CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 391 del 12 febbraio 2008

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Legge Finanziaria : prosegue il dibattito generale sull'articolo 5.

Cagliari, 12 febbraio 2008 - La seduta pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell'on. Rassu. All'esame dell'Assemblea l'articolo 5 (Disposizioni nel settore ambientale e del territorio). Il primo ad intervenire è stato l'on. Pileri (F.I.) che ha detto che sarebbe stata auspicabile la presenza in aula dell'assessore Ambiente e dell'assessore agli enti locali. L'articolo 5 - ha detto il consigliere azzurro - rappresenta un momento importante della legge finanziaria. Purtroppo le problematiche ambientali sono trattate in maniera disorganica, senza una precisa strategia, né programmazione. Il rischio - ha proseguito - è che questa finanziaria si trasformi solo in un atto contabile e non in un documento strategico. Pileri si è soffermato sul comma 1 (è autorizzata, nell'anno 2008, la spesa di 3 milioni di euro per la prosecuzione di interventi di caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati della Regione…) sostenendo che questo settore non ha certo bisogno di interventi a pioggia ma ha la necessità della predisposizione di i una strategia globale. Per il consigliere azzurro i fondi previsti per la bonifica non sono sufficienti. Pileri sostiene inoltre che il comma 2 (realizzazione di progetti pilota finalizzati al riuso turistico e del marketing delle borgate marine di paesi siti in prossimità della costa, è solo l'ennesimo slogan di questa giunta che non è capace di predisporre un progetto organico. Inoltre, Pileri ha ricordato all'assessore all'ambiente che spesso l'Arpas non è in grado di smaltire istanze e pratiche che provengono da organi periferici e che quindi attiva consulenze tramite la Progemisa. Questo, secondo Pileri, crea confusione e potrebbe non essere corretto da un punto di vista amministrativo. Inevitabile il riferimento al Piano paesaggistico regionale. "Le leggi in materia - ha detto - non possono essere fatte dai giudici. Si sta creando un'incertezza esasperata. E' necessario un atto di coraggio politico per rimettere mano sia al Ppr che alla legge urbanistica" . Critiche anche alle tasse sul lusso che ormai si sono trasformate in "tasse da e per l'ambiente". Ma la sostanza non cambia. Quando la giunta decide di far pagare le barche che entrano nei porti e non far pagare le barche che restano in rada non si fa certo il bene dell'ambiente.
L'on. Masia (Misto - Sdi) ha detto che siamo a metà di questa finanziaria e che si registra, nonostante l'importanza dell'argomento trattato, una scarsa attenzione da parte del Consiglio. L'ambiente - ha detto Masia - per ogni governo che si rispetti è una scommessa ma all'interno di questa finanziaria sono poche le risorse che sono state messe a disposizione per questo settore. Le leggi vanno finanziate perché non si può sperare nella clemenza del tempo per evitare inondazioni e incedi. Inoltre, per Masia è necessaria la predisposizione di un Piano energetico, di una legge urbanistica, di una legge sulle cave.
L'on. Uggias (Misto) è stato critico nei confronti della giunta che continua a procedere unilateralmente ed è totalmente sorda davanti alle richieste della commissione che ha espresso preoccupazione in materia di ambiente. Secondo il consigliere esiste un problema di esercizio della scienza della politica.
L'on. Pittalis (popolari - udeur) ha messo in evidenza che i giudici parlano di "sviamento di potere" da parte della giunta in materia urbanistica. Il consigliere dell'Udeur ritiene non più rinviabile la convocazione in aula del presidente della Regione che deve chiarire davanti al Consiglio se gli atti posti in essere siano improntati a criteri di legalità e di trasparenza. Pittalis ha illustrato anche i due emendamenti presentati dal suo gruppo a questo articolo 5. Entrambi tendono a intervenire, dopo le vane promesse della giunta, dopo le calamità del luglio 2007 (nei territori di Oniferi, Prato Sardo e Orune) e del novembre 2007 (nei territori di Padru, Budoni, Torpè e Posada).
L'on. Ladu (Fortza Paris) ha detto che questo articolo è importante soprattutto perché questo governo ha posto al centro della sua azione le scelte ambientali. Purtroppo - ha detto il capogruppo di Fortza Paris - risultati positivi non ne abbiamo riscontrato. Questo governo regionale - ha aggiunto - sta imponendo scelte che travalicano le sue competenze e le sue azioni, puntualmente, vengono cassate dagli organi giudiziari. Ma chi pagherà i danni - ha chiesto - che sta facendo questo governo regionale? Ladu si è soffermato sulla questione dei parchi, un altro fallimento di questa giunta. "La Regione - ha sottolineato non ne è riuscita ad approvarne nemmeno uno perché le scelte sono calate dall'alto e non si tiene conto della volontà dei comuni interessati".
