CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 383 del 5 febbraio 2008

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Finanziaria: in discussione l'articolo 3 (personale). La Sinistra si allontana dall'aula per una riflessione a livello politico. Critiche da maggioranza e opposizione su una materia delicate che si vuol risolvere con emendamenti anziché con una strategia condivisa.

Cagliari, 5 febbraio 2008 - Sull'articolo 3 della Finanziaria (disposizione in materia di personale) la Sinistra si smarca, "anche alla luce dei recenti fatti politici" e abbandona l'aula per pausa di riflessione" e un incontro con i segretari regionali dei partiti che la costituiscono. Lo annuncia l'on. Uras, al termine di un intervento critico ("sono temi delicati, quelli del personale, che non si risolvono con un emendamento" che chiede "uno sforzo maggiore" e non operazioni "giuste, ma di comodo" che suscitano l'opposizione delle organizzazioni sindacali, dei diretti interessati e delle forze politiche e "non consentono di gestire le relazioni con i soggetti interessati". La sinistra chiede ben altro da questa Finanziaria e forza la resistenza di un esecutivo che appare in difficoltà.
Del resto le critiche (diversi i toni, diversi i modi) sono bipartisan. L'on. Licandro (Forza Italia) definisce l'articolo 3 "figlio legittimo di una manovra inconcludente", esempio di promesse non mantenute, che affronta alcune realtà e ne trascura, vistosamente, altre a dimostrazione che si dà credito a un suggeritore interessato, ma non si conoscono i problemi. Mancano i numeri sui precari, che "si annidano" anche negli assessorati e nella presidenza della giunta; si moltiplicano le proteste dei delusi davanti alla Regione ed al Consiglio. Significativo il gran numero di emendamenti (sono 135), che meritano attenzione per correggere "una Finanziaria ingiusta", meritano attenzione
Emerge anche dall'articolo 3 il centralismo della Regione, che decide senza alcun confronto e nessuna concertazione, intervenendo in modo sempre meno organico perché manca una strategia riformatrice. Lo ha sostenuto l'on. La Spisa, capogruppo di Forza Italia, ribadendo cheuna Finanziaria omnibus non risolve i problemi, ma li rinvia aumentando il disagio di chi ha bisogno di risposte sicure. Il personale viene "manovrato a piacimento" dal presidente Soru, che, attraverso norme parziali e il ricorso alle agenzie, evita il corretto rapporto con le forze sociali e la politica.
Quella del personale "è una rivoluzione copernichiana che genera solo scontenti": così l'ha definita l'on. Caligaris (Sdi), che inserisce, tra gli scontenti, non solo il personale,m ma i cittadina destinatari dei servizi. L'argomento è complesso e la scarsa informazione di cui il Consiglio dispone "rende difficile un'azione di controllo". Se il comportamento della giunta fosse improntato alla concertazione si ridurrebbe il ricorso alla magistratura del lavoro e alcune sentenze che bocciano il comportamento della giunta..
Molti emendamenti sono costruttivi - ha detto l'on. Giuseppe Cuccu (Pd) - e tendono a migliorare un articolo "molto delicato", nel quale non mancato gli aspetti positivi, ma neppure situazioni che non è facile condividere. Cuccu ha chiesto un'azione più decisa contro il precariato, il freno alle short list, più risorse per i contratti collettivi; ma anche la valorizzazione (anche attraverso i concorsi interni) delle professionalità ("a volte mortificate") sottolineando il malessere e la tensione sindacale, segnale tutt'altro che confortante per il governo regionale.
Il continuo "metter mano" alla le 31, conferisce la qualifica di norme intruse a molte azioni messe in campo dalla giunta. Lo ha ribadito l'on. Diana (An), il quale ha chiesto che alcuni commi (quello che prevede l'inquadramento nelle Asl dei veterinari con più di 15 anni, anche non continuativi, si servizio) vengano trasferiti a capitoli di pertinenza (in questo caso la sanità) mentre per il personale dei Comitati di controllo ("un'operazione dannosissima per gli enti locali" che, privati di una preziosa assistenza, commettono con frequenza "atti illegittimi e illegali", con evidenti abusi soprattutto nei confronti delle opposizioni), circa trecento persone, la previsione del trasferimento alle Province sembra del tutto fuori luogo perché la legge 9 non prevede il trasferimento di tali funzioni.
