CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 373 del 23 gennaio 2008

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Il dibattito sulla Finanziaria/Per il relatore di minoranza (Vargiu) � un documento senza prospettiva che denuncia il fallimento della legislatura ed esclude il Consiglio dalla programmazione. Iniziata la discussione generale.

Cagliari, 23 gennaio 2007 - Con l'intervento del relatore di minoranza, on. Vargiu (Riformatori) � ripresa la discussione sulla manovra finanziaria. Un percorso difficile, irto di difficolt� all'interno della stessa maggioranza, quello del documento di bilancio e della legge d'accompagnamento, in parte licenziata dalla Commissione, dopo un mese e mezzo di discussione, con l'approvazione tecnica di articoli il cui contenuto � stato demandato all'aula, che diventer� terreno di aspri confronti. Un palese atteggiamento di chiusura - ha detto Vargiu - ha "costretto la minoranza" ad abbandonare i lavori mentre si discuteva uno dei punti cruciali, quello sulle politiche del lavoro.
Con queste premesse, quella che sarebbe dovuta essere una manovra in grado di raccogliere i risultati di legislatura, tradisce ancora molta improvvisazione, assenza di strategie a medio e lungo periodo. La Finanziaria diventa una scorciatoia per iniziative legislative che si sovrappongono alla normativa e non d� un ruolo al Consiglio, "tradito" da un'informazione insufficiente che gli impedisce il compito di legiferare. Lo dimostra il fatto che sono molto pi� numerose le leggi presentate dalla giunta rispetto a quelle di iniziativa consiliari.
N� il riequilibrio dei potere, tra assemblea ed esecutivo, pi� volte richiamato, pu� avvenire - ha sostenuto l'on. Vargiu - se il Consiglio non riesce ad avere strumenti di lavoro adeguati (le stesse informazioni di cui la giunta � in possesso). Questo percorso affossa la programmazione e favorisce provvedimenti sporadici, di iniziativa presidenziale, che fortificano l'autoritarismo.
Anche la "persistente violazione sulle disposizioni dell'annualit� dei bilanci" (i 500 milioni di euro su trasferimenti futuri da parte dello Stato), peraltro in attesa di parere da parte della Corte costituzionale, rappresentano una creativit� esasperata che rende precario il futuro.
A "entrate fasulle", ha aggiunto Vargiu, "corrispondono politiche di spesa fasulle". A fine anno, "verificheremo quanti dei 371 milioni (fasulli) messi a disposizione per l'edilizia ospedaliera saranno speso". Ed � solo un esempio.
Deludente, intanto, il quadro economico e sociale. La Regione � incapace di attrarre investimenti (il 60 per cento del Pil deriva dalla pubblica amministrazione), mentre i livelli occupativi sono bassi, la disoccupazione non ha freno e le prospettive d'intervento si rifugiano in forme di assistenza, come il reddito di cittadinanza. In sostanza le politiche messe in campo hanno creato soprattutto - � la cronaca di tutti i giorni - nuove povert�.
Questa manovra si appresta a conclude un ciclo, quello del superpresidente Soru, con risultati che neppure i molti equivoci della giunta e della maggioranza riescono a mascherare, avviando la Sardegna - ha concluso il capigruppo dei riformatori - verso il disastro.
Con l'intervento dell'on. Murgioni (Fortza Paris) si � aperta la (lunga) discussione generale. Murgioni ha tracciato un quadro preoccupato dell'economia sarda, i cui punti di forza (dall'agricoltura al turismo) denunciano grosse difficolt�, mentre altri (industria) che dovrebbero creare ragioni di occupazione e di reddito "registrano un disarmante fallimento". Difficile anche il clima politico della maggioranza, al cui interno � maturata "la prima forza di opposizione" durante l'esame in Commissione, come se, avviandosi a conclusione la legislatura, alcune componenti volessero affrancarsi "dall'inevitabile giudizio negativo" sull'operato del centrosinistra.
Bilancio e Finanziaria sono "falsati" da una contabilit� artefatta (anticipazioni), che "se fosse stata adottata da una societ� privata avrebbe sicuramente configurato una ipotesi di reato". Affidandosi a norme intruse (la Commissione Bilancio ha chiesto, inutilmente, che venissero escluse), la giunta vuole rimediare alla carenza di strumenti idonei a dare all'azione politica e di spesa continuit� e valore. E' caduto il rapporto di sussidiariet� con lo Stato e ci� aggrava il quadro economico e sociale, dal momento che � difficile, da soli, superare l'isolamento fisico e non ottenere il riconoscimento - un fatto di vera e propria solidariet� sociale - di interventi necessari a sciogliere alcuni nodi decisivi (ad esempio, la continuit�).
Al documento in discussione - per l'on. Murgioni - manca una visione d'insieme che lo rende debole rispetto alle prospettive di crescita, sui quali si era fondata, con clamore, la promessa elettorale del presidente Soru. (adel)

