CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 364 del 24 ottobre 2007

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Sospeso l'esame dello Schema di norme di attuazione sul trasporto pubblico locale, si passa al disegno di legge sulle anticipazioni al settore agricolo

Cagliari, 24 ottobre 2007 - La ripresa pomeridiana dei lavori del Consiglio, è stata caratterizzata dalla sospensione della discussione sullo schema di attuazione delle norme sul trasporto pubblico locale (in attesa dell'ordine del giorno col quale l'Assemblea dovrà pronunciarsi) e il passaggio all'esame del disegno di legge concernente la modifica delle norme sulle anticipazioni dei premi previsti dal Piano di sviluppo rurale 2000/2006 (Dl 299). Un intervento molto atteso dal mondo delle campagne affogate dai pesanti debiti con le banche a causa anche dei ritardi degli interventi regionali per far fronte alle varie calamità naturali ed alle epidemie che hanno colpito agricoltori e allevatori. Della richiesta di inversione dell'ordine del giorno si era occupata questa mattina a conclusione dei lavori dell'aula la Conferenza dei capigruppo in considerazione della urgenza del provvedimento.
La legge posta quindi in discussione dal presidente dell'Assemblea on. Giacomo Spissu (apposita richiesta è stata fatta dall'on Antonio Biancu), attraverso un unico articolo modifica la dotazione finanziaria dell'articolo 21, comma 18 della legge Finanziaria regionale (n. 2/2007), che viene incrementato da 20 milioni a 39 milioni. In questo modo come ha spiegato l'assessore Francesco Foddis, si interviene in modo positivo alle gravi esigenze di liquidità delle aziende agricole, prostrate in questi anni dal peso dei crediti bancari contratti nel tempo. Un argomento, quello del rapporto fra aziende agricolo e sistema creditizio che necessita di particolare attenzione.
Dopo la breve illustrazione fatta dall'assessore all'Agricoltura è intervenuto nel dibattito generale della legge, l'on Nicolò Rassu (FI), che ha approfondito i gravi problemi che soffrono le aziende agricole, soprattutto quelle di piccole dimensioni. "Perchè si è rimasti sino ad oggi senza intervenire in modo appropriato e urgente per erogare le necessarie risorse finanziarie?", ha chiesto con forte preoccupazione, "perchè questi gravissimi ritardi?". Non ci sono stati interventi strutturali, ma nemmeno interventi destinati ad affrontare l'emergenza, "sembrerebbe quasi che si miri ad affossare le piccole imprese agricole". Dopo essersi soffermato sui perversi meccanismi del prezzo del latte e della produzione casearia, ha denunciato come "il mondo delle campagne non creda ormai più nella Regione".
Dimostrazione di grande sensibilità alle gravi condizioni delle azienda agricole ed in particolare al problema emergente della liquidità finanziaria delle aziende agricole viene con questa legge da parte di tutti i gruppi politici, ha sottolineato l'on. Giuseppe Cuccu (Margherita): con questa legge urgente si cerca di dare risposte rapide al mondo delle campagne. C'è un problema di sofferenza per oltre 5 mila azienda, ha ricordato il consigliere della Margherita a causa di tanti problemi ma soprattutto a causa dei gravissimi danni sofferti in seguito alle emergenze atmosferiche. Ad accrescere le difficoltà il sistema creditizio: "una situazione che rischia di sfociare -ha detto Cuccu- in conseguenze preoccupanti sull'ordine pubblico". Ecco l'importanza di questa legge "di fronte a una situazione drammatica, che richiede una immediata iniezione di liquidità finanziaria per far fronte alle 1500 domande che al momento non hanno copertura".
Dell'esigenza di un allargamento del dibattito all'intera questione agraria della Sardegna si è detto convinto Roberto Capelli (Udc), che ha anzi sollecitato in questo senso un più ampio dibattito da parte del Consiglio in questa sessione di lavori. La questione agricola non è stata sufficientemente curata nel corso degli anni (e non solo di questi ultimi), ma riguardo a questa legge "vorremmo capire -ha detto Capelli- le fonti delle coperture finanziarie indicate". La questione agricola non può essere affrontata in modo slegato dal credito, ha proseguito. Ecco perchè questa legge ha necessità di modifiche, attraverso adeguati emendamenti". Ad esempio, a giudizio di Capelli una proposta adeguata sarebbe quella per cui la Sfirs (Finanziaria regionale) acquisisse i crediti attualmente in capo agli altri istituti di credito in modo da diluire questi nel medio e lungo periodo. Ha poi chiesto delucidazioni all'assessore Foddis sulle sulle note e osservazioni da parte della UE in merito all'Asse 1, in particolare relative alla programmazione regionale degli interventi. "Sono in ballo - ha detto Capelli- 600 milioni di Euro che potrebbero tornare dalla Regione nelle casse di Bruxelles".
La discussione prosegue.
(lp)