L'on. Uras (Prc) ha ricordato che la scelta di questa maggioranza è stata quella di fondare lo sviluppo dell'isola sul paesaggio. Nella nostra Regione - ha detto Uras - si può sperimentare una nuova industria ambientale che può essere anche esportabile. Basta, dunque, con le "perforazioni selvagge" per estrarre minerali da parte di aziende che poi vanno via lasciando solo territori devastati, basta con le servitù e con l'inquinamento. Tutte questioni su cui si potrebbe chiedere un risarcimento allo Stato.
L'on. Capelli (Udc) ha fatto un altro esempio in cui il Consiglio approva una legge e la giunta ne disattende l'applicazione. E' l'art 13, undicesimo comma, della Finanziaria del 2007 dove si prevedeva che la giunta, entro 60 gg doveva presentare un Disegno di legge per il recupero di Testimonzos. E' l'ennesimo atto - ha detto Capelli - di una giunta arrogante che pone sempre più distanza tra la politica e la gente. Rivolto alla maggioranza, il capogruppo dell'Udc, ha detto che agisce come "servi sciocchi". Mi vergogno - ha concluso - delle vostre azioni legislative e amministrative.
Chi non si vergogna proprio per niente ma anzi è orgoglioso dell'azione amministrativa di questa legislatura è l'on. Marrocu (PD) che ha ribadito che la maggioranza è compatta e che non è in discussione la riconferma di questa coalizione. All'interno del Pd - ha aggiunto il capogruppo - c'è la voglia di continuare a discutere e trovare una sintesi come è stato fatto per l'articolo 6. Alla fine di questa maratona - ha detto ancora - quando approveremo la Finanziaria ci renderemo conto di quanto sarà migliorata rispetto al disegno di legge originario. In quest'aula - ha affermato - ci si confronta, si discute, si va sotto (poche volte a dir la verità ma questo fa notizia) ma nessuno può dire che questa maggioranza subisce diktat.. Sull'ambiente, per Marrocu è necessario trovare una sintesi bipartisan. Certo non è facile perché in questa materia si cerca il facile consenso dell'opinione pubblica.
I lavori proseguono (RR).

Bocciato un altro emendamento della Giunta (laghi salsi e Molentargius) = Vivace discussione per dichiarazione di voto sull'articolo 5

Cagliari, 12 febbraio 2008 - E' proseguito con toni anche accesi il dibattito sull'articolo 5 della legge finanziaria e sugli emendamenti. Un emendamento della Giunta regionale è stato bocciato a scrutinio segreto (riguardava l'incremento di risorse per i laghi salsi in particolare per Molentargius). Quindi la discussione per le dichiarazioni di voto sul testo dell'articolo.
Ma in precedenza vi era stata, in sede di discussione generale, la replica dell'assessore regionale all'Ambiente, Cicito Morittu. Ha ricordato che sull'articolo 5 la commissione competente, insieme a considerazioni critiche aveva tuttavia anche rilevato aspetti positivi. In risposta ai vari interventi ha elencato brevemente le varie questioni. Energie rinnovabili: molti hanno rilevato carenze, ha detto Morittu, ma la Sardegna si colloca ai primi posti se non al primo posto per potenza installata. La politica avviata dalla Giunta è positiva. Stagni, l'anno scorso sono stati previsti 30 milioni. Il Consiglio regionale aveva dato alle province l'iniziativa dei programmi. Nulla è stato fatto da tali enti. Bonifiche ambientali e soprattutto sull'amianto: non c'è stata inerzia, sono stati posti a disposizione 4 milioni per le azioni delle istituzioni pubbliche e 4 per quelle private. Manca è vero un piano generale perchè non è stata portata a completamento la ricognizione complessiva della situazione. Quanto all'inquinamento delle aree industriali e minerarie, si sta facendo per le prime una forte azione nei confronti dello Stato per le risorse necessarie.
