CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 393 del 13 febbraio
2008
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All'esame dell'Aula l'articolo 6 della Finanziaria (lavoro e formazione professionale), riscritto dal maxi emendamento della giunta. Giudizio favorevole della Sinistra radicale, critiche dal Centrodestra.
Cagliari, 13 febbraio 2008 - Ecco, dunque, il "cuore" della Finanziaria, quell'articolo 6 (lavoro e formazione professionale) pomo della discordia in Commissione, interamente riscritto con un emendamento della giunta che riassume l'intero articolo, riallaccia i rapporti con i sindacati e fa uscire dalla palude del disaccordo la sinistra radicale, che sul lavoro combatte da sempre la sua battaglia.
Non è una risposta finale a una delle criticità del sistema, ma, se non altro, ha detto l'on. Cugini (Sinistra autonomista), "riaccende la speranza" di chi non ha il lavoro o rischia di perderlo, di chi, guardandosi attorno comprende quanto sia difficile entrare nel sistema produttivo.
Qualche perplessità "sulla riscrittura dell'articolo", dice l'on. Caligaris (Sdi) rimane; ma alcuni passaggi sono significativi e denotano un'attenzione che prima non si percepiva. Ci sarà una conferenza sull'occupazione per fare il punto sullo stato dell'arte, ci saranno progetti da valutare e da inserire o reinserire, parlando di formazione professionale sarà opportuno dare gambe alle prevedibili iniziative; sarà necessario intervenire a sostengo di chi è nel limbo degli ammortizzatori sociali per evitare assegni di non sopravvivenza; ma - nel complesso - la partita è stata riaperta. La giunta non ha potuto eludere una realtà che, forse, aveva sottovalutato.
La sinistra respira aria di pace sociale, definendosi (on. Pisu, Prc) "rappresentante politica delle classi popolari e dei lavoratori". La sua "insistenza," nel porre il lavoro garantito al centro della platea, è stata premiata. E' una vittoria della quale, tuttavia, si devono misurare i risultati. Le preoccupazioni sono tante; il sistema industriale zoppica, alcune situazioni (dalla Legler a Montefibre; ma non solo tessile) sono al collasso, ma la risposta della giunta sembra coerente con la preoccupazione di non demolire l'esistente senza prima disegnare un'altra prospettiva. L'aspetto più positivo, ha detto Pisu, è l'essere riusciti a mettere in sintonia "il palazzo con l'umore dei lavoratori". Un passo decisivo.
Il malessere, tuttavia, non è superato. Lo ha ricordato l'on. Renato Lai (Udeur) riferendosi soprattutto al problema del precariato in sanità, che le assunzioni a termine(tre mesi non prorogabili) hanno esasperato. Un emendamento Udeur, trasferito dall'articolo 3 (personale) cerca di mettere ordine. Nel frattempo è ribadito il no alle short list, al ricorso ai consulenti invece delle assunzioni, e la necessità di mettere mano a piante organiche risalenti al 1997, che non corrispondo più alle esigenze scientifiche e operative delle Asl.
Giudizio positivo, sull'emendamento che riscrive l'articolo 6, quello dell'on. Uras (Prc): in esso ci sono indirizzi e progetti che tendono a risolvere il problema di alcune migliaia di famiglie. L'emendamento non trasforma la Regione "da lumaca ad auto da corsa", ma risolve questioni vitali per molte famiglie, perché da respiro ai lavoratori precari (420 persone), a quelli di Montefibre, Legler o Scaini (ma l'elenco, sottolinea, potrebbe allungarsi) tracciando un percorso per i prossimi anni. Un maxiemendamento, dunque, che risponde a situazioni di forte disagio, non rappresenta "né una rivoluzione, né una riforma", ma costituire "un intervento serio".
