CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 339 del 23 maggio 2007

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Legge Finanziaria 2007: al voto gli ordini del giorno. L'aula approva l'odg n. 3 sulla necessità di procedere con urgenza all'esame ed alla approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Piano Energetico Ambientale regionale nonostante il parere contrario della giunta e di parte della maggioranza. Approvato anche il n. 5 (Cucca e più) sull'individuazione dei disegni di legge da collegare alla manovra economico -finanziaria 2007 - 2010.

Cagliari, 23 maggio 2007 - Dopo la lunga maratona notturna i lavori del Consiglio regionale sono ripresi con l'esame degli ordini del giorno presentati. Il presidente di turno on. Eliseo Secci ha messo in votazione l'ordine del giorno n. 3, presentato dall'on. Beniamino Scarpa, sulla necessità di procedere con urgenza all'esame ed alla approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Piano Energetico Ambientale regionale. Il firmatario dell'ordine del giorno ha chiesto il voto elettronico palese. L'on. Porcu (Progetto Sardegna) ha detto che condivide il fatto che si porti all'attenzione del Consiglio la materia dell'energia ma questo non può essere fatto con un ordine del giorno. Dovrei votare contro questo emendamento - ha detto - ma chiedo al presentatore di ritirarlo impegnandomi, a nome di Progetto Sardegna, di firmare con l'on. Scarpa una mozione urgente sull'argomento. L'on. Scarpa ha accolto la disponibilità dell'on. Porcu ma non ha ritirato l'emendamento. L'on. Francesco Sanna (La Margherita) ha dichiarato il suo voto contrario. Anche l'on. Calledda (Ds) vota contro l'odg ma crede che sia utile, in tempi rapidi, predisporre una mozione che impegni il Consiglio ad affrontare questi problemi. L'on. Giagu (La Margherita), esprimendo il voto contrario, ha sottolineato che la maggioranza non vuole certo sottrarsi al dibattito in Consiglio. L'on. Marrocu (Ds) ha invitato al ritiro. L'on. Dedoni ha dichiarato il voto a favore. Il consigliere dei Riformatori ha detto che, questo odg ha messo "il dito nella piaga" e che la maggioranza non vuole parlare, in Consiglio, di questi argomenti. L'on. Ladu (Fortza Paris) ha definito la reazione della maggioranza "scomposta" e ha espresso il voto a favore. L'on. Moro (AN) ha annunciato il suo voto favorevole e ha sottolineato le "risposte schizofreniche" della maggioranza. L'on. Uras (Prc) ha dichiarato il voto favorevole all'odg perché la questione energetica per la Sardegna è una questione chiave e deve essere discussa in Consiglio. L'on. Pisano (Riformatori) ha detto di condividere lo spirito di questo ordine del giorno. Oggi la programmazione energetica in Sardegna costituisce il problema cardine dello sviluppo regionale. L'on. Davoli (Prc) ha detto di essere sorpreso che temi del genere non siano già arrivati all'attenzione del Consiglio. "Abbiamo il dovere - ha affermato - di discuterne e di chiedere con forza che il Piano energetico regionale arrivi in aula. Non capisco cosa ci sia di strano. Il consigliere di Rifondazione ha dichiarato il voto a favore.
L'on. Cuccu (Udc) vota a favore di questo odg. Il Consiglio si trova in una situazione surreale. Come è possibile - ha chiesto - che il Consiglio regionale "perda tempo" a discutere se portare o meno in Consiglio il Piano energetico ambientale regionale. Credo che questa Assemblea bene farebbe a riappropriarsi delle sue funzioni.
L'assessore Dadea ha sottolineato che il piano regionale energetico è stato già sottoposto alla valutazione della commissione , quindi l'iter prosegue attraverso la valutazione strategica. Dopo questa valutazione la giunta non ha niente in contrario che torni in commissione.
L'on. Capelli (Udc) ha affermato che l'Assemblea ha già abdicato alle sue prerogative sul piano paesistico regionale. Discutere e approvare gli atti di programmazione è una prerogativa del Consiglio regionale. Perché la giunta - ha chiesto - teme il confronto e il voto dell'aula? Noi vogliamo discutere e votare quello per cui siamo deputati a esprimere giudizi.