Quindi si è passati all'esame e alla votazione degli emendamenti modificativi o sostitutivi. Ad eccezione dell'emendamento 892, della giunta regionale tendente a sopprimere il comma 21 (la cui materia era già compresa in altra parte della legge), gli emendamenti delle opposizioni sono stati respinti o ritirati. Nella discussione e nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti: Roberto Capelli (Udc), Nello Cappai (Udc), Giommaria Uggias (Misto) che hanno criticato le dichiarazioni dell'assessore sugli asseriti giudizi positivi della commissione. Ed ancora l'assessore Eliseo Secci, il consigliere Giovanni Pileri (Fi), Nicolò Rassu (Fi), Siro Marrocu (Pd), Attilio Dedoni Rif), Adriano Salis (Misto Idv), Peppino Pirisi (Pd). Si sono in particolare soffermati su un emendamento, successivamente respinto, riguardante la valorizzazione delle borgate rurali.
Si è quindi giunti alla votazione a scrutinio segreto di cui si è detto, relativamente ad un emendamento della Giunta regionale (N. 893) che aumentava la dotazione di risorse per le zone umide (da 500 mila a 1.400.000 per tre anni) con particolare riferimento a Molentargius. L'emendamento è stato bocciato con 35 voti contrari e 34 favorevoli.
E' quindi cominciata la rassegna delle dichiarazioni di voto sul testo degli articoli (prima del passaggio agli emendamenti aggiuntivi).
Maria Grazia Caligaris (Misto Sdi) ha ripreso un tema già sviluppato in giornata sui rapporti all'interno della maggioranza e sulle richieste di attenzione della propria parte politica rispetto ad argomenti di grande rilevanza. Sottolineando come la presenza ed il contributo socialista in maggioranza debbano apparire chiari, Caligaris ha ricordato la necessità di segnali adeguati da parte del Pd nei confronti di tutte le componenti la coalizione. Ha annunciato la propria astensione.
Dichiarazione di voto favorevole quella di Alessandro Frau (Pd) che tuttavia ha chiesto con un emendamento orale una modifica del comma 14 per uno stanziamento adeguato per la prosecuzione dei progetti operativi per la difesa del suolo (Pon Atas 2000-2006).
Roberto Capelli, annunciando il voto contrario all'articolo ha affermato che la messa in minoranza della Giunta rappresenta un fatto importante.
Gerolamo Licandro (Fi) ha detto che in tema di ambiente si sarebbe aspettato molto di più dalla Giunta. E Sergio Pisano (Rif) ha annunciato il proprio no, sottolineando la grossolana assenza della questione dell'inquinamento da produzione energetica.
Siro Marrocu (Pd) tornando sul tema della bocciatura dell'emendamento 893, ha detto che lo scontro politico spesso porta a trascurare il merito delle questioni. Anche la commissione aveva chiesto risorse aggiuntive per le zone umide e Molentargius: la giunta risponde positivamente e poi la si "manda sotto". Ma non ci sono stati franchi tiratori, ha aggiunto, ciò è avvenuto per troppe assenze dall'aula.
Per Paolo Antonio Licheri (SA), che ha annunciato il voto favorevole, permane poca disponibilità da parte della Giunta sugli emendamenti della stessa maggioranza.
Il rammarico della bocciatura del 893 è stato espresso da Adriano Salis (Misto Idv): in commissione d'accordo anche settori dell'opposizione. Critico sugli interventi localistici (Molentargius) Mario Diana (An) che ha annunciato il "no". Mentre Roberto Capelli (Udc) ha espresso forti perplessità sull'articolo e sulle posizioni dell'esecutivo.
L'astensione della "componente socialista" della maggioranza è stata annunciata anche d Pierangelo Masia (Misto Sdi). Gli impegni presi a parole, ha detto, devono trovare riscontro nei fatti. Senza dei quali non si favorisce la fiducia.
Concorda sulle posizioni espresse da Marrocu sul 893, e mostra qualche riserva sull'emendamento orale di Frau. Nel riconfermare astensione sull'articolo 5 Balia chiede però precise risposte dell'assessore sulle risorse da destinare al Fondo Nuovi oneri legislativi: senza di che questo Consiglio non potrà più legiferare.
Le considerazioni dei socialisti, per Renato Cugini (SA), meritano attenzione per quanto riguarda il Fnol. Se ci sono altre risorse lo si dica apertamente.
Per Eliseo Secci non c'è nessuna intenzione di estromettere dalla maggioranza alcuna parte. C'è da parte della Giunta totale disponibilità a discutere tutte le questioni. Disponibilità della Giunta e responsabilità da parte di tutti: in maggioranza ci si sta se si compiono anche atti conseguenti.