Il dibattito prosegue. (adel)

Finanziaria: all'esame dell'aula l'articolo 3 "Disposizioni in materia di personale e di contenimento degli oneri istituzionali". Prosegue il dibattito generale sull'articolo e sugli emendamenti.

Cagliari 5 febbraio 2008 - Il dibattito generale sull'articolo 3 della Finanziaria "Disposizioni in materia di personale e di contenimento degli oneri istituzionali" è proseguito con l'intervento dell'on. Capelli (Udc) che ha detto che alla confusione legislativa, presente nell'articolo 3, si affianca la confusione politica. Per Capelli la decisione della sinistra di abbandonare l'aula è un'ulteriore dimostrazione dei dissidi all'interno della maggioranza che non ha ancora trovato i giusti assetti e quindi riversa sulla finanziaria tutte le frantumazioni politiche interne. Per il capogruppo dell'Udc lo strappo all'interno della maggioranza è insanabile. Entrando nel merito della Finanziaria Capelli ha affermato che è "senza né capo né coda" e che si tratta di un minestrone di interventi scollegati tra di loro. L'articolo 3 è entrato in commissione con 12 commi e ne è uscito con 27 e con 139 emendamenti. In questa Finanziaria - ha concluso - c'è una guerra di posizioni e di potere e si gioca sulla pelle dei lavoratori.
L'on. Vargiu (Riformatori) ha detto che l'articolo 3 non è un articolo organico ma è un articolo "arcobaleno" dove è stato inserito di tutto. Inoltre, è lo specchio della confusione mentale che regna all'interno della maggioranza di centrosinistra. L'articolo è composto da 24 commi su cui gravano circa 130 emendamenti di cui 71 presentati dalla minoranza e ben 52 dalla maggioranza. Questo fa sorgere il dubbio che la giunta non ha mai discusso la Finanziaria con la maggioranza. Ma la confusione mentale è anche da parte della stessa giunta che ha presentato al suo DL ben 13 emendamenti e che, addirittura prima di entrare in aula, ha emendato un suo emendamento presentato al suo DL. La verità è - ha concluso Vargiu - che la giunta non ha ancora deciso cosa scrivere all'interno della Finanziaria.
L'on. Silvio Cherchi (PD) ha detto che la situazione non è buona ma che il centrosinistra ha il merito di voler completare la manovra sul precariato iniziata nella scorsa finanziaria. Non sarà facile - ha aggiunto - perché si tratta di un capovolgimento di impostazione che richiede tempo. Per Cherchi la maggioranza ha previsto un buon piano per il superamento del precariato e ha preso l'impegno di stabilizzare i lavoratori. Dunque, lo faccia, senza mettere vincoli, perché la Regione ha bisogno di queste figure professionali. Per l'esponente del Pd è necessario abolire totalmente le short list.
Per l'on. Moro (AN) il governo regionale è riuscito a conquistare tra i suoi primati negativi quello di aver assunto decisioni contrarie alla legge e contrarie ai diritti e agli interessi dei lavoratori. Forzare le regole e violare la legge - ha detto - ha visto prevalere, all'interno della maggioranza, l'anima dirigista . Ma di questa lotta interna stanno pagando le spese i dipendenti della Regione dove si preferisce non utilizzare i dipendenti e ricorrere a collaborazioni esterne di cui si sa molto poco. Per Moro la legislatura che sta per finire è un fallimento perché ha tradito il mandato conferito dagli elettori e si sta cercando di piegare la Pubblica amministrazione agli interessi di qualcuno. Questa Regione di sinistra, pluricondannata per comportamento antisindacale, è un fallimento.
