CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 382 del 1° febbraio
2008
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Le sanzioni per il mancato o ritardato pagamento della tasse sul lusso suscitano un dibattito acceso. Prosegue la discussione sull'articolo 2 della Finanziaria 2008.
Cagliari, 1 febbraio 2008 - Le sanzioni per chi - relativamente alle cosidette tasse sul lusso - ometterà, presenterà in ritardo o in forma incompleta le comunicazioni necessarie a individuare il tributo faranno scattare sanzioni amministrative da mille a duemila euro. Lo prevede un lunghissimo comma 17 dell'articolo 2 della legge finanziaria, in discussione. Le perplessità avanzate, sui criteri adottati, non solo dal centrodestra che chiede la soppressione del comma, ma anche dal centrosinistra (Balia, Caligaris, Pittalis, Uggias), hanno impegnato il Consiglio per buona parte della mattinata, richiedendo anche una sospensione per modificare il testo è introdurre una gradualità delle sanzioni in base al tributo dovuto, non essendo accettabile la disposizione così come indicata dalla giunta. Resta in discussione anche la questione se debbano pagare gli emigrati, che, "a prezzo di sacrifici", hanno raggiunto lo scopo di una casetta al mare. Cosa che l'on. Pittalis definisce "ripugnante". Fra l'altro (on. Lai, Udeur) per difficoltà di ottenere i chiarimenti necessari (l'ufficio delle entrate non risponde né al telefono dedicato, né alle richieste per posta, ha precisato l'on. Caligaris, dello Sdi) si rischia di dover far pagare una penale salata, a proposito della quale (on. Balia, Sdi) gli uffici non esercito alcuna discrezionalità. C'è la possibilità (on. Contu, Fi) che la sanzione decuplichi la tassa, anche in caso di comunicazioni incomplete.
In realtà - ha detto il capogruppo di Forza Italia, on. La Spisa - è l'impianto della legge istitutiva delle tasse sul lusso che scricchiola, mostrando i propri limiti, che, di certo, non hanno aiutato le casse della Regione. L'inasprimento dei meccanismi che stabiliscano le sanzioni rispecchia la mentalità di un governo che spreme il contribuente, senza alcun criterio.
E' una vera e propria condizione di "signoraggio" (i diritti riscossi dal sovrano in periodo medievale) ha commentato l'on. Pittalis (Udeur) sostenendo che le tasse sul lusso colpiscono anche le piccole e medie attività di sostegno al turismo, riducendone la competitività; una "ossessione del gabelliere", l'ha definita l'on. Atzeri (Psd'Az) convinto chele tasse non abbiano mai favorito la crescita economica, senza contare che alcune (quelle sulle plusvalenze) non trovano il conforto di alcune categorie (i notai), non servono all'erario e aumentano il livello di impopolarità della giunta.
Quello indicato in Finanziaria è un "atteggiamento persecutorio", ha detto l'on. Uggias (Pd) e danno l'idea di una Regione "che perseguita i cittadini". Chiedendo l'esenzione per chi otterrà l'immobile per asse ereditario, Uggias ha annunciato, salvo modifiche del testo, che non voterà il comma 17.
L'assessore Secci ha assicurato che lo spirito è quello di applicare le sanzioni secondo una progressione che indicherà in un emendamento orale, il cui testo proposto non sembra adeguato all'on. Scarpa (Psd'Az) perché, comunque, resta una sanzione minima di mille euro, anche se il tributo evaso è di 50.
E se il comma 17 "è una vera norma tributaria", ha detto l'on. Rassu (FI) che avrebbe richiesto un'occasione diversa di dibattito, l'on. Dedoni (Riformatori) afferma che il provvedimento conferma l'equazione: sinistra uguale inasprimento fiscale; mentre l'on. Pisano (Riformatori) intravede, nella Finanziaria, l'assenza di interventi a favore delle attività produttive e cita "la favola della riduzione dell'Irap", della quale l'articolo 2 si occupa, smentita, dice, dal maggior gettito previsto in bilancio. Un'evidente contraddizione.
A favore del testo si è espresso l'on. Uras (Prc) che parla di riequilibrio fiscale. Ma non ci sono (Balia) le condizioni per un voto "sereno e consapevole" e anche Uggias è di questo parere. L'on. Balia si lamenta del fatto che la Finanziaria espropria il Consiglio della funzione legislativa ("la riforma dei consorzi industriali o della scuola - istruzione e formazione professionale - sono a costo zero?").
Per trovare un'intesa si sospende per qualche minuto. (adel)
Finanziaria: all'esame del Consiglio l'articolo 2 e gli emendamenti. Bocciato a scrutinio segreto l'emendamento 187 sull'abrogazione delle Tasse sul Lusso.
Cagliari, 1 febbraio 2008 - E' stato bocciato a scrutinio segreto l'emendamento (Capelli e più) che prevedeva l'abrogazione delle tasse sul lusso. Dopo un acceso dibattito, soprattutto sulla copertura finanziaria della legge, il presidente Spissu ha messo in votazione l'emendamento su cui l'on. Capelli ha chiesto il voto segreto. Il Consiglio l'ha bocciato: presenti 71,votanti 71, sì 31, no 40).
L'aula ha, inoltre, approvato anche gli emendamenti 356, 186 e le modifiche presentate dall'assessore Secci al testo dell'articolo 2.
Sugli emendamenti sono intervenuti anche più volte gli on.li: Vargiu (Riformatori), Caligaris (Misto Sdi), Silvio Cherchi (Pd), Pisano (Riformatori).
Il presidente Spissu ha, inoltre, comunicato che la conferenza dei capigruppo ha deciso il calendario dei lavori per la prossima settimana. Da martedì a venerdì si lavorerà dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 22.
Questo pomeriggio non ci sarà Consiglio ma si riunisce la commissione Bilancio. (SEGUE R.R.)
Approvato anche l'articolo 2 insieme a vari emendamenti. I lavori riprenderanno martedì prossimo
Cagliari, 1 febbraio 2008 - Approvato l'articolo 2 dopo una lunga serie di votazioni sugli emendamenti che hanno anche richiesto due votazioni a scrutinio segreto. Dopo la mancata approvazione dell'emendamento187, anche il successivo 188 concernente l'eliminazione delle tasse sul lusso e presentato da Capelli e più è stato respinto. A parte l'emendamento 871 presentat5o dalla Giunta regionale, tutti gli altri emendamenti posti in votazione sono stati respinti. E fra questi anche il 282 a firma Caligaris, tendente a far compiere una ricognizione sul sistema abitativo costiero per individuare le case di proprietà degli emigrati.
Nel corso delle dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Giovanni Pileri (Fi), Mario Diana (AN), Maria Grazia Caligaris (Misto-Sdi), Sergio Pisano (Rif), Pierangelo Masia (Misto-Sdi)Franco Ignazio Cuccu (Udc), Peppino Balia (Misto-Sdi), Renato Lai (Misto-Udeur), Chicco Porcu (Pd-Prog. Sard.), Siro Marrocu (Pd-Ds).
A conclusione della seduta il Presidente Giacomo Spissu ha ricordato che i lavori riprenderanno martedì 5 febbraio alle ore 10.
(lp)