Messo in votazione l'ordine del giorno n. 3 è stato approvato per un voto: presenti 64, votanti 61, sì 31, no 30, 3 astenuti. Sull'ordine del giorno n. 4. (Caligaris - Ibba ) "per un programma di interventi a favore degli emigrati e per il rilancio delle attività dei Circoli e delle Federazioni dei sardi in Italia e nel mondo" sono intervenuti: l'on. Pittalis (Popolari - Udeur) che ha dichiarato di votare a favore di questo ordine del giorno; l'on. Capelli (Udc) che vota a favore perché questo odg contribuisce a portare un briciolo di equità; l'on. Pisano (Riformatori) che ha espresso un voto favorevole anche perché con questo odg si cerca di colmare un debito nei confronti dei 600.000 sardi emigrati "insultati" dall'approvazione di una norma che li pone in una condizione di cittadini non sardi.
E' poi intervenuta l'on. Caligaris (Sdi Rnp), firmataria dell'odg, che ha ricordato che il mondo dell'emigrazione ha manifestato disappunto e amarezza per le norme approvata in questa Finanziaria.
Anche l'on. Ladu (Fortza Paris) vota a favore perché solidarizza con gli emigrati che hanno subito uno "schiaffo" dalla Regione.
L'on. Ibba (Sdi- Rnp) ha invitato a non assumere su questi argomenti comportamenti strumentali.
L'on. Pileri (F.I.) ha dato un giudizio favorevole all'odg anche se non potrà risolvere tutti i problemi che ha creato questa finanziaria agli emigrati.
L'on. Scarpa (Misto) vota a favore.
L'on. Liori (AN) ha annunciato il voto di astensione perché è un odg "demagogico".
Per l'on. Marrocu (Ds) questo odg offende le intelligenze. Come si può chiedere al Consiglio - ha chiesto - di votare a favore di un odg contrario a una norma che è stata bocciata?. Come è possibile presentare un odg che vuole abolire una norma della finanziaria che non è stata ancora approvata? Per Marrocu questo odg è "inaudito" dal punto di vista politico ed è "inesatto" dal punto di vista formale. Il capogruppo dei ds ha invitato al ritiro. Un odg non può modificare un voto già espresso dal Consiglio.
Anche l'on. Artizzu (AN) non condivide l'odg fatto di "lacrime di coccodrillo". Il voto sarà un'astensione. L'on. Artizzu ha detto che i presentatori non hanno un minimo di "credibilità politica" . Ma come fate,- ha chiesto - voi che avete votato a favore di una Finanziaria che umilia gli emigrati a presentare un odg che è contrario a quello che avete votato?
L'on. Dedoni (Riformatori), annunciando il voto favorevole, ha invitato i due firmatari dell'odg ad esprimere un voto contrario alla Finanziaria.
L'on. Porcu (Progetto Sardegna) ha dichiarato il voto contrario anche perché in questo ordine del giorno ci sono alcune inesattezze.
L'on. Uras (Prc) condivide quanto detto dall'on. Marrocu e ha ribadito che le imposte introdotte sono un grosso passo in avanti.
L'on. Marracini (Popolari - Udeur) ha espresso un voto favorevole all'odg. Le tasse agli emigrati hanno segnato - ha detto - una delle pagine più tristi di questa Finanziaria. Bisogna recuperare questa pagina triste attraverso una azione mirata verso il mondo dell'emigrazione.
L'on. Biancu (La Margherita) ha invitato ancora la collega Caligaris a ritirare l'odg per coerenza. In caso contrario il voto della Margherita sarà sfavorevole.
L'on. Caligaris (Sdi-Rnp) ha ritirato l'odg.

Approvato, invece, l'ordine del giorno n. 5 (Cucca e più) sull'individuazione dei disegni di legge da collegare alla manovra economico-finanziaria 2007-2010.

Prima di affrontare il programma regionale di sviluppo il presidente Spissu ha convocato una conferenza dei capigruppo. I lavori sono sospesi.
(R.R.)