Per l'on. Moro (An), l'articolo 6 "nasconde tante scomode verità" (la crisi economica, la disoccupazione, le difficoltà del sistema produttivo) che la maggioranza, per anni, ha voluto ignorare. La crisi c'è e tutti ne erano consapevoli: sindacati, mondo del lavoro e delle professioni, associazionismo e volontariato. Solo il presidente Soru "guardava un altro film", continuava a parlare di base produttiva in espansione, di attrazione degli investimenti esteri, di turismo-locomotiva, di servizi di eccellenza. Ora, probabilmente, è tardi per rimediare in assenza, soprattutto, di un modello di sviluppo. Per il lavoro si spende molto, ma si spende malissimo e non si porta a casa alcun risultato. Se bastasse mettere in circolazione più soldi per risolvere il problema, il discorso sarebbe semplice. Ma così non è; né è sufficiente "un compromesso al ribasso Pd-Cosa rossa per ritenere di aver ritrovato la serenità in maggioranza".
La centralità del lavoro è un indiscutibile punto di partenza in linea con le prospettive europee che scommettono su crescita e occupazione: lo ha detto l'on. Vincenzo Floris (Pd) ricordando che, in una vicenda governata da eventi al di fuori della nostra portata (basti pensare alle politiche economiche nazionali ed europee), la Regione sta facendo la propria parte. Meno incisiva è, soprattutto su alcuni scenari (dislocazione investimenti esteri, misure contro il lavoro nero, riduzione del carico fiscale) il governo. Ora si tratta di trovare, sui grandi temi (in particolare quello delle zone interni e di incoraggianti modelli di sviluppo ad esse dedicati), l'unità del territorio, mettendo in campo tutte le ricorse (materiali e immateriali) per cercare di sciogliere i nodi.
Più che un maxiemendamento è stato un maxisforzo per metterei d'accordo le varie anime della maggioranza; ma non è un risultato dignitoso, ha detto l'on. Ladu (Fortza Paris)che ha parlato "di semplice cosmesi" della versione originale, sulla quale si erano accaniti "gli alleati riottosi", mai presi in seria considerazione. Dopo quasi quattro anni di governo Soru continua a crescere la cassa integrazione, i giovani laureati emigrano e molte persone senza lavoro non si iscrivono negli uffici di collocamento "perché non ci credono più". Tirate le somme, "è questa la peggiore giunta sul lavoro".
Nessuna pretesa di risolvere tutte le tensioni del lavoro. L'obiettivo era, semplicemente, dare un segnale e restituire un ruolo incisivo alle organizzazioni sindacali. Obiettivo raggiunto, ha detto l'on. Cugini (Sinistra autonomista) che ha ricordato come l'articolo 6 della Finanziaria, non sia "una scaramuccia politica", ma il modo di proporsi, tutti insieme, maggioranza e opposizione, di fonte al grave problema dell'occupazione. La materia è complessa e chiama a precise responsabilità. Per questo motivo Cugini ha auspicato ampia convergenza tra le forze politiche, centrodestra compreso. (adel)Finanziaria: prosegue il dibattito generale sull'articolo 6
Cagliari, 13 febbraio 2008 - Il dibattito generale sull'articolo 6 "Disposizioni in materia di lavoro e di formazione professionale" è proseguito con l'intervento dell'on. Diana (AN) che ha detto che sono inutili gli appelli che l'on. Cugini fa al centrodestra di votare l' emendamento 974, perché la minoranza non vuole compartecipare all'errore che sta commettendo la maggioranza anche in materia di lavoro. Con questo emendamento non si risolvono gli errori, non si stabilizza nemmeno un precario, non è nessuna panacea di tutti i mali. Per Diana è vergognoso che la maggioranza si appelli alla minoranza quando non c'è stata nessun tipo di concertazione. Il consigliere di An ha affrontato anche il problema della formazione professionale e ha sostenuto che deve stare in capo alla Regione.
L'on. Serra (gruppo Sinistra Autonomista) ha ricordato che il Consiglio regionale deve stare con i deboli e con i lavoratori dipendenti che hanno un salario del 30% più basso rispetto alla media europea. L'articolo 6 per il consigliere di SA è un buon articolo creato dopo una concertazione con i sindacati. Dopo l'approvazione di questo articolo si porrà fine a tante vertenze portate avanti negli ultimi anni. Serra si è dilungato a lungo sulla formazione professionale. La nostra idea - ha detto - non coincide con quella di quest'aula. Noi siamo convinti che debba esistere anche quella privata e che debba essere fatta dopo il diploma dello studente.