Conclusa la discussione generale sulla leggina che anticipa 19 milioni dello Stato all'agricoltura. Sull'indebitamento vertice martedì 30 delle banche al ministero.

La discussione generale sul disegno di legge della giunta (299) che anticipa la risorse dello Stato per gli interventi in agricoltura (indennità compensativa e benessere animale) è proseguita nel pomeriggio. Si tratta di una variazione di bilancio, con carattere d'urgenza, che, pur avendo il valore di una leggina non è stata esaminata dalla Commissione, essendo, tra l'altro, maggioranza e opposizione, d'accordo sul provvedimento (il passaggio all'esame dell'unico articolo è stato votato all'unanimità, salvo un'astensione).
L'on. Alberto Sanna (Ds) ha apprezzato l'operato della giunta sostenendo che i ritardi nel pagamento degli indennizzi dipendono da un problema soprattutto tecnico: il passaggio dal programma 2000-2006 a quello 2007-2013 e dal fatto che ora si parla di Piano di sviluppo rurale nella sua globalità. La giunta ha speso bene e per tempo le risorse, godendo di una premialità (46 milioni) a discapito delle Regioni che, invece, hanno accumulato ritardi. Tuttavia l'Agea, che è l'organismo pagatore a livello nazionale non ha avuto tutte le risorse necessarie, dovendo il Tesoro ricevere la situazione di spesa di tutte le Regioni per poter autorizzare il pagamento. Nel frattempo interviene giustamente la giunta regionale e reperisce le risorse mancanti (19 milioni) che saranno restituite dallo Stato. In particolare, Alberto Sanna ha definito "geniale" l'intuizione del benessere animale (unica Regione) che ha consentito di accedere alla misura F della Comunità. Resta il fatto che la crisi è pesante e saranno necessarie ulteriori misure d'intervento.
Si tratta di una vera e propria emergenza, ha detto l'on. Ladu (Forza Paris) che mette in ginocchio il mondo agropastorale. Gravi e colpevoli i ritardi della politica, che aspetta manifestazioni eclatanti (lo sciopero della fame degli agricoltori di Decimoputzu, la processione di trattori sulla Carlo Felice) per scuotersi dal torpore. il disegno di legge - ha aggiunto - può alleviare le sofferenze di alcuni, ma non affronta un problema complesso, ormai di vecchia data. Quanto al mancato passaggio in Commissione, non dipende tanto dal carattere d'urgenza del provvedimento, ma dal fatto che la Commissione competente non riesce più a riunirsi per le beghe interne alla maggioranza. D'accordo sulla leggina, l'opposizione è molto critica sulla politica della giunta che non riesce a incidere sulla crisi del sistema. Se i 19 milioni che si va a deliberare sono "un brodino somministrato a un malato grave", altri mali non vengono affrontati coll'impegno necessario. Numerosi agricoltori rischiano di farsi portar via l'azienda, molti non hanno soldi per comprare mangimi o concimi, per mandare avanti, cioè, la gestione delle imprese agricole. Una sessione di lavori consiliari interamente dedicata all'agricoltura viene sollecitata da Fortza Paris.
L'assessore Foddis, che ha spiegato i ritardi da parte del ministero del Tesoro, per "l'accavallarsi di due programmi finanziari", ha assicurato l'impegno e la determinazione della Regione nella partita indebitamento, anche se, ha ammesso, il risultato non ha premiato, finora, "le nostre intenzioni". Ma ci sarà un incontro, martedì prossimo, al ministero degli istituti di credito maggiormente esposti (il problema non riguarda solo la Sardegna) per trovare una soluzione ad un problema che rischia davvero di condizionare il futuro del settore. (adel)


