CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 367 del 13 novembre 2007

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Discussione della mozione n. 149 (Vargiu e più) sulla situazione dei medici con contratto di lavoro precario libero-professionale con le Aziende miste di Cagliari e Sassari, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del regolamento.

Cagliari, 13 novembre 2007 - I lavori del Consiglio regionale si sono aperti sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. All'ordine del giorno di questa tornata elettorale cinque mozioni. Dopo le dichiarazioni di rito è stato commemorato l'on. Giovanni Frau, recentemente scomparso. Si è, poi, proceduto con l'esame della mozione n. 149 (Vargiu e più) sulla situazione dei medici con contratto di lavoro precario libero-professionale con le Aziende miste di Cagliari e Sassari, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del regolamento.
La mozione è stata illustrata dal primo firmatario l'on. Vargiu (Riformatori) che ha detto che la situazione dei precari nella sanità è drammatica e per questo si chiede alla giunta un'attenzione particolare. Il capogruppo dei Riformatori ha auspicato che la discussione si concluda con un documento unitario che, senza contrapposizioni d'aula, cerchi soluzioni concrete. Le responsabilità della situazione di grave disagio che investe molti lavoratori delle Aziende miste di Cagliari e di Sassari - ha affermato Vargiu - non sono né di centrodestra né di centrosinistra. Il problema del precariato nella sanità è nato quando il governo era di centrodestra ma è proseguito con il governo del centrosinistra. Ora è arrivato il momento di trovare una soluzione. Anche perché questi lavoratori, in attesa di essere stabilizzati e che da anni si sobbarcano un carico di lavoro enorme, garantiscono il funzionamento delle strutture dove prestano la loro attività professionale. Quindi, sarebbe difficile sostenere che per loro non c'è posto. Per Vargiu non si può rischiare di perdere queste professionalità..
Per l'on. Gallus (Fortza Paris) parlare di precariato nel settore della sanità significa mettere in evidenza una situazione di grande sofferenza. Se la giunta non dovesse dare delle risposte a questi lavoratori sarebbe un'ulteriore beffa per chi ha prestato il proprio lavoro per anni.
Noi non stiamo chiedendo facilitazioni o percorsi abbreviati - ha detto - ma un riconoscimento per chi ha maturato tali diritti. Il consigliere di Fortza Paris ha richiamato l'attenzione della giunta anche sul Centro di sclerosi multipla di Cagliari i cui lavoratori, come alla fine di ogni anno, hanno il contratto in scadenza.
L'on. Marracini (Popolari Udeur) ha ricordato all'aula che era stato proprio l'udeur, nella fi-nanziaria dell'anno scorso, a proporre di inserire nella stabilizzazione dei precari anche quelli della sanità. Oggi - ha detto - non possiamo che ribadire la nostra partecipazione attiva alla soluzione del problema. Noi crediamo che dove c'è precariato ci debba essere unitarietà dell'aula. Marracini ha dichiarato di essere favorevole alla mozione e ha proposto la redazione di un ordine del giorno unitario. Se questo non fosse possibile - ha aggiunto - noi staremo dalla parte di chi vuole la stabilizzazione dei precari perchè non si deve speculare sul precariato e tutti devono essere stabilizzati. Marracini ha annunciato che anche nella prossima finanziaria l'Udeur farà una battaglia a favore dei precari.
L'on. Uras (Prc) ha detto che dall'aula arrivano gratificazioni continue. Perché tutti, dall'estrema destra alla sinistra , danno ragione a Rifondazione . Perché anche coloro che hanno sostenuto sistematicamente che nell'azienda Italia ci doveva essere più mercato, oggi si sono pentiti. Per Uras è necessario stabilizzare tutto dentro il sistema pubblico come Rifondazione sostiene da sempre. Anche per il capogruppo del Prc è utile stilare un documento unitario per sollecitare un ulteriore intervento da parte dell'assessore Dirindin.
L'on. Ibba (Misto) ha chiesto una soluzione "definitiva". Il problema dei precari - ha affermato - ha assunto questa dimensione perché da quindici anni non si sono voluti risolvere in maniera definitiva i problemi. E' evidente - ha aggiunto - che nell'interesse del Sistema Sanitario regionale non possiamo colmare i vuoti nell'organico evitando di assumere i medici precari che sono qualitativamente indispensabili. Anche l'esponente socialista ha auspicato l' unitarietà tra giunta maggioranza e opposizione.
