CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 374 del 23 gennaio 2008

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Finanziaria 2008: prosegue la discussione generale. La Sinistra insiste sugli interventi per il lavoro, il centrodestra critica una manovra a rischio di illegittimit�. Il Pd (Vincenzo Floris) promette un quadro politico pi� stabile e strumenti per la crescita socio economica.

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Tempi ridotti per gli interventi nella discussione generale sulla manovra finanziaria. L'accordo � dei capigruppo (a fine lavori della mattinata) per ridurre i tempi del dibattito, considerata l'iscrizione di numerosi oratori. Lavori pi� rapidi e un'intesa (che qualcuno non osserva) di dimezzare il tempo previsto dal regolamento.
Rispetta l'impegno l'on. Sabatini (Pd) che non smentisce le difficolt� incontrate dalla maggioranza in Commissione, riconosce che alcuni nodi debbano essere ancora sciolti, che c'� stata scarsa concertazione ed approfondimento sul documento di programmazione, ma rifiuta il giudizio di una coalizione al capolinea e ritiene che l'aula riuscir� a trovare le intese superando le incertezze. Forse ha prevalso la tesi di chi voleva fare in fretta, ma capita di frequente che, cercando di forzare i tempi, di tempo se ne perda di pi�. Finanziaria da aggiustare, ma, nel complesso, positiva perch� cresce la massa di manovra (calano le spese, aumentano le entrate) e si potr� intervenire sui temi di maggiore assillo: i trasferimenti agli enti locali, l'incremento delle risorse per le politiche del lavoro, gli interventi per scuola e universit�, una pi� attenta politica dell'ambiente. Ci sono le premesse per far crescere l'economia e la qualit� della vita, pur in un momento di incertezza che non riguarda soltanto la Sardegna.
Minore la fiducia espressa dall'on. Pileri (Forza Italia), che denuncia la provvisoriet� di una manovra sulla quale pende la spada di Damocle di illegittimit� costituzionale e di violazione di norme comunitarie(tasse sul turismo). Il 2008 mantiene balzelli che creano un clima di sfiducia e deteriorano l'immagine della regione. Sulle entrate incerte (quelle derivanti dalle anticipazioni sulle entrate future) si crea un'incertezza che mette a rischio alcuni interventi importanti (dal recupero dei centri storici, alle autonomie locali) mentre si prosegue nella ricapitalizzazione della Sfirs per il progetto della flotta sarda (5 milioni non spesi nel 2007, altri 5 milioni quest'anno), spesa che stride con i tagli alle universit� decentrate, che danno dignit� e occasioni di crescita ai territori. Ma, soprattutto, la Finanziaria ha perso il contatto con la gente, perdendo di vista i problemi e minando la certezza del diritto. La pianificazione territoriale � in mano al Tar; mentre licenziamenti e aziende che chiudono creano un'allarmante condizione e, per centinaia di famiglie, il dramma della mancanza di lavoro.
