CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 346 del 13 luglio 2007
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Sulle aree protette vincoli meno rigidi dei parchi: consentite le attività produttive compatibili e la caccia. I piani di gestione dei Comuni indicheranno le opportunità di sviluppo. Lo ha detto l'assessore dell'Ambiente rispondendo a una mozione del centrodestra, che giudica, tuttavia, insostenibile il regime vincolistico su un quinto del territorio regionale.
Cagliari, 13 luglio 2007 - Si è discussa soltanto la mozione sulla delega agli enti locali in materia di Sic, questa mattina. L'assenza del presidente Soru, "per motivi istituzionali", ha fatto slittare ad altra data le mozioni sugli sviluppi del caso Saatchi & Saatchi e sui rilievi della Corte dei conti (bilancio 2006). L'on. La Spisa (Forza Italia) avrebbe voluto andare avanti ("personalmente non ritengo utile la presenza del presidente") ma una parte della minoranza (lo ha ribadito l'on. Capelli, dc) era di avviso contrario. Al termine della seduta - ha annunciato il presidente del Consiglio, Spissu - la conferenza dei capigruppo fisserà un'altra data per la discussione.
Sulla richiesta del centrodestra di un provvedimento della giunta che annulli la gara sulla pubblicità istituzionale, l'assessore Dadea ha risposto, preliminarmente, che non è di competenza dell'esecutivo, ma del responsabile del provvedimento amministrativo. E poi ci sarà da attendere il giudizio della magistratura.
Presente, invece, l'assessore dell'Ambiente, Cicito Morittu, chiamato a chiarire la posizione dei Comuni di fronte al rebus dei Sic (siti di interesse comunitario) divenuti "zone di protezione speciale" (Zps) e destinate a diventare, con annessi e connessi, "zone speciali di conservazione" (sc). Come potranno essere utilizzate queste aree (circa 300 mila ettari) - ha detto l'on. Ladu (Fortza Paris), primo firmatario della mozione - è una domanda che assilla le popolazioni interessate: risulta difficile capire, infatti, quali attività economiche e sociali potranno essere svolte. Vincoli restrittivi non consentirebbero infatti la valorizzazione del territorio (finalità indicate dall'Unione europea): gli stessi piani di gestione delle aree Sic sono stati proposti senza studi adeguati.
Dai troppi vincoli ai quali sono sottoposte vaste aree dell'isola (forestali, idrogeologici, dei parchi, del piano paesaggistico) nasce un forte malessere che la indeterminatezza dei provvedimenti acuisce, anziché chiarire. Dalla giunta arriva un messaggio a "stare tranquilli" che però non trova riscontro negli atti.
L'on. Artizzu (An) ha ripercorso il tormentone, che ha alcune tappe significative: ad esempio la coincidenza (tutt'altro che fortuita) della superficie vincolata a Sic (oltre 427 mila ettari, quasi il 18 per cento del territorio sardo) con quella delle Zps, alle quali sarà estesa la disciplina prevista per i parchi nazionali (legge nazionale 394 del 1991):un vincolo definito "museale", che non consente "neppure di fare trekking o di scattare fotografie. Figurarsi la caccia". Tutto ciò avviene nel silenzio generale, senza alcun coinvolgimento delle popolazioni, nel miraggio di una serie di finanziamenti, capaci di dare occupazione, "dei quali non di vede neppure l'ombra".
L'on. Capelli (Udc) ha messo in evidenza una serie di contraddizione negli atti della Regione, il passaggio da vincoli permissivi (ritenere la presenza dell'uomo e le sue attività storiche utili al mantenimento dell'habitat e delle specie, poi negate) ed ha citato l'esempio degli impianti di risalita per le attività sciistiche sul Monte Spada (promesse e poi negate al sindaco di Fonni). Il significato politico è il mancato coinvolgimento delle popolazioni, al punto che la stessa Regione riconosce che alcuni provvedimenti sono stati presi "senza concertazione con i Comuni", ma si manifesta l'opportunità di "voler attuare progetti condivisi".
Le preoccupazioni devono lasciare il capo alla fiducia, ha risposto l'assessore Morittu, richiamando, su un tema vecchio e ampiamente dibattuto, all'impostazione del quale hanno collaborato anche giunte precedenti (si parte dalla direttiva comunitaria del 1992). Il riferimento al regime vincolistico dei parchi nazionali, richiamato nel dibattito, era un "ombrello di tutela" (sentenza del Consiglio di Stato contro il decreto Matteoli, abrogato) in attesa di una normativa: decreto del ministro Pecoraro Scanio e piani di gestione (affidati ai Comuni) colmano la lacuna e mandano in pensione la sentenza del Consiglio di Stato.