Sull'emendamento Frau, Siro Marrocu ha sottolineato le carenze che la proposta mira a sanare a causa di una disattenzione della Giunta e della Commissione.
Critico Mario Floris (Misto Uds) sul dibattito politico svolto da Secci: non potete tenere in ostaggio il Consiglio su fatti politici di parte che nulla a che fare con la Finanziaria.
Infine Peppino Balia che ha dichiarato che nulla osta alla presentazione e votazione dell'emendamento Fra.
Il presidente ha quindi posto in votazione l'articolo 5 insieme all'emendamento orale di Frau. Entrambi sono stati approvati. I rappresentanti dello Sdi e dell'Udeur si sono astenuti.
La seduta prosegue con gli emendamenti aggiuntivi.
(LP)

Non si modifica il voto dell'aula: dei finanziamenti per Montelargius si riparlerà in occasione del bilancio. Lunga discussione e voto negativo sull'emendamento che prevedeva 15 milioni per gli indennizzi ai danni causati dal megaincendio di Nuoro.

Cagliari, 12 febbraio 2008 - Situazione ingarbugliata, dal punto di vista procedurale, per rimediare all'"incidente" (voto segreto) che ha mandato kappaò l'emendamento della giunta col quale si decidevano altre risorse per la gestione di Molentargius. La proposta di modificare il voto è sembrata una forzatura. E' prevalsa la tesi di presentare un emendamento durante la votazione del bilancio, modificando un capitolo di spesa specifico per Montelargius. La proposta, dell'on. Marrocu (Pd), ha consentito di salvare capra e cavoli evitando (on. Biancu, Pd) "un precedente pericolosissimo".
Spostato all'articolo 7 (agricoltura) l'emendamento dell'on. Uggias (Margherita) che stanzia un milione per indennizzi ai viticoltori di Olbia danneggiate dalle avversità atmosferiche.
Il resto della seduta è stato occupato dalla discussione sull'emendamento dell'on. Pittalis (Udeur), che impegnava la giunta a stanziare 15 milioni per i gravissimo danni dell'incendio che ha colpito, l'estate scorsa, Nuoro. Pittalis ha ricordato il viaggio-lampo di Soru e dell'assessore dell'ambiente sui luoghi del disastro. Promesse di intervento, frasi del tipo "non vi lasceremo soli", sono rimaste lettera morta. Un silenzio assordante delle autorità regionali è seguito alla catastrofe.
A favore dell'intervento regionale si sono espressi Liori (An), Rassu (Forza Italia), Diana (An), che ha ricordato l'ordine del giorno del Consiglio sul capitolo per le calamità.
Ma l'on. Marrocu (Pd) ha contestato che gli incendi siano calamità, essendo quasi sempre dolosa la loro origine. Pericoloso (dal punto di vista giuridico e politico) indennizzare chi subisce quegli atti vandalici. Giusto, invece, ripristinare l'ambiente.
In realtà molti incendi - ha detto l'on. Cappai, Udc - diventano devastanti perché il servizio antincendi interviene in ritardo; senza contare che, alcuni incendi (on. Ladu, Fortza Paris) non si sviluppano per mano dell'uomo.
E mentre l'on. Alberto Sanna (Pd) afferma che è meglio puntare sulla prevenzione (l'indennizzo potrebbe incoraggiare "coloro che usano il fuoco come sistema ordinario d'intervento") utilizzando risorse comunitarie; l'on. Capelli (Udc) si dichiara "esterrefatto" per l'atteggiamento del centrosinistra: l'incendio di Nuoro è stato soprattutto colpa di chi, avendone ruolo, non ha difeso il territorio con fasce tagliafuoco ed è intervenuto in forte ritardo. Soru e l'assessore presero impegni precisi che ora fanno finta di dimenticare.
"Non abbiamo fatto promesse, abbiamo semplicemente esplorato le possibilità d'intervento", ha risposto l'assessore Morittu, precisando che la giunta ha deliberato di intervenire, con il personale dell'ente foreste, nelle aree percorse da incendio. Quanto agli indennizzi, la direttiva ministeriale prevede interventi per il danneggiamento di abitazioni e attrezzature, non per le colture.
L'emendamento è bocciato (25 i sì, 40 i no).
Chiusura dei lavori prima dell'ora canonica (le 22) per consentire alla Commissione bilancio di esaminare l'articolo 6, sul lavoro, tabelle comprese. Sarà il banco di prova della Finanziaria, pur essendo il clima rasserenato rispetto a qualche giorno fa.(adel)