CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

------------------------------------

Nota stampa
della seduta n. 379 del 30 gennaio 2008

------------------------------------

Finanziaria, riprendono il dibattito e le votazioni sugli emendamenti all'articolo 1

Cagliari, 30 gennaio 2008 - Dopo un avvio a rilento per scarsa affluenza in aula, i lavori si sono incanalati su un binario spedito e sotto la presidenza del vice presidente Nicolò Rassu, si sono susseguite celermente le votazioni sugli emendamenti all'articolo 1. Molti dei numerosi emendamenti presentati sono stati respinti sia con votazioni a scrutinio elettronico palese che per alzata di mano. Sulla maggior parte non vi è stato dibattito e le votazioni si sono svolte con grande speditezza. Per alcuni emendamenti, invece vi sono stati interventi per dichiarazioni di voto. Si è iniziato con l'emendamento 337 (Contu e più) che prevedeva la soppressione del comma 30 dell'articolo 1. Il comma 30 dell'art. 1 contempla fra l'altro l'abrogazione dell'articolo 7 della legge 37/98 riguardante il Piano per il lavoro. Con l'emendamento presentato dall'opposizione si voleva far salva quella norma, cassando allo scopo la norma finanziaria abrogativa. E' intervenuto per dichiarazione di voto l'on. Pietro Pittalis (Misto-Udeur) che si è detto meravigliato che su questo argomento il Prc non sia intervenuto; ha annunciato il voto favorevole all'emendamento. Posto in votazione, è stato tuttavia cassato a maggioranza.
Breve discussione anche sull'emendamento 338 (Contu e più) relativo al comma 31 (di modifica alla legge 9/06) riguardante le attività produttive. L'on Giorgio La Spisa (FI) ha annunciato il voto favorevole, criticando come la disposizione del comma 31 interverrebbe in maniera disorganica nel campo del sistema produttivo. Anche l'emendamento 338 non è stato approvato.
Respinto dopo alcune dichiarazioni di voto a favore anche l'emendamento 339 tendente a sopprimere il comma 32 dell'articolo 1, che prevede una erogazione di trenta mila euro "per iniziative di ricerca, studio e assistenza tecnica in materia di politiche comunitarie e per attività di partecipazione ad organismi comunitari". L'on Roberto Capelli (Udc) si è detto contrario a tale norma e quindi a favore dell'emendamento soppressivo, perchè "del tutto minimo l'impegno finanziario e quindi del tutto inutile". Assai meglio ha detto preparare giovani laurati da mandare a Bruxelles per fare specializzazione sul campo. Analogo giudizio da parte del consigliere Sergio Marracini (Misto-Udeur) di Giorgio La Spisa (FI): questa iniziativa o è inutile per insufficienza di risorse o quanto meno non è comprensibile". Anche per Attilio Dedoni (Riformatori) il comma "non ha nè capo nè coda". Favorevole all'emendamento soppressivo anche Silvestro Ladu (Fortza Paris): la Regione perde i finanziamenti europei e poi spende male per le iniziative di avvicinamento a Bruxelles. Ma alla fine l'emendamento 339 è stato respinto.
Il dibattito prosegue sotto la presidenza del Presidente Giacomo Spissu.
(lp)

Finanziaria, prosegue il dibattito sull'articolo 1. Un milione stanziato per manifestazioni e seminari sui diritti civili in occasione del G8 suscita polemiche.

