CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 392 del 13 febbraio
2008
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Finanziaria: prosegue l'esame degli emendamenti aggiuntivi all'articolo 5.
Cagliari, 13 febbraio 2008 - La seduta del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell'on. Rassu. I lavori sono poi proseguiti sotto la presidenza dell'on. Spissu. L'apertura dei lavori è stata caratterizzata da una serie di interventi sull'emendamento 824 all'articolo 5 "Disposizioni nel settore ambientale e del territorio" presentato dai tre consiglieri dell'Udeur e dall'on. Atzeri.
Questo emendamento autorizza uno stanziamento straordinario per le popolazioni dei comuni di Padru, Budoni, Lodè, Posada e Torpè colpite da eventi calamitosi nel novembre del 2007.
Per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. Pittalis (Udeur) che ha detto che questa giunta continua a non mantenere le promesse fatte. Per Pittalis si deve smettere di divulgare false notizie che creano false aspettative. "Noi su questione concrete - ha aggiunto - sfidiamo la giunta, io chiedo la presenza in aula del presidente della Regione per riferire su Tuvixeddu. L'on. Cucca, presidente della Terza commissione, ha fatto presente che era ancora in corso una riunione con i sindacati e i commissari della commissione Bilancio.
L'on. Renato Lai (Udeur) ha ribadito che l'em 824 non era stato ritirato in quanto i presentatori non hanno ritenuto l' emendamento di sintesi esaustivo.
L'on. Marracini (Udeur) ha chiesto di sapere se della Terza commissione facciano parte anche i consiglieri non del Pd perché l'Udeur non era stato avvertito della riunione.
Il presidente Rassu ha ribadito che non c'era in corso nessuna riunione della commissione. Sull'emendamento 824, l'on. Cucca ha espresso parere contrario. La commissione - ha detto - ha esaminato problematiche e ha introdotto una norma che sicuramente non è esaustiva ma l'attenzione della giunta è assicurata. Si sta predisponendo un programma, il processo è stato già avviato. La norma introdotta in finanziaria va bene.
L'on. Ladu (Fortza Paris) ha espresso parere favorevole sull'emendamento e ha fatto rimarcare che alcuni capigruppo hanno incontrato i sindacati senza dire niente agli altri capigruppo. Sull'emendamento è stato chiaro: "E' una vergogna, gli assessori vanno sui territori e fanno le promesse poi vengono in aula e si rimangiare tutto. L'emendamento di sintesi approvato non serve neanche a risolvere il problema di un solo comune".
L'on. Francesco Sanna (PD) ha annunciato il voto contrario, motivato dalla necessità di far recuperare uno stile a questa Finanziaria.
Anche l'on. Pirisi (Pd) vota contro. Noi faremo - ha detto - gli sforzi necessari per tutte le popolazioni vittime di calamità ma dobbiamo farle all'interno di un quadro generale.
L'on. Corda (PD) ha annunciato il voto contrario a questo emendamento ispirato da precise ragioni, forse propagandistiche.
L'assessore al bilancio Secci ha detto che le ragioni dell'invito al ritiro nascono da ragioni di merito: i danni in agricoltura sono regolati da leggi su cui ci sono residui per oltre 20 milioni. I danni all'agricoltura possono essere soddisfatti, quindi, attraverso norme che già esistono e i danni alle opere pubbliche possono essere risarciti in base all'articolo 9.
L'on. Alberto Sanna (PD) vota contro questo emendamento. C'è bisogno - ha affermato - di una politica che tenda a prevenire e abbiamo tutti gli strumenti per farlo. Rivolgendosi all'on. Pittalis gli ha detto che non rappresenta più questa maggioranza.
L'on. Pittalis, sull'ordine dei lavori, ha replicato di non voler entrare nel merito del "trasformismo" che c'è all'interno del PD.
Il presidente Rassu ha tolto la parola all'on. Pittalis e ha chiesto ai consiglieri di attenersi all'ordine del giorno.
L'on. Capelli (Udc) ha detto che questa querelle può essere chiusa con la frase "Se li conosci ti puoi difendere". Il capogruppo dell'Udc ha ricordato l'alluvione del 1999 quando l'attuale assessore Secci e l'on. Alberto Sanna sedevano tra i banchi dell'opposizione e avevano chiesto per le popolazioni colpite un contributo straordinario di 700 milioni . Per Capelli c'è "trasformismo intellettuale di becero campanilismo". Oggi si ribalta la questione e non si vogliono dare risposte ai singoli territori. Anche questi sono atti di violenza verso le popolazioni. Sono provocazioni molto più violente del lancio di oggetti contro la casa di qualcuno. Il voto dell'on. Capelli sarà a favore dell'emendamento.
L'on. Marrocu (PD) ha invitato tutti a smetterla di fare polemiche. Sono d'accordo - ha detto - con la giunta. Questo argomento in commissione è stato affrontato. Abbiamo ritenuto che non sia giusto che ci sia l'indicazione dei comuni. Allora abbiamo trasformato questo emendamento in una norma generale senza l'indicazione dei comuni. La risposta a questo problema è il comma 22.