Approvato il Disegno di Legge n. 299 Modifica dell'articolo 21, comma 18, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 sull'anticipazione del pagamento dei premi previsti dal Piano di sviluppo rurale per gli anni 2000/2006

Dopo una breve sospensione il presidente del Consiglio Giacomo Spissu ha messo in votazione (sistema elettronico palese) il passaggio agli articoli del Disegno di Legge n. 299. Il passaggio agli articoli è stato approvato.
Al Disegno di legge sono stati presentati due emendamenti aggiuntivi: il numero 1 della giunta e il n. 2 primo firmatario l'on. Uras (Prc) che prevede l'istituzione di uno specifico organismo con funzioni di arbitrato per concordare l'entità del debito e le modalità di rientro da parte delle aziende agricole.
Sull'articolo e sugli emendamenti è intervenuta l'on. Caligaris (Partito Socialista) che ha detto che l'unico modo di dare fiducia agli agricoltori è considerare il settore come strategico per l'economia isolana. Come socialista - ha detto - non posso accettare che ci sia una continua umiliazione di chi, lavorando onestamente, deve pagare gli errori di altri. Per la consigliera socialista la Regione deve agire con determinazione. Maria Grazia Caligaris ha espresso perplessità sull'emendamento n. 2 che prevede una procedura troppo complessa.
L'on. Uras (Prc), primo firmatario dell'emendamento n. 2, ha specificato che si parla di indebitamento delle aziende agricole da almeno dieci anni. Le aziende sono state colpite - ha detto - non solo dagli eventi naturali ma anche dalla burocrazia del credito, della Regione e dello Stato. Il capogruppo di Rifondazione ha detto di essere disponibile a ritirare l'emendamento ma solo dopo una discussione per decidere cosa fare.
L'on. Biancu (La Margherita) ha auspicato che il DL 299 sia approvato velocemente. Chiedo ai colleghi - ha aggiunto - di ritirare l'emendamento 2 impegnandoci a inserire nell'ordine del giorno che seguirà il contenuto di questo emendamento.
L'on. Rassu (F.I.) ha detto che l'emendamento 2 è un ulteriore aggravio di burocrazia. La caduta del settore agricolo comporterà la caduta di tutti gli altri settori economici. Questo emendamento, per il vicepresidente del Consiglio, rallenta questo disegno di legge che mira a erogare soldi subito.
L'on. Cugini (Sinistra autonomista) ha specificato che l'emendamento n. 2, di cui è firmatario, non intende appesantire la procedura. Per dare risposte al mondo agricolo - ha detto - c'è bisogno di una maggiore attenzione del Consiglio. Procediamo sulla linea del ritiro ma ci deve essere una maggiore attenzione a questi problemi.
E' poi intervenuto l'assessore Dadea che ha ribadito che da parte della giunta c'è tutta la disponibilità ad affrontare questi temi. Anche l'esponente della giunta ha chiesto il ritiro dell'emendamento n. 2.
Il presidente Spissu ha messo in votazione l'articolo 1 (sistema elettronico palese). L'articolo è stato approvato (presenti 56, sì 54) anche l'emendamento 1 della giunta è stato approvato. Prima di votare l'emendamento 2 (Uras e più) il primo firmatario ha chiesto qualche minuto di sospensione.
L'on. Uras, alla ripresa della breve sospensione, ha detto che accogliendo la disponibilità di inserire i contenuti dell'emendamento in un Disegno di legge da approvare prima della Finanziaria ritirava l'emendamento.
L'aula ha proceduto con la votazione finale della legge (sistema elettronico palese) che è stata approvata. La seduta è stata interrotta. I lavori del Consiglio regionale
riprendono domani alle ore 10. (R.R.)