CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 378 del 30 gennaio 2008
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L'esame degli articoli della Finanziaria: socialisti e Sinistra autonomista chiedono di discutere alcune decisioni "prese in solitudine o col concorso di pochi". Il centrodestra: manovra da riscrivere.
Cagliari, 30 gennaio 2008 - La discussione sull'articolato della Finanziaria (presieduta dal Presidente Giacomo Spissu e dal vice presidente Antonio Biancu) non cancella le ombre che sembrano incombere sulla solidità della maggioranza: i primi due interventi - dell'on. Caligaris (Sdi-Rnp) e dell'on. Cugini (Sinistra autonomista) - lo hanno sottolineato il modo significativo. Il discorso è aperto e il voto dipenderà dall'accoglimento di alcune proposte (emendamenti) sulle quali, quanto meno, si chiede un confronto con la giunta.
Alcune decisioni, ha detto l'on. Caligaris, sono state assunte "in solitudine o con la partecipazione di pochi". I socialisti cercano, "con coerenza", di salvare l'intesa politico-programmatica, ma non è impresa facile perché "molti remano contro". Attorno alla Finanziaria si manifesta "un malcontento diffuso" e non va sottovalutata la proposta del segretario del Pd, on. Cabras, di "ricostituire la maggioranza con un patto di fine legislatura". Non è pensabile, del resto (e su questo punti i socialisti sembrano intransigenti) che il risanamento del bilancio sia a discapito delle fasce sociali più deboli. Utile, perciò, "una seria pausa di riflessione".
L'on. Cugini, ricordando che, ieri, la Commissione bilancio ha avuto modo di esaminare soltanto gli emendamenti dei primi due articoli, ha affermato che "siamo ancora molto lontani da un lavoro di sintesi". Tre le posizioni in campo: due, antitetiche, riguardano le posizioni del centrosinistra e del centrodestra; ma una terza, altrettanto significativa, conferma il mancato coinvolgimento delle forse sociali ed economiche (sindacati e sistema delle imprese). E' il caso di fare autocritica per un'esclusione che rischia di minare il concetto di democrazia. Molti interrogativi (come quello sul futuro della formazione professionale. Va sicuramente riformata, ma la sua utilità deve essere sancita e si deve dire a chiare lettere a chi va affidata) non hanno ancora risposta. Il nodo più difficile da sciogliere riguarda le politiche del lavoro. Anche su questo punto la risposta è insoddisfacente; ma, soprattutto, nella maggioranza, "c'è qualcuno che intende fare da solo".
Per il centrodestra la manovra non sta in piedi, colpisce le autonomie locali e non risponde agli appelli della società. Lo ha detto l'on. Moro (An), tirando in ballo "l'effetto perverso" della politica del governo centrale, che ha fatto tagliare la spesa scaricandone l'onere su Comuni e Province. Da parte sua, la Regione non ha ritenuto di porre riparto. L'assenza di una clausola di salvaguardia non potrà evitare l'aumento delle tasse locali, a danno dei cittadini. L'Anci ha valutato in un miliardo di euro il "buco" per i Comuni sardi. I rimedi sono aleatori (l'Ici sui fabbricati rurali) mentre si fa strada la prospettiva di tagli a servizi e prestazioni, che interessano, nella maggior parte dei casi, le classi più deboli. L'ammontare del fondo unico - a detta dell'on. Moro - non tenendo conto di questa situazione, risulterà, alla resa dei conti, decurtato di almeno il 30 per cento.