La discussione generale sulla Finanziaria/Floris (Uds): il presidenzialismo riduce il ruolo del Consiglio. A monte degli indirizzi di spesa manca l'analisi sui bisogni reali. Nessun dialogo con lo Stato e l'Unione europea. Assemblea esclusa anche dalla nuova intesa istituzionale.

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Una manovra finanziaria che nasce con un vizio di origine: anticipa strategie prima di una analisi dei bisogni reali. Lo ha detto l'on. Mario Floris (Uds) intervenendo nella discussione generale. A monte delle decisioni di spesa, dettate dal presidente Soru, "non c'� nulla", neppure la consapevolezza della grave crisi che condiziona il futuro dei sardi. Programmazione e pianificazione sono strumenti sconosciuti, che fanno rimpiangere il passato, quando il governo della cosa pubblica era frutto di confronto democratico. In questo caso il presidenzialismo spinto dell'uomo "che tutto vede e tutto decide" scavalca il ruolo legislativo del Consiglio, priva gli assessori di qualunque autonomia, costruisce un edificio senza fondamenta perch� privo della conoscenza e della dimensione dei problemi. Esiste un governatore che decide e tutti gli altri sono esecutori. Ci vorranno anni - ha detto Floris - per ricostruire il metodo della programmazione e restituire fiducia alla politica.
In queste condizioni appare sempre pi� necessaria una sessione straordinaria di Consiglio per discutere della nuova visione del governare, i cui risultati nefasti sono sotto gli occhi di tutti. La Regione si � isolata, abbandonando interlocutori (Stato e Unione europea) che sono decisivi come fattore di sviluppo e sostituendo un ruolo autoritario all'approccio classico della mediazione, nell'interesse di chi � pi� vicino (federalismo interno) ai bisogni del territorio.
La crisi delle istituzioni - ha aggiunto il leader dell'Uds - ha un riverbero inquietante anche su quei partiti (di sinistra) che hanno sempre apprezzato la supremazia della politica (intesa come dialogo e partecipazione); � la riprova di un'evoluzione che segna fortemente i rapporti con la gente. Queste scelte hanno generato "un elenco di disastri" che coinvolgono famiglie ed imprese, i cui sacrifici non compensano il presunto risanamento dei conti della Regione, a fronte dei quali Soru lascia "una gravosa ipoteca per il futuro".
Lamentando l'assenza dall'aula del presidente della giunta, l'on. Floris ha sottolineato la forte preoccupazione del silenzio che accompagna alcuni eventi (l'area di libero scambio del Mediterraneo) destinati ad assumere rilevanza per il ruolo strategico della Sardegna e la rinuncia al diritto di partecipare direttamente ad accordi internazionali, per riconoscere all'isola una dignit� alla quale, evidentemente, si intende rinunciare.
In sostanza la manovra finanziaria � modesta, priva di strategie, affidata agli umori del presidente e dei suoi remissivi assessori; mentre - ha concluso Floris - si prospetta una nuova intesa istituzionale i cui contenuti saranno (pare) definiti senza coinvolgere il Consiglio. Sarebbe, se cos� fosse, un'ulteriore mortificazione. (adel)

Prosegue la discussione generale sulla manovra finanziaria: sono 46 gli iscritti a parlare

