CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 343 del 20 giugno 2007
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Interpellanza Ladu - Gallus - Murgioni sulla delega agli enti locali in materia di siti di interesse comunitario (Sic)
Cagliari, 20 giugno 2007 - I lavori si sono aperti sono la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. All'ordine del giorno l'interpellanza Ladu- Gallus e Murgioni sulla delega agli enti locali in materia di siti di interesse comunitario (Sic).
L'interpellanza è stata presentata dal primo firmatario Silvestro Ladu (Fortza Paris) .
In questa interpellanza si chiede al presidente della Regione e all'assessore regionale della difesa dell'ambiente di affermare, con atti ufficiali, possibilmente mediante la presentazione di un disegno di legge, che i vincoli relativi allo svolgimento della attività venatoria, produttiva e di allevamento non gravino sui Siti di interesse comunitario presenti in Sardegna.
Il capogruppo di Fortza Paris ha sollecitato all'assessore alla difesa dell'ambiente la necessità che questo governo della regione stabilisca con chiarezza i vincoli che gravano su queste aree. L'assessore all'Ambiente Morittu ha rassicurato gli interpellanti sull'impatto non negativo di queste aree individuate nel 1998 e confermate con una delibera nel 2002. Attualmente - ha affermato l'assessore - le aree Sic sono 92 per un totale di 426.251 ettari. L'esponente dell'esecutivo ha ricordato che l'attuale giunta regionale ha provveduto a emanare dei bandi per la valorizzazione delle aree Sic. Hanno partecipato ai bandi circa 80 aree su 92. Quindi, grande partecipazione e consenso per questi bandi che prevedono regole di tutela e non vincoli.
L'on. Ladu ha dichiarato di non essere soddisfatto dalla dichiarazione dell'assessore e ha annunciato la trasformazione dell'interpellanza in mozione.
Interpellanza Vargiu - La Spisa - A. Randazzo - Artizzu - Ladu sulla gara pubblica per l'informatizzazione della sanità sarda.
L'interpellanza sulla gara pubblica per l'informatizzazione della sanità sarda presentata dai consiglieri Vargiu, La Spisa, A. Randazzo, Artizzu e Ladu è stata illustrata dal capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu. Questa interpellanza - ha detto - tratteggia una vicenda che presenta aspetti inquietanti per le analogie con il caso Saatchi & Saatchi. Sulla gara pubblica per l'informatizzazione della sanità sarda ci sono le solite ombre di un vincitore già annunciato. La situazione è aggravata, secondo gli interpellanti, dal fatto che il direttore generale della sanità (ora rimosso dall'incarico) in un'intervista rilasciata il 18 febbraio 2007 ha dichiarato che avrebbe potuto presiedere la commissione di gara però aveva posto la condizione che nessuno doveva fare ingerenze. Dopo qualche giorno era stato rimosso.
Vargiu ha chiesto di sapere dall'assessore chi ha vinto la gara (le buste sono state aperte in data 14 aprile), se è vero che ci sono stati contrasti con il direttore generale e se esiste una corrispondenza tra l'allontanamento di Girau e la gara in questione.
L'assessore Dirindin ha chiarito che la struttura dell'assessorato ha sempre lavorato in maniera autonoma e indipendente salvo indirizzi politici dati con delibere di giunta. Non c'è mai stata nessuna ingerenza né in passato né ora.
Se alcuni membri della commissione si sono dimessi dal loro incarico lo hanno fatto per ragioni personali . Dunque, nessun sospetto, nessuna dietrologia, si tratta di normali situazioni. Con riguardo alla correlazione tra l'ex direttore generale e la sua eventuale presidenza nelle commissioni di gara l'assessore ha ribadito che queste affermazioni riportate sulla stampa non sono degne di essere prese in considerazione in un'aula come questa.
L'on. Vargiu ha detto di essere costernato dalle dichiarazioni dell'assessore che ha parlato d'altro. Davanti alle dichiarazioni del dott. Girau, ancora oggi pagato dall'amministrazione, la Regione doveva querelarlo.
Il capogruppo dei Riformatori ha annunciato la trasformazione dell'interpellanza in una mozione. (segue) r.r.
La deludente gestione di Abbanoa, i disservizi, le bollette pazze e la situazione di incertezza per parte del personale argomento di discussione in seguito a una mozione presentata dal centrodestra. Sarà ridotto il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione. Spese folli rispetto al passato. Inefficiente il sistema commerciale.
Cagliari, 20 giugno 2007 - Acque agitate in Abbandona, la società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in oltre 120 Comuni. Una mozione. Impostata sui problemi del personale, presentata dal centrodestra (primo firmatario l'on. La Spisa) ha dato l'occasione al Consiglio di affrontare un dibattito più ampio, dalla gestione ai costi del servizio ed al costo dell'acqua, cresciuto sensibilmente.
La crisi di Abbanoa, che sta ancora affrontando problemi di rodaggio, dipende soprattutto - ha detto l'assessore Mannoni - da "un inefficiente sistema commerciale", cioè al cosiddetto "disallineamento" tra incassi e pagamenti, determinando una crisi di liquidità che richiede il ricorso al credito. Le imprese di appalto e di servizi e, in generale, i fornitori sono pagati regolarmente, spesso con qualche ritardo; ma la situazione resta difficile.