L'on. Pisu (PRC) specificando di parlare a titolo personale. Ha detto di non essere d'accordo con i colleghi della maggioranza che hanno usato toni eccessivi, inutili e dannosi nei confronti dell'on. Pittalis e dell'Udeur. Così come non sono d'accordo che l'Udeur abbia alzato il tono. Non ci serve questo tipo di rapporto, questo gridare al tradimento. Non ci serve a nulla. Ci serve invece approvare la finanziaria in tempi rapidi. Il voto dell'on. Pisu è contrario all'emendamento.
L'on. Marracini (udeur) ha detto di non ritirare l'emendamento che in commissione era stato eliminato perché era firmato dai consiglieri dell'Udeur. Poi si è scoperto - ha detto - che c'era un altro emendamento dell'on. Corda e si è tentata un'acrobazia per recuperarlo. In questa sede la nostra posizione è sostenuta solo da noi, ,ma l'on. corda è orientato su questioni diverse. Credo che questo emendamento possa essere sostenuto.
L'emendamento 824 con voto elettronico palese è stato bocciato (presenti 58, votanti 56, sì 23, no 33, 2 astenuti).
Sull'emendamento 506 è intervenuto l'on. Caligaris che ha annunciato il voto a favore e l'aggiunta della firma. L'esponente socialista ha specificato di aver votato contro la maggioranza e la giunta solo quando si trattava di valori irrinunciabili come il parlamentarismo e la democrazia. Io non ho mai fatto richieste personali. Io non condivido la mancanza di rispetto nei confronti del segretario dei socialisti. Chiedo come mai i consiglieri di maggioranza non siano stati coinvolti nelle scelte e come mai non si conoscano i dati sull'effetto delle riforme.
Il presidente Spissu ha avvertito che toglierà la parola a chi non parla sull'emendamento di cui si discute.
L'aula ha approvato gli emendamenti 506 (Cucca) e l'emendamento 96.
Sull'emendamento 226 (Lanzi) è intervenuto l'on. Licheri che ha detto che ci si aspetta una maggiore attenzione sugli emendamenti presentati dalla maggioranza. Noi riteniamo - ha affermato che la tutela dell'ambiente e del territorio non possa essere affrontato solo a posteriori. La regione sarda deve investire risorse nella educazione ambientale.
L'on. Marrocu (PD) ha chiesto alla giunta di valutare meglio l'emendamento.
L'assessore Secci ha detto che la proposta è degna di attenzione. Nel progetto di sardegna fatti bella c'era una quota da destinare alle scuole. Inoltre, sta partendo un progetto europeo orientato proprio nella formazione. L'esponente della giunta ha chiesto ai colleghi di ritirarlo ma con l'impegno di dare attuazione alle richieste contenute.
L'emendamento è stato ritirato.
Sull'emendamento 98 (Diana e più) sono intervenuti l'on. Diana (che ha spiegato che con questo emendamento si vuole trasferire alle province l'esercizio ordinario di funzioni che di fatto esistono già ma senza nessuna garanzia); l'on. Contu (F.I.) e l' assessore Morittu. L'emendamento 98 è stato bocciato (presenti 67, votanti 63, sì 21, no 42, 4 astenuti). I lavori proseguono. R.R. (SEGUE)
Anche per il Parco di Porto Conte (dopo il caso Molentargius) se ne riparlerà col Bilancio = Telerilevamento antincendi: la Giunta presenterà al più presto una relazione tecnica
Cagliari, 13 febbraio 2008 - La seduta del Consiglio regionale è proseguita sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu con la discussione sugli emendamenti aggiuntivi all'articolo 5 che tratta le questioni ambientali e paesaggistiche. Il dibattito si è soffermato con le dichiarazioni di voto su alcuni emendamenti specifici in materia di strutture antincendi e di parchi regionali delle aree marine.
Sugli emendamenti 944 (Uras) e 797 (Vargiu) la discussione si è focalizzata sul sistema di tele rilevamento dei focolari per il quale entrambe le proposte proponevano risorse ulteriori per l'ammodernamento delle attrezzature. La Giunta ha chiesto il ritiro degli emendamenti assicurando che (richiesta avanzata da Marrocu) presenterà alla commissione competente una relazione tecnica sullo stato del sistema di tele rilevamento (Uras ha accettato la richiesta). Di diverso avviso i presentatori del 797. Sono intervenuti con vari accenti e riflessioni Luciano Uras (Prc), l'assessore Cicitto Morittu (Ambiente), Giorgio La Spisa (Fi), Maria Grazia Caligaris (Misto Sdi), Attilio Dedoni (Rif), Nicolò Rassu (Fi), Sergio Pisano (Rif), Siro Marrocu (Pd), Giovanni Moro (An), Marco Espa (Pd) e Gavino Cassano (Rif). Messo in votazione, l'emendamento è stato respinto.
