CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 366 del 25 ottobre 2007

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Ferrovie della Sardegna e Meridionali sarde diventano regionali. Approvato lo schema di decreto legislativo. Interpellanza sulla sicurezza in psichiatria: si chiede la vigilanza armata. La Nuova mineraria Silius in attesa del responso Ue. Preoccupazione per l'assistenza domiciliare integrata nella Asl 8.

Cagliari, 25 ottobre 2007 - Approvato, attraverso un ordine del giorno (37 voti a favore, 24 contrari e 7 astenuti) lo schema di decreto legislativo che trasferisce alla Regione i servizi ferroviari di interesse regionale e locale (Ferrovie della Sardegna e Meridionali sarde). Si tratta di servizi che, sino al 2009, sono a carico dello Stato (49 milioni di euro) e dal 2010 passano a totale carico della Regione, come previsto dall'accordo sul titolo terzo dello Statuto (vertenza sulle entrate). Un'eredità gravosa perché si ereditano impianti e strumenti obsoleti per i quali (emendamento Orrù, Marrocu e Biancu) si richiede il concorso finanziario dello Stato finalizzato "all'adeguamento degli standard strutturali e qualitativi, alla bonifica dei siti e alla messa in sicurezza delle strutture. L'opposizione ha obiettato che, non essendo specificata la quota di partecipazione dello Stato, solitamente non prodigo con la Sardegna, c'è il pericolo che sia la Regione a doversi impegnare in proprio. Dubbi, in tal senso, hanno sollevato gli onorevoli Capelli (Udc), Ladu (Fortza Paris) e Pisano (Riformatori); mentre a favore si espresso l'on. Masia (Sdi). Anche l'emendamento è stato approvato con 37 Sì, 17 No e 14 astensioni.
In attesa di un ordine del giorno unitario sulla crisi del settore agropastorale, il presidente Spissu ha chiamato le interpellanze concordate.
La prima (on. Capelli, Udc) riguardava il grave episodio che si è verificato al "Santissima Trinità" di Cagliari, nel reparto di psichiatria, dove, un malato, ha aggredito un medico causandogli fratture ed escoriazioni. La mozione chiede il ripristino di vigilanza armata, che, invece, l'assessore ha giudicato negativo ("non è rassicurante per i malati"), puntando, invece, sull'aumento del personale di assistenza (cinque infermieri in più). malati, ha detto, non possono essere trattati come persone pericolose. Ha segnalato che l'azione sul disagio mentale sta dando risultati: calano i ricoveri (soprattutto i trattamenti obbligatori: da 255 a 139 negli ultimi due anni) e crescono gli accessi di day hospital. Purtroppo l'ospedale citato ha un reparto dilatato dalle necessità assistenziali, con 21 presenze medie giornaliere su 16 posti letto previsti dal piano del 1997. Insoddisfatto l'on. Capelli: l'assessore non ha neppure letto l'interpellanza e non ha dato risposta sulla gravità del fatto menzionato (ma le denunce di situazioni analoghe anche nei pronto soccorso sono numerose). Qui si parla della sicurezza dei medici, ha detto, sottolineando come la guardia armata "non riceve i pazienti e non assiste alle terapie" ma è "una garanzia per gli operatori sanitari".
Sul futuro della Nuova mineraria Silius ha chiesto lumi l'on. La Spisa (FI) preoccupato del fatto che circolano notizie (fallimento) delle quali i consiglieri regionali sono all'oscuro; notizie che fanno vivere nell'ansia i 130 lavoratori. L'assessore Rau ha fatto la cronistoria, ricordando la procedura d'infrazione della Commissione europea che considera aiuti di Stato, non ammissibili, le risorse spese (96 milioni in conto capitale) per evitare la chiusura degli impianti. In assenza di un piano industriale (che portasse a pareggio il bilancio. Condizione che consentirebbe interventi straordinari) non era stato possibile avviare prima il confronto con la Comunità europea. Notizia corretta, ha risposto La Spisa, che contrasta con le informazioni fatte circolare, per addossare alla precedente legislatura ritardi che non ci sono stati. Insoddisfatto l'interpellante.
Sempre l'on. La Spisa ha chiesto di avere notizie sui disservizi dell'assistenza domiciliare integrata dell'Asl 8, dove il cambio di gestione aveva creato gravi disagi soprattutto ad alcuni malati gravi. Ora sembra che tutto sia ritornato alla normalità, ma l'assessore Dirindin ha riconosciuto che il passaggio delle consegne è stato difficile e solo nel mese di agosto si è raggiunto l'accordo tra la società uscente (ADI 2000) e quella subentrante (CTR Domisanitas). Le segnalazioni di forti disagi sono state numerose (85) e su casi particolarmente gravi (una decina) c'è stata la massima attenzione dell'assessorato e della Asl 8.
L'on. La Spisa ha affermato che alcune situazioni critiche sono maturate per il modo in cui la gara è stata gestita ed ha ricordato che le carenze dell'assistenza "tolgono qualità alla vita di persone", soprattutto quelle "colpite da patologie particolari".
Lavori sospesi ancora per qualche minuto per l'ordine del giorno sull'agricoltura. (adel)