Per l'on. Atzeri (Psd'az) nell'articolo 3 c'è lo strisciante, subdolo obiettivo di privatizzare la pubblica amministrazione. Eppure Bassanini aveva imposto la separazione tra la politica e la pubblica amministrazione. Separazione ripresa dalla legge regionale 31 del 1998 che doveva impedire all'arroganza dei partiti di spadroneggiare. Per il consigliere sardista dal 2004 ad oggi si sono introdotte nelle finanziarie norme intruse che riguardano il personale. L' illegalità è diffusa - ha detto - ci si vanta di aver tagliato in 3 anni 1000 posti di lavoro: ma quali sono gli effetti? Sono aumentati i consulenti prezzolati che costano moltissimo. Ormai esiste una amministrazione parallela che risponde solo al governatore a discapito dei dipendenti pubblici. Siamo di fronte a una eversione dell'articolo 97 della Costituzione che impone "leale collaborazione". Atzeri ha detto che l'articolo fa riflettere e inorridire e che siamo di fronte ad una schizofrenia emendativa che non ha uguali.
L'on. Sabatini (Pd) ha affermato che in questi anni il centrosinistra si è impegnato nella lotta al precariato. E l'articolo 3 ne è l'ulteriore dimostrazione. Sabatini si è soffermato sulla situazione dei veterinari coadiutori. Non si tratta - ha detto - di spostare il problema all'articolo 8 (sanità) bisogna capire se c'è la volontà di risolvere questa situazione.
I lavori del Consiglio proseguono (R.R.)

Personale, prosegue il dibattito generale sull'articolo e sugli emendamenti =Continuano gli interventi critici dell'opposizione; questo pomeriggio, alle 16, la replica della Giunta

Cagliari 5 febbraio 2008 - Il dibattito generale sull'articolo 3 della Finanziaria "Disposizioni in materia di personale e di contenimento degli oneri istituzionali" è proseguito con numerosi interventi dei gruppi di opposizione. Ignazio Artizzu (An) ha svolto un intervento estremamente critico sottolineando come una materia così importante e delicata non può essere affrontata con un articolo della Legge finanziaria, ma occorre una riforma apposita. Dicendosi meravigliato dell'atteggiamento palesato nel corso di questo scorcio della legislatura dall'assessore competente, Artizzu si è chiesto che cosa possa aver mutato l'atteggiamento estremamente garantista dell'assessore Dadea che oggi invece mostra di voler fare scelte del tutto diverse. "Ha cambiato lei idea assessore -ha chiesto in via diretta Artizzu- e se non l'ha cambiata perchè non lo dice?". Secondo Artizzu tutto questo fa capire il grado di sensibilità della Giunta nei confronti dei lavoratori della Regione e della pubblica amministrazione più in generale.
Ha quindi preso la parola il "Riformatore" Sergio Pisano che ha sottolineato la assenza dall'aula di un importante partito della maggioranza, sottolineando "che questo rappresenta un fatto politico molto importante e grave". Per Pisano "di fronte a questa assenza non si può certo andare avanti come se niente fosse accaduto". Definendo "una arlecchinata" sia i 24 commi che compongono l'articolo sia gli emendamenti della Giunta, ha osservato l'irritualità di come la materia venga affrontata. "Per ogni assessorato si crea un'agenzia, con un processo normativo che di fatto sta modificando fortemente la legge 31: un disegno spaventosamente pericoloso".