L'on. Capelli (UDC) ha chiesto alcuni chiarimenti tecnici. Essendo l'emendamento 974 sostitutivo totale del 911 cosa succede con l'approvazione del 974: decadono tutti gli emendamenti all'articolo 6 fuorchè gli aggiuntivi? E che fine fanno gli emendamenti all'articolo 5 e all'articolo 3 che sono stati spostati all'articolo 6? Per Capelli tecnicamente questo emendamento 974 è un gran pasticcio anche perché non c'è stato il tempo per presentare gli emendamenti aggiuntivi. Quindi Capelli ha grandi riserve sull'efficacia dell'emendamento 974 e sugli emendamenti trasferiti. Il capogruppo dell'Udc ha chiesto la votazione per parti. Il giudizio sull'emendamento non è però totalmente negativo anche perché vengono recepiti in questo emendamento, anche se in piccola parte, alcuni emendamenti proposti dalla minoranza. Esaminando comma per comma l'emendamento 974, Capelli ha detto che il comma 9 sulla formazione professionale è un "piccolo grande tranello" e che con il comma 10 si fa un passo indietro.
L'on. Balia (Misto - Sdi) ha annunciato il voto favorevole a questo articolo. Ci auguriamo - ha detto - che da questo momento in poi la politica della concertazione firmi gli atti di questa giunta. Naturalmente - ha aggiunto il consigliere socialista - non vuol dire che nonostante il giudizio di positività questo emendamento non possa essere migliorato. Bisognerebbe dotare di strumenti finanziari la legge 36, dare maggiori chiarimenti sulla formazione professionale, dare garanzie ai lavoratori del servizio pulizie, creare maggiori sinergie tra leggi di settore come la n.1 del 2002 e la n. 9.
Per l'on. La Spisa (F.I.) con questa legge i disoccupati non avranno un futuro , come sostiene la maggioranza, ma a malapena un presente. Resteranno migliaia di disoccupati che non potranno utilizzare l'anticipo della liquidazione, tra l'altro affidata alla Sfirs, che gestirà un fondo per assicurare ammortizzatori sociali. Il mio giudizio - ha aggiunto La Spisa - non è di contrarietà ma di forte perplessità. Il problema del lavoro non può essere affrontato con norme organiche e demagogiche. Per il capogruppo di Forza Italia la giunta e la maggioranza guardano le politiche del lavoro con "strabismo". E mentre il sistema industriale sta "franando" la Regione assiste e non fa niente. La Spisa ha chiesto chiarezza sulla formazione professionale. La Spisa ha concluso il suo intervento dicendo di essere fortemente allarmato perché non è così che si risolvono i problemi della Regione.
E' poi intervenuto l'on. Porcu (Pd) che ha paragonato la Sardegna, in materia di sviluppo, ad un'utilitaria. Per il consigliere del Pd nella fase attuale è necessario salvaguardare ogni posto di lavoro per poi cominciare a crearne altri. Sarà sicuramente difficile raggiungere gli obiettivi di Lisbona - ha detto l'on. Porcu - ma stiamo mettendo in campo tutte quelle strategie per stabilizzare il lavoro precario e per cercare di far diminuire il tasso di disoccupazione che nell'isola si attesta per gli uomini al 5.9% e per le donne al 13%. Comunque per Porcu l'articolo 6 è un buon articolo anche se ancora insufficiente rispetto agli obiettivi che si pone questa giunta. I lavori proseguono (R.R)Finanziaria: prosegue il dibattito generale sull'articolo 6
Cagliari, 13 febbraio 2008 - Prosegue speditamente la discussione generale sull'articolo 6 della Legge Finanziaria, concernente gli interventi in materia di lavoro.