Critico anche l'on. Licheri (Sinistra autonomista). Di segno positivo il risanamento della finanza regionale; assolutamente negativo il solco tra il Palazzo e la gente. Ritardi e debolezze della Finanziaria sono frutto di un percorso non condiviso e della mancata risposta della giunta ai pareri (anche quelli critici) espressi dalle otto Commissioni. Di una di questa, la Quinta, che si occupa di agricoltura e ambiente, � presidente l'on. Licheni, il quale ha sottolineato come vi siano inaccettabili ritardi nel colmare alcune lacune, nonostante il comparto attraversi una crisi difficile e, per molti aspetti, drammatica. Di anno in anno si rinvia la soluzione, mentre le risorse spendibili sono bloccate da un eccesso di burocrazia. La sinistra ha avanzato proposte che diano voce a chi non ne ha e far� di tutto, in aula, perch� tali proposte siano accettate.
Le politiche del lavoro e la sicurezza dei lavoratori sono al centro dell'attenzione del Pdci. Lo ha ribadito l'on. Serra ricordano che la crisi allarga l'area della povert� e rende problematica la sopravvivenza. La Finanziaria 2008 �, nel complesso, positiva, ma � indispensabile destinare pi� risorse alle fasce deboli e creare condizioni di lavoro sicuro. Quanto previsto nel testo licenziato dalla Commissione � giudicato dal Pdci insufficiente.
L'Udeur prende le distanze da una manovra che non risolve i problemi e cade in evidenti contraddizioni, finanziando i programmi di Sardegna fatti bella e caricando l'isola di scorie e rifiuti. Lo ha detto l'on. Marracini (Udeur) ricordando come i lavori in commissione non abbiano migliorati alcuni aspetti della Finanziaria, approvati con "voto tecnico", con l'intento di arrivare presto in aula, dove, per�, i nodi vanno sciolti.
Lavoro, politica della casa, attivit� produttive e universit� richiedono una maggiore attenzione; mentre i rigore e la trasparenza dovrebbe essere una regola, spesso tradita come dimostrano alcune nomine nella sanit�.
Piena soddisfazione � stata espressa, invece, sulla manovra, dall'on. Vincenzo Floris (Pd): senza negare qualche fibrillazione all'interno della maggioranza, Floris ha insistito perch� al centro del dibattito ci siano le sfdide che il Consiglio deve raccogliere nell'interesse di tutti i sardi. La stabilit� del quadro politico � il primo impegno che il Pd (35 consiglieri) assume al fine di evitare "una babele di voci" e rendere pi� utile il confronto politicio. La Finanziaria - ha detto il consigliere - si inquadra nel piano regionale di sviluppo e tocca in modo efficace i problemi pi� urgenti dell'economia e della societ� sarda. Tutto ci� grazie al fatto che � cresciuta la massa manovrabile, grazie, da un lato, al contenimento della spesa e, dall'altro, all'aumento delle entrate. Il ciclo unico di programmazione consente di avere un panorama finanziario definito e di poter programmare in maniera produttiva la spendita delle risorse, che sono molte. (adel)

