CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 375 del 24 gennaio 2008

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 Il dibattito sulla Finanziaria 2008: i giudizi pi� severi vengono dai banchi della maggioranza. Balia e Pisu prendono le distanze. Non c'� un progetto economico, ma la conferma di un governo verticistico. L'opposizione attacca. Riforma elettorale e nuovo Statuto le occasioni di riscatto.

Cagliari, 24 gennaio 2008 - I giudizi pi� severi sulla Finanziaria - di cui � in corso la discussione generale - vengono dai banchi della maggioranza. L'on. Balia (Sdi) e l'on. Pisu (Prc) non lesinano critiche sul governo verticistico del presidente Soru e sull'assenza di un progetto di sviluppo che parta dalle politiche del lavoro. "Siamo parte della maggioranza, ma con riserva", ha detto Balia. Che ha aggiunto: "Dobbiamo verificare se i socialisti avranno dignit� e diritto ad essere ascoltati"; i questa Finanziaria "di socialismo c'� poco", c'� invece l'ombra di una illegittimit� di fondo, relativamente alle anticipazioni sulle entrate previste nel 2011, "inutile sfida ad altri livelli istituzionali". Su queste basi "� effimero il pareggio di bilancio" che uscirebbe dai binari della correttezza contabile e amministrativa. Insomma, la Finanziaria 2008 ha alcuni elementi di innovazione (dalla qualificazione della spesa alla riduzione Irap "che produrr� scarsi effetti", alle risorse destinate all'istruzione e alla lotta alla dispersione scolastica) che, tuttavia, "sono raffreddati da scelte conservatrici e, in alcuni casi, di arretramento rispetto al passato". L'on. Balia annuncia la presentazione di emendamenti, dall'esito dei quali, lascia intendere, dipender� il voto finale.
Lavoro e zone interne sono le due "omissioni" richiamate dall'on. Pisu, il quale ha dichiarato d'intervenire nel dibattito "senza grande entusiasmo" per la "sottovalutazione della crisi socio economica dell'isola". Non �, quella del 2008, una Finanziaria di svolta e non basta consolarsi con i dati sul calo della disoccupazione, "che reputo non veritieri". Partite importanti (sociale e, appunto, lavoro) sono state liquidate frettolosamente dalla Commissione e rimandate all'aula. Sono tutt'ora irrisolte essendo mancata la volont�, da parte di una maggioranza "che procede a testa bassa", di affrontarle. Lo scarso consenso che accompagna l'attivit� della Regione � scandito da leggi inapplicate e di iniziative importante confinate nei cassetti delle Commissioni. "Sono deluso da questo modo di governare, verticistico e di governare" che ha svuotate le poche riforme realizzate, tradendone lo spirito col "ripescaggio di dirigenti buoni per tutte le stagioni" che hanno mantenuto anacronistici privilegi". Il voto del Prc "non �, perci�, scontato".
Di segno negativo, naturalmente, i giudizi espressi dall'opposizione. L'on. Cassano (Riformatori) ha lamentato che, "per la prima volta", arriva in Consiglio una manovra finanziaria senza il parere delle forze sociali", che mortifica le autonomie locali (trasferisce molte competenze alle Province, ma non assegna le conseguenti risorse") e non risolve i nodi del sistema produttivo, dall'agricoltura all'artigianato (la legge 51 � appesantita e resa inoperosa dalle scarse risorse e dal ricorso al bando anzich� allo sportello), dalla sanit� ("la Regione ha messo le mani sulla Fondazione San Giovanni Battista di Plaghe, commissariata, ma non sostenuta nell'opera meritoria che svolge) al turismo ("si allontanano i turisti con le supertasse e si importa la spazzatura dalla Campania"). Fermi anche gli interventi a favore dello sport.
Se i dati (veri) sull'occupazione sono il termometro sociale oi� attendibile, la Sardegna attraversa momenti di grave difficolt�. L'occupazione che cresce (da verificare) riguarda contratti di breve periodo, atipici e anomali; e, soprattutto, il lavoro nero. Alle fasce pi� deboli si risponde non con progetti di prospettiva, ma con forme di assistenzialismo. Lo ha detto l'on. Licandro (Forza Italia), che ha invitato il presidente Soru "a non ricandidarsi, come ha detto di recente, per completare l'opera", essendo i risultati deludenti e mascherati "dai giochi di prestigio" sulla contabilit�. Non c'� settore - ha aggiunto - che non sia in sofferenza, dalla sanit� (mancata attuazione del Piano regionale), alla riforma agricola (crescono i manager e i consulenti, diminuiscono le aziende, al collasso per i debiti).
Restituire al Consiglio regionale la dignit�, "dopo le umiliazioni inflitte da Soru", � l'invito che l'on. Farigu (Nuovo Psi) ha rivolto all'on. Biancu, eletto alla vicepresidenza del Consiglio, ed al neo capogruppo Pd, Siro Marrocu. Le istituzioni vanno salvaguardate e le espressioni della democrazia parlamentare tutelate. Anche la giunta - ha precisato - deve recuperare il senso della collegialit�, eluso dal presidenzialismo spinto del governatore. Affrontare con questo spirito le grandi riforme (dalla legge elettorale allo Statuto) � garanzia di cambiare rotta, indispensabile anche per alcuni settori della maggioranza. Quanto alla Finanziaria, � piena di incongruenze e ipocrisie, essendo governata da uno spirito elettoralistico e non dal desiderio di rispondere ai bisogni dei sardi. "Per migliorale - ha concluso Farigu - ci affideremo agli emendamenti. Ma con scarsa fiducia". (adel)

