CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 376 del 24 gennaio 2008

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Verso la conclusione il dibattito generale sulla manovra finanziaria

Cagliari, 24 gennaio 2008 - Sotto la "regia" del Presidente on. Giacomo Spissu, è ripreso nel pomeriggio il dibattito generale sulla manovra finanziaria 2008, che si avvia verso le fasi conclusive, prima del passaggio all'esame degli articoli e degli emendamenti. Primo ad intervenire nel corso della seduta pomeridiana, l'on. Pierangelo Masia, capogruppo Sdi che non ha avuto mezzi termini: se non verranno modificate alcune parti e commi della legge Finanziaria difficilmente essa potrà avere l'approvazione dei socialisti. Masia ha sottolineato come 6 mesi di inattività del Consiglio hanno ritardato questa Finanziaria (presentata però ormai a settembre) a causa del dibattito referendario sulla legge Statutaria e successivamente a causa delle primarie per la costituzione del nuovo PD. Speravamo, invano, ha in sostanza affermato Masia in una finanziaria che dopo tre anni di legislatura potesse essere approvata entro il 2007. "Si dice che sia una legge finanziaria di fine legislatura, probabilmente si, ma non bisogna con questo dimenticare che al centro della considerazione politica devono esserci sempre i bisogni della gente e non le esigenze politiche "di fine legislatura". Fra questa finanziaria e la precedente si assommano risorse in quantità mai viste prima, a questo si aggiunga l'avvio delle riforme nella sanità, nell'industria, nella pianificazione, che fanno di questa legislatura un'importante occasione. "Una finanziaria con buoni contenuti -ha detto Masia- ma che deve essere migliorata". Per il rappresentante socialista va rivisto il fondo unico, gli interventi per l'assistenza sociale. Occorre potenziare l'impegno a favore dell'università e l'incremento delle risorse è sicuramente elemento positivo. Ma occorre fare molto di più sul versante del lavoro e della produzione, sul piano delle attività produttive con leggi che diano risposte alle imprese. Critico Masia per la grave situazione del mondo del lavoro, che fa registrare una forte ripresa dell'emigrazione. Quindi la posizione ferma del suo gruppo, servono modifiche sostanziali a questa legge.
E' quindi intervenuto l'on. Siro Marrocu (Pd-Ds) che intervenendo come neo capogruppo del Partito democratico (anche se in attesa di formale costituzione) ha espresso il significato che deriva dalla nascita di questo Gruppo politico che rappresenta quasi la metà del Consiglio, esprime le due più alte cariche regionali, annovera fra le sue fila numerosi assessori. "Il che costituisce una responsabilità importante nei confronti dell'Assemblea e della Regione" Riferendosi al disagio emerso anche nel dibattito su questa legge, Marrocu si è chiesto se esso non trovi radici anche nel "timore che la nascita di un soggetto politico di questo peso possa far pensare al suo interno ad una sua autosufficienza politica". Forse in questo possono trovare spiegazione i segnali di difficoltà e di ostilità emersi. "Ma in noi non c'è alcuna tentazione all'autosufficienza e ad ignorare le istanze delle altre forze politiche della coalizione". L'unità ha ricordato Siro Marrocu, "è un processo avviato, e sarebbe auspicabile che la sinistra possa parlare con un'unica voce". Tutte le istanze sociali ed i bisogni saranno rappresentati con pari dignità. Da parte del tessuto sociale sembra crescere il malcontento verso la politica, si avverte poca fiducia, ha detto ancora. Quanto all'azione di Governo almeno i fatti devono essere riconosciuti. Ed i fatti dicono che le entrate regionali sono cresciute del 43 per cento,che la spesa ordinaria sia diminuita è un fatto inequivocabile, che la situazione debitoria regionale sia migliorata è un fatto, "che ci sia stata una politica di riforme è un fatto" Ricordando che necessariamente le riforme toccano quasi sempre interessi cristallizzati, Marrocu ha affermato "che le riforme hanno bisogno di tempo per esplicarsi positivamente, e pertanto anche le critiche devono essere inquadrate in questo contesto esistente di riforme". Non si nega che possano essere rimasti aperti problemi, ma se ci si riferisce al lavoro, occorre sottolineare che su questo tema si è cercato, come è necessario, il giusto intreccio di sostegno del lavoro e della produzione.
E' toccato quindi all'on Roberto Capelli (Udc) chiudere gli interventi, prima delle replica della Giunta. Dopo aver sottolineato che la Terza commissione ha fatto la "scelta di parlamentarizzare questa legge, e quindi di rinviarla all'Aula" Capelli ha rievocato le difficoltà nel centrosinistra dovute al dibattito interno al Pd, ma un fatto politico sicuramente significativo richiede rispetto. Per quanto riguarda le riforme di cui si è detto, Capelli ha ricordato che lo stesso presidente del Consiglio, Prodi, ha affermato che le riforme sono necessarie per mettere il Paese al passo con i tempi, ma il governo in primo luogo deve rispettare le leggi e le regole costituzionali. "Sentendo le dichiarazioni svolte in aula -ha aggiunto- l'esecutivo non dovrebbe avere più una maggioranza". Tornando al tema delle riforme, l'oratore ha aggiunto che "queste devono essere fatte in Parlamento, invece quelle portate avanti sono riforme della maggioranza: non sono patrimonio di questo Consiglio". Per questo occorre ripartire dal rispetto delle regole del gioco. Entrando quindi nel merito dei problemi dell'economia e del lavoro, l'esponente dell'Udc ha dichiarato che su questo versante la finanziaria è del tutto insufficiente: la spesa è inesistente, nessuna delle decantate riforme è stata realmente portata a compimento. Riferendosi quindi all'anticipazione delle risorse sulle future entrate, Capelli ha sottolineato come ci si trovi già in presenza di un bilancio non parificato: ma su questo argomento si sono espressi criticamente diversi esponente del centrosinistra.
Il dibattito prosegue con la replica della Giunta.
(LP)