Cagliari, 23 gennaio 2007 - Sotto la presidenza del Presidente Giacomo Spissu e successivamente del vice presidente Nicol� Rassu � proseguito il dibattito sulla manovra finanziaria cominciato ieri sera con la prima relazione del Presidente della Terza commissione. Il presidente Spissu ha annunciato all'aula che gli iscritti a parlare nella discussione generale sono 46, un numero molto elevato, tenuto conto che il tempo a disposizione di ciascun oratore � di 20 minuti.
"Occorre compiere ogni sforzo per non far venire meno i vantaggi di una legge innovativa come questa finanziaria". Lo ha detto nel suo intervento, il consigliere del PD, Mario Bruno, che ha esordito sottolineando che ci si trova dinnanzi ad una legge Finanziaria che unitamente al Documento annuale di programmazione consente di avviare una nuova fase della programmazione regionale, che guarda alla reale situazione socio economica della Sardegna. Le scelte che si potranno fare sono rese possibili dall'azione di risanamento finanziario in atto che consente pertanto una nuova politica orientata allo sviluppo, alla produzione, a favore delle fasce pi� deboli della societ� isolana, complessivamente si sta per aprire una nuova fase. Ed in questo contesto occorre prendere atto che lo sviluppo non pu� non passare per il rilancio dell'istruzione e del sistema scolastico. La manovra contiene misure adeguate per combattere la dispersione e l'abbandono scolastico, e per garantire una scuola migliore, che ridiventi centrale per qualit� didattica e per modernit� delle strutture. Ricordando anche gli interventi per l'Universit�, Mario Bruno, si � soffermato sulle problematiche che riguardano la cosiddetta Universit� diffusa e la qualit� dei corsi universitari, unitamente ai programmi per favorire il rientro dei giovani ricercatori sardi dall'estero. "Su questi temi -secondo Mario Bruno- sar� necessario fermarsi a riflettere per capire e definire che Universit� vogliamo, il problema non � tanto quello del decentramento quanto forse quello della qualit� della didattica". "La Finanziaria sta facendo scelte importanti per le politiche culturali (Come l'istituzione della Agenzia dei beni culturali), ma anche in altri settori. Una parola a parte per i Consorzi industriali, per i quali finalmente, anche grazie a questa finanziaria, una riforma tramite una legge ad hoc.
E' quindi intervenuto l'esponente di AN, Mario Diana, che ha espresso un giudizio fortemente critico e problematico sulla manovra in atto. "Sono successe tante cose in questi mesi -ha ricordato Diana- che hanno fortemente condizionato l'attivit� del Consiglio; ad esempio gli oltre due mesi necessari per l'elezione del capogruppo del nuovo PD". Tutto ci� ha rallentato l'attivit�, suscitando inoltre forti timori per lo stato di grave appiattimento del Consiglio e della sua maggioranza rispetto alla Presidenza della Regione. "Si va stancamente avanti", mentre fatti politici nazionali "condizioneranno pesantemente le vicende politiche sarde". Entrando nel merito della manovra, Diana ha affermato che con le prime due manovre all'inizio della legislatura "sembrava intravedersi un disegno di programmazione, anche se non condivisibile da parte nostra. Con la terza finanziaria, per�, si � capito che in realt� non vi era alcun progetto". Tutto, a giudizio di Diana. � demandato alla decisione del Presidente
che oltre tutto non rende partecipe il Consiglio. "Solo una volta l'allora presidente della 2 Commissione, Paolo Pisu, riusc� in una circostanza a mettere alle strette il Presidente e a dare conto del disegno programmatorio che aveva in mente". Per quanto concerne i vari interventi Diana ha criticato che nel settore agricolo non vi sia un impegno adeguato (l'Europa destina un quarto del suo bilancio, la Sardegna meno della met� di quella quota). Ed � entrato poi nel merito del disavanzo di bilancio contestando il nuovo intervento a copertura con quote delle future entrate: "500 milioni che vagano e che sono erranti come un iceberg". Questa amministrazione "non ha affatto ridotto l'indebitamento". Parole dure anche "contro la chiusura delle universit� diffuse" e contro un'immagine falsa della Sardegna che si vuole dare.
Quindi l'intervento del consigliere Luciano Uras (RC) che ha ricordato che troppi interventi rendono l'ascolto meno attento all'esterno. Parlando a nome di tutta la sinistra "che pesa con almeno 8 consiglieri", Uras ha sottolineato il grande "patrimonio culturale e ideale di questa sinistra del tutto adeguato ad affrontare le sfide in atto. Una sinistra che si sta costituendo e che � caratterizzata dai suoi valori democratici e autonomistici. Su un punto questa sinistra non transige: il lavoro. "Ormai anche nelle sedi europee pi� elevate si parla di capitale umano: ma questa � un'idea dell'uomo come merce, da valorizzare in funzione della produzione. un'idea dell'uomo lontana dalla nostra che guardiamo all'uomo come persona". Cosa "poniamo dunque al centro della discussione di questa manovra finanziaria?", ha chiesto retoricamente Uras: "al centro di questa manovra che dovrebbe farci superare questa legislatura, vogliamo porre ancora una volta la questione del lavoro". Uras ha ricordato il traguardo indicato dal Piano di sviluppo regionale del 58 % di occupazione, il che dovrebbe significare 30 mila occupati in pi�, ed ha affermato che per raggiungere questo traguardo occorrono misure adeguate. Ma non basta il lavoro, occorre un lavoro stabile, con l'eliminazione del precariato. Dobbiamo soddisfare il grande bisogno di lavoro. Da qui la necessit� di un fondo regionale per l'occupazione, strumenti adeguati per l'attuazione delle leggi sull'occupazione, adeguati progetti per far fronte all'emergenza, il tutto con risorse bene individuabili.
La discussione prosegue con altri interventi.
(LP)