L'on. Serra (Sinistra Autonomista) ha detto di essere d'accordo sulla stabilizzazione dei precari e con gli obiettivi di politica sanitaria e di lavoro che persegue la giunta. Il consigliere ha affermato anche di condividere la mozione in discussione e ha ricordato che i Comunisti italiani stanno facendo della stabilizzazione dei precari una battaglia anche nel Parlamento nazionale. "Abbiamo anche presentato una Proposta di legge che riguarda molti settori in cui si fa assolutamente divieto alle amministrazioni pubbliche di assumere precari". L'on. Serra ha chiesto all'assessore Dirindin delle risposte su una presunta esclusione nell'atto aziendale approvato dalla direzione della Asl 8 degli ospedali di Isili e Muravera. E' vero - ha aggiunto - che l'assessorato sta considerando queste strutture come strutture complesse? Se fosse la verità - ha concluso - sarebbe un duro colpo verso la sanità delle zone periferiche.
L'on. Atzeri (Misto) ha sottolineato, con gioia, il clima unitario. "Spero - ha detto - che l'ordine del giorno sia incisivo". Siamo davanti, infatti, ad una situazione indecorosa anche se la paternità di questo dramma non è di questo governo. Questo esecutivo, però, deve dare una risposta seria. L'esponente sardista ha detto di attendere con ansia le azioni di governo. "Spero - ha concluso - che si possa far uscire dal baratro della disperazione essere umani che tanto hanno dato dal punto di vista lavorativo".
Per l'on. Liori (AN) la stabilizzazione dei precari è un atto dovuto. L'esponente di Alleanza Nazionale ha detto che l'assessore alla sanità ha parlato più volte di "superamento del precariato". Non vorrei - ha detto - che questo si traducesse in una beffa perché questi lavoratori non hanno titolo per partecipare ad un concorso pubblico. Io credo, che per un senso di giustizia, ci debba essere la stabilizzazione. Le persone devono avere il riconoscimento dei loro diritti. (segue R.R.)

Mozione n. 149 sul precariato medico: approvato un ordine del giorno unitario

Cagliari, 13 novembre 2007 - Con un ordine del giorno unitario approvato all'unanimità si è conclusa la discussione della Mozione (Vargiu e più) numero 149, sul precariato dei medici e degli operatori sanitari assunto con contratti a tempo nelle Aziende miste di Cagliari e Sassari. Un problema che evidentemente ha polarizzato i consensi, quanto meno - come è stato detto nelle dichiarazioni di voto - per la volontà complessivamente manifestata di dare una soluzione alla situazione, pur riconoscendosi le difficoltà esistenti.
Il documento approvato impegna la Giunta regionale a predisporre un immediato censimento della situazione e dei carichi di lavoro per ogni figura professionale, a predisporre norme specifiche per valutare a fini concorsuali l'attività di servizio prestata fino ad oggi, a definire un piano per il superamento del lavoro precario per i lavoratori degli ex policlinici con contratto di lavoro atipico, a riferire entro 30 giorni davanti alla commissione sanità sulle azioni messe in campo.
In precedenza vi era stato l'intervento dell'assessore alla Sanità Nerina Dirindin che aveva risposto alle questioni poste nel corso del dibattito generale. L'assessore ha ricordato che il tema non è di facile soluzione dato l'intrecciarsi di situazioni particolarmente disparate: "abbiamo fin da subito cercato di carpirci qualcosa". La signora Dirindin ha poi ricordato le diverse esigenze che si devono conciliare, a cominciare dalla funzionalità delle strutture, per continuare con l'esigenza di non offrire prestazioni in violazione dei contratti di lavoro, e con i problemi che sorgono per quanto concerne le normative di carattere generale in riferimento all'accesso nella Pubblica amministrazione.