Approvati l'ordine del giorno sull'agricoltura e la legge sui bacini idrici

Per dichiarazione di voto è intervenuta soltanto l'on. Caligaris (Socialisti), che annunciando il voto a favore ha richiamato l'importanza e la necessità di una conferenza sul credito agrario in Sardegna, "indispensabile vista la recentissima vicenda dei debiti delle imprese agricole sarde ma anche per le vicende nel loro complesso delle banche sarde e delle banche che operano in Sardegna. E' necessario un impegno collettivo per rivedere il sistema creditizio dell'agricoltura e rilanciare così un comparto fondamentale per l'economia sarda".
Il presidente Spissu ha messo in votazione l'ordine del giorno che è stato approvato con 51 voti favorevoli e un astenuto.
A seguire, il presidente Spissu ha dato la parola al relatore del disegno di legge 240/A intitolato "Norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo della Regione Sardegna".
Relatore della legge è stato l'on. Peppuccio Fadda (Sinistra autonomista), che ha ricordato la competenza della Regione sulle piccole dighe e il ritardo che si è accumulato sino a oggi rispetto alla legislazione italiana, che risale al 1994.
Il relatore ha ricordato la necessità del censimento degli invasi sardi e lo spirito della norma, teso a garantire sicurezza e protezione ambientale alle popolazioni, con norme severe e puntuali che consentono anche, secondo regole precise, la sanatoria di manufatti preesistenti e le sanzioni per chi viola la legge.
La legge è dotata anche di norme regolamentari, elaborate dalla commissione, e racchiuse in un allegato tecnico al corpo normativo principale.
"Ci proponiamo con questa legge obiettivi importanti rispetto alla risorsa idrica e all'incolumità delle persone", ha detto il relatore ricordando il prezioso apporto in commissione Quarta offerto anche dall'opposizione.
Il presidente Spissu ha dichiarato aperta la discussione e subito ha preso la parola il presidente della commissione Quarta, on. Stefano Pinna, che ha detto: "Ci siamo preoccupati di dare regole certe ai bacini e di regolarizzare il passato con uno strumento normativo proprio della Regione. E' stato fatto un ottimo lavoro anche grazie al contributo dell'assessorato ai Lavori pubblici".
L'on. Pileri (Forza Italia), che ha chiesto, con un emendamento orale, una proroga del termime (da 6 a 12 mesi) per le sanatorie previste dagli articoli 5 e 25 e su questo è intervenuto l'assessore ai Lavori pubblici, Carlo Mannoni, che ha proposto una mediazione a nove mesi come termine della sanatoria prevista dagli articoli 5 e 25.
Il presidente ha posto in votazione il passaggio agli articoli e proprio all'articolo 5 l'on. Pileri è intervenuto per dichiarare accolta la proposta dell'assessore Mannoni.
Il presidente ha posto, infine, in votazione la legge e l'allegato tecnico. Presenti 44, favorevoli 43 e un astenuto: la legge è stata approvata.

Il presidente Spissu ha dichiarato chiusa la seduta. L'Aula sarà convocata a domicilio. (c.c.)