Approvata la Legge Finanziaria. Sì anche al Bilancio ed al Programma regionale di sviluppo. Approvato anche il bilancio interno del Consiglio

Cagliari, 23 maggio 2007 - "Votano sì 42, no 11, 5 astenuti". Questo l'esito della votazione, annunciato dal Presidente Giacomo Spissu, con cui si è conclusa nel tardo pomeriggio la lunga sessione della Manovra Finanziaria. Approvato di conseguenza anche il Bilancio che ha ottenuto 42 voti a favore, 9 contrari e 5 astensioni. Unanimità invece per il bilancio interno del Consiglio regionale.
Dopo la lunga notte di ieri è proseguita questa mattina la discussione degli ordini del giorno (vedi nota precedente). Completata questa parte del dibattito si è brevemente riunita la Conferenza dei Capigruppo per fare il punto e decidere le modalità di prosecuzione della seduta. Al rientro in Aula è stata posta in discussione la Risoluzione che accompagnava il Piano regionale di sviluppo. Dopo alcune rettifiche proposte inizialmente dall'assessore Dadea e dall'assessore Morittu, è cominciato il dibattito che si è incentrato proprio sulla proposte di rettifica presentate oralmente. Per Ciriaco Davoli (Rc), la rettifica avanzata dall'assessore Cicito Morittu non può essere accolta, e contrario si è dichiarato anche Mario Diana (An): non è possibile dopo il voto contrario sul termovalorizzatore di ieri tentare di reintrodurlo in modo surrettizio. Sul Prs e sulla risoluzione è quindi intervenuto Pierpaolo Vargiu (Riformatori), che ha sottolineato l'atipicità delle modalità di discussione del documento, in quanto il "PRS" avrebbe dovuto precedere l'esame della Finanziaria. Eccezionalmente sta avvenendo il contrario, ha osservato Vargiu, ed allora sarebbe utile capire se il "Prs" ed il "Dapef" devono essere considerati unicamente proposte della giunta ed in quanto tali non emendabili o documenti suscettibili di dibattito in Consiglio e quindi emendabili con proposte della maggioranza e dell'opposizione. Se questa volta si sta affrontando una situazione del tutto straordinaria, deve rimanere chiaro per il futuro "bene inciso nella roccia", che il "Prs" dovrà essere discusso in Consiglio.
Sostanzialmente d'accordo si è detto il Capogruppo Ds, Siro Marrocu. "Il 2007 è sicuramente un'eccezione. Inoltre non serve forzare la mano quando ci sono problemi su cui non vi è un accordo". Inutile proporre oggi un sito per il termovalorizzatore in mancanza di un confronto adeguato. Ha quindi proposto di eliminare tutte le rettifiche non squisitamente tecniche proposte. In linea con questa posizione Pietro Pittalis (Udeur) che ha assecondato il ritiro della firma dal documento annunciato in precedenza dall'on Sergio Marracini. "Non va bene che ci debba sempre essere qualche autorevole esponente della maggioranza che richiami al buon senso. Contrario alla proposta di Morittu si è riconfermato Ciriaco Davoli (Rc), e così Mario Diana (An): se si tratta di una risoluzione della Giunta la si discuta. L'intervento del Presidente Spissu ha sciolto ogni dubbio di carattere interpretativo e si è quindi potuta porre ai voti la Risoluzione insieme al "PRS" che sono stati approvati.
Prima del voto finale sulla legge finanziaria, si è svolto un breve dibattito per dichiarazione di voto. Il primo intervento è stato di Mariano Contu (Fi), che ha ricordato "il vizio di origine della Finanziaria derivante dall'artificio contabile delle entrate futuro iscritte in bilancio". La minoranza ha detto Contu, ha sempre cercato di dare un contributo, che è stato quasi sempre rifiutato. "Ma non abbiamo mai fatto ostruzionismo: col coraggio delle idee abbiamo portato avanti le nostre proposte". Ha alla fine annunciato il voto contrario.
Voto contrario anche quello annunciato da Mario Diana (An), "Si è perso troppo tempo, ma non certo per colpa della minoranza". Spesso secondo Diana si sono stravolte le norme di contabilità e soprattutto portando in discussione prima la Finanziaria e dopo il PRS. Affermando che "la discussione della Finanziaria ha evidenziato gravi fratture nella maggioranza", ha sottolineato i numerosi emendamenti presentati dalle forze politiche di governo, e denunciando la scarsa attenzione ai veri problemi della Sardegna.