Per l'on. La Spisa (FI), invece, il deficit è drammatico: sfiora i 150 milioni. L'assessore replica: se così fosse, la società avrebbe presentato i libri contabili in tribunale. In realtà è sensibilmente inferiore (7 milioni del 2005 e 10 nel 2006; ma la Regione è intervenuta, nei due anni, con 60 milioni). La situazione, comunque, va corretta, insieme, ovviamente alle questioni del personale, che si possono riassumere nella stabilizzazione dei precari (novantini e semestrali), nell'esercizio di opzione per gli ex Esaf, la gestione previdenziale integrativa. Argomenti di spessore, sui quali anche l'assessore Dadea (Affari generali e personale) ha dato assicurazioni.
Vediamole. In partenza la Regione ha garantito - ha detto Dadea - lo status giuridico ed economico di partenza. Tutti mantengono le prerogative consolidate e il passaggio "sarà indolore per tutti". La stabilizzazione dei precari segue i tempi previsti (120 nel 2006 e 360 nel 2007), ma con qualche difficoltà dovuta alla mancanza di piante organiche di alcuni enti (Enas e Arpas), tuttavia in fase di definizione.
Anche sull'integrativo si lavora per sciogliere in nodo. Un primo passo lo fa l'articolo 6 della Finanziaria. Il resto non tarderà ad arrivare.
Ma è sui problemi dell'utenza che bisogna lavorare. I disservizi, le bollette pazze, la tariffazione inesatta determinano molte lamentele, per quanto, sottolinea l'assessore Mannoni, il rating è, statisticamente (Istat) migliorato: l'irregolarità nella distribuzione è scesa dal 43 per cento (2001) al 27 per cento (2006). Evidentemente si progredisce.
Ma ci sono molte cose da correggere. Abbanoa nasce come gestore unico, ma il suo consiglio d'amministrazione, composto da 9 membri, che ospita i presidenti degli enti disciolti, in realtà sembra avere scelto un'altra strada, quello di gestioni territoriali in capo a ciascun membro. L'on. Marracini (Udeur) solleva il problema e insiste per rimedi convincenti. La politica non può trasferire sull'utente i propri costi, lievitati a un miliardo (200 milioni i costi dei vecchi gestori). L'assessore Mannoni è d'accordo: proporrà una riduzione drastica del cda a tre componenti. I cittadini devono avere la percezione che i costi della politica non si trasferiscano sulla bolletta.
Sul personale insistono sia l'on. La Spisa che l'on. Uras (Prc). La Spisa dice di avere la sensazione che il personale sia "fuori controllo" tanto da parte di Abbanoa che della Regione e un insufficiente rapporto tra azienda e sindacato complica le cose Uras insiste perché siano accolte e 400 domande di opzione ex Esaf e si instaurino "relazioni organiche col sindacato" e cita il caso di un dipendente emarginato perché svolge attività sindacale.
L'on. Pinna, presidente della Commissione Lavori pubblici, che ha in corso una serie di audizioni per mettere a fuoco il problema, sottolinea l'impegno del Consiglio ad approfondire il problema, per avere utili strumenti di giudizio; mentre l'on. Ladu (Fortza Paris) dice d'essere preoccupato sia perché non è stata attuata la legge 10 (norme di trasferimento del personale dei soggetti gestori dei servizi idrici regionali al servizio unico integrato) e soprattutto perché Abbanoa non risponde allo spirito unitario della riforma, anzi ha favorito un cda formato "da tanti piccoli ministeri", a valenza territoriale, che, "in cambio di disservizi" invia bollette astronomiche e ingiustificate. (adel)
Abbanoa: approvato dal Consiglio un ordine del giorno unitario
Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio
Cagliari, 20 giugno 2007 - Un ordine del giorno unitario è stato approvato dal Consiglio al termine della discussione della mozione sulla situazione del personale ex Esaf entrato in Abbanoa. E' giunto a conclusione di una discussione che ha registrato una sostanziale convergenza delle forze politiche su una situazione considerata di indubbia delicatezza e difficoltà.
Prima della votazione del documento, aveva chiuso il dibattito l'intervento, in sede di controreplica alle dichiarazioni della Giunta, svolto da Giorgio La Spisa (Fi), che nel dare atto all'intero Consiglio di aver colto il senso della mozione presentata dall'opposizione ha preannunciato la trasformazione della mozione in ordine del giorno invitando le forze della maggioranza ad una interlocuzione con l'auspicio di redigere un documento unitario. Nel fare ciò La Spisa ha ricordato che scopo della mozione era quello di porre il problema del personale, non certo di sollevare l'intera questione di Abbanoa, segnalando la difficoltà di varie imprese creditrici di Abbanoa che di fatto in quanto tali sono cofinanziatrici dell'agenzie regionale ma che ormai versano in difficoltà, ed ha segnalato il problema dei diritti acquisiti dei dipendenti ex esaf confluiti in Abbanoa che attendono di essere ancora riconosciuti. Ha quindi chiesto una sospensione della seduta per favorire la scrittura di un documento unitario.
Alla ripresa dei lavori il Presidente Spissu ha annunciato l'ordine del giorno firmato da tutti i capigruppo consiliari. Il documento impegna la giunta a: favorire corrette relazioni sindacali all'interno di Abbanoa Spa per quanto riguarda i dipendenti ex Esaf, a favorire la definizione dell'accordo a salvaguardia di istituti previsti dal contratto regionale di lavoro, a definire criteri oggettivi di valutazione per l'esercizio del diritto di opzione, ad informare il Consiglio regionale sull'attuazione delle leggi di riforma del sistema idrico.
Posto in votazione a scrutinio elettronico palese l'ordine del giorno è stato approvato con 72 voti a favore e tre astenuti.
Prima della chiusura dei lavori, Maria Grazia Caligaris (Misto Sdi) ha sollecitato l'inserimento all'ordine del giorno del Consiglio le norme concernenti il Garante dei cittadini privati della libertà.
Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.
(LP)