della sezione riguardante i Consorzi industriali, e su cui era stato chiesto lo scrutinio segreto, si è in attesa di un pronunciamento regolamentare approfondito il cui esito si conoscerà alla riapertura della seduta. Infatti la presidenza, in un primo momento li aveva dichiarati decaduti, in quanto la materia cui si riferivano avevano avuto un pronunciamento da parte del Consiglio con la prima votazione. La richiesta di Roberto Capelli (Udc) e Mario Diana (An) di un supplemento d'esame sugli aspetti regolamentari ha indotto la presidenza a rinviare una decisione definitiva.
Dal punto di vista regolamentare sembrerebbe infatti che poichè il Consiglio si è già pronunciato con votazione su tutti i commi relativi ai Consorzi, non può pronunciarsi una seconda volta. A parere dell'opposizione tuttavia, il no espresso dall'Aula con la prima votazione riguarda l'intero corpus delle norme sui Consorzi, mentre i successivi emendamenti sono relativi a singole parti: sopprimere una sola parte e non tutto.
In precedenza era stato respinto dall'Aula l'emendamento 395 (soppressione dell'emendamento 25: "no alla Spa Regione-Enea).
Votazione a scrutinio segreto anche per l'emendamento 199.
Approvato invece a larga maggioranza l'emendamento 511 che sopprime il comma 6 sul Consorzio di difesa unificato in agricoltura.
I lavori sono stati sospesi. La seduta riprenderà alle ore 16
(LP)