Il consigliere dell'Udeur, Pietro Pittalis, ha evidenziato i dati messi a disposizione dai sindacati, "che mettono in risalto vari punti di criticità del mercato del lavoro". Il tasso di disoccupazione è realmente in calo, ma una parte dei disoccupati sembra aver scelto di passare nella fascia del non lavoro, rinunciando a cercare nuova occupazione. Il tasso di attività sembra confermare questa lettura: è al minimo storico. Peggiorano la qualità del lavoro ed il livello dei redditi, ha proseguito Pittalis. Quanto alla Finanziaria l'emendamento di sintesi "cancella la fase indecorosa che lo ha preceduto e bisogna dare atto alla Sinistra arcobaleno di aver avuto la capacità di rappresentare la drammaticità del problema". E' un merito aver cancellato il nulla e aver scritto qualcosa che se anche non risolve il problema è un primo tentativo.
Silvio Lai (Pd) ha detto di aver apprezzato molto il maxi-emendamento che ha avuto anche il consenso delle forze sociali: "questo dato non può passare inosservato". Si vede l'avvio di una fase di progettualità che possono portare benefici anche grazie alla riproposizione delle politiche attive per il lavoro. Occorre colmare le differenze che si creano in un mercato del lavoro durissimo caratterizzato dalla scarsissima mobilità. Il problema è che ci si trova di fronte a un sistema economico statico. Ricordando che a sinistra è forse più facile guardare alle politiche del lavoro, ha aggiunto tuttavia che occorre fare un passo avanti contro la disuguaglianza degli strumenti della ricerca occupativa: occorre colmare la differenza degli strumenti di accesso al lavoro. Sottolineando che occorre uscire dall'occasionalità degli interventi si è anche soffermato sul sistema della formazione professionale.
Per il consigliere dell'Udc Nello Cappai, "i principi che Sinistra arcobaleno dice di voler affermare e difendere sono certamente anche miei", per questo sarebbe più utile fare la strada insieme. Nel merito della legge in discussione, "la finanziaria è entrata in Consiglio a Novembre" ed ha attraversato varie vicissitudini anche con le assenze della Sinistra democratica che ha dato battaglia. Ma occorre che anche la Sinistra faccia un esame di coscienza: della questione della povertà presa in considerazione nella Finanziaria dello scorso anno non c'è più traccia; di tutti i programmi del 2007 assai poco è stato fatto. "Niente in difesa dei lavoratori della Silius, o dei consorzi di bonifica, o delle donne lavoratrici". Si abbia il coraggio di indicare quali settori si vogliono difendere.
Il proprio assenso all'emendamento di sintesi è stato dichiarato da Ciriaco Davoli (Prc), che ha ricordato come giustamente l'articolo 6 sia stato definito il cuore della Finanziaria. Concordo su questo senza trionfalismi: ha detto Davoli. La sinistra non ha fatto alcuna rivoluzione, ma c'è stata grande determinazione e convinzione in difesa degli strati deboli della società sarda. Qualcuno ha accusato la sinistra di fare propaganda, ma se risolvere alcuni problemi materiali per migliaia di persone è considerata propaganda va bene. Questo emendamento, ha detto ancora, non è certo la panacea di tutti i mali, ma sta dando un segnale importante. Vuol dire che si sta andando nella direzione giusta: quella di oggi è una risposta seria e importante.
Critico invece Sergio Pisano, del gruppo I Riformatori. Ha ricordato un insegnamento dei vecchi: "quando le nubi rosse si addensano a Nord arriva il temporale , ma in quest'aula si sono addensate le nubi rosse ma c'è stata solo qualche pioggerellina". Si è detto che la Giunta dovesse cadere sull'articolo 6, ma niente di tutto ciò è avvenuto; "e Uras dice: si stanno facendo passi avanti". Tuttavia non si dice che sono disponibili con questo emendamento sol 27 milioni in più ed il resto è solamente un passaggio fra i vari capitoli. Dopo aver parlato di "auto assoluzione senza obbligo di pentimento da parte della sinistra", ha osservato che "resta fuori tutto il settore della formazione professionale: l'emendamento affronta solo qualche emergenza". Vero che il sistema formativo deve essere rivisto, ma occorre garantire pari dignità, e le misure dell'art. 6 sono insufficienti.