Discussione generale sulla manovra finanziaria
Prosecuzione lavori in seduta antimeridiana

Cagliari, 24 gennaio 2008 - Esaurito l'intervento dell'on. Paolo Pisu per la discussione generale sulla manovra finanziaria � intervenuto l'on. Marco Espa (Pd), che ha esordito nell'Aula del Consiglio regionale e ha precisato: "Non ho avuto il piacere discutere nei mesi scorsi questa manovra finanziaria nelle commissioni. Intervengo sui temi delle politiche sociali, che dovrebbero essere un valore di tutti". L'on. Espa ha ricordato il percorso storico del fondo per l'autosufficienza, che fu varato nel 2000 sotto la spinta delle associazioni e delle famiglie dei sardi: "Fu grande, in particolare, l'interessamento dell'on. Biancu e dell'allora assessore Oppi. Oggi si confermano i 120 milioni di euro destinati al fondo, mentre il governo nazionale stanzia per la stessa materia soltanto 200 milioni di euro. Questo nostro fondo fa della Sardegna la Regione pi� avanzata di tutte su queste politiche, con 13 mila sardi assistiti. Non vorrei che le polemiche politiche danneggiassero questo grande risultato, che � davvero di tutti".
Dopo l'on. Espa � intervenuto l'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris), che ha posto l'accento sugli aspetti finanziari della manovra: "Non capiamo dove sia la politica di riqualificazione della spesa di cui parla il presidente Soru visto che ancora una volta mettete in bilancio 500 milioni di euro sotto forma di entrate future". Ladu ha denunciato "un modo di procedere illegittimo, gi� rilevato dalla Corte dei Conti. Saranno dolori quando la Corte costituzionale rilever� tutto questo". L'oratore si � poi soffermato sui residui passivi definendoli "un altro bilancio nel bilancio" e ha bocciato la manovra: "Non � in grado di generare sviluppo". L'oratore ha anche ricordato le tensioni dentro la maggioranza e ha attaccato le forze della sinistra, chiamandole alla responsabilit� del "cattivo governo di questo esecutivo".

Il presidente ha poi dato la parola al capogruppo di Alleanza nazionale, Ignazio Artizzu, che ha tracciato un parallelo tra la sorte del governo Prodi e quella del governo Soru: "Le parabole sono strettamente collegate e a noi verrebbe da dire "simul stabunt, simul cadent" perch� la gente non ne pu� pi� di questo governo regionale esattamente come non ne pu� pi� del governo nazionale".
Entrando nel merito della manovra il leader di An ha detto che "non indica strategie ma soltanto assistenzialismo. Avremmo voluto conoscere tutti i dati della fiscalit� regionale e quanti benefici hanno portato le vostre tasse. Benefici tutti da dimostrare che infatti vi guardate bene dal dimostrare. E poi c'� la poca credibilit� di questi artifici che adottate, come le anticipazioni sulle maggiori entrare del 201, che hanno gi� portato la Corte dei conti a non parificare il bilancio". L'on. Artizzu � sceso poi nei campi della manovra riservandoli di approfondirli nel corso della discussione degli articoli.
E' poi intervenuto per il Psd'az l'on. Giuseppe Atzeri, che ha citato una dichiarazione resa alla stampa dal presidente Soru a ottobre scorso: "sar� la finanziaria della svolta". Per l'oratore, evidentemente, "le altre non erano manovre di svolta eppure nemmeno questa lo � perch� ci sono ancora norme intruse come l'agenzia del patrimonio e lo sportello unico,che meglio sarebbero state disciplinate con un'apposita legge".
Secondo il sardista "siamo ancora una volta senza un modello di sviluppo". Quanto alla fiscalit�, l'oratore ha denunciato che la Giunta "ha scimmiottato, senza consultare noi che siamo i proponenti, la proposta di legge sull'Irap "che certamente incorrer� nella censura dell'Ue e che non tiene conto del fatto che in Sardegna ci sono 42 mila microimprese artigiane che non hanno accesso al credito". (c.c.)