L'astensione è stata invece annunciata da Sergio Marracini (Udeur): "tutti ci siamo impegnati per migliorare questa manovra negativa" che la Giunta ha portato in commissione ed in Consiglio. "Siamo riusciti ad accendere qualche luce, ma molte sono rimaste spente: in particolare nessuna risposta è stata data all'artigianato ed al commercio". Ci sono state tante assicurazioni dallo stesso Presidente che alla fine ha detto: non ci sono risorse; è stato un grave sgarbo.
Voto contrario quello annunciato da Sergio Pisano (Riformatori). "Ci sono tante ragioni per votare no quanti articoli ha la legge finanziaria". Ed ha denunciato: sono state cambiate le regole della contabilità regionale con l'introduzione delle entrate future; gravi lacune si registrano per quanto concerne i settori produttivi: dall'artigianato, al turismo al commercio ed all'industria.
Il voto di astensione è stato quindi anticipato da Renato Lai (Udeur), che ha sottolineato come sia stato affrontato un percorso estremamente franco nei confronti della Finanziaria. Non ci è stata sufficiente intesa e comunicazione, ma le critiche sono avvenute sempre in modo franco ed in aula. "Il nostro percorso è stato di assoluta lealtà".
Decisamente negativo il giudizio di Giovanni Pileri (Fi): "meglio di questa finanziaria sarebbe stato proseguire con gli esercizi provvisori". Una finanziaria ha detto Pileri, che crea danni: "una finanziaria di tasse". "Anche la maggioranza non è soddisfatta, in quanto ostaggio di un presidente che decide per tutti".
Critico Alberto Randazzo /Udc), "Una manovra negativa, che non dà risposte, e che resterà famosa ancora una volta per la tassa sul lusso.
Quindi il Presidente della Commissione programmazione, Giuseppe Luigi Cucca (Margherita) che a nome della maggioranza e della Commissione ha manifestato dispiacere per "lo strappo speriamo temporaneo dell'Udeur". Dopo i sentiti ringraziamenti non di rito a tutto il personale del Consiglio, alle forze politiche, all'assessore Dadea, ha sottolineato la lunga fase dialettica che ha accompagnato l'esame della manovra: "Una Finanziaria complicata e nuova". "Una cosa si può dire -ha sottolineato- il lavoro in commissione ed in aula ha migliorato la Finanziaria. Quello che esce è un testo buono e apprezzabile". "Ora però -ha soggiunto Cuccu- lo mettiamo nelle mani della Giunta che deve attuarne tutti i contenuti con le ingenti risorse disponibili".
"Da nuorese non posso che citare il grande impegno e l'equilibrio, oltre che la grande competenza, del Presidente della Commissione Cucca che dell'assessore Massimo Dadea". Così Pietro Pittalis, che pur non nascondendo le perplessità manifestate dagli altri esponenti dell'Udeur, ha rivolto un sincero complimento "a tutto il Consiglio: ha dimostrato che può riappropriarsi del proprio ruolo anche nei confronti di una Giunta che non sempre è stata d'accordo con esso". Questo, ha detto Pittalis è il ruolo che il Consiglio deve avere nella prospettiva.
Infine l'assessore Massimo Dadea, che ha espresso grande soddisfazione per l'esito del confronto, positivo e costruttivo, anche acceso, da cui deriva una legge Finanziaria positiva ed all'altezza dei bisoni. "I pilastri indicati dalla Giunta sono stati confermati, ma la Finanziaria risulta arricchita e migliorata dal confronto". A questo riguardo un ringraziamento alla minoranza "per il senso di grande responsabilità senza il quale non si sarebbe chiusa la legge con questi tempi e senza i miglioramenti registrati". Un appello finale all'Udeur e l'invito a ricomporre lo strappo.
La seduta è stata chiusa dalle votazioni di cui si è dato conto prima.
Il Consiglio sarà quindi riconvocato a domicilio (LP)