Sulle aree protette, inoltre, la Regione ha competenza primaria in alcuni settori (dalla caccia all'agricoltura) e deciderà di conseguenza, avviando, con lo Stato, "intesa speciale", rispettosa delle proprie competenze. Quando ai finanziamenti, ci sono (alcuni, coi bandi Por, sono in fase di assegnazione; altri provengono dalla rete ecologica; altri ancora sono nelle due ultime Finanziarie. Ci sono anche quelli dello sviluppo rurale) e sono sostanziosi: 80 milioni.
Ultimo appunto, sulla caccia. Il calendario venatorio è stato approvato all'unanimità dal Comitato faunistico. Non accadeva da tempo. C'è il consenso delle parti, che deriva anche dal fatto che la pratica è consentita nei Sic e nelle Sps. Quanto ai progetti economici, aspettiamo i piani di gestione. (adel)
Mozione sulla delega agli enti locali in materia di Siti di interesse comunitario. L'on. Ladu, Forza Paris: "Insoddisfatto della risposta dell'assessore Morittu. Vorremmo capire la reale posizione della Regione"
Dopo la replica dell'assessore all'Ambiente Morittu, ha preso la parola l'on. Ladu che si è detto "profondamente insoddisfatto della risposta dell'assessore". "-. "Non capiamo quale sia oggi l'effettiva posizione della Regione rispetto alla situazione dei vincoli nei terreni comunali e privati, vorremmo capirlo -, ha precisato il capogruppo di Forza Paris. "L'assessore ha prodotto solo parole".
Per quanto riguarda poi il riferimento fatto dall'assessore all'Ambiente ai vincoli che in Germania e in altri Paesi d'Europa hanno portato "non alla creazione di gabbie e di vincoli, ma ad un'occasione di sviluppo", l'on Ladu ha risposto: "Qui siamo in Italia: viviamo in una situazione completamente diversa". "La situazione ad oggi è ferma al provvedimento del ministro Matteoli, che aveva tentato di togliere il limite vincolistico - ha proseguito - . Vorremmo uscire da queste restrizioni, non è giusto che l'assessore rimandi tutto al ministro all'Ambiente Pecoraio Scanio". "Ci sarà tempo per capire chi ha ragione e chi ha torto e perché siano state nominate in Giunta persone che non sono state direttamente premiate dai cittadini", ha concluso. (lu.sa.)
Bocciata la mozione n. 125 (Ladu e più) sulla delega agli enti locali in materia di Siti di interesse comunitario (Sic).
E' stata bocciata (presenti 63, votanti 58, sì 24, no 33, 6 astenuti) la mozione n. 125 (Ladu e più) sulla delega agli enti locali in materia di siti di interesse comunitario.
Dopo la controreplica del primo firmatario della mozione Silvestro Ladu (Fortza Paris) è intervenuto per dichiarazione di voto l'on. Capelli (Udc) che ha sottolineato che l'assessore Morittu non ha dato nessuna risposta
Ha chiesto poi di parlare l'assessore Dadea che ha chiesto più rispetto da parte del Consiglio nei confronti dei singoli assessori. L'esponente della giunta ha chiesto all'on. Ladu di chiedere scusa all'assessore Morittu per le dichiarazioni fatte durante la replica.
Sempre per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. Artizzu (AN) che ha ribadito che da parte dell'assessore non c'è stato nessun chiarimento e nessuna rassicurazione. Per l'esponente di An l'azione che la giunta sta portando avanti sui Sic è inadeguata e c'è il reale pericolo che vengano limitate le attività agricole, l'allevamento, la pesca e la caccia.
L'on. Marrocu (Ds) ha dichiarato il voto contrario alla mozione e ha espresso stima nei confronti dell'assessore Morittu.
L'on. Ladu (Fortza Paris) ha chiarito che nella controreplica ha posto solo questioni politiche e di non aver offeso nessuno.
L'on. Pinna (Progetto Sardegna) ha espresso voto contrario alla mozione e ha espresso stima all'assessore Morittu e apprezzamento per il lavoro svolto.
Anche l'on. Uras (PRC) voterà contro la mozione. Il capogruppo di Rifondazione ha raccomandato un atteggiamento diverso del Consiglio nei confronti della giunta.
L'on Pirisi (Ds) dopo aver dichiarato il voto contrario ha affermato che i sardi non sono contrari alla politica dei parchi. Per il consigliere diessino questo dibattito è astratto. Pirisi ha, inoltre, ribadito che offendere un assessore come ha fatto l'on. Ladu è scorretto e lo ha invitato a chiedere scusa.
Dopo la votazione, il presidente Spissu ha chiuso i lavori e ha convocato una conferenza dei capigruppo. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. FINE (R.R.)