La Finanziaria, che cambia ogni giorno (la giunta continua a presentare emendamenti che la modificano e sui quali sarà difficile un esame approfondito) non è emendabile: va riscritta da cima a fondo. Lo ha detto l'on. Ladu (Fortza Paris), segnalando "le pastoie burocratiche che non faranno spendere le somme in bilancio" a danno, ovviamente, dei settori che hanno bisogno della mano pubblica per essere competitivi. Oggi c'è un altro bilancio della Regione, quello delle somme residui, che dimostra la difficoltà della spesa mettendo in allarme le forse economiche e sociali, il cui grido d'allarme è rimasto inascoltato. Vi sono problemi sul tappeto (dalla formazione all'università diffusa. A Nuoro, ha ricordato Ladu, gli studenti sono scesi in piazza) a proposito dei quali la giunta non parla chiaro. E, soprattutto, c'è da stabilire la legittimità di un bilancio che mette in conto i 500 milioni di entrate di competenza del 2011. (adel)
DL 301: prosegue il dibattito sull'articolo 1
Cagliari, 30 gennaio 2008 (r.r.) - Il dibattito sull'articolo 1 della Legge Finanziaria è proseguito con l'intervento dell'on. Capelli (Udc) che ha detto che questo articolo è fondamentale anche se, in questo momento, sembrano all'attenzione di quest'aula non i problemi della Sardegna ma i problemi di assetto politico soprattutto all'interno della maggioranza. Per Capelli i problemi del centrosinistra stanno di fatto bloccando l'attività istituzionale. L'articolo 1 - ha proseguito - per l'ennesima volta rischia di inficiare la manovra finanziaria. La sfrontatezza maggiore è continuare nell'operazione di "anticipazione delle entrate" per risanare il disavanzo. Se per caso - ha chiesto - la Corte Costituzionale dovesse riconoscere che questa operazione non si può fare cosa succede? Capelli ha detto che sarebbe più opportuno fare ricorso al mutuo. Inoltre, l'articolo 1 è ricco di norme intruse, ci sono 15 commi palesemente intrusi. Questo articolo 1 - ha concluso Capelli - è riuscito a mettere tutti d'accordo: questa è una manovra finanziaria da riscrivere, ma non c'è più tempo.
L'on. Balia (Misto) ha illustrato l'emendamento 249 al comma 1 del testo. Gli emendamenti del centrodestra - ha detto - tendono ad annullare le entrate mentre con il nostro emendamento le entrate rimangono in vigore con il ricorso al mutuo. Per Balia la scelta delle anticipazione delle entrate è una inutile sfida verso un altro livello istituzionale. Quindi, in questa Finanziaria si dovevano adottare criteri e percorsi di maggiore prudenza e chiarezza anche perché l'impostazione della giunta va contro il principio dell'annualità e del pareggio. Per Balia se la Corte Costituzionale dovesse esprimere un parere contrario rispetto alle anticipazioni della giunta regionale, l'esecutivo dovrà proporre un emendamento simile al 249..
Per l'on. Contu (F.I.) questa manovra è da riscrivere perché è come "una malattia esantematica". L'esponente di Forza Italia ha espresso apprezzamento per l'emendamento 249 (Balia Masia) che è stato definito uno spiraglio. Questa finanziaria che doveva essere "virtuosa" sta diventando "virtuale". Credo - ha concluso Contu - che l'impegno deve andare verso la accelerazione della spesa e verso la diminuzione dei residui.
L'on. La Spisa (F.I.) ha detto che questa Finanziaria è una legge "omnibus" e quindi non può che generare molti emendamenti. Questa - ha detto - è una finanziaria che dimostra chiaramente che non vi è una politica di centrosinistra ma non c'è neanche una politica di centrodestra o di destra. Il governo è centrato sul metodo del paternalismo e del dirigismo. In questa politica regionale non vi è una politica dell'impresa nè una politica del lavoro. L'opposizione - ha concluso La Spisa - non può modificare niente perché non ha i numeri però è disponibile a sostenere soluzioni che correggano questa "deriva verso il nulla". Uno degli elementi da chiarire è l'anticipazione delle entrate che nasconde il reale indebitamento.
Per l'on. Pisano (Riformatori) l'art 1 è il locomotore della finanziaria e fa arrancare gli altri articoli. Anche l'esponente dei Riformatori si è soffermato sull'anticipazione delle entrate chiedendosi perché la giunta ne abbia previsto un importo pari a 500 milioni. Perché - ha detto - dato che la giunta crede di essere nel giusto non anticipiamo somme più elevate? Ecco la ragione per cui i Riformatori hanno presentato un emendamento per aumentare l'anticipazione. Per Pisano è necessario abrogare l'articolo 1.
L'on. Pileri (F.I.) ha sottolineato la grande divisione che esiste all'interno della maggioranza.