Bocciato anche un emendamento dell'on Cassano tendente ad ottenere finanziamenti per l'Argentiera.
Ritirati successivamente gli emendamenti 45 (Cassano) e 232 (Licheri - Prc) per incrementare la dotazione per il Parco naturale di Porto Conte. Anche in questo caso dopo i numerosi interventi (Cassano - Rif, Licheri - Prc, Bruno - Pd, Rassu - Fi, Cappai - Udc, Moro - An, Giorico - Misto, Marrocu - Pd), si è concordato che l'argomento sarà unificato a quello di Molentargius ed affrontato in sede di discussione del Bilancio.
Respinto infine un emendamento (815) a firma Cassano (restituire l'isola ai Portotorresi) sul Parco dell'Asinara.
Il dibattito prosegue.
(LP)Si riparla di caccia e di assenza del piano faunistico, che non giustifica la tassa regionale. Affiora l'impegno condiviso di riprendere il discorso lasciato a metà e di destinare i proventi della tassa al ripopolamento. N a un intervento per il Calich (Alghero) e per la bonifica dall'amianto. Dal pomeriggio si discute di lavoro e occupazione.
Cagliari, 13 febbraio 2008 - La tassa regionale sulla caccia (50 euro) - tassa illegittima, ha spiegato l'on. Artizzu (An) perché applicata in assenza del piano faunistico regionale, come previsto dalla legge nazionale - ha occupato la parte finale della seduta antimeridiana. Per quanto poco onerosa ("la più bassa a livello nazionale", ha detto l'on. Marrocu, Pd) consente alla Regione di incamerare poco meno di due milioni all'anno da parte dei 35 mila cacciatori in attività, con la finalità di investire nel ripopolamento della fauna stanziale. Cosa che non avviene. Di qui gli emendamenti, che l'on. Diana (An) definisce provocatori. Istituita con la Finanziaria 2005, la tassa dovrebbe aver convogliato nelle casse regionali poco meno di sei milioni, mentre, per ammissione dell'assessore Secci, la disponibilità sarebbe assai più ridotta, 2,5 milioni. Resta da vedere, poiché nulla si è speso nella direzione dovuta, che fine abbiano fatto i soldi che non ci sono e che fine faranno i soldi che ci sono.
Il problema è stato sollevato dall'on. Marrocu, appunto, e dall'on, Cugini (Sinistra autonomista), il quale ritiene necessario l'impiego di "massicce risorse" per evitare il depauperamento progressivo della fauna e tenere in vita un'attività sportive, le cui ricadute economiche, nei paesi che hanno saputo investire, sono molto interessanti.
L'idea di predisporre una bozza di piano faunistico (che ci dovrebbe essere. Una bozza, affidata a esperti non sardi - ha ricordato Artizzu - è stata portata in Commissione, ma non se ne è fatto niente) ritorna in molti interventi, compreso quello del presidente della Quinta commissione, on. Licheri, che invita l'assessore dell'ambiente (peraltro assente) ad assumersi le proprie responsabilità e presentare, se c'è, il piano di ripopolamento.
Bocciato l'emendamento che prevedeva la soppressione della tassa, stessa sorte segue l'emendamento che prospettava la riduzione della tassa da 50 a 25 euro. Da parte di quasi tutti gli intervenuti è stata manifestata, tuttavia, la volontà di riprendere il discorso, interrotto troppe volte, e di prevedere un piano che dia vigore all'attività venatoria.
L'on. Masia (Sdi) ha ricordato che la Regione non risarcisce i danni causati dalla fauna selvatica, ma liquida un modesto indennizzo che provoca reazioni negative. Anche nei confronti della tutela della fauna. L'on. Dedoni (Riformatori) vuol vedere i conti e la somma disponibile: sarebbe una distrazione di fondi averli impiegati per altre finalità. L'on. Rassu (Fi) è d'accordo col centrosinistra su un programma di interventi ("il fatto è che non si è fatto niente"), mentre Marracini (Udeur) voterà l'emendamento "come richiamo per il Consiglio".
Visto il gran numero di seguaci di sant'Uberto, l'argomento sta a cuore a (quasi) tutti.
In precedenza il Consiglio aveva bocciato due emendamenti (primo firmatario l'on. Cassano, Riformatori): il primo proponeva lo stanziamento di 2,5 milioni per il ripristino ambientale e la valorizzazione del Calich (problema illustrato ieri nel dettaglio dall'on. Giorico); il secondo di 5 milioni per lo smaltimento e la bonifica dall'amianto (Pisano e Dedoni hanno richiamato la valenza del problema).
Concluso l'articolo 5, si riprende (ore 16) nel pomeriggio con l'articolo 6 (politiche del lavoro), uno degli argomenti clou della Finanziaria. (adel)