Ha poi offerto un quadro del teatro delle operazioni che è caratterizzato dalla presenza di 173 contratti atipici nella Azienda mista di Cagliari e 89 in quella di Sassari. A Cagliari sono interessati 63 medici e 110 operatori di varia natura; a Sassari 19 medici e 70 operatori di varia natura. La voce emolumenti a fatturazione è fortemente variabile, ha ricordato ancora l'assessore: "una situazione complessiva del tutto anormale e anomala". Infine, altro dato significativo, i lavoratori atipici rappresentano nell'universo delle aziende miste il 15 % dell'intera occupazione, mentre le aziende miste costituiscono il 2% della realtà ospedaliera regionale. Per superare il precariato occorre un piano articolato, ha concluso, che tenga conto di una adeguata valutazione del fabbisogno, una valutazione dei posti da mettere a concorso, la definizione in tempi brevi di un bando; nelle more una selezione pubblica che consenta la prosecuzione delle attività.
Dopo una breve interruzione della seduta per la definizione dell'ordine del giorno unitario proposto dal capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, le dichiarazioni di voto (Mariano Contu (FI) e P.P. Vargiu (Rif)) e la votazione finale che si è conclusa con una approvazione all'unanimità ad eccezione della consueta astensione della Presidenza.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio alle ore 16.
(LP)

L'appalto SISaR, all'esame del Consiglio la mozione presentata dall'opposizione

Cagliari, 13 novembre 2007 - Un'altra gara per l'affidamento di un appalto che farà discutere, quella della SISaR, il servizio informativo integrato della sanità, definitivamente aggiudicato all'associazione temporanea d'imprese tra Engineering e Telecom Italia. Ne discute questo pomeriggio, in prosecuzione di seduta, il Consiglio per una mozione presentata dall'opposizione. Profili di illegittimità è, forse, di illiceità (on. La Spisa, FI) sembra contrassegnare una procedura dal percorso contorto e poco chiaro. Ci sarebbe affinità con il bando della pubblicità istituzionale (caso Saatchi & Saatchi) e si profila un altro duro confronto politico perché (on. Maninchedda, Psd'Az) "una distorsione che si ripete denuncia l'esistenza di nuove regole".
La mozione è stata illustrata dall'on. Capelli (Udc), che, denunciando "la fantasia interpretativa delle norme", da parte della giunta, ha ripercorso la storia dell'iter dell'appalto (24 milioni di euro), i dubbi espressi dall'avvocato (Caciotta), chiamato a esprimere un parere ("necessario annullare la gara in fase di aggiudicazione provvisoria") molto critico su alcuni passaggi che hanno ampliato la discrezionalità della commissione (che ha omesso di fissare i criteri per l'aggiudicazione dei punteggi prima dell'apertura delle buste), dopo aver stabilito di modificare i punti della valutazione tecnica (portati a 80), a discapito della valutazione economica (20 punti). Valu-tazioni arbitrarie - ha detto Capelli - che violano il codice degli appalti e introducono nuove regole a partita in corso.
Anche il direttore dei servizi della Sanità, dott. Girau, ritiene che la gara sia viziata da una serie di eventi irregolari e decidere di procedere, come responsabile unico del procedimento, all'annullamento; ma l'ex dirigente, richiamato in servizio attraverso un rapporto fiduciario, dalla giunta, viene estromesso, la procedura di annullamento interrotta ed a presiedere la commissione viene chiamato un collaboratore della dirigenza, il dott. De Petra, "del quale non parleremo, essendosi abbondantemente occupate di lui le cronache" (Cappelli).
Un ulteriore parere (che non risulta richiesto) dell'avvocato Macciotta, rilevando "la sussistenza di concorrenti orientamenti giurisprudenziali difformi ridisegna il problema sotto il profilo giuridico, a proposito del quale giocano due fattori : l'interesse del privato(col rischio da parte dell'amministrazione di pagare i danni) e il passare del tempo, che giocherebbe a favore dell'inerzia (una sorta di "costretti a andare avanti").
L'ex responsabile del procedimento, Girau, messo alla porta (mandato a casa e re-golarmente pagato, denuncia l'on. Vargiu dei Riformatori), che aveva "in diverse occasioni rappresentato i problemi di legittimità", avendo colto "una certa indifferenza ai controlli di legittimità interni", viene licenziato (dirà agli organi d'informazione) "perché non condizionabile".