Dibattito generale sul DL 301/S/A "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione"

Cagliari, 23 gennaio 2008 - Il dibattito generale sul DL 301 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione" � proseguito sotto la presidenza dell'on. Rassu. Nel suo intervento l'on. Contu (F.I.) ha detto che questa manovra finanziaria guarda al passato anzich� al futuro, non scioglie nodi importanti e non risponde alle esigenze dei sardi. Inoltre, � poco trasparente in quanto mancano i documenti della spesa dei diversi assessorati. Dopo aver analizzato la difficile situazione in cui si trovano i settori della sanit� , del lavoro e dell'istruzione Contu ha concluso che c'� l'assoluta incapacit� di questa giunta ad affrontare un serio percorso di scelte legislative.
L'on. Caligaris (Misto) � stata molto critica sulle modalit� di predisposizione della manovra finanziaria. "Rilevo che c'� una difficile lettura dell'articolato - ha detto - nonostante si tratti di un testo tecnico ritengo necessaria una formulazione pi� facile". Inoltre, per la consigliera socialista la manovra non � neutrale sarebbe auspicabile distribuire le risorse nella maniera pi� equa possibile. Quindi, � necessario un "bilancio di genere" che tenga presente le esigenze delle donne. "Costruire una manovra finanziaria di genere - ha spiegato - vuol dire valutare il diverso impatto prodotto sulla finanziaria dalle donne e uomini". Maria Grazia Caligaris � stata molto critica anche sui tempi della manovra che � arrivata fortemente in ritardo. Sulla situazione politica � stata chiara: "La maggioranza di Sardegna Insieme si sta frantumando rischiando di coinvolgere in una grande crisi l'alleanza di centrosinistra". La consigliera si � soffermata sulla difficile situazione del lavoro in Sardegna e in particolare sulla formazione professionale. "La nostra isola non pu� permettersi di veder crescere la disoccupazione. La flessibilit� del lavoro - ha aggiunto - � un importante strumento di competitivit� ma non pu� essere considerato un facile modo per arginare i costi dell'occupazione". Un passaggio dell'intervento � stato dedicato anche al numero zero della rivista Novas della giunta regionale che, secondo l'on. Caligaris, rischia un pericoloso corto circuito tra la Sardegna reale e quella che viene descritta . Un Corto circuito che potrebbe generare un incendio L'on. Caligaris ha annunciato che la finanziaria 2008 dovr� essere modificata. In caso contrario non potr� avere il suo voto favorevole anche perch� non si possono accettare dei tagli che provocano disoccupazione: i risparmi non possono essere fatti sulle classi pi� deboli.
L'on. Oscar Cherchi (F.I.) ha detto che questa Finanziaria � l'ennesima occasione persa per la Sardegna. "Credo - ha aggiunto - che peggio di cos� non si poteva fare. Per l'esponente di Forza Italia si tratta di una manovra inadeguata, mancano le strategie in grado di promuovere lo sviluppo e non piace a nessuno (nemmeno alla maggioranza). Il 2008 doveva essere l'anno della svolta - ha detto - ma l'orizzonte � sempre pi� grigio. Questa manovra non garantisce nessun cambiamento e ancora una volta si � fatto ricorso al solito "giochetto" dell'anticipazione non tenendo conto che la finanza creativa � al limite del falso in bilancio. Dunque, la regione si dimostra incapace di spendere le risorse mentre la situazione generale ormai ha raggiunto livelli di guardia. Ma la pazienza dei sardi � finita - ha proseguito Cherchi - e si deve voltare pagina.
Per Oscar Cherchi la Finanziaria 2008 non offre nessun rimedio efficace ai mali che attanagliano la nostra isola quindi � da rimandare al mittente.
I lavori del Consiglio riprendono questo pomeriggio alle 16,30 (R.R.)