CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 381 del 31 gennaio 2008

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Finanziaria: all'esame dell'aula l'articolo 2 che potrebbe essere sospeso per alcune modifiche apportate al testo dall'assessore al Bilancio.

Cagliari 31 gennaio 2008 - La seduta pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell'on. Biancu All'esame del Consiglio regionale l'emendamento 3 all'articolo 1 bis "Primi istituti di cittadinanza digitale" (di cui si allega il testo con le modifiche apportate). L'emendamento è stato approvato (presenti 64, votanti 62, sì 59, no 3, astenuti 2). Sull'emendamento n. 2 (monitoraggio della spesa regionale) sono intervenuti, per dichiarazione di voto, l'on. Scarpa (misto) e l'on. Pittalis (Popolari - Udeur) ma il presidente di turno Biancu l'ha dichiarato inammissibile.
Si è poi passati all'esame dell'articolo 2 "Norme in materia di tributi" con i relativi emendamenti.
Il primo ad intervenire nel dibattito generale è stato l'assessore al bilancio che ha presentato un emendamento orale per modificare il testo dell'articolo sulla base dell'interlocuzione avvenuta con la Commissione Europea.
L'on. Caligaris (Misto), sull'ordine dei lavori, ha chiesto di vedere un testo definito prima di iniziare la discussione generale. E' d'accordo l'on. Pittalis che ha detto di aver bisogno di tempo per valutare le modifiche.
L'on. Atzeri (Misto) ha detto che con questo modo di agire la giunta non rispetta il Consiglio regionale. Ancora una volta - ha ribadito - ci troviamo davanti a sciatteria e arroganza. Per il consigliere sardista questo articolo 2 è una norma intrusa.
I lavori del Consiglio sono sospesi per qualche minuto. Alla ripresa dei lavori si voterà per decidere se sospendere l'articolo 2 e passare all'esame dell' articolo 3 "Disposizioni in materia di personale e di contenimento degli oneri istituzionali". (SEGUE R.R.)

Il dibattito sull'articolo 2: no (anche da settori della maggioranza) all'emendamento della Giunta che prevede tasse sui bed & breakfast e altre strutture ricettive

Cagliari, 31 gennaio 2008 -Prosegue serrato il dibattito sull'articolo 2 della legge finanziaria che prevede una serie di interventi in campo tributario e fiscale: per intendersi si va dall'abbattimento dell'addizionale Irpef per le imprese alle nuove imposte per diverse strutture ricettive (quest'ultime attraverso un emendamento presentato dalla Giunta). Ma prima dell'inizio della discussione su questo articolo si è registrato un breve dibattito di carattere procedurale, con al centro l'eventualità di una sospensione dell'esame dell'articolo 2 in attesa di un alcune modifiche annunciate dall'assessore Secci.
Aperta alla fine la discussione sull'articolo 2, il presidente di turno, il vice presidente Antonio Biancu, ha annunciato che diversi emendamenti presentati non hanno la copertura finanziaria e quindi saranno (salvo aggiornamenti) dichiarati inammissibili; di sicuro inammissibile, ha annunciato il presidente l'emendamento n. 240 a firma Masia e più (riguarda la possibilità per i comuni di ridimensionare le aree urbanistiche di espansione dette zone C ) perchè tale norma non riguarderebbe le materie di carattere tributario o finanziario. Su questo argomento è intervenuto Peppino Balia (Misto-Sdi) che ha espresso perplessità e riserve su tale decisione, ritenendo che si stiano attuando discriminazioni rispetto ad altri emendamenti ammessi. Anche Pierangelo Masia (Misto-Sdi) ha giudicato severamente tale decisione, ricordando che si tratta di una norma che incide sull'Ici (con risparmio per molti cittadini meno abbienti). Il Presidente ha comunque ribadito che in tal caso si tratta comunque di competenze di altre amministrazioni ed ha confermato l'inammissibilità dell'emendamento.
E' quindi cominciata la discussione sull'articolo e sugli emendamenti. Maria Grazia Caligaris (Misto-Sdi) ha lamentato come le nuove tassazioni che vengono previste aggravano una pressione fiscale ormai eccessiva ed "ai limiti delle sostenibilità". Ha espresso dissenso e contrarietà sull'emendamento 872 della Giunta (le cosiddette tasse sui bed & breakfast) perchè introduce nuove imposte ed ha sostenuto la necessità di un giudizio della Commissione di merito.
Giovanni Pileri (Fi) si è a lungo soffermato sul problema delle tasse sul lusso, denunciando come abbiano provocato gravi conseguenze negative sul turismo delle zone costiere. In particolare, ha aggiunto Pileri, inique le tasse sulle seconde case perchè imposte senza distinzione a chi dopo anni di sacrifici ha potuto acquistare o realizzare una casetta, e chi invece possiede le grandi ville.
Forti riserve e perplessità su molte parti dell'articolo 2 e degli emendamenti dell'esecutivo anche da parte di Renato Lai (Misto-Udeur). Lai si è soffermato con scrupolo e approfondimenti su molte parti della norma manifestando gravi dubbi sui meccanismi di erogazione delle agevolazioni fiscali relativi all'addizionale Irpef alle imprese, ed ha esaminato da vicino i vari commi dell'articolo che a suo giudizio sollevano i maggiori problemi. Ha concluso ricordando come tutte queste imposizioni fiscali hanno un forte impatto negativo per la realtà territoriale della Gallura.
E' quindi nuovamente intervenuto Peppino Balia (Misto-Sdi): Secondo la Giunta -ha detto- si tutela il lavoro attraverso una minima riduzione dell'Irap, ma è una tutela troppo fragile. Risorse troppo limitate quelle che si ricavano da questo. Per il lavoro occorrono interventi rapidi ed efficaci attraverso le leggi di settore che la Giunta sembra trascurare. Di nuovo ha espresso perplessità sulla dichiarata inammissibilità dell'emendamento 240 e ha considerato inopportune le tasse nuove previste dalla Giunta.
Anche Roberto Capelli ha sottolineato la delicatezza dell'articolo 2. Dopo aver espresso la condivisione per la riduzione dell'addizionale Irpef ha tuttavia criticato che questa riduzione venga stabilita in modo condizionato, il che rende difficile ottenere reali benefici. Le imprese attraversano una fase di grave malessere, meglio lanciare il segnale e non condizionare tale agevolazione fiscale almeno nei primi anni di intervento. Critico Capelli sull'emendamento 872, e in genere sulle tasse sul lusso: "vorremmo conoscere i reali risultati ottenuti".
Accalorato intervento di Pierangelo Masia (Misto Sdi) per il quale la dichiarazione di norma intruso sull'emendamento 240 non può essere condivisibile. Si tratta in fondo di tributi e quindi è ammissibile, a suo giudizio. Inoltre la norma produrrebbe grandi benefici per le parti più deboli del tessuto sociale che non può permettersi certi costi fiscali per il fatto di possedere aree in zone considerate in passato ed erroneamente di espansione in molti comuni che si attendevano troppo ottimisticamente forti espansioni demografiche.
Giudizio critico sull'emendamento 872 della Giunta, quindi, da parte anche di settori della maggioranza. Per primo Siro Marrocu (Pd-Ds), che dopo aver condiviso il giudizio di inammissibilità del "240" , ha poi espresso forti perplessità sull'emendamento della Giunta n. 872: "ritengo che la Giunta dovrebbe valutare l'ipotesi del ritiro". Si tratta oltretutto di incidere nel campo delle autorizzazioni comunali. "Non so cosa abbia indotto l'assessore Depau a chiederne l'inserimento", ed ha sottolineato che a suo giudizio si paleserebbe una espropriazione di funzioni che la legge attribuisce ai comuni.
Ed anche il Presidente della Terza commissione, Giuseppe Luigi Cucca (Pd-Margherita) ha manifestato tutte le proprie perplessità sull'emendamento 872. "Anche perchè si va a pesare su situazioni di piccolissime dimensioni con ripercussioni negative su un'utenza rappresentata esclusivamente da categorie deboli" alle quali si rischia di impedire di conoscere la nostra regione. "Si va controcorrente".
Il dibattito prosegue.
(lp)