Forte perplessità anche da parte di Giommaria Uggias (Misto) ("Ero incerto se intervenire o no perchè mancano i protagonisti di un dibattito su questo tema, da un lato il Presidente Soru, dall'altro la sinistra" che su questo tema si è sempre particolarmente accanita anche bacchettando le altre forze politiche). Per Giommaria Uggias "manca in realtà una linea strategica e di svolta in materia del personale della Regione e degli enti". Dopo aver osservato che ci si trova ancora alle prese con il "meccanismo perverso del precariato", ha ribadito l'esigenza che si possa finalmente ragionare in maniera diversa soprattutto in relazione a questo tema. "Ci sono gangli dell'amministrazione che operano ormai fuori dai canoni degli enti" e quindi vanno riconosciuti come aziende autonome. Uggias ha quindi deplorato fortemente che "si stiano di fatto avallando situazioni del tutto intollerabili come "quello che di fatto è un uso di intermediazione del lavoro" che sembra ormai registrarsi in molte situazioni degli enti agricoli. "Occorre veramente una svolta -ha concluso- una svolta coraggiosa, perchè al lavoro non si può dare valore soltanto nelle chiacchiere".
Per Silvestro Ladu (Fortza Paris), il tema del personale regionale è particolarmente delicato e "va affrontato in modo corretto e serio". Criticando l'assenza del Presidente della Regione, Ladu ha sottolineato "il fatto politico nuovo rappresentato dalla assenza dall'aula dei gruppi della sinistra". "Forse è il momento -ha detto- per riflettere e mettere mano alla legge 31". Ma secondo Ladu il lavoro sembra essere l'ultima cosa che preoccupa veramente a Giunta. Ed ha ricordato la situazione derivantew dalla chiusura delle Comunità montane: si era detto che il personale dovesse passare alle province che non hanno assunto nessuno.
"Sarebbe necessario a questo punto che la Giunta ritirasse questo progetto di legge Finanziaria", ha esordito Raffaele Farigu (Misto-Nuovo Psi) perchè gli avvenimenti a cui si è assistito anche oggi "sono fatti politici estremamente rilevanti". secondo Farigu si sta trattando della annosa questione delle risorse u8mane del sistema regionale "cioè una questione fondamentale in relazione all'efficacia della azione amministrativa che traduce in concreto la volontà politica del legislatore". "Questo articolo 3 è veramente una norma intrusa: occorreva al suo posto una lege organica da affrontare seriamente". Sarebbe necessario, ha concluso, sospendere questa parte.
Pietro Pittalis (Misto-Udeur) ha esordito ricordando che: "Abbiamo in varie circostanze cercato di far capire al Presidente che con la muscolarità e l'intransigenza a lungo andare tutto rischia di logorarsi e una maggioranza rischia di sgretolarsi". Quello del lavoro è un argomento di grande delicatezza e complessità, "la sensazione che abbiamo è che si continui a navigare a vista". Citando gravi fatti di cronaca, ha ricordato che spesso questi avvenimenti nascono da un forte disagio sociale. Quanto alla assenza della sinistra sarebbe doveroso che la Giunta chiedesse la sospensione della discussione per una attenta riflessione: si tratta di un fatto estremamente importante. Pittalis, dopo una lunga serie di interruzioni e di scontri verbali con consiglieri del Pd, ha concluso sottolineando "l'occasionalità e precarietà che si adotta in questo frangente: l'articolo 3 è costituito da 24 commi, vere e proprie norme intruse che avrebbero necessità di ben maggiore approfondimento.
Il dibattito della mattinata è stato concluso da Attilio Dedoni (Riformatori), che ha deplorato "l'assenza del presidente che aveva annunciato la legislatura come legislatura costituente e di riforma, ma niente è realmente accaduto sul fronte dello Statuto nè alcuna altra seria riforma. E che niente sia stato fatto emerge in tutta evidenza ha proseguito Dedoni, anche nel campo del lavoro e del personale delle istituzioni pubbliche "come è ben evidente nelle province che alimentano il precariato" invece di assumere come sarebbe stato preferibile il personale delle comunità montane abolite. E' necessario ed estramente urgente sanare le situazioni aperte, ha detto Dedoni, "ma è questa la politica di innovazione e riordino che dovevamo attenderci?".
La seduta è quindi stata chiusa dal Presidente Giacomo Spissu che ha rinviato i lavori al pomeriggio alle ore 16.
(LP)