Anche per il vicepresidente della commissione Trasporti l'anticipazione delle entrate prevista anche in questa Finanziaria è illegittima e si è in attesa della sentenza della Corte Costituzionale . Per Pileri sono, quindi, a rischio i fondi della legge 29 sui centri storici (sono previsti 25 milioni di euro), sono a rischio i fondi per la casa dello studente, per le aree industriali e per gli artigiani , per il sistema delle autonomie locali, per la ricapitalizzazione della Sfirs. Pileri ha ribadito la necessità di sopprimere l'articolo 1 e ha detto di essere a favore dell'emendamento 249. Insomma, si tratta di una finanziaria che deve essere riscritta.
Io spero - ha concluso Pileri - che l'emendamento presentato dalla giunta per tassare i bed and breakfast sia bocciato.
L'on. Atzeri (misto- psd'az) ha parlato di "tarocchi contabili" e ha detto che i sardisti sono inorriditi davanti a questa "sciatteria finanziaria". Sull'anticipazione delle entrate Atzeri è stato chiaro: questi fantomatici 500 milioni non sono spendibili. Dal punto di vista tecnico giuridico si esprimerà la Corte Costituzionale ma dal punto di vista politico - ha aggiunto - ci chiediamo come fanno i colleghi della maggioranza ad avallare queste procedure di responsabilità fiscale. Per Atzeri questo articolo è un obbrobrio e ci sono anche norme intruse come lo sportello unico. Atzeri ha detto che non si possono portare le procedure spregiudicate dei "salotti della finanza" in Consiglio regionale. Anche i sardisti sono a favore dell'emendamento Balia- Masia. L'articolo 1 per Atzeri deve essere destinato all'inceneritore.
Per l'on. Rassu (F.I.) questa Finanziaria dovrebbe presentare il resoconto di quelle linee di sviluppo programmate dalla giunta in questi quattro anni di governo invece c'è tutto ma non questo. Ancora una volta - ha detto - si ricorre all'ipotetica anticipazione di 500 milioni di euro per non avere la chiarezza , la limpidezza e il coraggio di accedere a un mutuo. Si tratta di un'azione di forza contro la magistratura contabile. In questo articolo si intravede la mancanza di obiettivi. Il lavoro, lo sviluppo, la sicurezza economica dove sono? Il vicepresidente del Consiglio ha detto di essere deluso perché malgrado le contrapposizioni politiche si pensava che determinate scelte drastiche nel medio termine portassero ad intravedere uno strumento finanziario che desse dei risultati che invece non ci sono stati.
L'on. Vargiu (Riformatori) ha detto che ci troviamo di fronte a una Finanziaria record per il numero degli emendamenti presentati.. Questa situazione è dovuta al fatto che in questa Finanziaria c'è il "tutti contro tutti". Non c'è una squadra, sembra di assistere ad un gioco in cui ognuno tira in una direzione diversa. La minoranza continua ad essere spettatrice perché non ha i numeri per influenzare le scelte. L'equivoco di fondo dell'articolo 1 - per il capogruppo dei Riformatori - è ancora "l'anticipazione di entrata". Ormai tre anni dopo "l'intuizione" - ha detto Vargiu - stiamo vedendo i risultati concreti che sono devastanti. Non si è trattato di un'operazione di tipo squisitamente pubblicitario. E' un'opera che ha prodotto un rallentamento della spesa e il disastro è complessivo.
Per l'on. Farigu (Misto- Nuovo Psi) la giunta doveva ritirare il Disegno di Legge sulla finanziaria 2008 e lo doveva rielaborare alla luce delle evidenti divergenze all'interno della maggioranza. L'esponente socialista ha detto che il dissenso nel centrosinistra è fortissimo e che si rischia di continuare a non dare risposte ai sardi. Per questo forse sarebbe meglio tornare alla urne e ridare la parola al popolo sardo. (R.R.)
Continua il dibattito sulla Finanziaria: respinti i primi emendamenti soppressivi dell'art. 1 e del suo primo comma (anticipazione delle future entrate per 500 milioni)
Cagliari, 30 gennaio 2008 (lp) - La Finanziaria entra nel vivo con le votazioni suio singoli articoli e sui relativi emendamenti. A conclusione della mattinata sono stati respinti a maggioranza, sia l'emendamento soppressivo totale dell'art. 1 (che iscrive la somma di 500 milioni come anticipazioni delle entrate del 2011 insieme ad altri provvedimenti) sia gli emendamenti soppressivi parziali (che tendevano a sopprimere il solo primo comma dell'art 1, che contiene proprio l'istituto dell'anticipazione di cui si è detto).