Cagliari, 30 gennaio 2008 - Su alcune manifestazioni (di pace, tutela dei diritti umani, solidarietà, eccetera) finanziabili in occasione del G8 in programma, il prossimo luglio, a La Maddalena, si è accalorata la discussione sull'articolo 1 della Finanziaria. Il comma 36 prevede infatti la spesa di un milione di euro per convegni e seminari, con lo scopo di sfruttare l'attenzione mediatica che si concentrerà sull'arcipelago che, nei giorni scorsi, ha visto ripiegare le bandiere a stelle e strisce della base Usa. "E' un paradosso che si voglia accostare la Sardegna a questo evento, che riunisce le grandi potenze le quali coltivano la politica degli armamenti" ha detto l'on. Caligarsi (Sdi) chiedendo che non si faccia alcun riferimento al summit dei paesi industrializzati. Si crea un'immagine della Sardegna diversa da quella che si vorrebbe promuovere. L'argomento è scottante "e può pesare sull'approvazione dell'articolo 1".
"Scandaloso e esilarante" l'on. La Spisa (Forza Italia) ha definito il provvedimento. Si spreme il limone per intervenire sulle povertà e si sprecano risorse a sostengo di una manifestazione internazionale. Decisione "irresponsabile" che rischia di provocare incidenti.
Un milione è poca cosa, ma destiniamolo a chi ha bisogno, ha aggiunto l'on. Oscar Cherchi (Forza Italia), mentre l'altro Cherchi, Silvio, (Pd) sottolinea l'altissima esposizione della Sardegna all'interesse mondiale e non vorrebbe che quanti chiedono di annullare il provvedimento, siano affetti dalla "sindrome di Tafazzi".
Anche il G8 è un atto di solidarietà nazionale, come per la spazzatura campana? A porre la domanda è l'on. Diana (An), il quale "sospetta" che il presidente Soru "non pensi alla pubblicità, ma abbia concordato ben altro", visibilità e quanto occorre ad allungare la sua carriera politica, mentre l'on. Pisu (Prc) polemizza con il centrodestra, "assente dalle manifestazioni a sostegno della pace" e sostiene la necessità che l'immagine dell'isola sia quella dell'amicizia tra i popoli.
Replica dell'on. Sanjust (Forza Italia): il centrodestra non partecipa alle marce di propaganda ma è presente dove la solidarietà umana e civile si esercita. Quanto all'immagine, certo non giova l'arrivo dell'immondezza della Campania, che rischia di gettare al vento gli investimenti pubblicitari.
Questo "è l'ultimo degli accordi nefasti" voluti da Soru su La Maddalena, ha detto l'on. Ladu (Fortza Paris), mentre l'on. Atzeri (Psd'A) ritiene che Soru lo gestirà «in solitudine" per ricavarne "la massima visibilità".
Disposti a cancellare dal testo il riferimento al G8, ha affermato il capogruppo del Pd, on. Marrocu, ma l'occasione del G8 è ghiotta: "avremo i riflettori puntati e la Sardegna potrà diffondere nel mondo la sua immagine". Il dubbio è che si cada nel populismo, ha detto l'on. Capelli (Udc). Quel milione si può spendere meglio; del resto sono costate molto di più le due tappe in terra sarda del Giro d'Italia, che nessun beneficio hanno portato.
Il problema è capire se, e in quale misura, si avvantaggerà dalle iniziative sovvenzionate dalla Regione l'economia isolana. L'appuntamento è di grande evidenza, ma occorre riflettere per i problemi di sicurezza che comporta (on. Masia, Sdi) e che incidono sul rapporto tra costi e benefici (on. Rassu, Forza Italia).
Non alziamo le barricate, ha detto l'on. Salis (IdV); il G8 non è "un'associazione per delinquere e non va, di certo, demonizzato". Certo non sarà l'occasione, secondo l'on. Pileri (Forza Italia), per affrontare i problemi economici e sociali di La Maddalena dopo la partenza della base Usa che è costata la perdita secca di trecento posti di lavoro. C'è il rischio che diventi "una passerella elettorale" con scarsi benefici (le somme stanziate dal governo, 30 milioni, saranno spese per la sicurezza, non per infrastrutture e altre iniziative utili alla comunità. C'è il rischio ragionevole, invece, che potrebbe danneggiare la stagione turistica).
La discussione è in corso.
In precedenza il Consiglio ha approvato gli emendamenti soppressivi del comma 34 (68 sì e 9 no), che modifica la legge 1 nella parte che abroga la concertazione con l'assessore della Programmazione, manda definitivamente in pensione il comitato della programmazione, trasferisce all'Urbanistica ed Enti Locali le funzioni espropriative. Ma una legge, per quanto superata dall'evoluzione amministrativa della Regione, va modificata con un'altra legge, non con la scorciatoia della Finanziaria, hanno sostenuto numerosi consiglieri. Si tratta di norma intrusa (on. Capelli) e preoccupa (on. Masia, Sdi) che la Finanziaria diventi un grimaldello legislativo, Leggi cardine per l'amministrazione non ammettono modifiche parziali, ha sostenuto l'on. Caligaris, mentre per l'on. Cappai (Udc) è la conferma che si riduce il livello di concertazione. Escludere l'assessore al Bilancio in questo modo è la dimostrazione (on. La Spisa) che si "infilano pezzi di controriforma in uno strumento finanziario non essendo stati capaci di fare le riforme".
Molto critici anche gli onorevoli Pisano (Riformatori), Balia (Sdi), Dedoni (Riformatori), Pittalis (Udeur) e Ladu. Ma è "una tempesta d'acqua in un bicchiere", ha detto l'on. Marrocu, affermando che si tratta di un provvedimento già operante che supera la vecchia logica delle aree di programma. La maggioranza è disposta a rinunciare. L'on. Orrù (Pd), presidente della Prima commissione (Autonomia), definisce l'intervento previsto in Finanziaria un atto "manutentivo" che non stravolge la legge di riferimento (legge 1); ma l'on. Diana ha replicato: l'articolo in discussione modifica "una ventina di articoli di legge". Non sembra questa la strada più corretta per il "maquillage" di alcune norme effettivamente superate dai tempi. Il vero guaio - commenta l'on. Mario Floris (Uds) è l'assenza, a qualunque livello, di programmazione. Al suo posto solo dichiarazioni d'intenti del presidente Soru. Passo avventato.
Un passo comprensibile, ha aggiunto l'on. Maninchedda (Psd'Az), se le Commissioni consiliari non lavorassero, cosa che non accade, Qui, invece, "si tenta di sostituire le Commissioni", espropriando il Consiglio di specifiche competenze.
L'assessore Secci taglia corto: il comma non ha rilevanza, resti in piedi o si cancelli non c'è problema.
Il Consiglio lo cancella, appunto.
Approva invece il comma successivo (35) di contenuti analoghi (lo ha sottolineato l'on. Cappai, Udc). (adel)