Dibattito generale sul 301/S/A "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione". Gli interventi degli on.li Lanzi (Sinistra Autonomista), Porcu (Pd), La Spisa (F.I.)

Cagliari, 24 gennaio 2008 - Il dibattito generale sul Disegno di legge 301 � proseguito, sotto la presidenza dell'on. Biancu, con l'intervento dell'on. Lanzi (Sinistra Autonomista) che ha detto che questa Finanziaria si discute in un contesto politico nazionale e internazionale "delicato". Non c'� dubbio - ha detto il capogruppo di Sinistra Autonomista - che in questa legislatura il centrosinistra ha avviato un processo riformatore importante. Anche in questa finanziaria ci sono elementi positivi come l'introduzione della nuova disciplina sugli sportelli unici, nel settore ambientale, dell'istruzione, del riciclo dei rifiuti. Per l'on. Lanzi sarebbe auspicabile destinare pi� risorse all'educazione ambientale. Non sono, invece, stati fatti passi in avanti sull'organizzazione burocratica. Ma il vero punto negativo � sulle politiche del lavoro. In questa Finanziaria manca, soprattutto una risposta chiara e precisa sul tema occupazionale. Per Paola Lanzi � necessario ripartire dal lavoro produttivo per uscire dalla povert�. "Questa Finanziaria - ha proseguito - deve mettere al primo posto il lavoro. Solo cos� si chiarir� se, per questa maggioranza, il lavoro � una priorit� o se � solo una conseguenza di altre azioni". L'on. Lanzi ha dato la massima disponibilit� del suo gruppo ad un confronto su questi temi. "Diversamente - ha concluso - si aprirebbe una crisi politica e sociale perch� si spezzerebbe il patto sociale che ha portato la sinistra al governo".
L'on. Porcu (Pd) ha rimandato al mittente le accuse di "trucchi contabili" e di "finanza taroccata" lanciate dai consiglieri dell'opposizione. Per l'on. Porcu � necessario fare uno sforzo di approfondimento maggiore. Il consigliere del Pd ha detto che questa Finanziaria "� di svolta" perch� accanto alle politiche tradizionali che ha messo in campo questa maggioranza (sull'identit�, sull'istruzione, sull'ambiente) arricchisce gli strumenti in un quadro di risanamento. Quindi, pur chiudendo per la seconda volta in pareggio, questa finanziaria arricchisce il programma (iniziato nel 2004) di nuovi elementi. Infatti, si rafforzano le politiche per la casa, a favore dei pi� deboli, per la sanit�. Solo per questo ultimo settore - ha detto Porcu - sono previsti 400 milioni di euro che permetteranno la costruzione di nuovi ospedali e il forte miglioramento delle strutture. Inoltre, si punta al rafforzamento delle politiche per l'istruzione e si qualifica la P.A. chiudendo gli enti inutili.
Per l'on. La Spisa (F.I.) questa Finanziaria non � certo "della svolta" anzi si deve dire che � la finanziaria del disastro e della rassegnazione. Ormai - ha detto La Spisa - il Consiglio regionale � rassegnato ad un ruolo che � ininfluente rispetto alle politiche di questa Regione. Per La Spisa, la maggioranza ormai � in piena esplosione interna e il governo regionale si � incuneato nella discesa ripida della riconquista del potere e punta alle elezioni del 2009 accentuando i propri errori. Cos� ha riproposto, per esempio, l'anticipo delle entrate in attesa della decisione della Corte Costituzionale che metter� un punto fermo alla vicenda. Ma l'azione negativa del governo regionale passa anche attraverso il PPR che sta devastando il governo del territorio e attraverso "scorribande" nel campo del diritto con nomine dirigenziali al limite della legalit�. Una Finanziaria senza strategia, una legge omnibus dagli articoli lunghissimi che distrugge le leggi di settore e stravolge le leggi di contabilit�. Insomma in questa Finanziaria "c'� di tutto e di pi�" ed � un'agenda di cose da fare per conquistare consenso negli ultimi mesi di legislatura.
I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio alle 16. (R.R.)