In precedenza si erano registrati gli ultimi interventi della discussione generale del primo articolo. Dopo l'intervento dell'on Farigu (vedi nota 378.2 segue) aveva preso la parola l'on Adriano Salis (Misto-Idv) che ha difeso la decisione dell'esecutivo di iscrivere in bilancio l'anticipazione di 500 milioni a fronte delle maggiori entrate del 2011. Dopo averne ricordato l'origine (gli accordi col governo) ha replicato agli oppositori affermando che non si tratta di spendite virtuali ma del tutto reali.
Di diverso avviso Mario Diana: se davvero è vero quanto sostenuto da Salis sulla certificazione delle future entrate perchè allora non provvedere ad accendere un mutuo senza la necessità di prevederne l'anticipazione?. Ha quindi contestato il dettato dell'articolo 1 "che modifica da solo non meno di 20 leggi". Ha quindi deplorato la risposta dell'assessore ai trasporti Broccia data a una propria interrogazione.
Il dibattito sull'articolo 1 si è concluso con la replica dell'assessore alla Programmazione Eliseo Secci. "Pensavo che ragionevolmente, dopo due mesi di dibattito, si potesse pensare che si fosse giunti alla fase finale della Finanziaria, ma evidentemente non è così". A ben vedere, secondo Secci, di posizioni distanti fra le forze della stessa maggioranza sembravano non esservene più molte. Possibile che su qualche problema vi possano essere vedute diverse, ma che è necessario trovare una sintesi. Quindi un ferma considerazione critica sul rapporto Giunta sindacati: "Chi è venuto meno alla concertazione fra governo regionale e sindacati -ha detto- non è stato certo il governo regionale. Viene il dubbio che qualche parte del sindacato njon voglia il dialogo". Quanto alla lentezza delle spesa ed all'ammontare dei residui "E' vero che la spesa è lenta, ma proprio per questo cerchiamo di riformare la Regione".
Conclusa questa fase è cominciato l'esame specifico degli emendamenti. L'emendamento 57 (primo in ordine di discussione) è stato respinto con scrutinio elettronico palese con 42 voti contrari e 28 a favore, gli astenuti sono stati 9.
Quindi è stata la volta di un pacchetto di emendamenti soppressivi del comma 1 dell'articolo 1 (emendamenti 206-207-24-58-816). Per dichiarazione di voto sono intervenuti annunciando il voto favorevole agli emendamenti soppressivi: Pietro Pittalis (Misto-Udeur), "La Corte dei conti ha sospeso il giudizio di parificazione del bilancio 2007, occorre rispettare i giudici"; Silvestro Ladu (Fortza Paris), "In attesa del giudizio della Corte costituzionale sarebbe stato prudente non inserire le future entrate in bilancio"; Raffaele Farigu (Misto-Nuovo Psi), "No alle anticipazioni iscritte. Quanto ai sindacati sono stati estraniati dalla concertazione"; Roberto Capelli (Udc), "Dare copertura alla tabella delle spese con future entrate è un falso in bilancio".
Contrari a questi emendamenti si sono invece dichiarati: Adriano Salis (Misto-Idv), si raggiungono gli stessi risultati di eventuali mutui senza però i costi degli interessi; Luciano Uras (Prc), che ha ricordato "che si tratta di somme per investimenti e quindi non c'è alcuna eventuale perdita", ed ha posto l'accento sul lavoro; Peppino Balia (Misto-Sdi), "voto contrario perchè si prevede la semplice soppressione" ma sulle anticipazioni forte perplessità: voteremo per il nostro emendamento che prevede al posto delle anticipazioni l'accensione di mutui" che sarà discusso più avanti; Paolo Maninchedda (Misto-Psd'Az) "No alle anticipazioni: per avere risorse oggi si grava sulle future generazioni", ma "invece di questi emendamenti voteremo l'emendamento Balia"; e Maria Grazia Caligaris (Misto-Sdi) che criticando le accuse dell'assessore Secci ai sindacati ha annunciato di condividere l'emendamento Balia e pertanto di non accettare questi emendamenti in discussione.
Chiamata la votazione, gli emendamenti sono stati respinti col seguiente risultato: 44 voti contrari, 27 favorevoli, 2 astenuti.
La seduta a questo punto è stata chiusa e riprenderà questo pomeriggio alle 16.
(lp)