Di qui la richiesta dell'opposizione alla giunta di chiarire se esistano le molteplici violazioni della normativa "sugli appalti pubblici e sui principi di trasparenza, economicità ed imparzialità della pubblica amministrazione", di annullare la gara oltre che a fare luce sulla vicenda Girau e sul fatto che si ricorra sempre all'esterno, pagando costose parcelle, nonostante la Regione disponga di un ufficio legale.
L'opposizione - ha detto l'on. Vargiu - non solleva problematiche prive di fondamento, ma denuncia "il rischio di deragliare, da parte della Regione, rispetto a regole certe di comportamento". La vicenda SISaR ha strane similitudini col caso Saatchi , anzi, l'illegittimità è ancora più manifesta (on. Maninchedda), tanto che non occorre una commissione d'inchiesta. C'è da aggiungere che "la distorsione di un procedimento amministrativo è determinato da un esterno (De Petra) all'amministrazione in circostanze che sembrano affidare all'amministrazione di staff (di chi ha vinto le elezioni) le decisioni al posto dell'amministrazione strutturata. Un caso politico che esige, a questo punto, considerato il ripetersi delle circostanze a dir poco equivoche, una riflessione.
Il rapporto tra Regione e soggetti privati genera inquietudine, ha detto La Spisa; perciò, d'ora in avanti, o si ferma l'andazzo o si va al di sotto della soglia di legittimità. Il fatto è gravissimo sul piano politico e denuncia "una permanente posizione di azzardo della giunta, una sfida alla giustizia che è anche una sfida al buon senso". Una serie di provvedimenti, dal caso Saatchi alle anticipazioni sulle entrata degli anni futuri, agli atti relativi al Piano paesaggistico, superano la soglia delle legittimità. Su questi atti "si attende il giudizio dei giudici e, speriamo, della gente comune".
Alla ripresa pomeridiana dei lavori l'on. Uggias (Margherita) ha chiesto l'immediato inserimento, all'ordine del giorno, del caso Palmera, "l'unica africa agroalimentare della Sardegna, con duecento occupati, che rischia di chiudere per il mancato pare-re (e intervento) della Sfirs". Il presidente Spissu sentirà, probabilmente in serata, i capigruppo.
Gli onorevoli Capelli e La Spisa hanno sollecitato la presenza in aula del presidente Soru per la discussione della mozione sull'appalto SISaR, essendo l'argomento collegato a decisioni della presidenza della giunta più che dell'assessore di riferimento.
Chieste notizie sullo "sfratto" dallo spazio antistante la presidenza della Regione, in viale Trento, dei lavoratori che manifestano contro le politiche dell'esecutivo. "E' un fatto grave - ha commentato l'on. Capelli - il cui silenzio non deve cadere nell'indifferenza". (adel)

Prosegue il dibattito sulla mozione n. 151 sulla gara per l'affidamento del Progetto sistema informativo sanitario integrato regionale SISaR. Duri attacchi da parte dell'opposizione. L'assessore Dirindin: "Basta con la cultura del sospetto, si tratta di un appalto pubblico portato avanti nella più totale chiarezza e trasparenza e senza nessuna interferenza politica.

Cagliari, 13 novembre 2007 - La fase finale del dibattito generale sulla mozione (Capelli e più) sulla gara indetta dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per l'affidamento del "Progetto sistema informativo sanitario integrato regionale SISaR aggiudicata in favore dell'ATI fra Engineering Spa e Telecom Italia Spa è stata caratterizzata da duri attacchi alla giunta da parte dei consiglieri dell'opposizione. L'unico della maggioranza ad intervenire è stato l'on. Porcu (Progetto Sardegna) che ha difeso in maniera convinta l'operato della giunta e la legittimità della gara. Il capogruppo di Progetto Sardegna ha elogiato l'opposizione quando con la sua azione cerca di capire se nella gestione della cosa pubblica si agisca con criteri di trasparenza. Io dissento - ha detto - quando si lancia il sospetto che gli atti posti in essere siano frutto di una precisa volontà politica. Per Porcu questo teorema non è accettabile così come non è ammissibile, attraverso atti che è giusto siano approfonditi, cercare a tutti i costi di fare schizzare fango addosso alla giunta. "Voi siete scorretti dal punto di vista politico - ha aggiunto - quando associate dei comportamenti non lineari (per altro non comprovati) a una precisa volontà politica. . Porcu ha chiamato tutti a comportamenti più corretti. "Ben vengano le mozioni- ha concluso - ma questa amministra-zione dal punto di vista politico non ha niente da imparare rispetto a quella che l'ha preceduta. L'on. Farigu (Misto) ha detto di essere preoccupato perché il Consiglio si trova continuamente ad intervenire su questioni di questa rilevanza che vedono sempre dietro all'uscio la magistratura. Stiamo vivendo - ha detto il consigliere del nuovo Psi - un grande vuoto politico. Per l'on. Farigu il presidente Soru ha cambiato gusto: ai prodotti sardi preferisce i croissant. La dimostrazione è la miriade di convenzioni che vengono stipulate e gli innumerevoli dirigenti non sardi chiamati a gestire la nostra amministrazione. Farigu ha concluso il suo intervento auspicando una restituzione di dignità alle istituzioni.