Dibattito generale sul DL 301 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione"

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Il dibattito generale sul DL 301 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione" � proseguito con l'intervento dell'on. Ignazio Cuccu (Udc) che ha detto che questo dibattito sta "facendo suonare la campana dell'ultimo giro". Ecco perch� attorno a questo documento c'� indifferenza e silenzio da parte del mondo del lavoro e dell'imprenditoria, delle organizzazioni sindacali, del mondo dello sport e del sociale. Ma sar� il popolo sardo con il voto, ormai imminente, a dimostrare il suo dissenso. Per l'esponente dell'Udc � tempo di bilanci: in quasi 4 anni il governatore ha fatto delle cose che nessuno mai avrebbe potuto immaginare e ha trasformato il parlamento dei sardi in uno "scocciante passaggio obbligato".
Questa finanziaria - ha proseguito - cammina nell'indifferenza generale perch� non interessa a nessuno n� ai consiglieri di maggioranza (che hanno raggiunto il loro scopo con la nomina del capogruppo) n� ai consiglieri della minoranza che sono sfiniti da 4 anni di arroganza. Non interessa pi� ai sindacati e non interessa nemmeno pi� alla stampa. Ma i sardi, per Cuccu sono sempre pi� convinti che la Sardegna non debba diventare "Sorulandia". I sardi - ha concluso - sanno che il tempo a disposizione di Soru e della sua maggioranza � finito.
L'on. Fadda (Sinistra Autonomista) ha auspicato che la durata dell'esercizio provvisorio sia solo di un mese. L'esponente di SA ha riconosciuto che anche nella predisposizione di questi documenti finanziari � mancato il coinvolgimento democratico di tutti i partiti della coalizione. Non si pu� giustificare tutto - ha detto - con la fretta. Gli atteggiamenti di supponenza mal si conciliano con la democrazia. La sinistra unita, nonostante la nascita del gruppo del Pd che conta 34 consiglieri, vuole dare il suo contributo per� esige di essere coinvolta nelle scelte. Fadda ha ribadito che non � d'accordo sull'accorpamento della spesa su quattro assessorati e che la grande quantit� di residui denuncia una incapacit� di spesa della Regione.
Per� la sinistra unita � propositiva e vuole dare un contributo individuando i canali che non vanno per accelerare la spesa e trovando i rimedi giusti per rilanciare la macchina amministrativa. Per Fadda � necessario che la maggioranza si ricombatti. Per fare questo ci vuole maggiore collegialit� nelle scelte.
Per l'on. Moro (AN) questa finanziaria doveva essere quella della svolta invece si amplificano gli errori macroscopici rispetto alle precedenti. Questa Finanziaria non serve alla Sardegna e contribuir� in modo negativo a un ulteriore rallentamento della crescita. Insomma, � la finanziaria pi� sbagliata possibile nata in un clima in cui la maggioranza � un agglomerato di forze (o meglio di debolezze) che fanno a gara per annullarsi a vicenda. Il quadro, dunque, � disarmante: la maggioranza e il governo sono in decomposizione. Da questo contesto non poteva che arrivare una finanziaria pessima perch� non c'� una svolta, manca lo sviluppo e tutto � avvolto da un ammontare di residui passivi enormi che producono conseguenze pesantissime nei confronti degli enti locali e della Sardegna in generale.
L'on. Davoli (Prc) ha posto l'accento soprattutto sul problema del lavoro che deve essere il tema centrale di qualsiasi dibattito politico. Oggi in Italia - ha detto - esiste una emergenza salariale. I salari sono inaccettabili e la politica deve discutere di questo. Invece questo problema sembra secondario e intanto ogni giorno tanti lavoratori perdono la vita nel posto di lavoro. Per l'esponente di Rifondazione, sul lavoro la finanziaria � inadeguata. Per non far scivolare ulteriormente i tempi la sinistra - ha detto Davoli - ha accettato di spostare i ragionamenti in aula. Per� - ha aggiunto Davoli - ci deve essere qualcuno a sentirci se no le cose cambiano. Davoli ha specificato che alcuni aspetti di questa Finanziaria sono di grande innovazione come l'art. 4 sulla lotta alla dispersione scolastica. Ma sul lavoro � carente, per questo la maggioranza deve ascoltare e deve rispondere. In caso contrario "ci saranno difficolt�".
L'on. Cappai (Udc) ha fatto rilevare l'assenza in aula del presidente della Giunta e il ritardo con cui la Finanziaria arriva in Aula. Per l'esponente dell'Udc in questa finanziaria non vi � nessun indirizzo preciso per lo sviluppo della Sardegna ma il solo scopo � quello di carpire il consenso. Per Cappai non � possibile che passino sotto silenzio i dati mistificatori del bilancio regionale. Inoltre, questa manovra � dannosa e priva di una visione strategica dello sviluppo. Ne sono dimostrazione i pareri delle commissioni che, sebbene espressione della maggioranza, sono tutti negativi. I lavori proseguono. ( R.R.)

Il dibattito sulla Finanziaria/Risanamento del bilancio e aumento delle entrate consentono di pensare agli investimenti (Cherchi, Pd); ma le emergenze si combattono con pi� decisione (Pisano, Riformatori).