Prosegue il dibattito sull'articolo 1 del DL 301 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione". Approvato a scrutinio segreto un emendamento di An

E' proseguito per tutta la serata in Consiglio regionale l'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti. La maggioranza ha dimostrato di essere compatta anche se è stato approvato a fine seduta un emendamento di Alleanza Nazionale su cui l'on. Artizzu aveva chiesto lo scrutinio segreto. Il dibattito è stato acceso sulla soppressione del comma 36 dell'articolo 1 (autorizzare la spesa di 1 milione di euro in occasione del G8). Sono intervenuti: l'on. Mario Floris (Uds) che ha detto che non c'è dubbio che la Sardegna sia una terra di pace e di amicizia. Vogliamo - ha chiesto - fare qualcosa per la pace? Facciamola ma non c'è bisogno di una norma finanziaria. Per Floris questo comma deve essere ritirato. L'on. Dedoni (Riformatori) ha detto che questa norma non è scritta bene ed è stata fatta per accontentare qualcuno. Per il consigliere riformatore bisogna ritirare questo comma ed esaltare la terra di Sardegna. L'on. Artizzu (AN) ha dichiarato di votare per la soppressione di questo comma 36. In discussione - ha sottolineato - non c'è il fatto che la Regione spenda dei soldi per il G8 ma non ci piace il metodo usato, ci sembra un'operazione poco trasparente. L'on. Pittalis (Popolari -Udeur) ha detto che la Sardegna non ha bisogno di dimostrare nulla e ha ricordato che per l'organizzazione del G8 è stato dato "uno schiaffo" al presidente Soru, infatti, commissario è Bertolaso e non il presidente della Regione. L'on. Licheri (Sinistra Autonomista) ha annunciato il voto contrario all' emendamento 67 e positivo al 493. L'on. Maninchedda ( Misto) ha affermato di votare a favore della soppressione del comma 36. Sono contrario al G8 - ha detto - che decide senza mandato. Quindi - ha aggiunto - noi facciamo un'obiezione di tipo democratico. Maninchedda ha sottolineato che mentre per il G8 si stanzia un milione di euro per i sessant'anni dello Statuto della Sardegna si stanziano appena 50.000 euro. L'on. Vargiu (Riformatori) ha dichiarato di votare per l'abrogazione del comma 36 dell'articolo 1 e a favore dell'emendamento 493 che vuole sopprimere le parole "in occasione del G8", parole che rendono "penoso" l'emendamento 36. Vargiu ha sottolineato di non avere niente in contrario che si stanzi un milione di euro per manifestazioni internazionali ma ha detto che sarebbe stato meglio destinare questa somma a operazioni di cooperazione.
L'on. Caligaris ha annunciato il ritiro dell'emendamento 277 come richiesto dall'on. Marrocu. L'emendamento 67 (Diana e più) soppressivo dell'emendamento 36 è stato bocciato dall'aula. Gli emendamenti 493 e 936 sono stati sospesi. Bocciati gli emendamenti 344, 345 e 536. Sull'emendamento 249 (Balia Masia), che prevede di sostituire l'anticipazione di spesa con l'accensione di un mutuo, l'on. Marrocu ha detto di votare contro e ha invitato i colleghi al ritiro. Se l'anticipazione delle entrate dovesse essere legittima, ha detto, sarebbe meglio del mutuo. Noi siamo convinti che sia legittima quindi non riusciamo a capire perché dobbiamo anticipare un' eventuale sentenza negativa. L'emendamento 249 è stato bocciato (votazione elettronica: presenti 78, votanti 76, sì 37, no 39, 2 astenuti). Bocciato anche il 569 mentre l'emendamento 867 della giunta è stato sospeso. Approvato, invece, l'emendamento 868 della giunta. In chiusura di seduta l'on. Artizzu ha chiesto il voto segreto sull'emendamento 65 (Diana e più). L'emendamento, che prevede un rimborso di 300 euro per i componenti alla Commissione paritetica Stato Regione, è stato approvato (presenti 77, votanti 76, sì 38 no 37, 1 astenuto, 1 nullo). Sull'emendamento sia la giunta che la commissione si erano dichiarati contrari.
Il presidente ha interrotto la seduta. Il Consiglio è convocato per domani mattina alle 10,30 mentre la Terza commissione si riunirà alle 9,00. (r.r.)