L'on. Atzeri (Misto) ha parlato di un "sordo rancore" del presidente verso chiunque esprima pareri contro il suo operato. Per l'esponente sardista il presidente si è creato un'amministrazione parallela perché non deve essere disturbato. Tanto è vero che sono stati promossi dirigenti che dicono sempre di sì e deportati dirigenti non ossequiosi. Per Atzeri siamo ormai davanti ad una "politica spregiudicata" che disprezza le regole. Comunque in questa gara c'è sciatteria, pressappochismo e chi non è d'accordo viene defenestrato, deportato e mortificato. Di questo è responsabile non solo il presidente ma anche la parte ossequiosa del Consiglio che non vuole disturbare il manovratore.
L'on. Cappai (Udc) ha fatto rilevare l'assenza ingiustificata in aula del presidente della Giunta. "Ancora una volta il governatore latita e non tiene in nessuna considerazione - ha detto - il Consiglio regionale". L'esponente dell'Udc ha invitato il collega Porcu a leggersi bene il codice degli appalti per capire che le regole devono essere rispettate da tutti.
L'on. Ladu (Fortza Paris) ha dichiarato che questa gara farà compagnia a quella della Saatchi perché ci sono tante cose che non sono trasparenti. Per l'esponente di Fortza Paris ormai è chiaro che gli appalti devono andare nella direzione che vuole la giunta e non verso la direzione che vuole la legge. Credo che questa giunta dovrebbe spiegarci - ha detto - perché ricorre ai consulenti esterni e poi non prende in considerazione quello che dicono.
E' poi intervenuto, per la replica, l'assessore regionale alla sanità Nerina Dirindin che ha detto che questo appalto è uno dei più chiari e trasparenti esempi di gara pubblica caratterizzata da iniziative prudenti e accorte senza alcun coinvolgimento dell'organo politico. L'esponente della giunta ha aggiunto di essere sorpresa dal dibattito dove è emersa una cultura del sospet-to che non fa parte del modo di pensare né della giunta, né del presidente, né della maggioranza. Grazie a questa cultura del sospetto si tenta di riscrivere un copione riportando anche dati falsi (come i compensi dell'avvocato Macciotta). L'assessore ha ricordato all'opposizione che il centrodestra, quando era al governo, aveva quattro consulenti legali a tempo pieno che costavano 70.000 euro a persona. Noi abbiamo - ha chiarito - un solo consulente legale (l'avvocato Macciotta) che ci costa 43.000 euro. L'assessore ha detto che da parte dei presentatori della mozione c'è il totale disinteresse sul contenuto del progetto. Questa regione - ha aggiunto - non aveva nessun informatico per poter realizzare un sistema informativo senza il quale oggi non si va avanti. Rispondendo a chi aveva dichiarato che "i croissant piemontesi piacevano al presidente Soru" l'assessore Dirindin ha sottolineato che forse piacevano anche al centrodestra che quando era al governo aveva fatto una convenzione con la Regione Piemonte di cui non si erano visti i risultati. L'assessore si è dilungata a lungo sui "responsi" dell'avvocato Macciotta spiegando che erano stati utilizzati, come per tutta la procedura, per agire nella maniera più trasparente possibile e che davanti ad alcuni "Profili di criticità anche solo potenzialmente in grado di inficiare la gara" si era deciso di sospendere la procedura per 30 giorni per chiarire ogni dettaglio. Quindi, tutto nel massimo rispetto delle regole e della trasparenza. Non è il caso - ha concluso - di scomodare la cultura del sospetto noi abbiano agito nella consapevolezza di creare il sistema migliore possibile ma nel massimo rispetto della legge .