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Una novit� rende diversa la Finanziaria sarda del 2008 dal trend nazionale afflitto da una diffusa povert� di risorse: l'aumento della massa manovrabile, che dipende sia dalla riduzione della spesa e dal risanamento del bilancio, sia dall'aumento delle entrate grazie alla battaglia vinta con lo Stato e all'incremento delle risorse comunitarie. Ci� ha consentito di destinare somme significative (sino a ieri erogate col contagocce) agli investimenti e allo sviluppo. Lo ha detto l'on. Silvio Cherchi (Pd) intervenendo nella discussione generale sulla manovra. Tra i punti qualificanti, una maggiore attenzione alle imprese (snellimento burocratico con lo sportello unico; abbattimento selettivo dell'Irap per ridurre il peso della fiscalit� e far crescere la competizione) e un impegno alla scuola e, in generale alla conoscenza. Resta da fare, tuttavia, al di fuori del dibattito sulla Finanziaria, una seria riflessione sulla crisi del sistema produttivo (crisi superiore a quella degli anni 70) per indicare nuove e, forse, pi� convincenti prospettive di sviluppo. Quanto ai problemi sociali, per i quali suona l'allarme, la soluzione proposta dalla giunta non � soddisfacente? Ma da altre parti (opposizione e forze sociali) non sono arrivate proposte convincenti, a conferma del fatto - ha concluso Cherchi - che esiste un'obiettiva difficolt� ad individuare le soluzioni pi� adeguate al grave disagio di ampie fasce di popolazione.
Gli interventi previsti dalla Finanziaria non incidono un gran che sul problema pi� grave e urgente: il lavoro. Forse perch� l'articolo 19 della legge 37 si � rivelato meno utile del previsto, forse perch� la materia attende il collaudo dell'aula, forse perch�, un materia, l'incertezza regna sovrana. Per l'on. Pisano (Riformatori) alla giunta � mancato il coraggio. Se - come sostiene il presidente Soru - il discorso sulle anticipazioni delle entrate (i 500 milioni di competenza nel 2011) � ammissibile, perch� non farlo, quel discorso, sino in fondo anticipando le annualit� successive (diciamo il 2012 e il 2013) per disporre di una somma sufficiente per avviare un piano straordinario? Se la scelta della giunta 8ora sub judice) � legittima, rispondiamo in maniera pi� convinta, suggerisce l'on. Pisano, all'emergenza, intervenendo non solo nel lavoro, ma anche nel finanziamento di leggi di settore fondamentali, come la 51 (artigianato) o la 9 (commercio) che hanno dotazioni irrisorie rispetto alla domanda e riguardano due settori importanti per l'economia del territorio. o la legge 1 del 2002 sull'imprenditoria giovanile, inopinatamente dimenticata. Troppo poco quanto � previsto dalla Finanziaria, che non risolve i problemi (vedi la stabilizzazione di un centinaio appena di dipendenti regionali) e, per questo motivo, dice Pisano, non piace alla gente. (adel)

Dibattito generale sul DL 301/S/A "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione". Gli interventi degli on.li Pittalis (Udeur) e Dedoni (Riformatori)

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Il dibattito generale � proseguito con l'intervento dell'on. Pittalis (Udeur) che ha dato un giudizio negativo sulla finanziaria e sull'azione del presidente Soru. Il punto centrale affrontato � stato quello della disoccupazione e del lavoro. Pittalis ha parlato della crisi del lavoro in ogni comparto produttivo della Sardegna. "Qualunque altro tema - ha aggiunto - passa in secondo piano rispetto alla drammatica situazione della disoccupazione e del disagio sociale". Pittalis � stato molto critico anche nei confronti di questa maggioranza che pensa di potersi basare solo sul suo presidente. "Anche per quanto riguarda la Finanziaria - ha detto - noi non siamo mai stati interpellati. Quindi non abbiamo partecipato e non ne siamo i responsabili". Pittalis ha annunciato la presentazione di emendamenti soprattutto sul tema del lavoro. L'esponente dell'Udeur ha ribadito che il suo partito si sente tradito perch� nessun accordo � stato rispettato. C'� un livello di inaffidabilit� che ha superato ogni misura. Quindi - ha concluso - non esistono le condizioni per dare un giudizio positivo su questa manovra. Pertanto, il nostro voto sar� esercitato in totale libert� avendo come unico interesse il bene dei sardi.
Molto critico anche l'on. Dedoni (Riformatori) che da detto che � anche poco definire questa Finanziaria un fallimento. Questo presidente, questa giunta e questa maggioranza - ha detto - stanno ipotecando le risorse finanziarie del futuro.
Per il consigliere dei Riformatori nei documenti finanziari mancano le politiche attive del lavoro, si fanno tagli indiscriminati sulla pelle dei sardi, non vi sono politiche strutturali serie. Inoltre, la regione non � capace di spendere neanche le risorse che ha a disposizione.
I lavori sono stati interrotti, riprenderanno domani mattina alle 10. (R.R.)