CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 350 del 25 luglio 2007

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Proposta di Legge n. 99 Norme per la tutela del patrimonio speleologico delle aree carsiche e per lo sviluppo della speleologia.

Cagliari, 25 luglio 2007 - La seduta si è aperta, con circa due ore di ritardo rispetto all'orario previsto, sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. Il presidente del Consiglio ha dato la parola all'on. Calledda (Ds) per la relazione sulla Proposta di legge n. 99 "Norme per la tutela del patrimonio speleologico delle aree carsiche e per lo sviluppo della speleologia. Le Proposte di legge n. 218 (Gessa e più) sul mutuo soccorso e la n. 220 (Gessa e più) sulla ricerca scientifica sono state rinviate a domani dopo il giuramento dell'assessore competente. La proposta di legge n. 99 è stata approvata dalla Quinta commissione nella seduta del 12 dicembre del 2006. Per il relatore si tratta di un momento importante perché dopo venti anni si arriva all'approvazione della legge che riordina la materia. Questa legge tutela l'enorme patrimonio speleologico della nostra isola. Si tratta di circa 340 chilometri di sottosuolo naturale di grande rilevanza internazionale. L'esponente diessino ha sottolineato il fatto che i commissari di minoranza, pur non partecipando alla votazione finale, hanno fattivamente collaborato alla stesura dei singoli articoli. Questo strumento legislativo moderno darà un notevole impulso non solo alle attività scientifiche ma anche alle iniziative economiche che possono trovare interessanti sinergie attraverso una più larga conoscenza e fruizione dell'eccezionale patrimonio naturale della Sardegna. Le grotte, infatti, costituiscono un importante richiamo per i flussi turistici; infatti, secondo un sondaggio effettuato presso i soggetti gestori delle grotte fruibili ad uso turistico, nel 2005 le grotte della Sardegna sono state visitate da circa 400.000 persone. Il testo licenziato dalla Quinta Commissione - ha detto ancora l'on. Calledda - presenta alcune differenze rispetto al testo dei proponenti, tra le più importanti merita di essere segnalata la soppressione delle parti relative alla tutela e valorizzazione della montagna in quanto tale; infatti, la Commissione ha ritenuto opportuno limitare il contenuto della legge alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio speleologico, demandando eventualmente a un'apposita normativa gli interventi per la valorizzazione e la tutela della montagna e delle attività collegate. La Commissione ha, inoltre, eliminato dal testo tutta una serie di norme tendenti alla minuziosa disciplina dell'attività di tenuta del Catasto speleologico regionale, ritenendo sufficiente demandare tale disciplina alla emanazione di una apposita direttiva adottata con deliberazione della Giunta regionale. Un'altra importante modifica inserita dalla Commissione è la previsione della istituzione, nell'ambito del Catasto speleologico regionale, del Centro internazionale di documentazione e ricerca sulle grotte di miniera che ha l'obiettivo di promuovere gli studi interdisciplinari e le ricerche sulle grotte di miniera. La realizzazione in Sardegna di un centro di ricerca e di documentazione sulle grotte di miniera è stata sostenuta, oltre che da numerose associazioni speleologiche regionali, da importanti studiosi e dallo stesso Istituto italiano di speleologia, anche in considerazione dell'importanza del patrimonio costituito dalle grotte di miniera presenti in Sardegna e dalla storia mineraria regionale, nonché dalla presenza del Parco geominerario regionale riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Il testo della proposta di legge, prima dell'approvazione definitiva da parte della commissione competente, è stato sottoposto al parere del Consiglio delle autonomie locali . L'organismo ha espresso un giudizio favorevole pur evidenziando che il ruolo attribuito ai comuni dalla proposta di legge è assolutamente insufficiente. Sulla base di tale considerazione la Commissione ha aumentato da uno a tre il numero dei sindaci presenti nel Comitato per la tutela e la valorizzazione delle aree carsiche. I lavori proseguono.