Quindi Raffaele Farigu (Misto Nuovo Psi), che ha sottolineato il proprio stato d'animo depressionario di fronte agli accadimenti recenti: ultimamente la magistratura lancia strali contro la Regione, quella civile, quella amministrativa e quella penale; ma quando la magistratura impera significa che c'è un vuoto politico. Richiamando i giudizi negativi espressi dalla magistratura contabile, ha riconosciuto la battaglia condotta dai consiglieri della Sinistra e da Luciano Uras. "Sono state date grandi speranze ai disoccupati, grandi speranze alla povertà, grandi speranze alla formazione professionale, ma i lavoratori non rinunceranno certo alla lotta davanti agli annunci. "Stia attento Uras a non fare la fine del mitico Don Chisciotte".
Il dibattito prosegue.
(LP)
Finanziaria: sospesi per quindici minuti i lavori del Consiglio dopo la notizia che la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcuni punti della legge della Regione che istituiva le tasse sul lusso.
Cagliari, 13 febbraio 2008 - La notizia che la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcuni punti della legge regionale che istituisce le tasse sul lusso ha caratterizzato gli ultimi interventi della discussione generale dell'articolo 6 della Finanziaria. E' stato l'on. Capelli (Udc) a chiedere la sospensione dei lavori dell'aula per permettere sia alla maggioranza che all'opposizione di riflettere sulle conseguenze di questa sentenza. Il presidente Spissu ha ribadito che i lavori del Consiglio non si potevano sospendere sulla base di notizie di agenzia e ha fatto completare tutti gli interventi prima di sospendere i lavori e convocare una conferenza dei capigruppo. Ne è seguito un acceso dibattito e il presidente Spissu ha fatto accompagnare l'on. Capelli fuori dall'aula ma il capogruppo dell'Udc è rientrato qualche minuto dopo.
Gli ultimi interventi sono stati quelli dell'on. Calledda (PD) che ha dato un giudizio positivo dell'articolo 6. La minoranza credeva - ha detto - che sull'articolo 6 ci sarebbe stato uno sconquasso ma così non è stato anzi abbiamo elaborato un maxiemendamento. Per Calledda comunque i problemi da risolvere sono tanti come quello dell'energia, della mineraria Silius, della Carbosulcis, dei lavoratori socialmente utili e del Parco geominerario. Tutti problemi a cui è necessario dare risposte. Comunque questo emendamento 974 è un primo passo.
E' poi intervenuto l'on. Artizzu (AN) che ha detto che con la decisione della Consulta per questa Finanziaria cambia tutto. Siamo fortemente preoccupati - ha affermato - per la situazione che è tragica. Certo la grande crisi che attanaglia la Sardegna non può essere addebitata solo alla giunta attuale - ha aggiunto - ma questo esecutivo deve rispondere della mancata realizzazione degli impegni presi. Artizzu ha sottolineato l'assenza in aula, ancora una volta, del presidente della Regione. Tale comportamento - ha concluso - è vergognoso.
L'on. Marrocu (PD) ha chiesto una interruzione di quindici minuti e la convocazione di una conferenza dei capigruppo.
I lavori sono sospesi. (SEGUE R.R.)
Finanziaria: Rinviata a domani la seduta del Consiglio dopo la notizia che la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcuni punti della legge della Regione che istituiva le tasse sul lusso.
Cagliari, 13 febbraio 2008 - Alla ripresa dei lavori il Presidente Spissu ha dato la parola all'on. Siro Marrocu (Ds) che a seguito nelle notizie dell'ultim'ora circa la sentenza della Corte Costituzionale sulle cosiddette "tasse sul lusso" ha chiesto che i lavori dell'aula venissero sospesi e rinviati a domani; ciò per consentire alla Giunta di riferire ed al Consiglio di valutare la situazione.
Il presidente ha posto in votazione la richiesta che è stata approvata.
I lavori del Consiglio riprenderanno domani alle ore 10.
(LP)