(Segue R.R.)

Respinta la mozione n. 151 sull'appalto per il Sisar dopo lungo dibattito = Sì del Consiglio ad una mozione urgente sulla crisi della Palmera

Cagliari, 13 novembre 2007 - A maggioranza ( 24 voti contrari e 16 favorevoli, con 9 astenuti) la mozione 151 sulla banda di gara per l'assegnazione del servizio informativo sanitario integrato", è stata respinta. Un lungo dibattito che ha impegnato l'aula per l'intera serata. Dopo la replica dell'assessore alla Sanità Nerina Dirindin si è sviluppata la discussione con le dichiara-zioni di voto. Ha dato il via l'on Roberto Capelli (Udc) prima con la sua controreplica in cui si è dichiarato insoddisfatto delle risposte dell'assessore, e poi nella dichiarazione di voto sulla mozione. Capelli ha respinto le accuse di voler alimentare la cultura del sospetto: "Ho constatato i fatti che scaturiscono dalle note dello stesso consulente legale di fiducia dell'assessorato". Nessuna insinuazione ha detto Capelli ma i fatti di una vicenda "gestita in maniera quanto meno non appropriata". "Voi bisticciate con la trasparenza".
Quindi Paolo Maninchedda (Misto Psd'az), che ha annunciato l'astensione "perchè si è trattato di una gara pessima". Secondo Raffaele Farigu (Misto nuovo Psi), che annuncia il voto favorevole alla mozione, "Le critiche vanno all'assessore alla Sanità non certo alla persona Nerina Dirindin. La cultura del sospetto è alimentata dalla stessa azione amministrativa della Giunta". Voto contrario da parte di Chicco Porcu (Ps), per il quale la gara non si può annullare. Ciò non esclude, ha sottolineato, che il responsabile del procedimento possa decidere diversamente. Sì alla mozione da parte di Nello Cappai (Udc) che ha annunciato la richiesta degli atti delle convenzioni stipulate dall'assessorato alla Sanità. "Grave che si dica che non ci sono informatici validi alla Regione e che i dirigenti dovrebbero andare a scuola". Voto favorevole anche da parte di Giorgio La Spisa (FI), che ha espresso "un fermo giudizio negativo: la gara è stata condotta molto male". Contrario Siro Marrocu (Ds), per il quale molti interventi "sono sembrati insulti al fine di dare l'idea che dietro a tutto quanto ci sia sempre il presidente Soru". A favore della mozione, invece, Ignazio Artizzu (An), per il quale l'on Marrocu "commette l'errore di attribuire al centro destra quella cultura del sospetto che ha sempre manifestato la sinistra nella passata legislatura". Voto favorevole anche da Silvestro Ladu, "perchè l'assessore non ha sciolto i nodi sollevati". Dello steso avviso Pierpaolo Vargiu (Rif), che vota sì perchè le critiche del centrodestra "non sono state smentite", "quale cultura del sospetto se ho chiesto degli atti da tre mesi e non ho avuto ancora alcuna risposta?". Il voto contrario è stato annunciato da Luciano Uras (RC): In Sardegna non si sta vivendo un clima sereno politicamente, non si deve costruire una condizione di inimicizia permanente". A favore invece Attilio Dedoni (Rif) che ha rinfacciato alla sinistra di avere sempre manifestato una cultura del sospetto.
Infine, dopo una sospensione chiesta dal gruppo della Margherita, la votazione che ha visto il seguente risultato: presenti 49, 9 astenuti, 16 sì e 24 no.
L'on Giommaria Uggias (Margherita) ha quindi chiesto a termini di regolamento l'iscrizione all'ordine del giorno e la votazione immediata di una mozione urgente che aveva il crisma dell'unanimità, sulla crisi della Palmera, per impegnare la Giunta affinchè non venga venduto il marchio della fabbrica conserviera di Olbia senza lo stabilimento e senza garanzie produttive. La Mozione, controfirmata da tutti i gruppi consiliari, è stata approvata all'unanimità.
La seduta è stata quindi chiusa e i lavori rinviati a domani alle ore 10.(LP)