Prosegue il dibattito in Aula sul P.L. n. 99/A (Patrimonio speleologico);

CAGLIARI, 25 luglio 2007 - Dopo l'on. Calledda (D.S.) è intervenuto l'on. Cuccu (La Margherita). "Quella speleologica è un'attività molto antica, nella quale la ricerca scientifica si coniuga da sempre con l'attività sportiva - ha spiegato il consigliere -. L'opera degli speleologi ha portato alla scoperta di nuove cavità e a comprendere quanto poco ancora si conosca dell'ambiente-grotta".
"È importante che l'impatto dell'uomo non provochi distruzione: ecco la necessità di una disciplina che possa preservare questo patrimonio - ha proseguito -. "Oggi, con questo testo, abbiamo la possibilità di gestirlo correttamente". "Non dobbiamo poi dimenticare il fatto che sia anche una ricchezza economica, che può attirare studiosi ma anche semplici turisti -, ha aggiunto. Nel suo intervento l'on. Cuccu ha anche sottolineato l'importanza del coinvolgimento dei Comuni, "veri conoscitori del territorio". "Il mio giudizio sulla proposta di legge è positivo. Abbiamo un patrimonio eccezionale, penso che il Consiglio regionale debba occuparsi di tutelarlo" - ha concluso -.
L'on. Rassu (F.I.) ha invece espresso la necessità di potenziare i fondi per l'attività speleologica, "ancora insufficienti". "Ho seguito i lavori della Commissione insieme all'opposizione. Con questa proposta di legge si completano i contenuti della legge 46. Le ultime scoperte hanno dato alle grotte della Sardegna un'importanza che prima era impensabile, ma credo che ci sia ancora tanto da scoprire - ha aggiunto -.
"È indispensabile finanziare iniziative di ricerca, in modo che i gli speleologi possano iniziare a studiare grotte ancora sconosciute. Così si potrà anche sostenere il turismo speleologico (che registra già oltre 400.000 presenze) - ha concluso -. (lu.sa.)
Per l'on. Diana (AN) la Proposta di legge in discussione è la legge più importante che il Consiglio ha affrontato dall'inizio della legislatura perché è una legge che non crea danni.
L'esponente di Alleanza Nazionale ha ricordato all'aula che si sta discutendo del patrimonio speleologico delle aree carsiche solo perché in aula non ci sono il presidente e gli assessori competenti per discutere gli altri punti all'ordine del giorno. Durante il suo intervento l'on. Diana ha lanciato dure critiche al presidente Soru che ieri mattina in una trasmissione radiofonica nazionale ha fatto un lungo elenco di tutte le cose che questo governo ha fatto. "Prima di tutto - ha detto l'on. Diana - il presidente ha affermato che nei prossimi giorni si incontrerà con il patron della Coppa America per portarla in Sardegna. Ma oggi sui giornali c'è scritto che questa Coppa sarà fatta a Valenzia. Inoltre, ha detto che ha eliminato le comunità montane e non è così, che la disoccupazione è diminuita e non è così, che ha dato "una sistemata" agli enti agricoli ma non è così".
L'on. Diana si è soffermato, nel merito, soprattutto sull'articolo 6 che istituisce il comitato per la tutela e la valorizzazione delle aree carsiche. Non vorrei - ha concluso - che si trattasse dell'ennesimo carrozzone. (R:R:)

Dopo la legge sulle grotte, si penserà alla montagna. In corso il dibattito generale sul provvedimento che disciplina e valorizza il patrimonio carsico.