Dichiarazioni dell'assessore alla Programmazione e bilancio, on. Eliseo Secci

Cagliari, 24 gennaio 2008 - Esauriti gli interventi dei consiglieri nella discussione generale, sotto la presidenza dell'on. presidente Giacomo Spissu ha preso la parola per la Giunta, alla presenza del presidente della Regione, on. Renato Soru, l'assessore alla Programmazione e Bilancio on. Eliseo Secci, che ha ringraziato il presidente della commissione Bilancio e i commissari per il lavoro svolto ma ha esteso i suoi ringraziamenti personali e quelli dell'esecutivo a tutte le commissioni.
Riferendosi a una dichiarazione precedente dell'on. Atzeri (Psd'az), l'assessore Secci ha detto: "Nessuno di noi è tanto folle da pensare che la svolta si possa fare al quarto esercizio di bilancio. Però avevamo, pur con un piccolo ritardo, l'ambizione di rientrare nell'esercizio di bilancio nei dodici mesi e mi pare di poter dire che ricorreremo soltanto a un mese di esercizio provvisorio. Si tratta di un risultato importante, considerato che il bilancio negli ultimi dieci anni non è stato approvato con questa velocità".
Prima di entrare nel merito della manovra, il rappresentante dell'esecutivo ha toccato in un passaggio la necessità, caldeggiata anche da autorevoli esponenti dell'opposizione, di tornare alla dialettica parlamentare e al rispetto reciproco della maggioranza e dell'opposizione. "Mi auguro che la stagione conflittuale stia finendo perché la politica, tutta, rischia di non rappresentare gli interessi della gente. E' ora che finisca anche questo richiamo a un'asserita sudditanza degli assessori al presidente della Giunta: noi non versiamo in quello stato e seppure io faccia parte da poco della Giunta posso affermare di non essere mai stato trattato meno che democraticamente e con rispetto. Noi facciamo il nostro lavoro di assessori con dignità e questa maggioranza, questa giunta non sono una somma di califfati".
L'assessore Secci ha ricordato, invece, che il Consiglio regionale nella scorsa legislatura non è stato capace di darsi una legge elettorale ed è per questo che il Consiglio è stato eletto con la legge elettorale italiana delle Regioni a Statuto ordinario: "Forse va ricercato ancora un equilibrio tra il potere legislativo e quello esecutivo ma questi sono gli assetti istituzionali che derivano dalla legge in vigore".
L'assessore alla Programmazione ha ricordato quali e "quante leggi importanti, di riforma, debbano essere ancora approvate" ed è poi entrato nel merito dei principi ispiratori della manovra di bilancio: "Il programma elettorale e di governo, che non era scritto in due paginette ma dettagliato; il programma regionale di sviluppo, in attuazione della legge 11 del 2006. Da questi principi deriva il Dapef del settembre 2007, ancora inevitabilmente incompleto perché ancora l'Aula deve adeguare gli strumenti legislativi di riferimento".
In un passaggio l'assessore Secci è entrato nel merito delle risorse finanziarie e in particolare di quelle maggiori entrate dello Stato a favore della Regione, entrate che in centrodestra nel corso degli interventi ha più volte richiamato contestandone l'inserimento in bilancio di una parte: 500 milioni di euro. "Noi rispetteremo il giudizio della Corte Costituzionale, che riguarderà soltanto il bilancio consuntivo 2006 e la mancata parificazione da parte della Corte dei conti. Ma dobbiamo ricordarci che la vertenza sulle entrate è di tutta la classe politica sarda ed è paradossale che su questo diritto negato e oggi finalmente riconosciuto ci si divida perché non siamo d'accordo su come queste risorse debbano essere spese. Su come debbano essere destinati quei soldi che sono nostri".
L'assessore Secci ha indicato le aree e i campi sui quali si articola maggiormente la manovra: fasce deboli, conoscenza, abbattimento dell'Irap a favore delle imprese. "Questa è una manovra compiuta e attenta alle difficoltà sociali. Rimane il problema delle politiche del lavoro, che a nostro avviso si affronta soprattutto con le politiche di sviluppo anche se è giusto intervenire a sostegno dei lavoratori precari da stabilizzare o comunque da sostenere".
Concluso l'intervento della Giunta, il presidente Spissu ha comunicato all'Aula che i lavori riprenderanno martedì prossimo alle 10 con l'esame del Dapef per proseguire sino a venerdì e ha aggiunto che il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra finanziaria è fissato per martedì prossimo alle 10. (c.c.)