Nel proseguo dei lavori è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori) che ha definito estemporaneo il sistema della fiscalità di vantaggio. "Su questi temi ci saremmo attesi una proposta di legge autonoma e una lunga valutazione in commissione degli effetti delle norme sul sistema economico, non un intervento formulato così dentro la Finanziaria".

Per l'on. Giuseppe Atzeri (Psd'az) "sono necessari ossigeno e misure fiscali speciali per il mondo dell'imprenditoria sarda già gravato pesantemente dal costo dell'energia e del credito. Invece, all'interno dell'articolo 2 troviamo il dato anatomico del bifronte sanlurese: le defiscalizzazione è uno statalismo rancoroso".
Ha poi preso la parola l'on. Luciano Uras capogruppo del PRC che ha spiegato la funzione dell'articolo 2: "Ridurre l'imposizione fiscale a favore delle imprese in cambio dell'aumento di lavoro a tempo indeterminato e della stabilizzazione dei lavoratori precari, e non della stabilizzazione del lavoro precario come erroneamente recita la norma". Il capogruppo di Rifondazione si è chiesto poi quanta parte della Finanziaria è a favore dei lavoratori e quanta parte è direttamente o indirettamente a favore delle imprese, mentre sulle norme intruse ha detto: "Questa polemica è snervante l'importante è che la Finanziaria sia efficacia rispetto agli argomenti che si propone".
Il presidente Spissu ha dato poi la parola all'Assessore alla programmazione on. Secci che ha negato la presenza di norme intruse nell'articolo 2 perché la materia dei tributi è tipica della manovra Finanziaria. Quanto alla detrazione Irap, riguarderà un importo significativo oltre 40 milioni di euro. Sull'emendamento 240 presentato dallo SDI (Zone C dei comuni), l'assessore ha annunciato l'impegno della giunta a trovare una risposta legislativa seria "quando avremo capito come intervenire al meglio anche ai fini ICI". Sull'emendamento 872 (Bed and Breakfast, strutture ricettive) l'intendimento era quello di fare emergere l'evasione, ma a questo punto può essere ritirato.
Per la commissione il presidente Cucca ha fornito il parere sugli emendamenti; a seguire l'assessore Secci ha espresso il parere della giunta. Dopo una prima votazione nel corso della quale sono intervenuti gli onorevoli Mariano Contu (FI), Luciano Uras (PRC), Sergio Pisano (Riformatori), Raimondo Ibba (SDI), Franco Ignazio Cuccu (UDC), e Pierpaolo Vargiu (Riformatori), interventi nel corso dei quali maggioranza e opposizione hanno affermato rispettivamente l'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, dei controlli della Regione ma anche "Del sostegno reale alle imprese non con incentivi così poco incentivanti", il presidente Spissu ha sospeso i lavori per consentire alla commissione bilancio di proseguire nell'esame degli emendamenti.
I lavori del Consiglio Regionale riprenderanno domani alle 10.