Cagliari, 25 luglio 2007 - Un milione di euro per l'avvio della legge sulla difesa e la valorizzazione delle grotte naturali. La Commissione (che ha migliorato l'impianto originario della proposta) ha portato la dotazione da 300 mila euro, chiaramente insufficienti, a questa cifra, anch'essa inadeguata - ha detto l'on. Alberto Sanna (Ds), intervenendo nella discussione generale. Il patrimonio carsico è una grande risorse, naturalistica ed economica, e merita più attenzioni. In futuro sarà necessario ritoccare la somma a disposizione, di pari passo con l'azione censuaria, la tutela dei beni, la loro conservazione.
La legge è buona ed è accolta con soddisfazione degli speleologi sardi, che da anni svolgono azione di puro volontariato, acquisendo benemerenze. Lo ha sottolineato l'on. Petrini (FI), che di speleologia è appassionato, ricordando i meriti di chi, molto tempo fa, ha iniziato, persino con qualche rischio, l'esplorazione delle grotte, la loro illustrazione e classificazione, consentendo di avviare (una quindicina di anni fa) il primo catasto aggiornato. Alle grotte fa riferimento il turismo, che va disciplinato (preoccupazione dell'on. Porcu, di Ps) per evitare saccheggi scellerati, ma va incentivati perché (Petrini) "potrebbe creare nuovi posti di lavoro".
Ora, perché non pensare a una legge sulla montagna, considerato che la Sardegna offre molte "vie" ai rocciatori? In un primo tempo la proposta di legge riguardava grotte e montagna, parte, quest'ultima, successivamente stralciata, ma che sarà oggetto (questa l'intenzione emersa dal dibattito) si un successivo provvedimento. In un caso e nell'altro si colmerà un vuoto legislativo.
Ma come saranno indicati i siti da visitare - ha detto, con tono polemico, l'on. Ladu, di Fortza Paris - se la legge vieta l'installazione di cartelloni stradali (oggi manifestazione di protesta, davanti al Consiglio, da parte delle ditte specializzate. Sono in pericolo 500 posti di lavoro). Un problema che alcuni si pongono denunciando un freno alle occasioni di sviluppo, ma che l'on. Porcu ridimensiona: non tutte le grotte sono fruibili dal grosso pubblico al fine di modificare equilibri ambientali delicati; ma la presenza di veri e propri anfiteatri del sottosuolo, "di una Sardegna che non si vede", accresce comunque il fascino dell'isola. Si può prevedere, insomma, un turismo "per immagini". Resta il fatto, che tra le nuove professioni turistiche, disciplinate da apposita legge, è prevista la guida speleologica. Insomma, usando con raziocinio il grande patrimonio carsico, ci sono buone prospettive di sviluppo (adel)

Norme per la tutela del patrimonio speleologico delle aree carsiche e per lo sviluppo della speleologia: votato il passaggio agli articoli. Si prosegue questo pomeriggio

Cagliari, 25 luglio 2007 - Con la votazione per il passaggio all'esame degli articoli della proposta di legge 99 "Sul settore speleologico" si è conclusa la seduta antimeridiana dell'assemblea regionale che riprenderà i propri lavori questo pomeriggio alle ore 17 per l'esame degli articoli e degli emendamenti e la votazione finale della legge.
In precedenza, a conclusione degli interventi dei consiglieri, aveva preso la parola a nome della Giunta regionale, l'assessore all'Ambiente Cicito Morittu. Dopo aver espresso soddisfazione sia per l'approfondito lavoro svolto dalla commissione consiliare sia per l'unità d'intenti manifestata da parte dei gruppi politici di maggioranza e opposizione, Morittu ha sottolineato che l'esecutivo condivide sostanzialmente quanto sottolineato nella mattinata nei vari interventi, ed ha ricordato che il patrimonio naturalistico del sottosuolo sardo merita di essere adeguatamente valorizzato anche sotto l'aspetto turistico, considerando le cifre consistenti del turismo speleologico .Morittu ha ricordato come i siti di alto interesse scientifico suggeriscono uno sviluppo interessante non solamente dal punto di vista ambientalistico, ma anche di carattere economico.
Dopo la votazione quasi unanime per il passaggio all'esame degli articoli (solamente pochi astenuti), i lavori sono stati sospesi e proseguiranno questo pomeriggio alle ore 17. (LP)